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Autore: synn    29/06/2014    1 recensioni
“Ash, non penso che dovremmo, sai, scherzare con l’occulto.” Violet disse, e subito si sedette affianco a lei, più spaventata che altro. L’amica, invece, pareva elettrizzata all’idea.
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Niall alzò gli occhi al cielo e tirò fuori dal portafogli cento sterline. Liam, col sorriso di chi la sa lunga, prese i soldi e li intascò. Poi guardò Harry e alzò le sopracciglia. “Ho sempre saputo che ce l’avresti fatta.”
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La fiamma della candela oscillò pericolosamente e Ashling la protesse con le mani per far sì che non morisse prima che lei avesse potuto compiere il suo incantesimo.

“Ash, non penso che dovremmo, sai, scherzare con l’occulto.” Violet disse, e subito si sedette affianco a lei, più spaventata che altro. L’amica, invece, pareva elettrizzata all’idea.

Perché contro il suo buonsenso, aveva deciso di lasciar fare ad Ash quello che aveva voluto fare da un po’, ed ora si ritrovava in una stanza buia illuminata solo da una candela instabile.

“Taci, non posso connettermi con i miei chakra se mi distrai.” Le rispose l’amica. “E poi, non lo vuoi il tuo regalo di compleanno?” Le lanciò un’occhiata divertita e tornò a concentrarsi sulla candela.

Violet alzò gli occhi al cielo. “Tanto per dire” sbuffò “Un sacco di film horror cominciano così.”

Ashling ridacchiò ed incrociò le gambe. “Ci siamo: chi sarà la povera vittima del nostro incantesimo d’amore?”

La festeggiata notò sulla parete della camera della sua amica un poster, aguzzò la vista e il primo che le si parò davanti fu Harry Styles. “Solo per provarti che queste cose non funzionano” sospirò “Harry Styles

La ragazza sorrise e cominciò a farfugliare qualcosa che Violet non capì. Leggeva da quel libro che era stato regalato ad Ashling da una vecchia amica di famiglia, e che era rimasto sepolto tra le altre cose quando si era trasferita a Londra.

Harry

Quando Violet pensò il suo nome, una folata di ventò spense la candela, e le due ragazze si guardarono un po’ spaventate e un po’ divertite.

“E adesso?” Chiese, una volta che si era alzata ed aveva -finalmente- acceso la luce.

Ashling sorrise. “Adesso aspettiamo.”

~

“Scusi, signorina. Posso sapere dov’è la sezione scientifica?”

Violet si trattenne dallo stiracchiarsi e sbadigliare. La sera precedente era rimasta alzata fino a tardi perché doveva finire un saggio sui buchi neri che avrebbe dovuto consegnare l’indomani, e in quel momento era talmente stanca che avrebbe potuto addormentarsi anche con il negozio pieno di gente –opzione piuttosto improbabile dal momento che il negozio, pieno di gente, non lo era mai.

“Provi a guardare l-”

La frase rimase sospesa, così come il suo braccio che stava indicando qualcosa alle sue spalle. Il suo cervello stava cercando di processare quello che i suoi occhi ancora si rifiutavano di credere: un ragazzo con due meravigliosi occhi verdi era in piedi davanti a lei. Teneva i capelli ricci all’indietro con un berretto, e le stava sorridendo, pieno di aspettative. Le aveva chiesto qualcosa riguardo… non se lo ricordava più. Harry Styles. In carne ed ossa.

“Le faccio vedere.” Si alzò, sperando che la sua faccia non fosse diventata tutto un tratto color rosso peperone. “Cosa le serviva?”

Il grande disegno.”

Violet corrugò la fronte. Perché Harry Styles poteva essere interessato ad un libro del genere? Comunque, aveva venduto l’ultima copia ieri ad una sua compagna di corso all’università, e non sapeva proprio come dirglielo. Alla fine, balbettò qualcosa riguardo la possibilità di essere rimasti senza copie, che però avrebbe potuto ordinare più che subito e sarebbero arrivate in poco tempo.

“Oh, d’accordo.” Harry sorrise raggiante. “Le lascio il mio numero, così mi chiama quando arriva?”

Violet, per quanto avrebbe voluto dirgli di sì, scosse la testa. “Non serve, se torna domani pomeriggio lo trova.”

Harry si morse un labbro, deluso, e per poco Violet non svenne. “Be’, allora, perché non mi lasci il tuo di numero?”

Violet quasi si lasciò cadere la matita che teneva in mano. Lo guardò negli occhi, come per chiedergli se stesse scherzando. Quando lui alzò le sopracciglia, capì che era serissimo. “Per farne cosa?” chiese.

“Per chiederti di uscire.” Harry rispose tranquillo, come se fosse la cosa più normale del mondo.

Lei, dentro di sé, si sentì un po’ morire. Non poteva più permettersi di essere una delle tante, c’era troppo, nella sua vita, che avrebbe messo in gioco. E la semplicità con cui le chiese il suo numero non prometteva niente di buono. Però lui era pur sempre Harry Styles, la sua cotta storica.

“Sei carino, Harry, ma non conosci nemmeno il mio nome.” Violet incrociò le braccia al petto e si morse un labbro.

“Ti chiami Violet.” Harry ridacchiò, indicando con un dito la targhetta col suo nome appuntata sulla camicia. La verità era che Harry, quel nome, l’avrebbe saputo anche senza leggerlo.

“Così però non vale.” Sorrise.

Violet, contro ogni briciola del suo buonsenso, scrisse su un pezzo di carta il suo numero e glielo porse, scuotendo la testa. Ovviamente, Harry avrebbe potuto non chiamarla mai, ma il solo fatto che le aveva chiesto il suo numero, per chiederle di andare ad un ipotetico appuntamento con lui, sembrava…sospettoso.

Non poteva certamente essere per quell’incantesimo che Ashling aveva lanciato su di lui, vero? Vero?

~

“Perché sorridi così?” Liam corrugò le sopracciglia ed incrociò le braccia al petto. “E’ da quando sei tornato che hai quell’espressione stampata in faccia, e stai cominciando a farmi paura. Perché stai sorridendo così?”

“Scusa” Harry farfugliò, non provando nemmeno a sorridere un po’ di meno, perfettamente consapevole che non ci sarebbe mai riuscito.

Liam si morse un labbro. “Louis” strillò. “Perché Harry sorride così?”

“Così come?” La voce di Niall arrivò distante, e poco dopo il suo viso spuntò dalla porta della cucina. “Liam ha ragione, fai quasi paura.”

“Non ne ho idea” Louis incrociò le braccia e rimase fermo a fissare Harry. “Hazza?”

Harry non si mosse di un millimetro. Rimase piantato davanti alla tv accesa che lui però non ascoltava, col cellulare in mano, indeciso se scriverle o aspettare qualche altra ora.

Zayn fece capolino nella stanza. “Che succede?”

Tutti guardavano Harry, e lui sorrideva. “Violet” disse solo, dopo un po’.

I ragazzi esplosero in una potente risata, e Louis gli si gettò addosso. “Le hai chiesto di uscire? Finalmente!”

Niall alzò gli occhi al cielo e tirò fuori dal portafogli cento sterline. Liam, col sorriso di chi la sa lunga, prese i soldi e li intascò. Poi guardò Harry e alzò le sopracciglia. “Ho sempre saputo che ce l’avresti fatta.”

Erano quattro mesi che, passando davanti a quella libreria un giorno sì e uno anche, costringendo spesso uno dei ragazzi ad accompagnarlo per non sembrare un totale idiota, voleva chiederle di uscire. La vedeva sempre lì, immersa in libri talmente pesanti che lui non avrebbe nemmeno mai aperto –libri che aveva scoperto essere di fisica, e se n’era innamorato. E se doveva essere sincero, le aveva chiesto di un libro di fisica per fare colpo -il fatto che non ci fosse riuscito era tutta un'altra storia.

Per qualche ragione, quando l’aveva vista per la prima volta sorridere ad un cliente nella sua libreria, ne era rimasto sconvolto. E non era mai riuscito nemmeno a parlarle. Lo spigliato ed invadente Harry Styles ammutoliva di fronte alla ragazza della libreria. Niall pensava che non avrebbe mai trovato il coraggio di andare da lei.  

“Che aspetti a chiamarla, Hazza?” Louis si accoccolò affianco a lui sul divano, e gli sorrise sornione. “Avanti!”

Harry annuì, ancora incerto. Compose il suo numero ed attese. “Pronto?”

“Esci con me, questa sera?”

Silenzio.

“Alle otto?”

“Alle otto.”


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buonassssera *implora di non tirare ortaggi*
*tirano cavoli*
non so davvero cosa dire ... così come mi sia uscita questa cosa, ma spero comunque che a voi piaccia :)  e se sì, vi prego di dirmi cosa ne pensate, perchè come prima oneshot, non so davvero cosa aspettarmi. Grazie a chiunque sia arrivato fino a qui <3
viò
  
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