Capitolo 1: un for ever nell’infinito
Salve, questa è la mia storia. Non voglio partire dalla mia nascita o che tranquilli. Comincio da quando, a 15 anni, c’era la festa di S. Valentino. Avevo conosciuto in quel periodo Naruto Uzumaki; eravamo diventati amici ma, dalla prima volta in cui l’avevo visto mi ero innamorata di lui: era un ragazzo buono e gentile, si preoccupava degli altri senza badare a se stesso anche se era debole di salute…FLASHBACK
-allora Sakura?! Oggi è San Valentino, Naruto è single, tu anche, siete diventati amici un mese fa e già vi vedete da soli! Logicamente parlando … è chiaro che il tuo lui si dichiarerà a te in questo grande giorno J- aveva detto Ino che era la mia migliore amica da anni ormai: eravamo cresciute insieme e di conseguenza abbiamo fatto tante di quelle esperienze unite che siamo diventate tanto simili da sembrare uguali (nel carattere, ma in aspetto eravamo completamente diverse: io dai capelli lunghi e rosa come i fiori dei ciliegi e gli occhi verdi come l’acqua dei fiumi e lei invece dai capelli biondi da sembrare oro e gli occhi azzurri come il cielo). In una sola cosa eravamo completamente differenti: lei era più audace di me e per questo aveva già avuto qualche ragazzo e quello con cui stava allora e ancora adesso si chiama Sai, lui era riconosciuto come uno dei più bei ragazzi nella nostra scuola. Allora avevo 15 anni ed ero al liceo. Io mi ero infatuata di Naruto grazie ai racconti delle mie compagne: mi raccontavano cosa lui faceva per i suoi amici e la sua ragazza Hinata e lo stimavo come nessun altro nella mia vita. Io lo conobbi in biblioteca: stavo cercando un libro e lui mi porse esattamente quello di cui avevo bisogno senza che io gli abbia detto niente e mi sorrise. Con quel sorriso buono e caro mi innamorai di lui. Iniziammo a parlare e a conoscerci. Per la prima volta nella mia vita io ero me stessa con un ragazzo che mi piaceva. Quando ci incontravamo nei corridoi io arrossivo e lui mi sorrideva ancora. Mi chiedevo come facesse ad avere una riserva così piena di sorrisi per gli altri. Mi chiedevo se era stancante. Ma appena lui alzava gli angoli della bocca così, sorridevo anch’io e rispondevo da sola alla mie domande. Una settimana dopo il nostro incontro, lui e Hinata dovettero lasciarsi perchè lei doveva trasferirsi. Quel giorno per la prima volta lui si confidò con me: mi raccontò come stava male senza la sua ragazza e quanto le voleva bene. Mi faceva un po’ male ma gli dissi con un sorriso sereno che non avevo mai visto sul mio volto
- I vostri cuori saranno sempre uniti, legati fra loro. Ognuno di voi due vuole la felicità dell’altro, immagino. Per ciò credo che dovresti ricominciare ad essere felice per lei, e ricordarla come colei che ti ha amato e che tu hai amato, non come quella che ti ha fatto soffrire- mi ha guardato talmente in modo serio che sono arrossita e mi sono voltata scusandomi se gli avevo dato fastidio; così me ne sono andata sentendomi i suoi occhi addosso che mi perforavano la schiena. Il giorno dopo lo vidi divertirsi con i suoi amici. Nel vedermi lui mi fece l’occhiolino e io sorrisi arrossita per l’imbarazzo. Non capivo il senso di quel gesto. Poi a ricreazione lui mi chiamò e la passammo insieme: mi sentivo la più felice del mondo. Per un mese continuammo a vederci finché non arrivò il giorno degli innamorati. Ino aveva ragione. Nel pomeriggio io e lui ci vedemmo al parco. Mi mise in mano un ciondolo. Quando guardai, vidi un cuore dal colore dorato con al centro un infinito tinto di fucsia contornato invece di oro. Dentro di esso c’era scritto ‘for ever’. Sotto quel disegno invece, una scritta del colore interno dell’oggetto precedente. Essa diceva ‘together’.