01/07/2014
2 recensioni
The Red Cover:
Capitolo 1:
“A volte succedono cose strane, un incontro, un sospiro, un alito di vento che suggerisce nuove avventure della mente e del cuore. Il resto arriva da solo, nell’intimità dei misteri del mondo.” – L’anima Innamorata di Alda Merini
Credo di aver letto quella semplice frase centinaia di volte; infinite volte più precisamente.
Talmente tante volte che la mia memoria non riusciva a liberarsene nemmeno per un secondo.
Ne ero completamente ossessionata. Un’ossessione incontrollabile. Un’ossessione che derivava da una motivazione molto più complessa del piacere e della passione di un libro.
Non sapevo che cosa fosse, fin quando non decisi di restituirlo alla biblioteca.
Chiusi per l’ultima volta le pagine di quel libro, un pochino consumate dalle mie dita, chiedendomi se fosse stato davvero utile prendere in considerazione l’idea di poterlo acquistare.
Dopotutto, in quel modo, finalmente sarei riuscita ad averlo per tutto il tempo che avrei voluto, senza alcuna interferenza che non me lo permettesse.
Mi sentivo talmente entusiasta che era impossibile non percepire la felicità che sprizzava da tutti i pori il mio cuore, pronto ad essere avvolto magicamente da tutte quelle bellissime parole, che ogni volta mi facevano sognare come se fosse la prima volta.
Per me era troppo importante. Importante, quanto l’amore che si prova per un uomo.
Purtroppo però, le voci della fila in cui mi trovavo,
assecondavano quelle del mio pensiero, prendendo il sopravvento.
Essi continuavano a discutere su quel libro, tanto quanto una notizia di cronaca del Corriere della Sera,
perciò riuscii a comprendere l’attesa che provava ognuno di loro per averlo.
Era difficile riuscire a leggerlo prima degli altri, ma in quell’occasione ero riuscita ad averlo, e per me quel giorno doveva essere segnato nella memoria, dato che non sarebbe mai potuto riaccadere.
“Prego Signorina.” Disse la proprietaria della libreria con il suo solito sorriso smagliante.
“Certo, mi scusi ero assorta dai miei pensieri. Comunque, volevo solamente restituire “L’anima Innamorata” , ed ero anche intenzionata a prenderne in prestito un altro.” Risposi immediatamente, percependo un forte rimpianto devastarmi lo stomaco.
Faceva molto male, ma è quello che avrei dovuto fare sin dall’inizio.
Un libro non può cambiare la stessa vita. Può solamente alimentare la propria memoria e la propria capacità di lettura. Aspetti superficiali, che non vanno a costituire le proprie decisioni.
Dovevo crescere e smettere di pensare che quello fosse l’unico modo per vivere la mia vita.
“D’accordo. Mi segua pure.” Affermò la donna, indicandomi la via da percorrere per raggiungere la parte che più amavo di quel luogo. Gli scaffali pieni zeppi di libri.
Innanzitutto, abbandonai la cassa, voltandomi verso la mia destra, in un piccolo corridoio in cui si poteva già intravedere dai lati circostanti, l’ immensa stanza contenente centinaia di libri.
Così tanti che per un attimo sembrava quasi di essere all’interno di un labirinto.
Ecco, uno dei motivi principali per cui mi feci accompagnare dalla bibliotecaria.
Dopotutto chi era quella persona che avrebbe mai deciso di affrontare quell’impresa da solo?
Penso che nessuno lo avrebbe mai fatto.
“Hai Visto quanti libri che abbiamo lungo il corridoio?” Domandò la proprietaria, indicandomi varie colonne di copertine e libri adagiati a terra, lungo tutti gli angoli del pavimento.
“Si, veramente tantissimi.
Non so nemmeno come facciate a camminare in uno spazio così ristretto. Quasi vi ammiro. ”
Dichiarai, tentando di non calpestare nessun oggetto che fosse costituito da carta e inchiostro.
“Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine, e si, dovresti ammirarci”
Disse, sottolineando le ultime parole, mostrandomi un mezzo sorriso.
Solo a quel punto, mi resi conto di aver superato quella parte “discutibile” di pieno disastro, come la chiamavo io, arrivando finalmente di fronte alla stanza che desideravo da alcuni minuti.
Il mondo dell’immaginazione. Il mondo delle parole che avrebbero sempre toccato le mie emozioni.
Quel posto che sarebbe sempre stato capace di farmi creare nuovi sentimenti.
“Eccoci qui. A che genere eri interessata?”
“Beh, a dir la verità non lo so. Vorrei cambiare genere, magari con qualcosa di più intenso e forte, ma con i titoli purtroppo non sono molto brava.”
“Non ti preoccupare. Un secondo solo che provo a cercare nella seconda sezione.”Mi avvisò, incamminandosi verso la seconda via che portava al genere “Thriller”.
Uno dei pochi generi che adoravo.
Era come se mi avesse letto nel pensiero.
Era proprio ciò che avevo pensato di leggere.
Dopo pochi istanti però, in attesa della rivelazione del prossimo libro, mi soffermai su un libro di circa cinquecento pagine, a pochi metri di distanza da me.
Non riuscivo a vedere il titolo, ma la copertina che lo rivestiva di quel rosso particolarmente intenso, mi fece incuriosire talmente tanto, che non potei non avvicinarmi ad esso.
Difatti, decisi di allungare il passo verso esso, non vedendo l’ora di scoprire che trama portasse.
“Scusa se t’ interrompo, ma volevo solamente dirti che un libro nello scaffale di fronte a quello in cui ti trovi, mi ha incuriosito molto. Nel frattempo se trovi qualcosa fammelo sapere”
Dissi, mettendola al corrente delle mie intenzioni.
“Certo, fai pure tranquilla.”
Concordò, proseguendo con la ricerca del libro adatto ai miei gusti e alle mie esigenze.
Vista la sua reazione, girai l’angolo in pochi attimi, dirigendomi verso la parte frontale dello scaffale su cui era adagiato quel meraviglioso libro. Ancora pochissimi passi e finalmente lo avrei potuto raggiungere, anche se in realtà la mia mente era già riuscita ad averlo suo.
Ma la parte più bella di sempre, non era ancora arrivata. Adesso che ero di fronte a quel libro, ed ebbi la possibilità di ammirarlo per bene, con una voglia matta di poterlo avere fra le mani. Quello si, che si poteva ritenere il momento più ansioso di tutti.
“Ottima scelta” Interruppe i miei pensieri, una voce maschile, dolce e sottile alle mie spalle,
precedendo il mio contatto con il libro.
Talmente tante volte che la mia memoria non riusciva a liberarsene nemmeno per un secondo.
Ne ero completamente ossessionata. Un’ossessione incontrollabile. Un’ossessione che derivava da una motivazione molto più complessa del piacere e della passione di un libro.
Non sapevo che cosa fosse, fin quando non decisi di restituirlo alla biblioteca.
Chiusi per l’ultima volta le pagine di quel libro, un pochino consumate dalle mie dita, chiedendomi se fosse stato davvero utile prendere in considerazione l’idea di poterlo acquistare.
Dopotutto, in quel modo, finalmente sarei riuscita ad averlo per tutto il tempo che avrei voluto, senza alcuna interferenza che non me lo permettesse.
Mi sentivo talmente entusiasta che era impossibile non percepire la felicità che sprizzava da tutti i pori il mio cuore, pronto ad essere avvolto magicamente da tutte quelle bellissime parole, che ogni volta mi facevano sognare come se fosse la prima volta.
Per me era troppo importante. Importante, quanto l’amore che si prova per un uomo.
Purtroppo però, le voci della fila in cui mi trovavo,
assecondavano quelle del mio pensiero, prendendo il sopravvento.
Essi continuavano a discutere su quel libro, tanto quanto una notizia di cronaca del Corriere della Sera,
perciò riuscii a comprendere l’attesa che provava ognuno di loro per averlo.
Era difficile riuscire a leggerlo prima degli altri, ma in quell’occasione ero riuscita ad averlo, e per me quel giorno doveva essere segnato nella memoria, dato che non sarebbe mai potuto riaccadere.
“Prego Signorina.” Disse la proprietaria della libreria con il suo solito sorriso smagliante.
“Certo, mi scusi ero assorta dai miei pensieri. Comunque, volevo solamente restituire “L’anima Innamorata” , ed ero anche intenzionata a prenderne in prestito un altro.” Risposi immediatamente, percependo un forte rimpianto devastarmi lo stomaco.
Faceva molto male, ma è quello che avrei dovuto fare sin dall’inizio.
Un libro non può cambiare la stessa vita. Può solamente alimentare la propria memoria e la propria capacità di lettura. Aspetti superficiali, che non vanno a costituire le proprie decisioni.
Dovevo crescere e smettere di pensare che quello fosse l’unico modo per vivere la mia vita.
“D’accordo. Mi segua pure.” Affermò la donna, indicandomi la via da percorrere per raggiungere la parte che più amavo di quel luogo. Gli scaffali pieni zeppi di libri.
Innanzitutto, abbandonai la cassa, voltandomi verso la mia destra, in un piccolo corridoio in cui si poteva già intravedere dai lati circostanti, l’ immensa stanza contenente centinaia di libri.
Così tanti che per un attimo sembrava quasi di essere all’interno di un labirinto.
Ecco, uno dei motivi principali per cui mi feci accompagnare dalla bibliotecaria.
Dopotutto chi era quella persona che avrebbe mai deciso di affrontare quell’impresa da solo?
Penso che nessuno lo avrebbe mai fatto.
“Hai Visto quanti libri che abbiamo lungo il corridoio?” Domandò la proprietaria, indicandomi varie colonne di copertine e libri adagiati a terra, lungo tutti gli angoli del pavimento.
“Si, veramente tantissimi.
Non so nemmeno come facciate a camminare in uno spazio così ristretto. Quasi vi ammiro. ”
Dichiarai, tentando di non calpestare nessun oggetto che fosse costituito da carta e inchiostro.
“Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine, e si, dovresti ammirarci”
Disse, sottolineando le ultime parole, mostrandomi un mezzo sorriso.
Solo a quel punto, mi resi conto di aver superato quella parte “discutibile” di pieno disastro, come la chiamavo io, arrivando finalmente di fronte alla stanza che desideravo da alcuni minuti.
Il mondo dell’immaginazione. Il mondo delle parole che avrebbero sempre toccato le mie emozioni.
Quel posto che sarebbe sempre stato capace di farmi creare nuovi sentimenti.
“Eccoci qui. A che genere eri interessata?”
“Beh, a dir la verità non lo so. Vorrei cambiare genere, magari con qualcosa di più intenso e forte, ma con i titoli purtroppo non sono molto brava.”
“Non ti preoccupare. Un secondo solo che provo a cercare nella seconda sezione.”Mi avvisò, incamminandosi verso la seconda via che portava al genere “Thriller”.
Uno dei pochi generi che adoravo.
Era come se mi avesse letto nel pensiero.
Era proprio ciò che avevo pensato di leggere.
Dopo pochi istanti però, in attesa della rivelazione del prossimo libro, mi soffermai su un libro di circa cinquecento pagine, a pochi metri di distanza da me.
Non riuscivo a vedere il titolo, ma la copertina che lo rivestiva di quel rosso particolarmente intenso, mi fece incuriosire talmente tanto, che non potei non avvicinarmi ad esso.
Difatti, decisi di allungare il passo verso esso, non vedendo l’ora di scoprire che trama portasse.
“Scusa se t’ interrompo, ma volevo solamente dirti che un libro nello scaffale di fronte a quello in cui ti trovi, mi ha incuriosito molto. Nel frattempo se trovi qualcosa fammelo sapere”
Dissi, mettendola al corrente delle mie intenzioni.
“Certo, fai pure tranquilla.”
Concordò, proseguendo con la ricerca del libro adatto ai miei gusti e alle mie esigenze.
Vista la sua reazione, girai l’angolo in pochi attimi, dirigendomi verso la parte frontale dello scaffale su cui era adagiato quel meraviglioso libro. Ancora pochissimi passi e finalmente lo avrei potuto raggiungere, anche se in realtà la mia mente era già riuscita ad averlo suo.
Ma la parte più bella di sempre, non era ancora arrivata. Adesso che ero di fronte a quel libro, ed ebbi la possibilità di ammirarlo per bene, con una voglia matta di poterlo avere fra le mani. Quello si, che si poteva ritenere il momento più ansioso di tutti.
“Ottima scelta” Interruppe i miei pensieri, una voce maschile, dolce e sottile alle mie spalle,
precedendo il mio contatto con il libro.