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Autore: Arumi_chan    23/08/2008    5 recensioni
Ma Gustav non li stava ascoltando. Wow, che notizia. Aveva visto la faccia del padre alla sua reazione, ci era rimasto proprio male; ma cosa si aspettava che dicesse?! Oh che bello le invitiamo stasera a cena?! In effetti gli era sempre pesato essere figlio unico, gli sarebbe piaciuto avere un fratellino o una sorellina da torturare e da proteggere. Aveva sempre invidiato Tom e Bill anche quando litigavano, il che a dire il vero accadeva spesso. Ora che ci pensava con calma l’idea non era poi tanto male, e la cosa poteva avere i suoi vantaggi: se le ragazze fossero state belle avrebbe fatto morire d’invidia gli altri; se invece fossero state due racchie antipatiche gli avrebbe fatto un autografo e se la sarebbe filata. Già; avrebbe fatto uno sforzo e sarebbe andato a conoscerle, tanto quella sera non aveva di meglio a fare.Per i discorsi, che sono in lingue diverse, la legenda è questa: verde=italiano fuxia=tedesco e blu=inglese.
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona sera gentili lettrici!! Come state?! Qui è Vanessa che vi parla XD Ok ok, la smetto U.U Un po’ di contegno! Allora che dirvi?! Ecco qui il nono capitolo!!! >.< Ci abbiamo messo un po’ ad aggiornare perché io ero in vacanza ^-^’’’ E’ stata orribile >.< Non mi sono divertita, ma va bhè XD Lunedì riparto di nuovo Ahahaha Però starò via solo per 4 giorni….quindi non preoccupatevi, aggiorneremo in fretta!! Sto divagando un po’ troppo XD Che posso raccontarvi su questo capitolo?! Bhè le gemelle daranno il meglio (?) di loro……ma sono due sceme solo a causa nostra, la colpa non è loro XD

Ed ora passiamo ai ringraziamenti!!! Prima di tutto ringrazio tutti quelli che leggono la nostra ff e quelli che l’aggiungono tra i preferiti. Poi passo a ringraziare le grandissime e gentilissime persone che commentano:

 

BabyzQueeny – grazie mille per i complimenti >.< Ci rendi felicissime!! Speriamo che ti piaccia anche questo capitolo e non vediamo l’ora di sentire, di nuovo, il tuo parere! Bacioni!!

 

Vally – Salve Vallyyyyy *-* Grazie mille anche a te per leggere-commentare la nostra ff!! >.< E siamo onorate del fatto che per te la nostra storia sia interessante!! Visto?! Non ci abbiamo messo 50 anni ad aggiornare XD Bhè, per il segreto di Smi dovrai aspettare ancora un po’, ma non molto XD Ok, la smetto di scrivere stupidate ^^’’’ Vado e al prossimo commento *-* Un bacioneeeee

 

CAMiL92- XD il tuo commento mi ha fatto morir dal ridere! Che dirti di nuovo?! E’ sempre la solita storia alla fin fine XD NOI TI ADORIAMO *-* Ci fai un sacco di complimenti!! Io gongolo ( ahaha scusa volevo usarlo da tempo questo verbo XD) ogni volta che leggo i tuoi super commentoni! Siamo anche contente di farti ridere XD Almeno facciamo qualcosa di buono!!

XD Muahaha io è meglio che non dica niente su Bill perché lo difendo e basta….ahaha però credo che la Vale sia d’accordo con te XD Sonia è una pasticcione e non tiene la bocca chiusa, ma non l’ha fatto a posta ihihihi ora è tutto nelle mani del nostro caro Tom…..chissà se ci si può fidare XD

Uh, in questo capitolo ci saranno delle novità per il fantastico Gustav ^-^

Speriamo che il capitolo sia di tuo gradimento e attendiamo con impazienza il tuo parere!! ^-^

Buona lettura! Kiss

 

Ed ecco il nono capitolo:

 

 

 

In aereo, Sonia aveva costretto Gustav  a sedersi vicino a lei e Georg si era seduto di fianco a Simona così che i due gemelli si erano ritrovati vicini.                                                                                                                               Il viaggio fino in Austria durava solo un paio d’ ore, e i ragazzi passarono la maggior parte del tempo dormendo. A poco meno di mezz’ ora dall’atterraggio iniziarono a svegliarsi, disturbati da Sonia che, dopo aver sentito la voce all’altoparlante, non era riuscita a riprendere sonno

- Certo Sno che qui o dormi tu o non dorme nessuno! – sbadigliò seccata la sorella

- Dai sore non rompere! Mi stavo annoiando e comunque siete giovani non dovreste lasciar scorrere così le vostre vite: potrete dormire quando sarete morti! –

- Che argomenti convincenti – sbuffò Simona mentre i ragazzi facevano gesti scaramantici – Parla quella che non si sveglia a meno che non le mettano davanti al naso del cibo! –

- Dettagli.. comunque vi avrei svegliato anch’io con del cibo, ma sai com’è, son donna d’onore e non mi azzarderei mai a rubare il lavoro alle hostess! –

- Che cuore nobile.. -  borbottò Simona

- Uffi ti svegli sempre nervosa quando ti addormenti con la musica nelle orecchie; io te l’ho detto la musica giappo ti fa male! –

- Veramente sta cosa te la sei inventata tu ma va bhè.. – protestò con voce sommessa la sorella

- Sì infatti, anche perché la musica dei musi gialli mica è piena di nenie no? In teoria dovrebbe conciliare il sonno non disturbarlo! – Tom aveva una tale capacità di dire la cosa sbagliata al momento sbagliato che avrebbe fatto invidia a chiunque: doveva essere un dono di madre natura

- Sai Tom, mi devi proprio togliere una curiosità: ma tu da piccolo sei caduto dal seggiolino e hai sbattuto la testa sul marciapiede, oppure sei andato all’acquario e sei caduto nella vasca delle murene? Ah ci sono! Sei rimasto scandalizzato quando hai scoperto che babbo natale non esiste e da allora non ti sei più ripreso! Perché non posso credere tu ci sia nato con quella nocciolina che hai al posto del cervello! Poi perché apri bocca su cose che non conosci?! – Simona era furiosa

- Tom quanto sei fesso.. Dai Smi, ignoralo.-  

-Con piacere Georg!-

Scambiate queste due battute però,tra Simona e Georg era calato il silenzio: i due non avevano legato molto in quei giorni perciò non avevano nulla di cui parlare.

Il ragazzo girò la testa verso il finestrino e sospirò.

-Stai bene?- domandò Simona insospettita

- Si, non è nulla! – disse Georg sorridendo mentre si rigirava

 

La ragazza però, non essendone convinta, rimase sorpresa dal tono tranquillo che aveva usato il bassista per risponderle. Tuttavia, dopo qualche minuto, pensò di aver capito cosa ronzava nella testa dell’amico che era ritornato a guardare con aria inconsolabile fuori dal finestrino e, da brava impicciona, decise di dire la sua.

-Sai, vi stimo. Io se fossi famosa come voi non riuscirei a cavarmela: dovete seguire un sacco di regole, andare a un sacco di interviste, passare la maggior parte del vostro tempo a fare servizi fotografici o a firmare autografi. Io, dopo un po’, impazzirei perché non riuscirei a fare ciò che mi piace veramente. So che a voi piace il vostro lavoro, ma scommetto che non riuscite a stare molto tempo con i vostri famigliari e con i vostri amici; bhè io non riuscirei a sopportalo.- a questo punto le attenzioni di Georg erano tutte rivolte verso la ragazza – Voi, invece, continuate come se niente fosse e probabilmente ci riuscite perché vi aiutate a vicenda visto che siete amici legati dallo stesso sogno. Bhè, almeno spero sia così; non lo fate solo per i soldi vero?! Ma non è questo l’importante.- continuò lei sorridendo –Sei fortunato ad avere così tanti amici che ti vogliono bene, anche se sono pazzi.- affermò girandosi verso Bill e Tom che si stavano punzecchiando come dei bambini dell’asilo -Dovresti pensare soprattutto a divertirti mentre lavori e sono convinta che i tuoi genitori la pensino allo stesso modo. – concluse Simona

- Grazie per le tue parole, ma so già che i miei genitori mi appoggiano totalmente in quello che faccio; è vero a volte sento la loro mancanza ma poi penso a tutte le belle ragazze che incontro durante i tour e mi torna subito il buon umore! – disse sorridendo beatamente

- Mmh… sarà – affermò guardandolo storto – Comunque non è solo quello;  un’altra cosa che non sopporterei è di non poter visitare le città in cui vado: non è che abbia questa gran passione per la storia, ma finché ci sono, farei di tutto per visitare la città che mi ospita! –

-  Wow.. –

- Cosa “wow”? – chiese Simona perplessa

- No niente, è che anche per me è la stessa cosa: mi piacerebbe visitare le città in cui andiamo, ma non ce né mai il tempo! –

- Non è vero! Son sicura che sei tu che non lo trovi! Come fai a non trovare il tempo se hai quattro giorni a disposizione?! –

- Bhè.. un giorno lo perdo per il concerto, poi il pomeriggio ho sempre qualche intervista o servizio fotografico! –

- Sì, ma di mattina sei quasi sempre libero! –

- Di mattina?? –

- Hai presente quel periodo della giornata che c’è subito dopo la notte? – chiese sarcastica Simona

- Ma è ovvio che so cos’è la mattina, però.. sono stanco di mattina, e anche se mi svegliassi non ci sarebbe nessuno disposto a venire con me, e a me scoccerebbe andare da solo! – protestò Georg

- Quante scuse inutili! Se tu facessi il grande sforzo di svegliarti, poi potrei persino concederti il grande onore di girare in mia compagnia! –

- Wow, non mi aspettavo che tu mi chiedessi un appuntamento! –

- Ma cosa hai capito brutto cretino!Basta, ti avevo sopravvalutato, lascia perdere  - affermò girandosi dall’altra parte

- No, stavo scherzando! Sarei felice di andare a visitare una città con te – disse cercando di rimediare con un sorriso

- Ok, allora rimaniamo così: quando saremo in Germania mi porterai a fare un giro, mentre quando arriveremo in Italia….-

-CHE COSA!?MA TI SEI BEVUTA IL CERVELLO?!- Tutti i ragazzi si girarono verso Gustav: era strano sentirlo gridare.

-Ehi, che diavolo ti è preso?- domandò Bill

- Nulla, fatti gli affari tuoi! – rispose brusco il batterista

- Tu stai passando troppo tempo con quelle due pazze! – brontolò il cantante rimettendosi a sedere composto poiché per parlare con Gustav, che era seduto dietro di lui, si era dovuto girare.

Gustav dal canto suo, aveva urlato perché Sonia gli aveva appena rivelato che anche Tom ora conosceva il loro segreto

-Dai calmati! Non l’ho mica fatto di proposito e comunque Tom ha promesso di non dirlo a nessuno.- sussurrò Sonia al fratello

- E quindi tutte le nostre speranze di rimanere insieme sono nelle mani di quel depravato? Fantastico! Siamo fottuti! –

- Non credo che sia così scemo, gli ho spiegato che cosa succederebbe se David lo venisse a sapere, e penso che ormai sia così abituato ad averci in mezzo ai piedi che starà attento a mantenere il segreto! –

- Sonia, tu non capisci: non  che è Tom sia cattivo, e sono sicuro che ormai si sia affezionato a voi, ma è una zitella! Non lo fa apposta, la sua è una malattia! –

- Senti Gustav, dovresti dargli più fiducia, io sono certa che manterrà il segreto – poi, vedendo lo sguardo dubbioso del fratello, aggiunse – anche perché è sotto minaccia! –

 

Ma prima che Gustav potesse chiedere ulteriori informazioni dall’altoparlante uscì la voce di una hostess che annunciava l’imminente atterraggio.

Bill per tutto il viaggio aveva pensato a come si sarebbe comportata Simona, visto quello che era successo la sera prima, ma lei in macchina si comportò normalmente parlando e scherzando con lui come al solito.

Dopo essere arrivati in hotel i ragazzi raggiunsero le loro stanze: tutti quanti la sera prima avevano dormito poco e adesso avevano bisogno di riposare.

I membri del gruppo, come al solito, il giorno seguente furono impegnati dai servizi fotografici e dalle prove per il concerto che si sarebbe tenuto la sera stessa; mentre le gemelle furono costrette, di nuovo, a rimanere nel camerino dei Tokio Hotel.

Quando per le gemelle giunse il momento di ricevere i pass da David ebbero una sorpresa: a consegnarli infatti non era stato il manager, ma una ragazza che non avevano mai visto.

 

-Tenete ragazze, questi sono per voi!- disse la nuova arrivata sorridendo.

-Ehi, ma tu non sei il vecchiaccio, che fine ha fatto il vecchio bucaniere?No non dirmelo, ho capito: si vede che l’Alzheimer avanza e ormai non riesce neanche più a fare i compiti semplici-

 

La ragazza si mise a ridere

 

-Si, lo so, dovrei andare a zelig. Comunque piacere, io sono Sonia mentre lei – disse indicando la sorella – è Simona. –

-Piacere io sono Katia, la figlia del vecchio bucaniere- si presentò ridendo

- Che.figura.di.merda. – disse Sonia mentre la sorella iniziava a ridere con Katia

-Non ti preoccupare, anche io penso che mio padre abbia dei seri problemi.- disse per rassicurarla –Quindi voi siete le famose sorelle di Gustav, è da un pezzo che volevo conoscervi –

-L’abbiamo sempre saputo di essere famose e molto desiderate.-

 

Katia si rimise a ridere, mentre Sonia si beccò un pugno da parte della sorella.

 

-Ma che cretina! Devi farci fare figuracce fin da subito?-

-Dai Smi, non vedi che sta ridendo? Vuol dire che la mia brillante battuta le è piaciuta.-

-Ma quale brillante battuta?! Mi sembra più probabile che lei rida di te, non con te. –

-Per fortuna che siete simpatiche, non avrei sopportato di passare tutti i giorni con due snob antipatiche!-

-Cosa?!Non dirci che..-

-..ti unisci all’allegra combriccola?!- concluse Simona

- Sì diciamo così.. ehm.. tanto non è che avessi niente di particolare da fare! – rispose titubante Katia

- E tua mamma non ti ha detto niente?! Che culo, nostro padre ha rotto le balle in una maniera incredibile!- esclamò Sonia

- Bhè insomma.. i miei han divorziato qualche anno fa e io so andata a vivere con mia mamma, solo che lei.. ehm.. due giorni fa è scappata in Australia col giardiniere.. –

- E non ti ha detto niente?! – chiesero le sorelle in coro le sorelle

- Bhè sì, mi ha lasciato un foglietto con scritto di non preoccuparmi perché è sicura della sua scelta e che è sicura che si troverà bene –

- Mamma mia che stronza! –

- Ma Sonia! Ti sembrano cose da dire?! Maleducata! –

-  No non preoccuparti, tanto non mi importa: quando han divorziato io sarei voluta andare subito a vivere con mio padre ma il giudice ha detto che dato i suoi frequenti spostamenti dovuti al lavoro, non mi avrebbe garantito una vita stabile e quindi va bene così –

- Ma che storia triste, mi dispiace – disse sconsolata Simona

-Già, e come se non bastasse sei finita in una gabbia di matti: scappa finché sei in tempo!-

- Perché dici così? Ho conosciuto i ragazzi e mi sembravano dei tipi a posto! – disse Katia sconcertata

- Ma che scherzi? Si vede che non c’hai passato abbastanza tempo! –

- Almeno su questo mia sorella ha ragione, vediamo, da dove iniziare? Va bhè Tom è un depravato maniaco sessuale ma questo è risaputo, Georg è pazzo della serie conciato proprio male: l’ultima volta l’ho visto amoreggiare col suo basso e Gustav,va bhè lui è nostro fratello quindi non fa testo.-

- E a quanto pare neanche Bill fa testo né? Cos’è il pupo ti ha fatto innamorare di lui? E fino a che punto siete già arrivati? Lo hai già guardato dritto negli occhi?? Oh cielo! Non dirmi che vi siete addirittura sfiorati le mani perché sarebbe troppo per il mio tenero cuoricino! –

- Ti sto ignorando.. –

- Bene allora lo do io un parere su di lui: da piccolo deve essere nato con troppo anticipo perché evidentemente il suo cervello non si è sviluppato; da noi c’è una pubblicità che deve aver preso spunto da lui: è quella di una particella di sodio che chiede “C’è nessuno?!”; ecco, è la cugina del suo unico neurone, quello però è morto di solitudine. Che altro? Piuttosto che rischiare di spezzarsi un unghia cucinando preferirebbe morire di fame e se lo metti davanti a un ventilatore acceso noterai che i suoi capelli non si muovono! E’ pigro, pieno di sé, noioso, saccente, convinto che il mondo giri intorno a lui; recita la parte del povero ragazzo afflitto perché tutti credono sia una donna, ma se mai volesse cambiare sesso glielo impedirei perché sarebbe un offesa per il genere umano femminile! – disse Sonia ansimando perché aveva detto tutto d’un fiato

- Wow Sno, cos’è sei di cattivo umore? Non pensi di aver esagerato? – le chiese la sorella

- Non ti piace molto Bill né? – chiese Katia seriamente preoccupata

- No, non particolarmente –

 

Proprio in quell’istante entrarono i TH

 

-Salve ragazze! Prima mi fischiavano le orecchie, stavate parlando di me? Non dovreste adularmi così spesso lo sapete che mi emoziono! – esordì Georg con un sorrisone

- Sì anche – tagliò corto Sonia

 

Prima che Georg potesse dire altro però, si accorse che le ragazze non erano sole nella stanza

 

-Ciao bellezza! Chi si vede! Come mai da queste parti? - chiese andando ad abbracciarla

- Ciao Georg quanto tempo! Io tutto bene grazie, e tu? –

- Non mi lamento; ultimamente ho incontrato delle fan anomale, ma non pretendo che la mia vita sia perfetta! –

 

Seguendo l’esempio del bassista anche gli altri andarono a salutare Katia.

 

-E come mai sei venuta fino in Austria?- chiese incuriosito Gustav.

-Ehm….così…ecco..-

 

Le gemelle, che avevano notato l’imbarazzo della ragazza decisero di darle una mano.

 

-Ma quante domande inutili!-

-Sì, infatti. A voi basti sapere che Katia, d’ora in poi, verrà con noi in giro per l’Europa. – disse Sonia.

- Che bello finalmente avremo intorno una ragazza normale! Miracolo, quasi non ci speravo più! – esclamò Bill

- Sempre che Gustav non si porti via anche lei. –

- Mi sembra il minimo Georg. – affermò serio il batterista abbracciando Katia – Lei è già mia. –

-Si, come no, magari nei tuoi sogni!- disse Tom scatenando le risa degli altri ragazzi.

 

Solo Sonia e Simona si accorsero dell’espressione imbarazzato della ragazza; così mentre i ragazzi si dedicavano hai loro passatempi pre-spettacolo e Katia faceva il possibile per rendersi utile, essendo diventata l’assistente personale del gruppo, le gemelle si sedettero sul divano nascondendo il volto dietro a dei giornali a cui avevano fatto dei buchi per gli occhi: così potevano spiare Katia senza farsi notare.

Ovviamente tutti i ragazzi le stavano fissando, solo Katia era abbastanza cortese e professionale da ignorare l’evidente pazzia delle ragazze.

 

…………………

 

Durante il concerto Sonia e Simona decisero di entrare in azione.

 

-Ehilà Katia!- esclamò Sonia mettendosi di fronte alla vittima.

-Ciao!- rispose lei con un sorriso nervoso: dopo la storia dei giornali non sapeva quanto fossero pericolose.

Inoltre Simona era strana: aveva la faccia pallida evidenziata dai capelli chiarissimi e sembrava tremendamente debole, addosso aveva solo una vestaglia bianca che faceva risaltare le braccia e le gambe magrissime.

-E quindi ti piace nostro fratello.- affermò Sonia con un tono privo di ogni emozione

- M..ma che cosa dici. – disse facendo un passo indietro – Non è come pensate!-

-Tu non capisci, non avresti dovuto farlo, lo sai adesso che cosa ti succederà?! Noi non volevamo, ma te la sei cercata -

 

Katia era tremendamente preoccupata, l’unica cosa che voleva fare era andarsene, ma le gemelle le avevano chiuso la strada.

 

-Su, non fare la timida bambolina; se collabori non ti faremo male, anzi potrebbe perfino essere piacevole.- la minacciò Simona avvicinandosi con passo lento.

 

Katia ora era terrorizzata: non sapeva se aveva davanti due ragazze o due maniaci; avevano pensato a tutto, anche se avesse urlato nessuno l’avrebbe sentita a causa della musica.

 

-Dai adesso basta, non vedi che l’abbiamo spaventata a morte?!- disse Sonia appoggiando una mano sulla spalla della sorella.

 

A quel contatto Simona si immobilizzò, spalancò gli occhi e svenne. Katia era pietrificata dalla paura; stava fissando il corpo della ragazza quando questa, con uno scatto improvviso, le afferrò la caviglia facendola urlare di terrore proprio nel momento in cui la musica si era fermata.

I Tokio Hotel, sentendo il grido, si girarono verso il corridoio ma Sonia, che si era messa davanti in modo da coprire la visuale, li salutò con un sorriso facendo un cenno per dirgli di continuare a suonare.

Quando si rigirò vide Katia raggomitolata contro la parete mentre fissava inorridita Simona che avanzava strisciando verso di lei con la testa abbassata. Appena le fu davanti poté notare le sue mani: erano graffiate mentre le unghie erano sporche e sembravano spaccate nel mezzo. Ormai i loro visi erano a pochissima distanza; Katia stava trattenendo il respiro quando Simona alzò la testa di scatto e sussurrò “Buh”.

La povera vittima abbandonò ogni riserva e iniziò a urlare a squarciagola.

A quel punto le ragazze capirono di avere esagerato: Simona abbracciò Katia, che però cercava di divincolarsi in ogni modo, tanto che Sonia dovette andare ad aiutare la sorella.

 

-Dai su calmati! Era solo uno scherzo, non pensavamo ti saresti spaventata tanto!-

 

Katia, che nel frattempo si era nascosta il viso tra le mani, le guardò incredula.

 

-Cosa?!-

-Si, è una cosa che facciamo sempre alle persone che pensiamo abbiano le qualità necessarie per diventare nostre amiche.- affermò Simona

-E cosa bisogna fare per superare il test?!-

-Bhè tu non sei morta, questo è già un buon punto!- esclamò Sonia

-Perché, è mai morto  qualcuno?!-

 

Le gemelle ritornarono serie.

 

-Se te lo dicessimo poi dovremmo ucciderti.-

 

A questo punto Katia, dopo aver capito che scherzavano, scoppiò a ridere.

 

-Cavolo ragazze, anche voi siete appassionate di film dell’orrore?!-

-Sì, perché?! Si nota molto?!Piacciono anche a te?-

-Eccome! E ne ho fatti di scherzi, ma questo è di certo il migliore che abbia mai visto!Allora, ho passato l’esame?!- chiese impaziente

-Certo! A pieni voti!- disse Simona

-Ma noi non abbiamo finito il nostro discorso: a te piace nostro fratello, vero?-

-Mmh non sarebbe molto furbo mentirvi, ma da cosa l’avete capito?-

-Ma che scherzi? E’ evidente, questa sei tu di fronte a Gustav: ehm….ecco…Mmhh…Gu..Gustav…vor…resti una ta...tazza di caffè?E quante zollette vuoi?! Una, due, tre, quattro?!No, quattro sono troppe!?O forse troppo poche?!Vuoi anche una fetta di torta?Non c’è, ma posso preparartela adesso! Che stupida magari nel caffè ci volevi del latte!- la imitò Simona

- Sembravi un razzo mentre parlavi, penso che tu abbia detto tutta la frase in tre secondi!- aggiunse la sorella

-Ma va bhè dopo mi sono ripresa.- tentò di giustificarsi Katia

-Ripresa?! Ma se quando hai portato a lui l’acqua gliel’hai versata addosso!-

-Mica l’ho fatto apposta!-

-Per quattro volte?!- chiese sarcastica Sonia.

-Non mi sembravano così tante? E ora che cosa pensate di fare?!-

-Come “che cosa pensate di fare?”? Vi creeremo una perfetta love story!-

 

  
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