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Autore: LeeShiHo    29/06/2014    3 recensioni
Questa poesia trae spunto da una credenza popolare che riguarda un piccolo bosco nei pressi della casa di mia nonna, in campagna, che prende appunto il nome di "bosco di Fiaccabella". Si dice, infatti, che in questo boschetto, dopo il tramonto, si aggirino le anime delle persone morte, e alcuni, addirittura, sostengono di averle viste. Io non ci credo molto, ma penso comunque che questa leggenda si presti molto bene ad una poesia dalle tinte un pò gotiche. Buona lettura!
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fiaccabella

La notte scende sempre serena,
là in quel boschetto,
così anonimo eppure così vivace.
E quindi, donde viene tutta questa irrequietezza?
Zefiro(*) si lamenta come un lupo ferito,
ululando tra i frondosi rami di alberi dall’aria paterna.

Su di essi, comiche civette dallo sguardo stravolto
(oh, il giallo dei loro occhi spiritati!)
si posano con fare autoritario,
raggiunte subito dai pettegoli corvi.
Le chiocciole, pigre servitrici delle foglie di quercia cadute,
escono timidamente dalle loro case con fare assonnato…

Ehi, dove siete…?!
Ehi, dove siete…?!

A un tratto, bianche saette percorrono il viale,
chiamandosi tra loro con voci cristalline di fanciullo.

Che gruppo variegato!
Ragazze ventenni,
bambini divertenti,
arzilli vecchietti sempre sull’attenti:
sono tutti vestiti dei loro sogni di viventi.

Gioia! Risate! Colori!
Il bosco è una sala da ballo!
Le anime del Purgatorio danzano ora assieme alle fate della Notte,
che passano da quelle parti incuriosite,
mentre i corvi e le civette sbattono le ali divertite,
e le chiocciole non sembrano più così avvilite…
e dire che questo non è che il preludio…
Oh, tripudio! Tripudio!

Guardate un po’ laggiù, amici miei…

All’improvviso, un sole guastafeste si fa strada all’orizzonte:
è il Mattino Nascente che impone agli spiriti di riprendere il loro cammino…

…allora le civette e i corvi smettono di parlar tra di loro,
le chiocciole si ritirano goffamente,
le fate tornano a riposare nell’umida quiete dei ruscelli,
mentre i fantasmi si affrettano a sparire
e Fiaccabella, per ora, torna a dormire.

(*): Zefiro, secondo la mitologia greca, rappresenta il vento dell'Ovest.

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