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Autore: lucy_dolce_storie    30/06/2014    0 recensioni
Stephany è una 16enne che frequenta la seconda superiore.Essa nasconde un piccolo segreto che nessuno conosce ,ma se un giorno un suo nuovo compagno di classe lo scoprisse?Cosa succederebbe?E in anzi tutto cosa farà Stephany?Riuscirà a convincerlo a non svelarlo?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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Stavo passando di li per caso quando vidi la porta del retro di un locale aprirsi e davanti a me mi ritrovai Stephany con un costume che assomiglia a una divisa ma più scollata che la rendevano molto sexy ,la guardai stupito poi d'un tratto la porta si chiuse cosi decisi di aspettare e vedere... Finalmente è uscita la sua faccia sembra terrorizzata e molto buffa forse è stupita di vedermi li . pov Stepahny. me lo ritrovai rimpiazzato da vanti ero agitata non sapevo cosa fare cosi decisi di ignorarlo andandomene. -Se mi ignori non risolveresti niente .-mi disse -Stephany?-mi girai dopo avermi chiamata morivo dalla paura che lui potesse svelare il mio segreto a qualcuno non immagino cosa sarebbe successo se qualcun'altro lo avrebbe saputo. -Che vuoi-risposi indifferente fin che con passi lenti si avvicino a me prendendomi di mano lo zaino. -Ma cosa fai,ridammi lo zaino!.-dissi agitata . -Su non fare tante storie dai che ti accompagno a casa.-mi disse ridendo. -Perchè dovresti accompagnarmi fino a casa ,sai so la strada perfettamente.-dissi . -Si ma è notte e qualcuno potrebbe prenderti di mira.-mi disse con un'espressione seria. -Me la sono cavata bene fino ad adesso perciò non ti devi preoccupare capito!?-dissi . -Ma se non ti accompagno che razza di gentiluomo sarei.-mi disse ridendo mentre mi guardava. -Tu gentiluomo?Ma non farmi ridere quando mai ti comporti come un gentiluomo?-chiesi ridendogli in faccia. -Sempre-ma si crede veramente un gentiluomo un falso che rifiuta le ragazze che non le piacciono ma si porta a letto quelle belle che razza di gentiluomo poteva essere . -Senti adesso mi ridai lo zaino e te ne torni a casa senza blaterare ok?-dissi mentre cercavo di riprendermi lo zaino ma lui stupido che si ritrova me lo impedisce. -Ridammi lo zaino!.esclamai. -No se non mi lasci accompagnarti fino a casa.-mi disse . -Mamma mia quanto sei testardo ok accetto!- -Lo sò che poso essere molto testardo quando voglio.-cosi accettai la proposta. (sulla strada verso casa) Nessuno dei due parlava il silenzio totale governava si poteva sentire bene i passi dei gatti randagi che cercavano tra la spazzatura ma quel silenzio fu interrotto quando lui.. -Posso farti una domanda?-mi chiese con un'espressione serena. -Dimmi tanto oggi mi hai riempito di domande.-dissi passiva e menefreghista . -Perchè tra tutti i lavori hai scelto questo.?-mi chiese incuriosito -E io dovrei risponderti?-le dissi . Il silenzio ritornò per qualche minuto e poi iniziai a parlare. -Tutto ebbe inizio durante l'estate della terza media i miei litigavano spesso cosi per non far si che io soffra hanno deciso di divorziare ,quando l'ho saputo sono scappata di casa per me quello era un momento di crisi ma fui trovata dalla padrona del locale che mi aiutò molto fui accolta nella sua casa e dalle ragazze che lavoravano li cosi decisi di ripagarla per tutto quello che ha fatto per me iniziando a lavorare li aiutando con le pulizie poi quando sono entrata in 1 superiore ho cominciato a lavorare come cameriera .-la mia piccola storia fini li. -E i tuoi?-mi chiese . -Hanno divorziato comunque cosi ho deciso di abitare da sola in una casa tutta mia.-dissi. -Capisco.- -Quindi l'interrogatorio è finito?-chiesi scherzosamente. -Si è finito.-mi disse sorridendo. -Bene eccoci arrivati questa è casa mia.- pov Edward. Quando mi mostro la sua casa ne rimasi un pò stupito era bella con un bel giardio anche se c'erano i lampioni non si vedeva un gran che ma bastava . -Bene adesso che...-voleva dirmi che era il momento di andarmene ma io la interroppi. -Voglio vedere com'è di dentro posso?-le chiesi e mi avviai verso la porta. -Aspetta non ti ho nemmeno detto di si!-volevo stuzzicarla un pò però non ci riuscivo non era il momento giusto l'unica cosa che mi interessava era di scoprire più cose su di lei volevo conoscerla ,volevo capirla sopratutto. Dentro la casa era molto bello e accogliente ordinata,pulita una casa perfetta lei si che è una ragazza che merita il meglio del mondo. pov Stephany. Questo ragazzo mi farà sfinire fa sempre cosa vuole e come vuole senza ascoltare nessuno mi da sui nervi .quanto vorrei ucciderlo sprofondarlo sotto terra per sempre. -Posso avere un caffè per cortesia e sottolineo la parola cortesia cosi che tu possa renderti conto di quanto gentiluomo io possa essere.-mi disse con la sua solita faccia provocativa ,senza obbiettare andai in cucina a preparare il caffè che mi ha chiesto con cortesia e come lui ha detto specifico la parola cortesia . Ma ora che ci penso questa è la prima volta dopo tanto tempo che un ragazzo viene a casa mia e sicuramente sarà anche l'ultima volta visto la persona che sto ospitando. -Ecco il tuo caffè.-le dissi mentre mi sedetti sul divano vicino a lui. -Ma perchè bevi la cioccolata calda e non il caffè?-mi chiese,sembrava un bambino che ti faceva tante domande. -Perchè il caffè non mi piace preferisco cose dolci.-risposi cosi la serata passò. (più tardi all'uscita di casa) -Quindi a domani.-affermo Edward mentre si avvio verso il cancello. Ma io senza volerlo lo chiamai. -Edward!-urlai piano.E lui si girò. -Dimmi!-esclamo. -a proposito di quello che hai scoperto oggi cioè dove lavoro vorrei che nessun altro lo sappia se è possibile.-dissi spettando con ansia una risposta forse anche lui se ne è accorto. -Ci penserò.-ci penserò ,ci penserò è l'unica cosa che ha da dire ,ma che cavoli ,poteva dire si ok non lo dirò ma lui no ha detto ci penserò,quanto lo odio,lo odio con tutto il cuore ,aspetta ma forse e pro pio questo che voleva ...quel bastardo voleva incazzarmi me la pagherà. Entrai in casa e mi misi a lavare le tazze poi mi fermai su quella dove aveva bevuto lui ricordandomi di brutti ricordi che non devo neanche pensarli. (giorno dopo a scuola) -Ragazze devo dirvi l'orario di domenica.-disse Elisa entusiasta. -Ok spara.-dissi curiosa di sapere come ci saremo divertite. -Quindi alle 7:35 andiamo a prendere Stephany poi alle 8:00 dobbiamo essere alla pizzeria infine in discoteca dove ci divertiremo da matti.-disse. -Ok va benissimo.-acconsenti Alessia. -A proposito come va con Edward?-mi chiese Alessia. -Come dovrebbe andare rompe molto e si diverte a incazzarmi.-dissi arrabbiata e pro pio quando si parla del diavolo eccolo spuntare. -Come va ragazze?-chiese con il suo solita espressione che io considero una faccia da mulo. Ma in quel momento entrò la prof che ci ordinò di sederci. La lezione prosegui fino all'intervallo e io ero molto stressata dal fatto che Edward possa rilevare il mio segreto cosi durante l'intervallo lo presi per il polso e lo portai in un angolo della scuola dove nessuno poteva vederci. -Volevi chiedermi qualcosa?mi disse Edward . -Non fare il finto tonto sai perchè ti ho portato qui.-dissi furiosa. -Non lo so illuminami.-mi disse ridendo lo so si stava prendendo gioco di me ma non funzionerà. -E da ieri notte che mi torturi lo sai col solo pensiero che tu possa svelare a tutti che...-mi interrupe. -Perchè non vuoi che gli altri lo sappiano?- -Perchè mi farebbero troppe domande e cio mi porterebbe in dietro.-
   
 
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