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Autore: Itwastobe    30/06/2014    2 recensioni
Era nel periodo in cui frequentavo Ashton che avevo conosciuto Luke, ma per gli amici di Ash io ero semplicemente un'amica, nessuno sapeva dei nostri 'incontri segreti'. Usava i paparazzi e i fan come scusa, diceva che non voleva espormi al suo stesso stress, ma io sapevo che non era così, sapevo che in realtà appena qualche modella gli si fosse avvicinata lui avrebbe colto la palla al balzo...
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un Luke troppo magro mi appare davanti agli occhi, seguito da Michael alle prese con un budino al cioccolato.
Io fisso Luke, Luke fissa Ashton, Ashton fissa prima me, poi Calum, poi Luke, poi di nuovo Calum che si sta avventando su Michael e il suo budino, poi il budino di Michael, segno che non sta capendo nulla della situazione. Alla fine Luke ci dice di entrare, senza neanche degnarmi di uno sguardo, e grazie a questo inizio a sentirmi ancora più in ansia.
'Emma non ti vedo da un secolo, come stai?' Esclama Michael, ormai rassegnato alla perdita del suo budino che Calum mangia vittorioso seduto sulla schiena di Ashton, che a sua volta è disteso sul divano.
'Emh, si hai ragione! Più o meno tutto bene comunque', rispondo, spostando lo sguardo su Luke alla fine della frase e noto che finalmente mi sta guardando.
'Ti sei divertita a Londra?', mi chiede ancora Michael, annuendo.
'Beh sai, io amo Londra, mi divertirei anche se dovessi dormire sotto un ponte ogni notte', rispondo, cercando di sviare il discorso, era proprio la questione 'Londra' che volevo evitare come primo argomento.
'Cosa hai fatto?', continua a chiedermi Michael, non capendo i segnali che cerco di mandargli furtivamente con gli occhi per fargli capire di smetterla di farmi domande.
'Emma hai qualcosa nell'occhio?', mi chiede Calum con aria interrogativa. Possibile che nessuno capisca i miei segnali?!
'No, è tutto a posto Calum', dico rassegnata, sospirando e abbassando lo sguardo. 'Luke! Sei cosi silenzioso, come stai?', chiedo. Non mi conviene girarci intorno ancora, qui nessuno sembra capire l'imbarazzo che sto provando.
'Cerco di non pensarci', risponde facendo spallucce e fissando un punto davanti a lui.
In realtà avrei voluto che quel giorno ci fossimo soltanto io, lui e Ashton per poter parlare di noi, ma non eravamo da soli e ovviamente non era il caso di introdurre il discorso.
Annuisco, facendo finta di non aver colto il suo tono freddo, 'Cosa ti hanno detto i medici? Il braccio guarira presto immagino'
'Si, ma non è a quello che evito di pensare.' Ora mi guarda con aria di sfida, come se mi stesse dicendo che in realtà sa già tutto e che quella visita ce la saremmo anche potuta risparmiare perchè non servirà a niente.
'Capisco..' rispondo, evidentemente in imbarazzo.
'Vi va se ordiniamo delle pizze e ceniamo insieme?' esclama Calum all'improvviso. Lo invidio tanto, è sempre così allegro e spontaneo. Si comporta come se niente potesse buttarlo giù.
'Credo che Ashton ed Emma abbiano altri programmi per stasera', risponde Luke.
'No, veramente noi...' sta per dire Ashton, ma io, avendo capito che Luke non ci vuole tra i piedi ad oltranza, mi affretto a dire, 'Esatto, eravamo solo passati per vederti e per un saluto veloce, dobbiamo proprio andare via ora.'
Ashton mi guarda con aria interrogativa, mentre io lo guardo per fargli capire che non è il caso di rimanere e così usciamo da casa di Luke, con un ciao generale.




'Ashton, Luke sa già tutto. Non saremmo dovuti andare, ora non riusciremo più a parlargli! Ha avuto la conferma di quello che sospettava, e, sicuramente, ora farà di tutto per evitare di parlarci.' Siamo nel mio appartamento ora, Ashton è steso sul divano e io provo a cucinare qualcosa per cena.
'Emma, non farti paranoie inutili. Oggi abbiamo tastato il terreno e abbiamo capito che dobbiamo andarci molto piano. Non era questa la reazione che mi aspettavo da parte sua, ma dobbiamo solo adeguarci e comportarci nel modo migliore possibile affinchè si riprenda. Torneremo da lui la settimana prossima, dirò ai ragazzi della situazione così ci lasceranno da soli e cercheremo di parlargli', dice lui mentre si avvicina a me per abbracciarmi.
Non sono molto in vena di chiacchere questa sera, in realtà non mi va neanche di cenare, ed Ashton se ne accorge. 'Cos'hai? Non starai così per Luke?'.
'Non ho nulla Ash, sono solo stanca', mento e non lo guardo.
'Non è vero, stai evitando il mio sguardo. Parlami!'
Scoppio a piangere. 'Non riesco a vedere Luke in quel modo! Si sta consumando, lo hai visto anche tu! Chissà da quanto tempo non mangia o non esce, è chiuso a casa da mesi ormai, e di certo la causa non è il suo braccio che ormai è guarito! E' colpa mia Ashton, è tutta colpa mia! Lui sta così per me e io non riesco a stare qui ora a fare finta di niente mentre lui si scervella cercando di capire perchè gli ho fatto questo e in cosa ha sbagliato. Io gli voglio bene, non voglio vederlo soffrire.'
Con uno scatto Ashton mi abbraccia e mi stringe più forte che può, per farmi sentire che lui è lì con me, sempre e comunque. Un anno fa, sentendo quelle parole, avrebbe preso la sua giacca e sarebbe uscito dall'appartamento sbattendo la porta. E' veramente cambiato.
'Lascia stare la cena', mi sussurra, 'andiamo a letto, hai bisogno di riposarti.'




Siamo stesi ormai da ore, e nessuno dei due accenna a muoversi. Ashton fissa il soffitto, ed io, appoggiata sul suo petto, osservo un angolo della stanza. Lui mi accarezza dolcemente i capelli, dandomi qualche bacio di tanto in tanto, vorrei restare così per sempre e dimenticare tutto e tutti. Ma il pensiero fisso di Luke mi assilla, ho bisogno di risolvere questa situazione.
'Io vado a casa sua', dico ad un certo punto alzandomi dal letto e prendendo le chiavi della macchina di Ashton.
'Emma, sono le tre di notte, dove vuoi andare a quest'ora?' dice Ash, seguendomi fino alla porta.
'Io non ce la faccio a starmene con le mani in mano Ashton', cerco di aprire la porta ma lui la sbatte richiundendola.
'Pensi che a me faccia piacere sapere che il mio migliore amico si è ridotto così a causa mia? Noi lo conosciamo, sappiamo come dobbiamo affrontarlo, ne abbiamo già parlato. Cerca di calmarti ora, andiamo a dormire, domani starai già meglio e ci andremo a parlare appena svegli, non aspettiamo altro tempo. Va bene?'. E' incredibile! Come fa ad essere così dolce e lucido? Io sto solo cercando un vaso da spaccare per terra (per fortuna in casa non ne ho) o una porta possibilmente non di vetro da prendere a pugni!
Annuisco debolmente e mi lascio trascinare in camera da letto e appena poggio la testa sul cuscino, crollo in un sonno profondo.




Ciao a tutte!! Scusate se ci ho messo qualche giorno, ma finalmente sono riuscita a postare il capitolo! Spero vi sia piaciuto, mi farebbe piacere sapere cose ne pensate della storia!
Ho aperto da poco un account su twitter, segutemi se vi va! :) https://twitter.com/Itwastobe21
   
 
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