Un ciclo di dolore continuo. Non ci si deve aspettare di essere ripagati per quello che si fa, ma a tutti piace quando gli altri riconoscono il nostro valore.
Quella ragazza non aveva mai avuto bisogno di ricompense, di sentirsi dire “anche io sono qui per te”, oppure “anche io ti voglio bene” o ancora “sei importante per me”. Lei non aveva bisogno di sentire quelle frasi. Non gliele aveva mai dette nessuno eppure era andata avanti con la sua vita. Era andata avanti con le sue sole forze, conoscendo perfettamente quel dolore che deriva dall’essere solo ed incompreso. Lo sapeva fin troppo bene, d’altronde l’unico modo di vivere che conosceva era isolandosi, così avevano fatto gli altri dacché era bambina e così si era auto-convinta che per lei sarebbe stato meglio vivere nell’unico modo a cui era abituata.
Tuttavia non aveva intenzione di lasciar vivere qualcun altro in quella maniera. Non avrebbe mai voluto che qualcuno soffrisse la solitudine quanto ne ha sofferta lei.
Per questo non aveva bisogno di sentirsi importante, per lei era anche fin troppo strano importare a qualcuno. Però a lei importava degli altri. Non voleva che qualcuno si sentisse giudicato come era successo a lei. Non voleva che qualcuno si sentisse solo, come si sentiva lei. Non voleva che qualcuno non avesse nessuno a cui parlare, come non lo aveva avuto lei. Voleva che almeno le altre persone fossero felici.
Eppure…eppure ogni volta veniva abbandonata, lasciata sola, messa a corrente delle cose dopo, isolata, tradita, svalutata. Ma non le importava. Tutto quello che le importava era far sentire le persone importanti, farle sentire le benvenute, nonostante non credesse nei sentimenti altrui, credeva nei suoi, credeva nel suo ideale.
Mai nessuno le aveva ricordato che anche lei era umana, che anche lei aveva dei sentimenti, che anche lei aveva bisogno di amore e mai nessuno aveva dimostrato di darle quell’amore.
A distanza di anni ha trovato delle persone che non la giudicano e che dicono di volerle bene…però lei non riesce più a sentire il calore di quel sentimento. Non riesce più a vivere in una società. Ormai ci sono ferite che ancora sanguinano dentro di lei e di nuove se ne stanno ancora formando. Non sa se mai troverà qualcuno che le farà capire l’importanza dell’amore.
E intanto, lentamente, con precisione e freddezza, una lama taglia dolcemente la sua carne.