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Autore: Tefnuth    01/07/2014    1 recensioni
Nella Berlino del futuro,Tom è il figlio di uno scienziato che, nel suo laboratorio al centro della città, sta lavorando ad un progetto segreto cui il padre lo ha reso partecipe. Tuttavia,come il collega del padre, Tom non conosce tutta la verità di questo progetto e sarà dura proteggerlo da chi se ne vuole impossessare, ma con lui ci saranno i fidati amici Georg e Gustav.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 ~~Durante il viaggio di  ritorno al suo appartamento, Georg approfittava dello scarso traffico per osservare il suo passeggero che era steso sui sedili in uno stato di semi-incoscienza come se fosse stato drogato con qualche tipo di farmaco “Sarà stato Tom a ridurlo così?” si chiese il ragazzo, ma non badò troppo a quel pensiero “Avrà avuto le sue buone ragioni” fu la sua risposta qualche secondo dopo. Quando parcheggiò la macchina nel garage interrato sentì lo sconosciuto emettere dei piccoli suoni, come quelli che fa chi si è appena svegliato, scese dalla macchina per aprire lo sportello del passeggero e vide il ragazzo che lentamente alzava la testa e la muoveva guardandosi intorno “Ti sei svegliato finalmente” gli disse attirando la sua attenzione, ma per tutta risposta il sosia di Tom si appoggiò con la schiena all’altro sportello con una faccia terrorizzata, dalla sua bocca non usciva un suono “Tranquillo, sono un amico di Tom. Ti ricordi di lui vero? E’ il ragazzo che ti somiglia tanto e che ti ha portato fuori dal laboratorio” quelle parole dovevano aver fatto scattare qualcosa nei ricordi del giovane perché si rilassò e la sua espressione si trasformò diventando da una maschera del terrore ad una piena di curiosità.
“Tom e Georg” ripeté nella sua testa Bill mentre seguiva Georg su per le rampe di scale “Una volta arrivati in casa ti asciugherò i capelli e ti darò qualcosa di meglio da metterti, quegli abiti non ti donano affatto” gli disse Georg per cercare di stabilire un dialogo con il nuovo arrivato; durante la salita dovette sorreggerlo più volte perché le sue gambe sembravano quelle di uno zoppo “Per fortuna pesi poco” pensò Georg senza ripeterlo ad alta voce, poi con gran sollievo del nuovo venuto arrivò davanti alla porta del suo appartamento “Eccoci qua”. “Sei tornato finalmente” la voce di Gustav arrivò dritta da una delle due camere da letto non appena Georg ebbe chiuso la porta, il sole ormai era alto “Ho dovuto fare una cosa urgente, nulla di che” “Beh se dovevi uscire con Tom potevi invitarmi, a proposito come mai è qui e vestito in questo modo per giunta?” chiese Gustav che non appena vide Bill lo scambiò per Tom, come non avrebbe potuto “Ti sbagli, lui non è Tom. E’ un suo conoscente” disse Georg mentre prendeva il phon dopo aver fatto sedere il ragazzo sul divano “Che? Mi prendi in giro?” la faccia incredula di Gustav fece quasi ridere Georg che dovette trattenersi.


“E’ identico a lui, potrebbe benissimo essere il suo gemello omozigote” disse Gustav dopo che Georg gli ebbe fatto il resoconto della serata “Ho pensato la stessa cosa quando l’ho visto” Georg continuava a guardare il suo ospite che invece cercava di non incrociare il suo sguardo nascondendo il viso tra i capelli biondo cenere ancora caldi per l’aria del phon usato poco prima “Spero che Tom abbia una spiegazione plausibile per tutto questo” “Sicuramente si, dobbiamo solo aspettare finché non uscirà dalla stazione di polizia per la denuncia”.
Nello stesso istante alla stazione di polizia, il tenente stava interrogando Tom per avere delucidazioni sui fatti che erano accaduti nel suo laboratorio “Lei dice che quegli uomini sono penetrati mentre era nel laboratorio, hanno fatto delle richieste particolari?” chiese il tenente a Tom, dietro alla sedia su cui era seduto il ragazzo c’erano i genitori che erano stati immediatamente avvertiti dell’accaduto all’arrivo del figlio alla caserma “Dicevano di cercare una cosa ma nel laboratorio non c’era nulla di così segreto che potesse destare l’interesse di altri, non so a cosa alludessero” rispose il ragazzo “Non hanno cercato nei computer o nelle cartelle?” “Non prima che mi riparassi dagli spari, ma non penso che abbiano avuto il tempo per farlo” “Evidentemente erano stati mandati da qualcuno e non conoscevano il loro obiettivo. C’era del liquido sul pavimento, saprebbe dirmi da dove proveniva?” “Dalla camera di incubazione, era il liquido restante da un precedente esperimento fallito. Non c’era nulla lì dentro” “Mmmm, va bene può andare se le viene in mente altro ci faccia sapere” “Certamente”. “Che ne è stato di Bill?” chiese Keane al figlio una volta che furono usciti dalla caserma e dopo che Elsie se ne fu andata “E’ al sicuro a casa di Georg e Gustav, l’ho fatto portare via prima che arrivasse la polizia” “E’ vivo?” “Si, non ha avuto problemi a respirare da solo. Volevo andare da loro per portarlo a casa mia, vuoi venire anche tu?” “E me lo chiedi? Certo che voglio venire, forza Sali in macchina”. 
  
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