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Autore: Le Borelle    30/06/2014    2 recensioni
28 giugno 2014. San Siro.
Un regalo per la mia amica Greta, un regalo per me, un regalo per tutte voi. Per sognare, giusto un po'.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nemmeno sa che esisti
 
 
Greta viene travolta e trascinata fuori dallo stadio San Siro. Arriva all’hotel e cerca di dormire nonostante l’adrenalina che ancora scorre nelle vene. Per tutto il giorno dopo il concerto sente gli occhi pizzicare e il cuore sussultare solo pensando alla sera precedente. Qualche lacrima le sfugge e non sa bene se sia gioia o tristezza.
Ogni tanto sogna di poterli conoscere, conoscerli sul serio. Pensa spesso ad uno di loro in particolare, Harry Styles. Illusioni, “Nemmeno sa che esisti”.

 
 
 
 
Harry Styles sorride, allunga braccia e mani e cerca di catturare con occhi e cuore tutto quello che ha davanti. Le urla sono fortissime, troppo. Nel corso della sua carriera ha alzato le braccia più volte, arrivando quasi al punto di porre fine a quel tormento ma poi si blocca, sempre. Ha bisogno di quel dolore.
Ripete ancora una volta “Thank you Milano” e scompare dalla vista delle 60mila persone che sono lì per lui, per loro. Camminano velocemente tutti e cinque, quasi corrono per raggiungere l’enorme pullman che li porterà chissà dove. Harry è l’ultimo e continua a girarsi verso il palco dove per due ore ha cantato. Gli sembra di aver perso qualcosa, lassù, o forse di avercelo trovato. è stato tutto tra le prime note di Right Now, accerchiato da migliaia di cuori che rullavano come tamburi quando il suo invece, si era per un attimo fermato.
Ripensa al loro ultimo concerto e alle centinaia che l’hanno preceduto e a quelli che seguiranno. Assurdo. Si sdraia sulla sua poltrona nel retro del pullman e accende il tablet. “Milan. Ti Amo. That's better.”. Pubblica un nuovo tweet e osserva come in pochissimi secondi venga letto, messo tra i preferiti da centinaia di persone. Suoi fans. Quasi 22 milioni dice Twitter. Tutto merito loro, nel bene e nel male. Harry Styles sente pesare sulle spalle aspettative e responsabilità che certe notti non lo lasciano dormire e certi giorni non lo lasciano vivere. Nel bene e nel male.
E dopo quel concerto si sente impotente. Nel male. Di quei milioni conosce solo un nome, Directioners, nient’altro. Harry Styles scorre le risposte al suo tweet e vuole rimediare, vuole iniziare con un follow e due preferiti, ci vorrà tempo ma vuole arrivare a quei milioni. Apre un profilo tra i tanti, @greta93, un’italiana con un enorme sorriso che fa sorridere anche lui. Sta leggendo i suoi tweet quando gli bloccano il profilo. Il cellulare squilla, “Sai che non puoi” e Harry bestemmia, spegne tablet e sorriso.

 
 
I never would mistreat ya
no I’m not a criminal.
I speak a different language
but I still hear your call.
 
Diana, let me the one to
light a fire inside those eyes
you been lonely,
you don’t even know me
but I can feel you crying.
Diana, let me be the one to
lift your heart up and save your life.
I don’t think you even realize
baby you’ll be saving mine.
  
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