Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: MarieAlex    29/06/2014    0 recensioni
Ivy è una giovane ballerina italo-americana di danza contemporanea. Vive a Los Angeles da quasi due anni e mezzo, mentre fa coppia fissa con Tom da uno. La loro sembra la classica favola rosa che tutte le ragazze sognano. Ivy ha tutto ciò che si può desiderare: una bella casa, un lavoro che la appassiona, un uomo fantastico che la ama. Quando però, una sera, il destino decide di far ritrovare nelle mani di Ivy un segreto incoffessabile, ogni sua certezza le crolla addosso. Il dolore e la rabbia che si impossessano della ragazza la faranno allontanare da quello che Ivy credeva essere il suo vero grande amore.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

And I am feeling so small, it was over my head, I know nothing at all..

 

Dopo un'ora e mezza passata a vagabondare con l'auto in giro per la città, arrivo davanti alla piccola casa che, rispetto al resto, sembra risiedere in mezzo al deserto. Spengo il motore, sfilo la chiave molto lentamente. Mi sembra di essere entrata nella scena di un film passata in slow-motion all'infinito, e non riesco a togliermi dalla testa ciò che è appena successo, ciò che ho detto a Tom, il suo maledettissimo segreto. Faccio un respiro profondo, afferro la borsa a tracolla e mi dirigo verso l'abitazione. Devo avere gli occhi rossi e gonfi per il pianto, i capelli spettinati e le mani ancora tremanti: quasi un clown insomma, solo che depresso. Suono il campanello tre volte di fila. Ora sta albeggiando e si è alzata un'arietta fresca che invece di raffreddarmi, mi scalda. Maledizione, Effie, apri! Prendo a sfregarmi le mani nervosamente e cado in un pianto silenzioso.

<< Ivy, che ci fai qui a quest'ora? E' l'alba... oh. Dio. E' successo qualcosa con Tom. >> Le è bastata un'occhiata per capire che qualcosa non va.

<< Tom si droga. >> ammetto in un sospiro, tirando su col naso.

<< Che cosa?! >>

<< Tra di noi è finita. >>

Mi butto fra le sue braccia mentre piango a dirotto, imprecando e lasciando uscire fuori tutte le emozioni che ho covato dentro in dodici ore. Effie mi fa entrare, chiude la porta a chiave e mi porta in salotto.

 

...your eyes, your eyes, I can see in your eyes...

 

<< Oh, caspita... è a dir poco orribile. >>

Ho appena finito di raccontare la mia storia, ci ho messo un 'ora.

<< Non so nemmeno che dire. Mi dispiace tanto. >> continua la mia migliore amica. Io annuisco passandomi una mano sugli occhi. Sento una stanchezza incredibile, come se avessi una montagna da trasportare sulle spalle.

<< Ho bisogno di una doccia. >>

<< Sì certo, vai pure. Intanto ti preparo un the e qualcosa da mangiare. >> E' la sesta volta che mi chiede se voglio un the o dei biscotti. Ho sempre rifiutato altrimenti avrei dato di stomaco subito. Forse dopo la doccia riuscirò a mandare giù qualcosa...

Una volta finito tutto, scendo di nuovo al piano terra, ma già appena aperta la porta del bagno ho sentito subito un buonissimo profumo.

<< Eccoti, Ivy. Dai vieni, ho preparato la colazione, ormai sono le otto e mezza. >> Effie mi sorride e mi fa sedere accanto a lei, attorno al ripiano in marmo che forma la cucina ad isola.

<< Grazie. >> dico in un sussurro. Prendo il latte e la scatola di cornflakes. Mi porto la tazza di latte alle labbra, ma sento subito lo stomaco fare un saltino.

<< Forse è meglio prendere del the >> appoggio di nuovo il latte e prendo invece la tazza di the caldo, ancora fumante. Effie mi allunga anche una scatola di biscotti, e poi comincia a fare colazione anche lei.

<< Ti senti un po' più rigenerata ora? >> mi chiede un fare allegro, accendendo la tv. Lo so, lo sta facendo per distrarmi. Faccio di sì con la testa. Molto lentamente mangiucchio il primo biscotto accompagnato dal the. Quando vedo che il sapore di cannella e arancia non mi provoca conati, afferro la tazza a fiori e comincio a bere l'infuso con gusto.

<< Cannella e arancia, il tuo preferito. >>

<< E' vero, non riesco mai a rifiutare un the alla cannella e arancia. >> sorrido sommessamente. Tom me lo preparava sempre quando avevo mal di pancia in quei giorni. Oddio, no. Non ci devo pensare. Concentrati su di te.

<< Scusa se ti ho svegliata così presto. >>

<< No, figurati. Hai fatto bene a venire qui. >>

La televisione è impostata su un canale italiano che solo io riesco a capire, ed è l'unico vociare, a parte il richiamo dei gabbiani sulla spiaggia, che interrompe questo silenzio.

<< Sei tanto stanca. >> dice ad un certo punto Effie. << Vai su a riposare un po'. La tua camera non è pronta, ma puoi usare la mia. >>

<< Grazie. >> faccio per alzarmi, con un sorriso tirato. << Come fai a sapere che ho intenzione di rimanere qui? >>

Effie non risponde subito, lascia passare qualche attimo. << L'ho capito appena dopo avermi raccontato tutta la storia. Mi sembra ovvio, no? Non hai altro posto dove andare qui. >> mi risponde, portando via le tazze e la scatola di biscotti. Si, in effetti la mia è stata una domanda abbastanza inutile...

<< Oh, accidenti! E' tardi, devo andare al lavoro. Beh, se ti serve qualcosa tipo vestiti, qualcosa da mangiare, dei dvd, sai dove trovare le cose. >>

<< Si, Ef. >> ridacchio.

<< E se ti senti giù di morale chiamami subito. >>

<< Ok, grazie. >>

<< E non guardare il casino che c'è in bagno, non ho fatto in tempo a metterlo apposto. >>

Ma se mi sono appena fatta la doccia...

<< Non ti preoccupare. >> le rivolgo un sorriso gentile.

<< Accendi pure lo stereo a tutto volume se vuoi. >> continua imperterrita lei.

<< Effie, sei in ritardo. >>

<< Ah sì, giusto! Scusami, ahahah! >> afferra le chiavi della sua auto nel piccolo cestino in vimini posto sul tavolino d'entrata.

<< Buon riposo! >>

<< Buon lavoro >> la saluto. Quando esce, chiudo la porta a chiave e mi dirigo al piano di sopra. Mi spoglio senza fretta, lasciando i jeans e la t-shirts su una sedia e le scarpe appena fuori della camera. Come mi infilo sotto le coperte, sento le palpebre chiudersi pesantemente e finalmente riesco a rilassarmi e a concentrarmi sul mio riespiro.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: MarieAlex