«Ehi, Hermione, ma cos'ha?» mormorò Ginny indicando con il mento il ragazzo seduto di fronte al camino, la testa tra le mani e lo sguardo fisso nel vuoto.
«Oh, non farci caso, è così da stamattina.»
«Come mai? Cosa gli è successo?» si preoccupò la piccola di casa Weasley.
«Ma niente, sai, ha le sue solite cose...»
Ginny aggrottò le sopracciglia. 
«Mi stai dicendo che Harry sta così perché ha il ciclo?»
«Eh? Ma che hai capito?» fece Hermione sconvolta. «Intendevo dire che gli è preso uno dei suoi soliti momenti di pessimismo e riflessione profonda, in cui è meglio lasciarlo stare. Tutto qui.»
«Ah... Aaah, come al solito, insomma!» comprese finalmente la rossa. «Sarebbe stato frustrante scoprire di essere andata dietro per anni a una ragazza, invece che a un ragazzo.»
Hermione alzò gli occhi al cielo e ricominciò a scrivere il proprio tema di Pozioni.
Ginny, invece, continuava a osservare il ragazzo che era stato il centro della loro discussione.
Quest'ultimo, probabilmente sentendosi osservato, dopo un po' si girò e le sorrise timidamente. Dopodiché si alzò e, stiracchiandosi, si avvicinò alla finestra.
Si sentì un grido.
«Per Merlino! Quel gatto si sta avvicinando troppo al Platano Picchiatore! Finirà per essere schiacciato!» In preda all'angoscia, Harry Potter si portò una mano alla fronte e sembrò avere un'illuminazione. «Ma certo! Deve essere sicuramente colpa di Voldemort! Fa parte del suo piano! Non può che essere così!» Dopodiché si voltò, aveva un brutto tic nervoso all'occhio sinistro, ma parve non curarsene. «Ragazze, devo andare a salvare quel povero micio, ma voi rimanete qui, è troppo pericoloso; e poi è una cosa che devo fare da solo!» esclamò con voce determinata, guardandole poi come aspettandosi che ribattessero qualcosa. Ma Ginny lo stava fissando come se fosse un idiota, mentre Hermione si limitò a girare una pagina del manuale che stava consultando.
Forse incoraggiato dalle loro reazioni, il ragazzo partì alla carica verso il temibile pericolo, sbattendosi la porta alle spalle.
«Perché mi sono innamorata di un paranoico idiota con manie di persecuzione che vuole salvare il mondo? Oggi Tu-Sai-Chi e domani cosa? La fame nel mondo? Il buco nell'ozono?» si chiese ad alta voce Ginny.
Stava per prendere un libro e iniziare finalmente a studiare anche lei, quando la porta si aprì di nuovo.
«Ehm, avevo dimenticato qui la bacchetta. Allora, io vado. Non tentate di fermarmi. Ah, dite a Ron che è stato un buon migliore amico, se mi succede qualcosa. E dite a Piton che lo odio e che tanto il posto come insegnante di Difesa non lo avrà mai. E a quel bastardo di Malfoy—»
«Guarda che il gatto sta rischiando la vita, è meglio se ti sbrighi,» lo interruppe Hermione alzando per un attimo lo sguardo dai libri.
«Hai ragione, Hermione! Devo correre! Auguratemi in bocca al drago!» E con questo il ragazzo corse via, sbattendosi un'altra volta la porta alle spalle.
Le ragazze alzarono contemporaneamente gli occhi al cielo e si rimisero a studiare.
Dopo pochi minuti si sentirono dei miagolii furiosi seguiti da grida indistinte provenire dalla finestra.