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Autore: Chiara__14    30/06/2014    0 recensioni
Santana e Brittany si conoscono da una vita ma nell'ultimo periodo un motivo improvviso le allontana. Una cosa più pericolosa però le renderà veramente distanti.
Dalla storia:
Era uno scherzo, uno dannato scherzo.. I miei piedi però si mossero prima della mia mente e piano mi tolsi da lei
“San...San dove vai?!?”
La baciai sulla guancia ancora bagnata e calda, il suo sguardo confuso e distrutto mi chiedeva spiegazioni ma io pensavo solo a godermi quegli attimi.
“San!” La abbracciai, ispirai tutta la sua essenza, le sfiorai il collo e le giurai amore eterno proprio in quel momento, nella mia mente. Appena fui in piedi la vidi alzarsi ma non volevo commettere errori così le sorrisi triste un'ultima volta e con uno scatto corsi alla porta.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Nuove Direzioni | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Mi svegliai con la testa che pulsava, le ferite bruciavano e sentivo l'effetto dei colpi ricevuti, come se il giorno prima avessi avuto una barriera di adrenalina che mi impedisse di sentire il male.

Ero attaccata a diversi tubi ed ero sola nella stanza.

La porta si aprii proprio in quel momento e vidi entrare Quinn, Puck e Kurt, ognuno con un mazzo di rose.

“Cosa credete di fare con quei fiori? Sono già messa male, volete che prenda anche il diabete?”

 

“Rieccola qua, ci eri mancata San” disse Quinn con una faccia compiaciuta.

“Sì è decisamente guarita...” aggiunse Puck.

“E' merito vostro, con le vostre trovate riuscite sempre a farmi ricordare chi sono!”

I tre risero e rimasero a farmi compagnia per un po' di tempo.

“Ok ragazzi il nostro tempo qua è finito, se prima Santana ci cagava a malapena adesso ci ignorerà completamente ahah” Mi girai confusa verso Puck cercando di capire il perchè di quella frase ma non feci in tempo a girarmi che sentii qualcuno abbracciarmi con forza, soffocarmi con il suo corpo e poi vidi scendere due ciuffi biondi davanti ai miei occhi e riconobbi il suo odore.

“Brittany! Ahah mi hai spaventata!”

“San come stai?” Parlò a malapena, tenne gli occhi chiusi e continuò a stringermi. Dio quanto mi piaceva anche solo un minimo contatto con lei..

“Perchè non è mai così entusiasta dei miei abbracci?” disse Quinn e Puck ridendo disse: “L'avevo detto io.. Quando arriva Britt si trasforma in un angioletto.”

“Dai lasciamole sole, è così strano vedere San in un raro momento di dolcezza. Noi andiamo ma tanto non c'è bisogno di dirlo perchè nessuno ci risponderà!!!” urlò Kart.

 

Non volevo che lei si staccasse... Non volevo perchè ogni volta che sentivo il suo calore andare via da me realizzavo che non era mia, che lei non mi amava tanto quanto l'amavo io. E faceva male, ogni volta allo stesso modo. Quindi la strinsi e allacciai le mie braccia dietro il suo corpo per non perderla tra le mille strade del mondo.. e per fortuna lei non sembrava intenzionata a lasciarmi.

Il nostro era un silenzio pieno di parole, non c'era bisogno di dire nulla, bastava una carezza o una mano tra i capelli per parlare con l'anima. Sentii il suo corpo farsi più distante e, nonostante mi sentissi un po' ridicola, lo riportai subito sul mio. Infantile, paurosa, insicura. Innamorata.

“San ti voglio bene.. Non sai quanto mi hai fatto preoccupare.. Cosa volevano da me quei tipi? Perchè mi cercavano?”

Persi un battito e fui colta da un momento di panico. Cosa dovevo dirle? La verità? L'avrei spaventata di più? Anche se la mia mente mi diceva di proteggerla il mio cuore sussurrava di essere vera.

“Volevano sapere dove tieni l'eredità.”

Il suo corpo fu scosso da un fremito veloce. Le sue iridi cristalline si tuffarono nei miei occhi e lessi chiaramente ondate di terrore.

“Sapevi di avere così tanti soldi Britt?”

Vidi lo spostamento dell'occhio dal mio viso al pavimento e le sue labbra andare alla ricerca di una risposta convincente da far uscire. Senza risultato.

“Sì. Sì l'ho saputo da mia madre da poco..”

“Perchè non mi hai mai detto niente?” Uno sprizzo di sfiducia e rabbia mi trapassò per intero, volevo che lei si fidasse ciecamente.

“Non.. non volevo essere giudicata.. o fare un'impressione sbagliata alle persone. Volevo che ciò che ho dentro non si spegnesse a causa dei soldi. Succede sempre così nei film...”

Non potei fare a meno di sorridere incondizionatamente, la sua semplicità mi aveva fatto innamorare.

“Britt, prima di tutto tu non puoi essere vista in altro modo che così come sei, semplice, vera, unica. Nessuno avrebbe mai messo davanti i tuoi soldi a te. Secondo io non sono 'le persone'.. Io sono la tua migliore amica e con me devi lasciare andare tutti quei pensieri che sono difficili da contenere in solitudine, tutti quei minimi dettagli di cui non parli con nessuno. Perchè il mio compito non è solo quello di starti accanto nei momenti facili ma soprattutto quello di proteggerti nelle ore più buie e spaventose della tua vita, devo prendere un po' del male che provi tu per stare bene.”

Piangeva. Piangeva silenziosamente e aveva nuovamente spostato i suoi occhi sui miei e quella sensazione di gioia intensa era dentro di me, di nuovo. Non c'era niente di più giusto se non amarla, nient'altro.

“Grazie, tu mi fai sentire sempre al sicuro lo sai?”

Quando mi abbracciò di nuovo e mise la sua faccia vicino al mio collo una scossa di piacere mi passò nel cuore. Era lì, era con me. E solo questo contava.

  
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