Keira nacque in un giorno d’inverno, freddo e nuvoloso. Con il passare degli anni, come qualsiasi individuo, crebbe. Possiamo affermare che la sua vita di bambina non è degna di essere messa nero su bianco, dato la sua ordinarietà. Passeremo, dunque, a un evento che si aggira in torno ai suoi 7 anni. Scoprì lo specchio. E’ questo un episodio che chiunque definirebbe comune, ma che posino definire fondamentale nella sua vita. Da quo momento iniziò la sua ossessione. La maggior parte delle sue giornate si svolgeva li, davanti a quella lastra riflettente. Contrariamente a ciò che si può pensare il suo non era narcisismo. DA bambina Keira era sempre stata affascinata dalle favole. Si era immedesimata talmente che alla vista di se stessa era rimasta , inevitabilmente, delusa. I capelli corvini gli occhi scuri e un naso non di indifferenti dimensioni. A 7 anni, pensava che un giorno la maledizione che la teneva imprigionata in quel snaturato copro sarebbe svanita. Per questo ogni mattina appena alzata correva davanti allo specchio. Questa innocua credenza divenne un droga. Col passare del tempo divennero quasi sedute per contemplare il fallimento della sua vita, questo esagerato disgusto di se stessa crebbe durante l’adolescenza.