Shinigami
Lovers
† Atto Quarto †
Kagome
e Sango si erano
separate, e Miroku aveva seguito lo Shinigami e la ragazza a casa di
lei.
Aveva, a quanto pare, deciso di scrivere il romanzo del secolo: a suo
parere – ed era vero, in
millenni, non era mai
accaduto che uno Shinigami fosse costretto a vivere a stretto contatto
con un
umana. Inoltre, il dolce rapporto
fra
Kagome ed Inuyasha lo intrigava parecchio, e scommetteva sulla buona
riuscita
di un romanzo d’amore. Inutile dire come i due
“protagonisti” l’avessero presa.
Male.
- Miroku, spero che tu venga
incenerito da Sátanas
per miscredenza. – esalò Inuyasha, furioso.
Kagome
lo guardò, scioccata. – Io… ed
Inuyasha?! –
esclamò, scioccata – Ma… ma…
- attaccò a ridere come una pazza, mentendo a se
stessa sul fatto che prima fosse arrossita.
Miroku
alzò un sopracciglio, cominciando a
fischiettare e procedendo a passo più spedito. Sapeva che il
suo amico era
molto… suscettibile…
Difatti,
Inuyasha si bloccò di scatto. – Cosa vuoi
dire con quella risata? – sibilò, velenoso.
Lei
si bloccò, sorpresa da quella domanda. –
Beh…
che… io e… te… - arrossì
talmente furiosamente che abbassò il capo.
Inuyasha
mosse qualche passo verso di lei, maligno.
– Che io e te…? – ripetè,
come un leggero soffio di vento – Arrossisci troppo
per i miei gusti… Kagome. – Usava
dire il suo nome pochissime volte, e
fino ad ora lo aveva detto in caso di necessità. Invece,
quella volta lo aveva
detto per provocarla.
Lei
rimase un istante assuefatta dalla sua
presenza. Lo Shinigami era indubbiamente molto affascinante: gli occhi
neri
come la notte sembravano invocarle di affondarci dentro, avrebbe
desiderato
carezzare quei capelli setosi e sentiva le gambe tremolanti non appena
spuntava
il suo sorriso seduttore. – M-muori. –
riuscì a dire.
Lui,
per una volta, non si arrabbiò. –
Perché
cerchi di scappare? – esalò, andandole sempre
più vicino. Ora si trovavano ad
una spanna di distanza.
Lei
arrossì furiosamente, ed abbassò il capo. Allontanati!,
urlava, nella sua testa. Il panico l’aveva invasa
completamente, non era
più in grado di ragionare con quel profumo delizioso che le
solleticava le
narici… - Non sto scappando – mormorò,
per niente convincente.
Inuyasha
sorrise malizioso. – Cosa c’è? La mia
presenza ti provoca strane emozioni? – sussurrò,
mentre il lembo della sua
giacca sfiorava il delizioso vestito estivo di lei. I suoi occhi
violacei
parevano spicchi di cielo stellato.
-
N-no… - sussurrò, guardandolo negli occhi. Si,
invece, disse dentro se stessa.
In
quell’istante, un violento rumore simile ad un
“clang clang” distrusse il momento romantico.
Abbassarono gli occhi, consci che
il rumore proveniva dal basso, e rimasero immobili. Di fronte a loro,
la catena
dell’ “Amante di Thanatos” si era
accorciata. Precisamente, erano saltati tre
anelli nel centro, dissolvendosi come per magia, e poi si era
ricomposta.
Non
ebbero neanche il tempo di dirsi qualcosa che
Miroku gli piombò addosso. – Cielo! Si
è accorciata! – tirò fuori
immediatamente un blocchetto per scrivere ed una penna –
Incredibile! Così
presto! Ditemi… cosa vi siete detti?? –
domandò, ansioso.
Kagome
ed Inuyasha si guardarono, una scioccata e
l’altro spaventato.
-
Gli ho detto di morire… - biascicò la mora,
sorpresa. Ma dentro di me non lo volevo…
-
E io lo stesso. – replicò, furibondo –
Queste
catene non capiscono un cazzo! – tuonò, girandosi
di scatto e ritornando a
camminare sul vialetto.
Miroku
aggrottò le sopracciglia. – Non potete aver
detto queste cose… altrimenti le catene si sarebbero
allungate. – borbottò,
confuso.
Kagome
arrossì lievemente e ricominciò a camminare,
ignorando il battito sordo del suo cuore.
La
catena era lunga circa sei metri. E per sua
fortuna, Inuyasha era in grado di volare. Altrimenti come avrebbe fatto
a
cenare con i suoi?
-
Cara, va tutto bene? Mi sembri distratta. –
esclamò sua mamma, aggrottando le sopracciglia.
Lei
respirò profondamente. Faceva schifo a mentire.
Ma dire ai suoi che era quasi morta, che aveva visto
l’inferno, che gli
Shinigami non erano solo una leggenda popolare… beh, era
troppo per il loro
cuoricino preoccupato. – No, no. Tutto ok! –
esclamò, nervosa. Di fianco a lei,
la catena si muoveva silenziosamente, procedendo stranamente verso le
scale.
Ma
fu quando vide Inuyasha svolazzare contro il
soffitto a mo’ di Superman che rimase scioccata. Sembrava
dirigersi verso la
sua stanza e la guardava, atono, ma in qualche strana maniera
implorante.
Guardò
i suoi, temendo che si fossero voltati per
capire cosa succedeva, invece stavano tranquillamente trafficando con
le
forchette. – Ehm… io... – ma suo padre
la anticipò.
-
Kagome, ascoltami. – esordì, poggiando i gomiti
sul tavolo – Io e tua madre abbiamo deciso che dopo questo
sconvolgente
episodio, e visto che il luogo del fatale incidente è stato
proprio di fronte a
scuola… pensavamo che potevi stare a casa per una settimana,
se lo vuoi.
Lei
spalancò gli occhi, gioendo del fatto che
Inuyasha si fosse fermato. – Stare a casa da scuola?
– ripetè, sorpresa –
Ma..ma..
-
Si, lo so. Ti abbiamo sempre detto che la scuola
è importante… ma in questo caso… - sua
mamma sembrava in imbarazzo, aggrappata
al marito come se fosse un solido appoggio – Abbiamo
consultato uno psicologo e
ci ha consigliato di lasciarti tempo.
Nella
mora si fecero vivide molte reazioni:
sorpresa, rimorso, gioia, furbizia. Lei non era per nulla scioccata,
non di
certo per l’incidente! Però l’idea di
non andare a scuola l’allettava…
soprattutto perché non aveva idea di come gestire la catena.
Assunse l’espressione
più distrutta che riuscì a fare ed
annuì. – Grazie… io…
davvero, vi ringrazio…
forse… stare un po’ a casa mi farà
bene… - poi alzò lo sguardo, maledendosi
perché non sapeva mentire – O-ora vado i-in camera
– biascicò, alzandosi
precipitosamente da tavola.
Ad
occhi esterni, per sua fortuna, quel
comportamento poteva essere scambiato per imbarazzo o shock
post-incidente.
-
Buona notte, tesoro! – esclamò sua mamma, con
dolcezza ma anche preoccupazione.
-
Dormi bene. – fu l’esule commento di suo padre.
Lei
si avviò alle scale, mentre Inuyasha vi era già
giunto in cima. Salutò i genitori con un sorriso, poi
sospirò.
-
Mia mamma viene a svegliarmi, la mattina. –
borbottò, in direzione dello Shinigami.
Lui
grugnì. – Ho capito ragazzina, mi
leverò dalle
scatole. – esclamò, e detto ciò si
guardò attorno, circospetto. Sembrò
adocchiare l’armadio, e lo aprì, senza tanti
preamboli.
Kagome
lanciò un gridolino sommesso. Parlava piano:
sua madre si sarebbe certamente chiesta se parlava da sola. –
Cosa fai?!
-
Guardo se c’è spazio per me –
replicò, spingendo
i capi a destra e a sinistra – Non ci sto.
Lei
sorrise debolmente. – Credo che il posto
migliore sia fuori dalla finestra. – mormorò,
sadica.
-
Nei tuo sogni. – le intimò –
oppure… nel tuo letto…
– propose, malizioso.
Lei
arrossì furiosamente, ma non ebbe tempo di dire
alcunché che lui parlò.
-
Oggi la catena si è accorciata. – disse solo
– e
non deve accadere mai più.
-
“E non deve accadere… mai
più…” – ripetè la
voce
di Miroku, appollaiato sulla finestra aperta come se si trovasse su di
un
divano extralarge. Fra le mani teneva un blocchetto per scrivere e
muoveva
velocemente la penna. – Eccezionale, davvero eccezionale. Non
devo neanche
modificartela questa battuta, Inu-chan.
Lo
Shinigami parve prendere fuoco. – Ci spiavi? –
scandì, lapidario.
-
Si. Beh, come sai, devo scrivere un libro su di
voi… ma non posso inventarlo tutto… -
mormorò, con un sorrisone. – Ah, Ka-chan.
Sango mi ha detto di dirti buona notte.
Lei
aggrottò le sopracciglia, confusa.
-
Mi ha visto volare fin da te e ne ha
approfittato. E poi sono una decina di metri, non devi ringraziarmi.
– replicò,
divertito da quella situazione.
Inuyasha
lo afferrò per il bavero della camicia. –
Ridi, eh Miroku? Non sarà lo stesso quando ti
riaccompagnerò a calci in culo
all’inferno! – lo minacciò, con tanto di
dito puntato.
Lui
parve non ascoltarlo. – Se, se, se. Ritornerò
all’Inferno solo per il ballo di Halloween, mio caro.
Kagome
s’interessò alla faccenda. – Ballo di
Halloween?! – esclamò, con gioia nella voce.
Inuyasha,
appena capito l’argomento su cui avrebbe
vertato il discorso, lasciò cadere a terra Miroku e
cercò di eclissarsi il più
possibile.
-
Ma certo, tesoro. Sátanas adora i balli… e poi
noi morti ci annoiamo da morire, ed il ballo di Halloween è
il migliore, te lo
consiglio… Maschere, tema gotico, abiti sfarzosi, scherzi indiavolati…
-
rise – l’anno scorso delle pazze del Circolo
Zitelle hanno deciso di fare una
cosa molto… da vivi, ed hanno indetto
l’Asta dei Single! Indovina chi ha
vinto? – domandò, divertito, lanciando
un’occhiata ad Inuyasha.
Lei
spalancò gli occhi, voltandosi verso lo
Shinigami. – Sul serio?! Sei stato venduto come un oggetto!?
Il
grugnito che uscì da quelle labbra sensuali fu
più che udibile. – Come un animale è la
parola giusta. Animale. –
ripetè, schifato.
Miroku
sorrise malizioso. – Ma certo, era ovvio che
vincesse… è lo scapolo più bello di
tutto l’inferno, Ka-chan… Ma questo solo
perché è il più irraggiungibile,
ovvio. Ci sono di molto più carini, ad esempio
come me – si vantò, ottenendo un cenno di Kagome,
solo per far infuriare il suo
Shinigami.
-
Ma cosa fate durante il Ballo? Sono come quelli… da
vivi? – chiese, curiosa. Avrebbe voluto vederlo,
il Diavolo tutto vestito a
festa, che ballava con qualcun altro.
-
Certo. Si balla, c’è il buffet… solo
che i nostri
sono favolosi, perché attesi per tutto l’anno. Ci
sono milioni di morti che
lavorano per rendere la sala addobbata a regola d’arte,
milioni di sarte senza
vita che si prodigano per creare abiti stupendi… -
spiegò, teatrale – certo,
anche i vostri sono belli… ma a volte…
superficiali, ecco. Noi organizziamo tutto.
-
Il che significa che sono terribili – esclamò
Inuyasha, seccato. –
Se è un ballo in
maschera devi fingere di non riconoscere quello che ti sta davanti, ecc
ecc.
Insomma, una cazzata.
Kagome
aggrottò le sopracciglia. – Sembra bello!
-
Ovvio che lo è – replicò Miroku,
divertito –
Magari potremmo portarla con noi… che ne dici, Inu-chan?
Gli
occhi di Kagome si illuminarono come diamanti.
Chissà perché ma l’idea di andare ad un
ballo di morti non la inquietava… forse
perché si era vista morta ed era come essere viva.
– Davvero?
Lo
Shinigami si bloccò all’istante. –
È fuori
discussione, Miroku. Punto primo: io non andrò al ballo.
Punto secondo: lei non
potrà dunque andarci. – e detto ciò,
aveva tutta l’aria di aver concluso il
discorso.
Miroku,
stranamente, annuì. –
Già… non è
possibile convincere Inu-chan a fare una cosa del genere… Mi
dispiace, Ka-chan.
Sarà per il Ballo di Natale.
Lei
annuì, speranzosa.
Lo
scrittore scodinzolò fino alla finestra. – Buona
notte, piccioncini, io vado a partorire il mio capolavoro sulla mia
poltrona
preferita! – esclamò, regalando ad entrambi un
sorriso malizioso. Poi spiccò il
volo.
I
due si guardarono, stizziti. – Piccioncini? –
ripetè Inuyasha, schifato.
-
Stanotte non ti voglio sentire, chiaro? Piazzati
sul tappeto e dormi. – borbottò lei, afferrando il
pigiama e avviandosi al
bagno.
-
Ehi! – la chiamò – Sono morto, ma sono
comunque
un essere agiato. E tu hai il letto ad una piazza e mezza! –
sbottò, frustrato.
Kagome
arrossì come un semaforo. – Non se ne parla
neanche! – tuonò, chiudendosi in bagno.
Quando
uscì dal bagno, si rilassò. Inuyasha si era
delicatamente messo sul pavimento, anche se le aveva rubato il cuscino.
Ma ad
agitarla, fu che si era levato camicia, cravatta e giacca, ed una buona
porzione di pelle era visibile.
Arrossì
di botto come se avesse tredici anni. Kagome,
rilassati!, si disse, poggiandosi la mano sul cuore. Correva
all’impazzata
rotolandole nel petto. Non è la prima volta che
vedo un ragazzo mezzo nudo, esclamò.
-
Ma mai così bello… - mormorò,
estasiata. Poi si
tappò la bocca velocissima, con gli occhi vitrei. Ma cosa
cavolo andava a
pensare? E se era sveglio?! Si diede della stupida mille volte e si
impose di
non guardare i suoi pettorali scolpiti.
Ne
sorpassò il corpo, cercando di fissare
esclusivamente un punto sulla parete. Poi si spinse sul materasso,
infilandosi
sotto il lenzuolo. Evitò qualsiasi movimento, immersa nei
suoi pensieri.
Sono viva. Ma prima ero morta.
Ho visto l’inferno. E Sátanas. E… non
ne
ho paura.
Sospirò,
cercando di prendere sonno.
-
Tesoro… - mormorò
Carezzò
il capo di sua figlia, donandole un
sorriso. Pareva così fragile durante il sonno.
-
Mmmmhh… - sussurrò la ragazza, rigirandosi fra le
coperte.
La
donna sbuffò leggermente, ignara che a pochi
metri da lei, ci fosse un ragazzo – morto,
chiuso nell’armadio. Inuyasha
era difatti spiccicato contro un vestito di indubbia provenienza, un
miscuglio
fra stile vittoriano e barocco. Imprecò mentalmente contro
la cosa che
gli premeva nella schiena e si zittì.
-
Kagome… - cominciò a richiamarla, un
po’ più
insistentemente.
La
ragazza non fece minimamente alcun cenno di aver
udito, anzi, parve sempre più rilassata.
Inuyasha
alzò un sopracciglio. Ma quanto cazzo
ci mette ad alzarsi?!
-
Kagome… ti ricordi che oggi c’era il compito di
matematica? – mormorò la madre, angelica. Si
scostò dal letto quel poco che
bastava, e Kagome si rizzò letteralmente in piedi.
-
COSA?!?! – urlò, sconvolta, con le palpebre
faticosamente aperte.
Una
risata rimbalzò sulle pareti della stanza. –
Finalmente ti sei svegliata, tesoro…
Gli
occhi di Kagome divennero vitrei in un istante.
Oggi. Io. Non. Vado. A. Scuola. –
pensò, orripilata. Poi focalizzò la
figura di sua mamma allontanarsi, con un ghigno sadico.
Afferrò il primo
peluche che vide alla sua sinistra e centrò in pieno la
porta chiusa. –
MAMMAAA! TI ODIOOO! – urlò, rituffandosi fra le
coperte.
-
Brutta rag… - borbottò Inuyasha, rispuntando
dall’armadio. Era ancora a petto nudo, come la sera prima, ed
aveva i capelli
leggermente spettinati. Il volto perlaceo era ricoperto da un
espressione di
pura furia. – Potevi alzarti subito, no?! Sono rimasto chiuso
in quell’armadio
per dieci minuti!
Lei
spinse il capo dentro il materasso. – Inuyasha…
muori… - biascicò, sconsolata – Voglio
dormire… - lo pregò.
Lui
alzò un sopracciglio, poi sorrise sadicamente.
– Dormire, dici? Anche io, piccola, ma si
da il caso che la madre di
qualcuno in particolare sia venuta a svegliarmi… -
esalò, con rabbia malcelata.
Lei
si rigirò fra il lenzuolo, infastidita che
qualcuno stesse parlando. La sua testa urlava: “Ho sonno! Ho
sonno!”. – Mmmmmh…
- mugugnò, stringendo gli occhi.
Inuyasha
la scrutò. La sera prima aveva voluto
farle un dispetto e rubarle il letto. O al massimo condividerlo con lei.
Ma
poi si era lasciato sorprendere dalla sua uscita e si era finto
addormentato.
Ed aveva sentito. “Ma mai così
bello…”. Oltre al fatto che lei non
aveva
mai staccato lo sguardo da lui.
Sorrise,
malizioso. La piccola ragazzina era dunque
attratta da lui… molto interessante, si
disse, compiaciuto. Per quanto
non amasse le attenzioni femminili, sentiva che questo lo portava ad
avere il
coltello dalla parte del manico. E ciò avrebbe reso molto
più eccitante la
permanenza sulla Terra. Anche perché la ragazzina era molto
bella…
Aggrottò
le sopracciglia. Un momento: bella?
Molto bella?!, pensò scioccato. Ne aveva viste
molte altre così carine ed
anche di più. Dunque che differenza c’era?
Scosse
il capo, smettendo di guardare il profilo
del suo corpo nascosto dal lenzuolo. Non sono attratto da
lei, ripetè,
come una cantilena. È certamente così…
Dunque, cosa ne pensate di questo capitolo? La catena si accorcia... e cominciano i primi problemi! Kaggy ha una settimana per stare lontana da scuola, ma dopo come farà? E come giustificherà il fatto che Inuyasha le sta sempre appiccicato?! (Guarda che è lei a starmi attaccata come una cozza! =\/= NdInu) (STAI ZITTO BRUTTO STUPIDO!!! 0\/0 NdKaggy *gli tira un pugno*) (X_____X ndInu) ( ^_____^ ndKaggy) O_O'' Ehm.. ecco, si, stanno appiccicati, precisiamo. *//*
Grazie ai recensori, e alle ragazze c che mi sostengono su msn ^_^ In particolare Roro, Kade, Ary e Giulia. *_* Grazie del sostegno!
Come sempre, ribadiamo una cosa: questa fanfiction è dedicata a Roro!
E questo è fatto >O< XD Nu, scherzo caVa. ^_^
Ed ora, un piccolo spazio per i ringraziamenti: purtroppo non mi dilungo granchè, perchè non ho molto tempo. Ma chi mi conosce sa che sono immensamente grata anche a chi lascia solo un misero "Brava". Mi fa molto piacere, insomma. Con questo non dico di disdegnare i commenti costruttivi ed alcune volte negativi... non sia mai! XD Anzi, li preferisco, direi. Ma non tutti hanno la voglia ed il tempo per farli, dunque, non importa. Mi accontento ^_^
Roro: CaVissimaa *_* Le tue recensioni sono sempre gentilissime e ricche di particolari! Miroku, è ovviamente, un vecchio volpone, e vedrai che ha subito la sua punizione, ma certi difetti sono duri a morire... Sàtanas per me è un genio, la sto piano piano trasformando nel mio idolo XD Prima organizza balli, poi... *meg si cuce la bocca* °//° ehhhm, tagliamo questo pezzo, và. Niente spoiler pubblici. U_U GRAZIE come sempre, insomma, mia adorabile amica del bosco! XD Baciii!
ka chan: Ciao! Grazie per i complimenti, anche se ripeto che non è tutta farina del mio sacco. =_= XD Spero recensirai anche questo capitolo!
luchia nanami: caVa! *_* Sango, lo vedrai, è una persona particolare.. devo dire molto divertente. Insomma, non è la solita Sango, credo sarà un po' OCC, ma spero piaccia! XD GRAZIE e bacioni!
mikamey: ciao caVissima! Ormai sei una mia affermata lettrice, ti stimo per il tuo coraggio XD GRAZIE per i complimenti, non so come mi vengano certe idee. ^_^'' Questa è la mi pazzia U_U (E ne vai fiera? ndTu) Ehhh si -.- Grazie davvero, spero di leggere la recensione per questo capitolo! Kiss!
AvinPhi: *_* Non so come facciate a credere che tutte le mie opere siano belle U_U Anche io posso fare cilecca, eh! XD Ma grazie comunque, lo sai, mi fa molto piacere. Sono contenta che piaccia e soprattutto, che sia originale. ^^ Baci!
yuly: Grazie mille dei complimenti!! ^^ Andare d'accordo?! Muahuahua! Figuriamoci =_='' Ma Grazie! ihih Baci.
kirarachan: Ciao Giulia! *_* So che aspettavi questo capitolo =_= Perdono per non averlo postato prima, sono di fretta! *meg deve uscire fra mezz'ora e non è ancora pronta O_O* Uhmm... aspetta aspetta... e chi ha detto che Miroku è uno Shinigami?! XD Lui è solo morto. Inu è uno Shinigami, questo è certo.. ^^ Ehehe, vedrai! GRAZIE ancora, bacioni!!
Argentey: Grazie mille! Sono contenta che ti piaccia <3 Baci!
Kaggy_Inu91: Aspetto il commento lungo, eh! XD Scherzo, stai tranquilla. Mi fa comunque piacere, che pur di corsa, mi commenti ^_^ GRAZIE! Miro, ovviamente, la lussuria... >.> *_* Grazie caVa! Kiss <3
himeno chan: Miroku è sempre Miroku! Questa grande frase filosofica... =_='' Niente paradiso, e inferno per tutti!!!! - Ok, basta con le frasi ad effetto. Grazie mille del commento, sei gentilissima!! <3 Baci!
TemariCross: Ed ecco il quarto, per tua somma gioia. U_U Grazie, mi raccomando, continua a seguire la storia! *smile* Kiss!
Ora però vado, sono proprio di corsa! Bacioni e grazie ancora a tutti! Meg.