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Autore: Meli_mao    23/08/2008    17 recensioni
“ Signora Nami…che tempo ci sarà domani?” sorrido, mi hanno preso per una veggente. Guardo il cielo, e riesco a sentirlo…il profumo del vento del sud, delle piante tropicali, dei fiori freschi, il Sole tornerà a scaldare la terra. “Direi molto caldo cara..” le rispondo dopo poco. un'estratto poco significativo...ma ci sono tante cose mistriose in questa storiella..leggete e commentate mi raccomando!!!
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nami
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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"La luce filtrava da un piccola finestra sopra il letto. Delle coperte leggere mi riscaldavano il corpo che sentivo tutto dolorante.
Il suono come di un tamburello, con un ritmo preciso e ripetitivo, mi arrivò alle orecchie.
Aprii leggermente le palpebre che però fui costretta a richiudere subito, quel poco di sole mi dava un gran fastidio.
Feci altri tentativi e al terzo ci riuscii. Il soffitto era di legno, non come quello della Sunny però. Andava su a capanna, e in mezzo, proprio nella striscia più stretta un grosso tronco attraversava la stanza da destra a sinistra o viceversa.
Da esso pendeva una corda che culminava in un groviglio di ramoscelli, e all’interno una candela spenta.
Alla destra del letto due finestrelle, la più vicina a me nascosta da una tenda.
Mi sedetti a fatica sul letto e poggiai i piedi caldi sul pavimento ora tanto freddo, almeno per me. Sentivo girare un po’ la testa ma non ci badai. Come un lampo ricordai il mio ultimo momento di coscienza. Mi diressi verso la porta più velocemente possibile e l’aprii, l’impatto con la luce non fu dei migliori.
Mi lasciai guidare da quel rumore continuo che proveniva da dietro la casa. Del fumo, vidi, si alzava verso il cielo e un profumo di carne mi inebriò i sensi. Dovevano essere loro.
Appoggiandomi alla casa guardai, nascosta dietro il muro, cosa stavano facendo.
Vidi Sanji davanti alla griglia molto serio, fin troppo. Chopper era accanto a lui e stava spiegandogli qualcosa. Robin, con una mano fasciata parlava con Usopp che invece aveva entrambe le gambe bendate. Franky ascoltava Brook che tamburellava su un vaso da cui proveniva il suono e intonava qualche parola in una lingua sconosciuta…era triste come melodia.
“Allora sei sveglia”
una voce dietro di me mi fece spaventare. Mi girai di scatto e mi trovai davanti Zoro.
“Si..” sussurrai.
“Come ti senti?” era il suo modo di essere gentile, anche se il tono di voce era un po’ duro.
“Insomma…mi gira un po’ la testa…gli altri..” stavo per chiedere e non sapeva nemmeno io bene cosa che lui mi anticipò.
“Hai dormito per due settimane sai? Sanji tartassa Chopper con domande e prepara sempre e comunque la tua porzione di cibo…” mi scappò un sorriso di ringraziamento “Usopp, Brook e Franky hanno costruito in un giorno questo casolare per te…Robin e io che non sapevamo cosa fare ci siamo offerti di sorvegliarti a turni…” disse senza guardarmi direttamente..
“Grazie a tutti…io…” ero davvero commossa. Era già la seconda volta che si prendevano cura di me eppure…qualcosa mancava..
“Rufy?”mi uscì senza quasi rendermene conto.
Zoro sospirò pesantemente ed ebbi come il presentimento che tutto quel discorso era per evitare questa domanda.
“Non hai fame?” mi chiese.
“Rufy?” riprovai, ora convinta di quello che dicevo.
“Ha deciso di accompagnare Lilian sulla prossima isola, così lei potrà partire su una nave sicura…” disse lui mettendo le mani in tasca e ora fissandomi per vedere la mia espressione.
Lei era l’amica di sempre, quella della porta accanto, che aveva cercato per mare il capitano solo per dirgli ti amo.
“Capisco…quando sono partiti?”
“Quando Chopper  ha assicurato che eri fuori pericolo, prima lui non ha voluto allontanarsi dal tuo letto, e anche a quel punto è stato difficile da convincere..”
“Quindi stanno tutti bene…è un sollievo” cercai di apparire normale ma qualcosa, forse il suo sguardo così fisso su di me mi fece esitare.
“Nami…” iniziò serio “ Siamo stati seriamente in pensiero per te…tutti quanti…più dell’altra volta..” e alludeva a dopo Little garden.
“Mi dispiace..” sussurrai mortificata.
“Non devi dispiacerti, solo…solo che qualcosa è cambiato… non lo dico per invidia, solo perché sono realista:  evita di avere una relazione con Rufy ok? Rovinereste i rapporti e poi se finisse male… Dovete pensarci e..”
“Sei forse mio padre, mio fratello o che altro? Lo so che mi hai sempre ritenuto una mocciosa, ma ho un cervello che uso anche più di quello che tu usi il tuo…mi credi tanto ingenua? Lui mi ha difeso e lo ha fatto mille altre volte prima, non è cambiato nulla…”
ero sicura che gli atri mi avessero sentita, ma non mi importava. Come si permetteva quello spadaccino da strapazzo..
“Non fare l’ingenua che non lo sei… non era la stessa cosa questa volta…Nami dannazione!” mi rispose esasperato.
“Come credi finirà questa storia? È..?” insistette.
“Ho mai detto di volermi mettere con lui? Di farmi mettere incinta o che altro??? In ogni caso tu non centri nulla in questa storia..”
“Io centro eccome…ognuno di noi centra…non fare la bambina viziata...rimanere incinta?? Certo e poi dove ti dovremmo lasciare? Sulla prima isola che capita oppure addirittura tenere il bambino a bordo?”
“Era solo un modo di dire idiota…” cercai di fermare il flusso delle sue parole.
“Bene, io non ho voglia di vedere che tutto va a rotoli solo perché tu e lui non andate d’accordo e non riuscite più a parlarvi, lui non è in grado di affrontare tutto questo..e nemmeno tu!” disse risoluto.
“Nemmeno io? Lui non è in grado? Chi diavolo ti credi di essere..”mi accorsi impercettibilmente che gli altri ci stavano raggiungendo con cautela.
“Dico solo quello che tutti pensano”
Un sonoro schiaffo lo colpì sulla guancia, lasciando un grosso segno rosso a testimoniare il suo passaggio. Così  arrabbiata non ero mai stata in vita mia, forse solo con Arlong.
“Ci credete dei bambini?? Ma bene…allora perché seguite Rufy è? Approfittate del suo sogno per realizzare il vostro? Siete solo dei vermi approfittatori…mi fate schifo…e sai che ti dico? Tenetevi pure la nave, senza di me non farete un solo giorno in mare aperto, tu SENZA DI ME non vivresti nel Grande Blu nemmeno mezza giornata.”
Lui non rispose nulla. Mi  guardò arrabbiato, e mi ritrovai a tremare leggermente ma non smisi di tenergli testa. Fu lui ad arrendersi, mi voltò le spalle e si diresse verso il cibo sussurrando un:
“Bene..”
Il nostro problema era che eravamo troppo cocciuti e orgogliosi…entrambi.
Tuttavia tutti mi accolsero più calorosamente di lui, ma notai un cambiamento. Per esempio, nonostante tutto, Sanji non aveva litigato con Zoro per come si era comportato. Che in fondo avesse ragione? Che tutti pensassero quelle cose e lui era l’unico con le palle per dirmele?
Ma Robin mi tranquillizzò intuendo i miei pensieri.
“E’ da una settimana circa che non si rivolgono la parola…sembra che tutto il discorso che lo spadaccino ti ha fatto, Sanji non lo condivida per niente..”
le sorrisi riconoscente, mi aveva tranquillizzata.
Ora però dovevo aspettare che Lui tornasse.

Rufy arrivò con due giorni di ritardo e la cosa fece preoccupare tutti conoscendo la sua incapacità per certe cose.
Dallo sguardo si vedeva che era giù di morale, lo vidi arrivare dalla foresta mentre ero in casa. Usopp gli corse incontro con gli altri, meno che Zoro, che sonnecchiava sotto un albero.
“Che c’è capitano?”
“Ti manca la tenera, dolce e affascinante Lilian?? Anche a me.” Commentò Brook approvato da Sanji.
“No…io..uff boh, forse un po’ mi manca, è legata alla ma infanzia, mi ha ricordato i bei tempi che trascorrevo al villaggio..” e poi si riprese vedendo Chopper.
“Nami?” chiese ansioso.
“O si è svegliata tre giorni fa…è dentro ora, non è ancora molto in forze..” ma nemmeno finì la frase che lui si era già precipitato dentro.
Avevo sentito tutto. Era normale sentisse la nostalgia di Lilian. Allora perché non riuscivo ad accettarlo?
Sentii la porta aprirsi e chiudersi e la sua presenza avvicinarsi.
Era così vicino che sentii il suo respiro sul collo. Rabbrividii e mi strinsi nelle spalle.
“Ciao..” disse lui a bassa voce.
In risposta ricevette il silenzio.
“Come ti senti?”  
“Ora bene..”
“Zoro dice che..”
“Lo so..” lo interruppi voltandomi finalmente a guardarlo.
“Tu gli credi?” chiesi timorosa.
“NO… Non so cosa provo per te Nami, sei una mia amica ma molto più importante degli altri per certi aspetti, ti metto prima di tutto ora..e voglio in ogni istante sentire la tua pelle fresca e morbida sotto le mia mani.” Il suo essere sempre sincero mi fece arrossire.
Con indecisione allungai le mie braccia fino a cingergli il collo e lui mi abbracciò da dietro. Mi feci cullare da lui, con la testa sentivo il suo cuore accelerare i battiti.
“Nami io non so cosa è…quando sto con te.. così…io.. io so solo che ti voglio”
puro e ingenuo come sempre. Quelle parole ebbero l’effetto di un pioggia fresca sul mio volto.
“Prendimi…sono qui!” e alzandomi sulle punte arrivai alle sue labbra. Così morbide…perfette con le mie.
Sentii le mani di lui incerte sulla schiena, una si infilò furba sotto la maglia del pigiama fino all’attaccatura del reggiseno.
“Aggeggio infernale..” sussurrò staccandosi appena da me. Risi.
“Faccio io!” e in un secondo ero libera. Gli sbottonai la camicia.
Il letto ci accolse, e proprio sopra li noi due amanti consumammo la nostra passione tra gemiti di piacere frenati e continui baci.
Quando lui cadde su di me stremato e fece per spostarsi per non pesare, lo trattenni sul seno, gli presi il viso fra le mani e ci baciammo ancora e ancora.
“Sai di cioccolata..!” dissi sorridendogli.
Fare l’amore con lui era stato indescrivibile. Era dunque quello il piacere che si provava a farlo con una persona per cui si darebbe la vita?
Mi  strinsi a lui, al suo torace, accarezzandolo come una bambina indifesa.
“Voglio stare con te Nami.. sempre..” disse lui con un tono che sapeva di confessione nascosta.
“Anche dopo tutto questo…dopo il mare.. dopo i nostri sogni…voglio stare con te!”
“Lilian..” feci per chiedere ma mi anticipò.
“Non è la stessa cosa…lei è solo un’amica normale!”
Annuii felice.
“Ci immagino insieme da vecchi..” e rise come faceva lui di solito “Al mio villaggio davanti al camino con tanti bimbi..”
“Tanti bimbi??? Non voglio sfornare una ciurma..”dissi divertita.
“No, quelli sono i nipoti.. dei nostri 4 figli..”
“Possiamo trovare un accordo..due..” buttai li.
“Tre” insistette.
E non volevo discutere.. anche io ne desideravo tre da lui.
“E tre sia..” dissi.
“Voglio tanto vederti da vecchia Nami..” già…

Bugiardo

Ora sono vecchia, seduta su un pontile di un isola in cui abito da anni che era la sua.
Tengo gli occhi fissi sull’orizzonte, sempre…
Mi aspetto di vedere la nave tanto familiare arrivare e attraccare, ma è solo un sogno lontano, che ormai con gli anni si affievolisce.
Mi alzo a fatica, ho i primi acciacchi delle vecchiaia. Lentamente raggiungo la strada principale. Incontro tanti visi cordiali che ormai mi salutano affezionatamente. Una ragazzina si avvicina, avrà si è no la mia età di quando presi il mare.
“ Signora Nami…che tempo ci sarà domani?” sorrido, mi hanno preso per una veggente. Guardo il cielo, e riesco a sentirlo…il profumo del vento del sud, delle piante tropicali, dei fiori freschi, il Sole tornerà a scaldare la terra.
“Direi molto caldo cara..” le rispondo dopo poco.
Lei mi ringrazia e fa per andarsene…poi si rivolta e dice come in confessione, sotto voce:
“Voglio partire per mare…trovare una ciurma…ho già trovato la barca, spero abbia ragione allora per il tempo..”
“Non mi sono mai sbagliata” dico un po’ seccata. Provo invidia per lei…tanto giovane e ingenua. Rivedrà tutto quello che io ho già visto certo.. ma anche molte cose in più.
Mi ringrazia e poi riprende la direzione opposta alla mia allegramente. È così ingenua..

Nei giorni freddi, quando sono costretta in casa, mi metto davanti al camino e fingo di avere lui sulla poltrona accanto alla mia e tanti bambini che corrono per casa. Se mi concentro bene riesco anche a descriverne i particolari. Tuttavia il suo volto rimane sfuocato, per quanto mi sforzi, il suo ricordo sta svanendo.
Tengo solo dei manifesti in casa di quando eravamo ricercati. Non ho altro di suo. Il suo cappello di paglia l’ho voluto mettere nella tomba col suo corpo. Lo riscalderà in mia assenza.
Non ho nemmeno un figlio suo da stringere o guardare di tanto in tanto. Lui fa solo parte della mia memoria, non c’è nulla che attesti la sua esistenza se non la storia popolare di credenti nell’era dei pirati sognatori.
Ogni tanto mi immagino anche delle possibili conversazioni che avremmo fatto, e parlo da sola.
Oggi è l’anniversario della sua morte.. vorrei tanto morire in questa data, mi sentirei ancora più legata a lui...
Sono diventata credente con gli anni, sarà un po’ la paura o forse…ho solo un’immensa necessità di credere che potrò rivederlo.
Ricevo ancora delle lettere da Chopper, Usopp, Sanji. Franky è passato recentemente a trovarmi con Brook.. hanno costruito qualcosa insieme, un cantiere credo. Ma lavora praticamente solo il Cyborg.
Robin dovrebbe venire a giorni…è invecchiata molto anche lei, ha fatto carriera, anche se rimane ricercata e si deve nascondere.
L’unico che non ho più sentito è stato Zoro. Ci siamo riappacificati con gli anni certo, però… è l’unico che non mi ha mai cercato, e io non ho mai cercato lui.
Credo di stare aspettando lui prima di lasciare il mondo dei vivi. È l’unico rimorso che ancora mi tiene ancorata quaggiù.
Mi dirigo verso la mia abitazione. È molto simile alla casa che condividevo con Nojiko e Bellmere.
Ripenso a loro spesso. Non ho più saputo nulla di mia sorella, solo che si è sposata con un uomo che ha mangiato un frutto del diavolo… ho sempre avuto qualche sospetto. Rufy una volta mi disse che sua fratello ripeteva che mia sorella era bella.. ignoro ancora il luogo in cui si sono incontrati. Anche a distanza di anni, quando mi inviava delle lettere, non diceva il nome del marito.. la prende come scusa per obbligarmi ad andare da loro. Comunque so per certo di essere zia di un bel nipotino con tante lentiggini, capelli neri neri.. temo che solo gli occhi li abbia presi dalla mamma.
Mi lascio cadere sul dondolo sotto il portico. Un plico di lettere è adagiato su di esso. Il postino mi conosce bene, mi aveva anche chiesto di uscire.
Sfoglio svogliatamente le lettere.
Ce ne sono due di Sanji…dichiarazioni di amore eterno.. alcune tasse, e irritata mi ripeto che sono tutti ladri a questo mondo. E poi…una piccola busta gialla, con un nome scritto a caratteri verdi:
“Rolonoa Zoro”
Mi manca un po’ il fiato. Dunque la mia ora è giunta?
Apro velocemente…:

Ciao Nami, volevo sapere come va…sono anni che ti invio lettere senza ricevere risposta, poi ho scoperto che l’indirizzo era sbagliato…meglio così, alcune erano piene di insulti perché pensavo non volessi di proposito rispondermi. Ho dovuto pagare il cuoco per farmelo dire giusto, è diventato uno strozzino, come te…ti è stato troppo vicino.
Beh allora spero tu stia bene, e che questa lettera ti arrivi per la data…beh lo sai…
Manca a tutti, non sei sola con questo dolore…volevo solo ricordartelo.
Sono diventato vecchio e baldi giovani ne approfittano per sfidarmi, ma….io resto il migliore!
Se tu non sei troppo rugosa e brutta passa a trovarmi ok?...ora sei una donna.

Ps: Ho allegato anche il mio indirizzo giusto, così puoi rispondermi!

Gli rispondo subito.. parole dolci, però mi diverto a stuzzicarlo. Non parlo di Rufy, anche lui l’ha solo accennato in fondo. Chiedo alla mia vicina se può imbucarla e lo fa in giornata.
La vecchiaia mi toglie l’appetito, mi siedo sul letto quando il Sole non è ancora sparito all’orizzonte.
Il più bel tramonto della mia vita? Non credo di averlo mai visto perché…beh perché con lui io non ho mai guardato un tramonto dalla terra ferma.
Mi sdraio di lato e chiudo gli occhi. Sento la sua presenza… la sento tutti i giorni della mia vita, accanto a me, su quel letto che è troppo grande per essere occupato dal solo mio fragile corpo.
E poi chiudo gli occhi…
Ti vedo Rufy, sei giovane…giovane come quando ci siamo incontrati. Allunghi la mano fino a me e io senza esitazione mi abbandono al tuo volere.
Scopro così che le rughe sulle mie mani, sul mio corpo non ci sono più. Sono di nuovo giovane e bella..ho anche il logpos al polso…
Sono di nuovo tutta tua, capitano.

Il 15 Marzo … Robin entrò nella casa della navigatrice Nami e la trovò morta.
Zoro ricevette due lettere, una con la risposta della compagna, e se ne rallegrò, l’altra che gli annunciava che lo stesso giorno era morta.
Franky, Brook, Usopp e Chopper lo seppero in contemporanea… si stavano perdendo uno per uno..
La vicina disse che l’aveva vista più serena verso la sera del giorno prima del ritrovamento.
Ironia della sorte
“se ne era andata lo stesso giorno e alla stessa ora dell’uomo che aveva sempre amato.”
..questo diceva il giornale."


Mi sveglio di colpo, sono sulla Sunny, ho un dolore allucinante alla testa.
Con lentezza esasperante mi alzo e mi dirigo alla porta, attaccandomi ad ogni possibile appiglio.
Sento delle voci in lontananza.
Salgo le scale, e cavolo non me le ricordavo così tante..il sole inonda il mio viso e mi acceca per un attimo, poi mi riprendo.
Robin sta bevendo il caffè, e si alza venendomi incontro…seguita da un Sanji preoccupato e da Chopper che estrae uno strano aggeggio per visitarmi. Li ignoro bellamente e mi precipito da Rufy..lo abbraccio e lui mi guarda confuso, Zoro ride sotto i baffi e commenta:
“Ha proprio picchiato la testa!”
il capitano ricambia la stretta un po’ in imbarazzo… mi vede piangere e si preoccupa cercando di calmarmi e perde addirittura il cappello di paglia.
“Che hai Nami?” chiede allarmato.
“Ho sognato che morivi…che mi lasciavi sola…che Zoro mi mandava una lettera ridicola e…e che poi venivi a riprendermi Rufy…però mi avevi lasciato invecchiare da sola…” dico tante cose confuse.
Sanji piange preoccupato con me, e non so perché…Zoro si avvicina allarmato prendendo il dottore di peso e urlando:
“FAI QUALCOSA!”
Tutti gli altri sono attorno a noi in cerchio.
Solo quando sento che lui mi sta accarezzando la schiena dolcemente mi calmo piano piano e mi stacco da lui. Ci vuole un po’ comunque.
“Dove è Lilian?” chiedo confusa mentre il cuoco mi porge del the caldo e mi fa sedere.
Mi guardano in modo strano.
“Chi?” chiede Usopp.
“Lilian…l’amica d’infanzia di Rufy, quella che è venuta qui per dirgli ti amo..”
un attimo di silenzio e tutti scoppiano a ridere.
“Ehiii, io avevo un’amica d’infanzia,,,Makino” dice offeso il diretto interessato.    
“Tesoro mio adorato…ti spiego io..” dice Sanji cercando di stare serio.
“Ieri sera hai scoperto Brook che ti spiava dalla doccia e così l’hai inseguito per picchiarlo, ma nel farlo sei scivolata su un attrezzo dello Zotico spadaccino e hai picchiato la testa proprio contro il tavolino in ferro.”
“A chi hai dato dello zotico, maledetto fallito?”
Rimango scioccata, ignorando i due che si picchiavano come al solito.
Era tutto così reale..
Poi come a flash delle immagini cominciano a ricomparire nella mia mente.. certo, ora ricordo…
La corsa sfrenata dietro alle scheletro, salto un peso ma subito dopo ce n’è un altro che non posso evitare, intravedo Zoro che si precipita verso di me, e mi prende al volo…mi ha fatto comunque picchiare la testa ma almeno non sono finita pure in mare.
“Grazie..” dico allo spadaccino che ora mi guarda allibito.
“Se non fosse stato per te sarei finita anche in acqua..”
Poi guardo il capitano…
“Rufy? Credo di aver sognato si essere innamorata di te..di fare l’amore con te” arrossisco un po’ perché vedo che mi fissa tranquillo..
“E anche di essere vissuta al tuo villaggio, e che mia sorella ha sposato Ace.. cosa più ridicola, siamo morti lo stesso giorno alla stessa ora di anni diversi però!” sorrido, fingendo che la cose mi risulti divertente, ma ho una gran nostalgia di quel sogno. Non della vecchiaia, sia chiaro, ma di quello che c’era prima. Mi ero costruita dei ricordi di eventi mai vissuti…eppure.. avevo provato una tranquillità mai immaginata.
Rimangono tutti un po’ in silenzio, lui non dice nulla e beh….torniamo alle nostre vite di sempre.

Solo di sera, passo sul ponte per controllare un’altra volta la rotta e lui mi sorprende.
“Mi ami nei sogni Nami?” sentirlo dietro di me mi fa quasi paura.
“Non lo so.. sono ancora un po’ confusa, sembrava così reale..”
dico guardando sempre il mare.
“Io ti amo davvero…” e tremo, è una confessione. E se fosse un altro sogno?
Mi stringe teneramente da dietro.
E io mi aggrappo alle sue braccia che mi circondano il corpo e le spalle.
Il suo volto è accanto al mio e mi sfiora la guancia calda e rossa per  l’imbarazzo.
Mi lascio cullare un po’, poi mi volto a guadarlo..
“Stabiliamo una cosa, su muori prima mi lasci ameno un figlio, e poi non morire prima di me perché stai sicuro che non aspetto così tanti anni per rivederti…quindi ti conviene aspettare ancora un po’ prima di andare all’altro mondo..”
ride e annuisce. E anche io non trattengo una risata..
“Mi prometti una cosa?” chiedo con gli occhi da cerbiatta.
“Certo..” dice.
“Alla prossima isola rimaniamo a guardare il tramonto io e te soli? Lo voglio fra i miei ricordi..”
“Lo possiamo guardare anche domani sera..” dice poco convinto.
“Ma dalla nave non è la stessa cosa….per favore..” continuo falsando la voce che ora è dolce e da bambina.
“ok..” acconsente rassegnato. È strano ma ora è lui il più maturo dei due…mi sembra insolita come cosa.
“Baciami ora…perché lo sogno spesso ma ancora non l’ho realmente vissuto..”
 E prima di aggiungere altro lui obbedisce unendo le sue labbra alle mie.



Ok…prima ti tutto ci tengo a ringraziare infinitamente chi ha commentato le mie fanfic precedenti:
Semplicemente irresistibile: grazie a celiane4ever, beat, hikaru_angelic, Cicci 12, stefy90, shikatema.
SexyBack: Queen_pirates, Hikari Kamiya, NicoRobin92, Nanna92, sakurina_chan, elita.
Sarò per sempre qui da adesso: Stratovella, piichan.
Sono davvero contenta vi siano piaciute, spero apprezzerete anche le prossime. E ringrazio tutti quelli che le hanno messe tre i preferiti!!!

Per questa storia non c’è molto da dire, è l’assemblaggio di tre idee diverse… spero vi sia piaciuta! Se siete arrivati in fondo potete anche commentare no???...grazie..
   
 
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