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Autore: innamorata14    30/06/2014    0 recensioni
Francesco un giovane ragazzo di vent'anni. Biondo,occhi chiari,egocentrico,superficiale.
Alice una ragazza di vent'anni bassina, capelli castani, occhi del stesso colore, timida, insicura.
Come possono due opposti diventare amici, sopratutto se prima non si calcolavano?? Ma è davvero un amicizia strana o è l'inizio di qualcos'altro?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sono agitato. Mi sembra di essere di nuovo agli esami della patente.

Suono il campanello. E' primo pomeriggio, fa un caldo cane e io sto sudando freddo.

“Chi è?”

prendo fiato e rispondo “sono Francesco!”

“si, Francesco...ti apro subito!”

Non era la voce di Alice, la sua è sempre spanzientita ma nello stesso tempo era dolce. La voce al citofono era calma. Era sua sorella.

Mentre salivo le scale pensavo a cosa avrei dovuto dirgli e come il mio cuore stava per esplodere. Mi immaginavo che sua sorella le diceva che ero io, Alice sconvolta cercava risposte correndo verso la porta.

Ci incontrammo a metà scala. Alice mi guardava con occhi sconvolti.

“Auguri!”

“Grazie!”

“hai da fare? Ti devo portare in un posto?”

“no,no...dammi il tempo di sistemarmi!sali?”

La guardi in modo da fargli capire che non ero molto convinto ma nonostante ciò lo segui.

Rimasi un quarto d'ora in cucina con sua mamma che mi guardava e mi parlava di sottecchi.Chissa perchè il mondo non era abituatoa vedere due amici come noi?

Vedevo Alice spostarsi da una stanza all'altra, e la stavo maeldicendo per tutto l'imbarazzo che mi stava facendo provare.

Finalmente pronta. Salutai sua mamma e segui Alice verso la porta.

Non poti resistere dal guardargli il fondoschiena.Altro motivo per cui non poteva piacermi Alice. Era troppo piccolo rispetto al seno.

 

“Dove andiamo?”mi chiese Alice puntandomi i suoi occhi nocciola

“A prendere il tuo regalo!”dissi

Salimmo in macchina e vidi Alice sorridere

“che c'è?”

“quetsa macchina ormai mi conosce!”

“ahahah già!”

percoremmo la strada parlando del più e del meno. Il sole irradiava i suoi capelli e illuminava la mia pelle da vampiro.

“Perchè ci fermiamo,siamo arrivati?”

“si!”

Alice rimase ferma sulla macchina, muovendo solo lo la testa per cercare di trovare un indizio. Si giro e si rigiro.

“che fai vuoi scendere, o ti vuoi fare una sauna?”

Scese di malevoglia,triste perchè non era riuscita a capire dove la steti portando.

Di improvisso un dubbio mi asssali. Era il regalo giusto? Era troppo originale come cosa? Forse non c'è l'ha?

“Non ci posso credere, Fra mi sta portando a fare un tatuaggio?”

Non mi ero accorto che eravamo davanti il negozio di Maurizio,ancora più terrorizzato gli rispondo “ si, non ti piace?”

“Stai scherando...è il più bel regalo che mi potesse fare,come ti posso ringraziare?”

“Abbracciami!”le apro le braccia pronte per raccoglierla. Sapevo che se non avrei fatto cosi,non lo avrebbe fatto. E sempre terrorizzata. Sembra strano.Ali è la persona più dolce che conosco ma non esprime con i gesti quanto ti vuole bene, la devi indurre farlo. Nonostante questo quando lei mi abbraccia so quanto bene mi vuole.

“dai entriamo!”

 

“ehi maurizio!”

“ohi,fra... questa bella ragazza?”

Alice arrossi.

“Lei è Alice. La mia amica. Volevamo fare un tatuaggio!”
“uguale?”mi chiese Ali sbigottita

“si, mi sembrava carino.Quindi non pensare cose tipo fiori, delfini, cuori e stelline!”

Alice era imbarazzo,non spaeva cosa rispondermi. Ormai ero riuscito a trovare le risposte da solo.Aveva gli occhi luminosi.Era contenta.

 

“che ne dici i un ancora?”

“potrebbe andare!”dissi

 

“allora avete deciso?”
“si,un ancora!”

“chi inizia?”

“io!” dissi

 

 

 

“Dai tocca a te!”vidi Alice tremare,aveva paura.

Si sedette di mala voglia sul sdraio, sospiro. Mi guardava fisse negli occhi. Mi misi accantoe gli strinse una delle sue mani. Era piccolissima e si perdeva nella mia. Si avvicino all'orecchio e mi disse “non ti muovere da qui!”

“dove lo facciamo?”disse Maurizio

“qui!” indicando il polso.

Lo sapevo.Meno male. Allora sarebba stato sprecato l altro regalo.

Maurizio inzio a disegnare e lei mi stingeva la mano sempre più forte, avevo il terrore che mi rompesse la mano prima o poi.

 

“la pellicola l ha dovete togliere dopo un settimana!”

“ok,grazie fratello!”dissi

Usci dal negozio mano nella mano con Alice, sembrava una bambina che il girono di Natale aveva ricevuto il regalo desiderato. Non c'era ninete di più appaggante di vedere risplendere sul suo volto il sorriso dopo cosi tanto tempo.

“Grazie Fra!Non c'era regalo più bello di questo,certo non so come lo dovrei die ai miei ma troverò una soluzione”

“A quello ho pensato io!”dissi uscendo dal tasca dei pantaloni un panchetto argentato e lo porsi ad Alice

Alice scarto il pachetto velocemente,vidi il bigliettino giallo e lo lesse tra sé poi prese il bracciale.

Era verde e largo e aveva un piccolo disegno un infinito.

Mi si fiondò addosso, mi strinse a sé.Ero sorpreso.

 

 

POV'ALICE

Francesco. Si mi sta prendendo in giro. Scendo le scale incredula. Mi ritrovo davanti Franceso. E' proprio lui. Che bella sorpresa. Rimasi senza parole con gli occhi che erano fuori dalle orbite. Mi fece gli auguri e io riusci a pronunciare un grazie.

Sali sopra mentre mia mamma e mia sorella tortunavano Francesco.Quando hai fretta non sai mai cosa metterti. Non sapere dove andare non aiutava. Perchè non glielo ho chiesto.

Mi misi un paio di short e un top colorato. Passai in bagnoa spazollarmi i capelli, mentre passai guardai verso la cucina, Francesco era spanzientito. Mi venne da ridere. Per una volta era lui quello in imbarazzo e non io.

Quando fui pronta mi affaccia in cucina.Risi di nuovo quando Francesco si alzo immediamente e ancora più velocemente usci da casa mia.

Appena fumò in macchina,anziosa chiesi dove dovevamo andare ma Francesco non si sbilancio. Uffa. Oddio non sapere dove si va, e lasciare la vita in mano dall'altri, certo in mano di Francesco la lascerei volentieri ma la vita è mia no.

Era cosi immersa nei miei pensieri che non mi sono neanche accorta che eravamo fermi. Come una stupida gli chiedo per quale motivo siamo fermi e lui mi dice che siamo arrivati. Non vedo niente che mi faccia pensare qualcosa. Veramente non avevo neanche pensato che Francesco mi potesse fare un regalo.

Scendo.

Poco dopo ci fermiamo davanti un negozio di tatuaggo. Non ci posso credere. No,non può essere. Chiedo a lui se era vero, mi dice di si.

Mi verebbe di urlare dalla felicità, saltare,ballare ma sto ferma,la solita che non esprime emozioni.

Lo abbraccio dopo che lui me lo ha detto. Quando abbraccio Fra mi perdo nella sue braccia, vorrei non staccarmi mai, mi sento cosi sicura.

Entriamo dentro. C'è un ragazzo di più o meno della nostra età, a molti tatuaggi. Sta pulendo dei piccoli attrezzi. Trattengo il respiro un secondo. Non so se ho tutta questa voglia di farmi un tatuaggio.

Il ragazzo si chiama Maurizio, è un amico di Francesco. Ci dice di scegliere il disegno.

Sono cosi emozionata.Sta succedendo veramente.

Inizia Francesco, io guardo e sono un po' terrorizzata. Ma la voglia è più forte pure della paura.

Quando è il mio turno, cheido aiuto a Francesco come sempre. Gli stringo la mano, a volte cosi forte da sentire un piccolo rumore.

Francesco cosa non farebbe per rendermi felice. E qui, accanto a me non mi lascia.

Quando usciamo sono cosi felice che sorrido. Sorrido dopotutto quello che ho passato ed e merito suo.

Meno male che l ho trovato.

 

   
 
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