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Autore: Serpeverde394    01/07/2014    1 recensioni
"Hermione Granger, la ragazza "perfetta", scopre un segreto della serpe Draco Malfoy.
Questo segreto è vitale per lei ma non quanto lo è per lui.
Una promessa, una parola, un perdono e un bacio: questo cambia la vita dei ragazzi unendoli per sempre."
Intrepida fanfiction sulla magica coppia della Dramione. Una storia d'amore che va altre qualsiasi odio, oltre qualsiasi casata, oltre qualsiasi sangue.
I personaggi sono numerosi e sono quelli della magica saga creata da J.K.Rowling
Leggete, ne resterete incantati.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Erano le tre di notte. Hermione aveva bisogno di stare da sola. Si alzò dal letto senza svegliare le sue compagne e delicatamente uscì dal dormitorio. Senza farsi notare arrivò nel giardino. Era il suo terzo anno ad Hogwarts. Stava nascondendo la Giratempo ai suoi migliori amici e uno di loro rischiava la vita in continuazione, inoltre passava tutto il giorno a studiare: come non essere in ansia? Sapeva che era un onore avere una Giratempo ma era stanca di essere sempre la ragazza perfetta nello studio, l'amica disponibile e la ragazza che nessuno nota. Stava passeggiando lungo la sponda del lago. Il rumore dell'acqua la faceva sognare. C'era qualcuno. Era più alto di lei. Era un uomo. Cercò di nascondersi dietro un cespuglio. Sentiva le foglie toccarle la schiena e il terriccio sporcarle i piedi. Chiunque fosse stava piangendo. Hermione si stava sollevando per vedere chi era. Non c'era nessuno, non sentiva più nulla. Stava li immobile a fare capolino. Stava per alzarsi quando una mano gelida le stava toccando la spalla. Si girò di scatto. Era Malfoy.
"Ehi Granger non si spia la gente sai!"
"Ma zitto idiota!"
Hermione si avvicinò a Draco per dargli una spinta quando vide i suoi occhi. Si perdeva in quel bel colore, le faceva credere di tutto. Ma questa volta era diverso. Erano rossi. Hermione invece si spostarlo gli accarezzò il viso: era bagnato. Draco Malfoy, il fiero Serpeverde aveva appena pianto.
"Oh ma guarda, la velenosa serpe ha perso qualche lacrimuccia!" disse Hermione ridendo.
"Zitta Mezzosangue, te non capisci!"
Draco le afferrò la mano e se la tolse dal viso. 
"Te non sai che ho pianto! Non devi dirlo a nessuno okay piccola bastarda?"
"Chi me lo impedirà? Il ragazzo che piange di nascosto? Perchè se è così allora scusa!"
Draco si era appena reso conto che lei aveva ragione. Sapeva che lui aveva pianto. Ora era come un suo piccolo burrattino. Doveva impedirgli di rilevare il suo segreto o tutti lo avrebbero umiliato.
"Granger farò tutto quello che vuoi però, per favore, ti supplico non lo dire a nessuno!"
"Draco Malfoy che supplica una mezzosangue! La nottata va di bene in meglio!" disse quasi urlando.
"Non urlarlo! Diamine se lo viene a sapere qualcuno sono fritto!"
"Okay mettiamola così: io non dirò niente a nessuno se e solamente se farai tutto quello che ti dico!"
"Va bene però hai promesso! Io faccio quello che vuoi se te mantieni il segreto!"
"Va benissimo! Cominciamo subito: buttati nel lago. Altrimenti arriverà un gufo a tutta la scuola con il tuo piccolo segreto!"
Lo aveva detto, gli aveva appena ordinato di buttarsi nell'acque gelida di Febbraio. Draco abbassò la testa e annuì. Camminò verso la sponda e si gettò. Hermione rideva. Aveva il pieno controllo su uno dei suoi peggior nemici. Ora si poteva divertire. Guardò l'orologio. Erano le 03.54. Era tardi, quindi se ne andò lasciando Draco da solo nell'acqua.
"Beh allora a domani Malfoy! E attento a non piangere!" esclamò lei.
Alle 4.10 era di nuovo nel dormitorio. Dormì tranquillamente anche se dentro di se era un po' turbata: quello sguardo, quella voce, quei capelli, quel viso l'avevano fatta innamorare.
La mattina successiva a colazione Hermione era più radiosa che mai! Aveva umiliato Draco e ora era sotto il suo comando. Lo aveva appena visto sedersi vicino Tiger. Anche lui la guardava, ma appena il loro sguardo si era incontrato lui lo aveva subito abbassato. Aveva paura e si vergognava di Hermione.
Durante l’ora di Difesa contro le arti oscure arrivò a Hermione un bigliettino:
“Granger sperò che tu non l’abbia detto a nessuno. Per colpa tua non sono riuscito a dormire, penso sempre a te che riveli il mio segreto.Ricordati il patto!”
Lei lo lesse con interesse. Sapeva chi lo aveva mandato e sapeva già come rispondere!
“Malfoy giusto per rispettare i patti, stasera alle 2.00 sulla torre di astronomia”.
Draco lo lesse, rabbrividì e annuì con aria sottomessa nella direzione della ragazza.
Erano le due. Draco era già in cima alla torre. Aveva paura. Tre minuti dopo arrivò anche Hermione.
“Waoh alla fine sei venuto. Solo una cosa. Sei armato? Hai per caso la bacchetta magica?”
Draco scuoté il capo e tirò fuori da sotto la felpa un’asticella di legno. 
“Bene, ora dammi la tua arma!” gli ordinò lei.
Draco la guardò e gli la diede, al contatto con la mano della Grifondoro gli si gelò il sangue.
Lo aveva fatto, le aveva dato lo strumento più importante per un mago. Si vergognò di se stesso.
“Ora siediti Draco”.
Lui di sedette a gambe incrociate. Lei si sedette accanto a lui. Era quello che voleva? Il cuore di una Serpe? Un cuore avido e triste?
“Dimmi perché stavi piangendo ieri sera al lago”.
“Granger puoi chiedermi di tutto ma non questo! Per favore! Se vuoi faccio un altro bagno nel lago ma non posso dirtelo!”

  
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