Buona
sera gentili lettrici!! Come state?! Qui è Vanessa che vi parla XD Ok ok, la smetto U.U Un po’ di
contegno! Allora che dirvi?! Ecco qui il nono capitolo!!! >.< Ci abbiamo
messo un po’ ad aggiornare perché io ero in vacanza ^-^’’’ E’ stata orribile
>.< Non mi sono divertita, ma va bhè XD Lunedì riparto di nuovo Ahahaha Però starò via solo per 4 giorni….quindi
non preoccupatevi, aggiorneremo in fretta!! Sto divagando un po’ troppo XD Che posso
raccontarvi su questo capitolo?! Bhè le gemelle daranno il meglio (?) di loro……ma sono due sceme solo a causa nostra, la colpa non è
loro XD
Ed
ora passiamo ai ringraziamenti!!! Prima di tutto ringrazio tutti quelli che
leggono la nostra ff e quelli che l’aggiungono tra i
preferiti. Poi passo a ringraziare le grandissime e gentilissime persone che
commentano:
BabyzQueeny – grazie mille per i complimenti >.< Ci rendi
felicissime!! Speriamo che ti piaccia anche questo capitolo e non vediamo l’ora
di sentire, di nuovo, il tuo parere! Bacioni!!
Vally – Salve Vallyyyyy *-* Grazie mille anche
a te per leggere-commentare la nostra ff!! >.< E siamo onorate del fatto che per te la nostra
storia sia interessante!! Visto?! Non ci abbiamo messo 50 anni ad aggiornare XD
Bhè, per il segreto di Smi dovrai aspettare ancora un po’, ma non molto XD Ok,
la smetto di scrivere stupidate ^^’’’ Vado e al prossimo commento *-* Un bacioneeeee
CAMiL92-
XD il tuo commento mi ha fatto morir dal ridere! Che dirti di nuovo?! E’ sempre
la solita storia alla fin fine XD NOI TI ADORIAMO *-* Ci fai un sacco di
complimenti!! Io gongolo ( ahaha scusa volevo usarlo
da tempo questo verbo XD) ogni volta che leggo i tuoi super commentoni!
Siamo anche contente di farti ridere XD Almeno facciamo qualcosa di buono!!
XD
Muahaha io è meglio che non dica niente su Bill perché
lo difendo e basta….ahaha però credo che la Vale sia
d’accordo con te XD Sonia è una pasticcione e non tiene la bocca chiusa, ma non
l’ha fatto a posta ihihihi ora è tutto nelle mani del
nostro caro Tom…..chissà se ci si può fidare XD
Uh,
in questo capitolo ci saranno delle novità per il fantastico Gustav ^-^
Speriamo
che il capitolo sia di tuo gradimento e attendiamo con impazienza il tuo
parere!! ^-^
Buona
lettura! Kiss
Ed
ecco il nono capitolo:
In aereo,
Sonia aveva costretto Gustav a sedersi
vicino a lei e Georg si era seduto di fianco a Simona così che i due gemelli si
erano ritrovati vicini.
Il viaggio fino in Austria durava solo un paio d’ ore, e i ragazzi
passarono la maggior parte del tempo dormendo. A poco meno di mezz’ ora
dall’atterraggio iniziarono a svegliarsi, disturbati da Sonia che, dopo aver
sentito la voce all’altoparlante, non era riuscita a riprendere sonno
- Certo Sno
che qui o dormi tu o non dorme nessuno! – sbadigliò seccata la sorella
- Dai sore non rompere! Mi stavo annoiando e comunque siete
giovani non dovreste lasciar scorrere così le vostre vite: potrete dormire
quando sarete morti! –
- Che
argomenti convincenti – sbuffò Simona mentre i ragazzi facevano gesti
scaramantici – Parla quella che non si sveglia a meno che non le mettano
davanti al naso del cibo! –
- Dettagli..
comunque vi avrei svegliato anch’io con del cibo, ma sai com’è, son donna
d’onore e non mi azzarderei mai a rubare il lavoro alle hostess! –
- Che cuore
nobile.. - borbottò Simona
- Uffi ti svegli sempre nervosa quando ti addormenti con la
musica nelle orecchie; io te l’ho detto la musica giappo
ti fa male! –
- Veramente
sta cosa te la sei inventata tu ma va bhè.. – protestò con voce sommessa la
sorella
- Sì
infatti, anche perché la musica dei musi gialli mica è piena di nenie no? In
teoria dovrebbe conciliare il sonno non disturbarlo! – Tom aveva una tale
capacità di dire la cosa sbagliata al momento sbagliato che avrebbe fatto
invidia a chiunque: doveva essere un dono di madre natura
- Sai Tom,
mi devi proprio togliere una curiosità: ma tu da piccolo sei caduto dal
seggiolino e hai sbattuto la testa sul marciapiede, oppure sei andato
all’acquario e sei caduto nella vasca delle murene? Ah ci sono! Sei rimasto
scandalizzato quando hai scoperto che babbo natale non esiste e da allora non
ti sei più ripreso! Perché non posso credere tu ci sia nato con quella
nocciolina che hai al posto del cervello! Poi perché apri bocca su cose che non
conosci?! – Simona era furiosa
- Tom quanto
sei fesso.. Dai Smi, ignoralo.-
-Con piacere Georg!-
Scambiate queste due battute però,tra Simona e
Georg era calato il silenzio: i due non avevano legato molto in quei giorni
perciò non avevano nulla di cui parlare.
Il ragazzo girò la testa verso il finestrino e
sospirò.
-Stai bene?-
domandò Simona insospettita
- Si, non è
nulla! – disse Georg sorridendo mentre si rigirava
La ragazza però, non essendone convinta, rimase sorpresa
dal tono tranquillo che aveva usato il bassista per risponderle. Tuttavia, dopo
qualche minuto, pensò di aver capito cosa ronzava nella testa dell’amico che
era ritornato a guardare con aria inconsolabile fuori dal finestrino e, da
brava impicciona, decise di dire la sua.
-Sai, vi stimo. Io se fossi famosa come voi non
riuscirei a cavarmela: dovete seguire un sacco di regole, andare a un sacco di
interviste, passare la maggior parte del vostro tempo a fare servizi
fotografici o a firmare autografi. Io, dopo un po’, impazzirei perché non
riuscirei a fare ciò che mi piace veramente. So che a voi piace il vostro
lavoro, ma scommetto che non riuscite a stare molto tempo con i vostri
famigliari e con i vostri amici; bhè io non riuscirei a sopportalo.- a questo
punto le attenzioni di Georg erano tutte rivolte verso la ragazza – Voi,
invece, continuate come se niente fosse e probabilmente ci riuscite perché vi
aiutate a vicenda visto che siete amici legati dallo stesso sogno. Bhè, almeno
spero sia così; non lo fate solo per i soldi vero?! Ma non è questo
l’importante.- continuò lei sorridendo –Sei fortunato ad avere così tanti amici
che ti vogliono bene, anche se sono pazzi.- affermò girandosi verso Bill e Tom
che si stavano punzecchiando come dei bambini dell’asilo -Dovresti pensare
soprattutto a divertirti mentre lavori e sono convinta che i tuoi genitori la
pensino allo stesso modo. – concluse Simona
- Grazie per le tue parole, ma so già che i miei
genitori mi appoggiano totalmente in quello che faccio; è vero a volte sento la
loro mancanza ma poi penso a tutte le belle ragazze che incontro durante i tour
e mi torna subito il buon umore! – disse sorridendo beatamente
- Mmh… sarà – affermò
guardandolo storto – Comunque non è solo quello; un’altra cosa che non sopporterei è di non
poter visitare le città in cui vado: non è che abbia questa gran passione per
la storia, ma finché ci sono, farei di tutto per visitare la città che mi
ospita! –
- Wow.. –
- Cosa “wow”? – chiese Simona perplessa
- No niente, è che anche per me è la stessa cosa:
mi piacerebbe visitare le città in cui andiamo, ma non ce né mai il tempo! –
- Non è vero! Son sicura che sei tu che non lo
trovi! Come fai a non trovare il tempo se hai quattro giorni a disposizione?! –
- Bhè.. un giorno lo perdo per il concerto, poi il
pomeriggio ho sempre qualche intervista o servizio fotografico! –
- Sì, ma di mattina sei quasi sempre libero! –
- Di mattina?? –
- Hai presente quel periodo della giornata che c’è
subito dopo la notte? – chiese sarcastica Simona
- Ma è ovvio che so cos’è la mattina, però.. sono
stanco di mattina, e anche se mi svegliassi non ci sarebbe nessuno disposto a
venire con me, e a me scoccerebbe andare da solo! – protestò Georg
- Quante scuse inutili! Se tu facessi il grande
sforzo di svegliarti, poi potrei persino concederti il grande onore di girare
in mia compagnia! –
- Wow, non mi aspettavo che tu mi chiedessi un
appuntamento! –
- Ma cosa hai capito brutto cretino!Basta, ti
avevo sopravvalutato, lascia perdere -
affermò girandosi dall’altra parte
- No, stavo scherzando! Sarei felice di andare a
visitare una città con te – disse cercando di rimediare con un sorriso
- Ok, allora rimaniamo così: quando saremo in
Germania mi porterai a fare un giro, mentre quando arriveremo in Italia….-
-CHE COSA!?MA TI SEI BEVUTA IL CERVELLO?!- Tutti i
ragazzi si girarono verso Gustav: era strano sentirlo gridare.
-Ehi, che diavolo ti è preso?- domandò Bill
- Nulla, fatti gli affari tuoi! – rispose brusco
il batterista
- Tu stai passando troppo tempo con quelle due
pazze! – brontolò il cantante rimettendosi a sedere composto poiché per parlare
con Gustav, che era seduto dietro di lui, si era dovuto girare.
Gustav dal canto suo, aveva urlato perché Sonia
gli aveva appena rivelato che anche Tom ora conosceva il loro segreto
-Dai calmati! Non l’ho mica fatto di proposito e
comunque Tom ha promesso di non dirlo a nessuno.- sussurrò Sonia al fratello
- E quindi tutte le nostre speranze di rimanere
insieme sono nelle mani di quel depravato? Fantastico! Siamo fottuti! –
- Non credo che sia così scemo, gli ho spiegato
che cosa succederebbe se David lo venisse a sapere, e penso che ormai sia così
abituato ad averci in mezzo ai piedi che starà attento a mantenere il segreto!
–
- Sonia, tu non capisci: non che è Tom sia cattivo, e sono sicuro che
ormai si sia affezionato a voi, ma è una zitella! Non lo fa apposta, la sua è
una malattia! –
- Senti Gustav, dovresti dargli più fiducia, io
sono certa che manterrà il segreto – poi, vedendo lo sguardo dubbioso del
fratello, aggiunse – anche perché è sotto minaccia! –
Ma prima che Gustav potesse chiedere ulteriori
informazioni dall’altoparlante uscì la voce di una hostess che annunciava
l’imminente atterraggio.
Bill per tutto il viaggio aveva pensato a come si
sarebbe comportata Simona, visto quello che era successo la sera prima, ma lei
in macchina si comportò normalmente parlando e scherzando con lui come al
solito.
Dopo essere arrivati in hotel i ragazzi
raggiunsero le loro stanze: tutti quanti la sera prima avevano dormito poco e
adesso avevano bisogno di riposare.
I membri del gruppo, come al solito, il giorno
seguente furono impegnati dai servizi fotografici e dalle prove per il concerto
che si sarebbe tenuto la sera stessa; mentre le gemelle furono costrette, di
nuovo, a rimanere nel camerino dei Tokio Hotel.
Quando per le gemelle giunse il momento di
ricevere i pass da David ebbero una sorpresa: a consegnarli infatti non era
stato il manager, ma una ragazza che non avevano mai visto.
-Tenete
ragazze, questi sono per voi!- disse la nuova arrivata sorridendo.
-Ehi, ma tu
non sei il vecchiaccio, che fine ha fatto il vecchio bucaniere?No non dirmelo,
ho capito: si vede che l’Alzheimer avanza e ormai non riesce neanche più a fare
i compiti semplici-
La ragazza
si mise a ridere
-Si, lo so,
dovrei andare a zelig. Comunque piacere, io sono
Sonia mentre lei – disse indicando la sorella – è Simona. –
-Piacere io
sono Katia, la figlia del vecchio bucaniere- si presentò ridendo
-
Che.figura.di.merda. – disse Sonia mentre la sorella iniziava a ridere con
Katia
-Non ti
preoccupare, anche io penso che mio padre abbia dei seri problemi.- disse per
rassicurarla –Quindi voi siete le famose sorelle di Gustav, è da un pezzo che
volevo conoscervi –
-L’abbiamo
sempre saputo di essere famose e molto desiderate.-
Katia si
rimise a ridere, mentre Sonia si beccò un pugno da parte della sorella.
-Ma che
cretina! Devi farci fare figuracce fin da subito?-
-Dai Smi,
non vedi che sta ridendo? Vuol dire che la mia brillante battuta le è piaciuta.-
-Ma quale
brillante battuta?! Mi sembra più probabile che lei rida di te, non con te. –
-Per fortuna
che siete simpatiche, non avrei sopportato di passare tutti i giorni con due
snob antipatiche!-
-Cosa?!Non
dirci che..-
-..ti unisci
all’allegra combriccola?!- concluse Simona
- Sì diciamo
così.. ehm.. tanto non è che avessi niente di particolare da fare! – rispose
titubante Katia
- E tua
mamma non ti ha detto niente?! Che culo, nostro padre ha rotto le balle in una
maniera incredibile!- esclamò Sonia
- Bhè
insomma.. i miei han divorziato qualche anno fa e io so andata a vivere con mia
mamma, solo che lei.. ehm.. due giorni fa è scappata in Australia col
giardiniere.. –
- E non ti
ha detto niente?! – chiesero le sorelle in coro le sorelle
- Bhè sì, mi
ha lasciato un foglietto con scritto di non preoccuparmi perché è sicura della
sua scelta e che è sicura che si troverà bene –
- Mamma mia
che stronza! –
- Ma Sonia!
Ti sembrano cose da dire?! Maleducata! –
- No non preoccuparti, tanto non mi importa: quando
han divorziato io sarei voluta andare subito a vivere con mio padre ma il
giudice ha detto che dato i suoi frequenti spostamenti dovuti al lavoro, non mi
avrebbe garantito una vita stabile e quindi va bene così –
- Ma che
storia triste, mi dispiace – disse sconsolata Simona
-Già, e come
se non bastasse sei finita in una gabbia di matti: scappa finché sei in tempo!-
- Perché
dici così? Ho conosciuto i ragazzi e mi sembravano dei tipi a posto! – disse
Katia sconcertata
- Ma che
scherzi? Si vede che non c’hai passato abbastanza tempo! –
- Almeno su
questo mia sorella ha ragione, vediamo, da dove iniziare? Va bhè Tom è un
depravato maniaco sessuale ma questo è risaputo, Georg è pazzo della serie
conciato proprio male: l’ultima volta l’ho visto amoreggiare col suo basso e
Gustav,va bhè lui è nostro fratello quindi non fa testo.-
- E a quanto
pare neanche Bill fa testo né? Cos’è il pupo ti ha fatto innamorare di lui? E
fino a che punto siete già arrivati? Lo hai già guardato dritto negli occhi??
Oh cielo! Non dirmi che vi siete addirittura sfiorati le mani perché sarebbe
troppo per il mio tenero cuoricino! –
- Ti sto
ignorando.. –
- Bene allora
lo do io un parere su di lui: da piccolo deve essere nato con troppo anticipo
perché evidentemente il suo cervello non si è sviluppato; da noi c’è una
pubblicità che deve aver preso spunto da lui: è quella di una particella di
sodio che chiede “C’è nessuno?!”; ecco, è la cugina del suo unico neurone,
quello però è morto di solitudine. Che altro? Piuttosto che rischiare di
spezzarsi un unghia cucinando preferirebbe morire di fame e se lo metti davanti
a un ventilatore acceso noterai che i suoi capelli non si muovono! E’ pigro,
pieno di sé, noioso, saccente, convinto che il mondo giri intorno a lui; recita
la parte del povero ragazzo afflitto perché tutti credono sia una donna, ma se
mai volesse cambiare sesso glielo impedirei perché sarebbe un offesa per il
genere umano femminile! – disse Sonia ansimando perché aveva detto tutto d’un
fiato
- Wow Sno,
cos’è sei di cattivo umore? Non pensi di aver esagerato? – le chiese la sorella
- Non ti
piace molto Bill né? – chiese Katia seriamente preoccupata
- No, non
particolarmente –
Proprio in
quell’istante entrarono i TH
-Salve
ragazze! Prima mi fischiavano le orecchie, stavate parlando di me? Non dovreste
adularmi così spesso lo sapete che mi emoziono! – esordì Georg con un sorrisone
- Sì anche –
tagliò corto Sonia
Prima che
Georg potesse dire altro però, si accorse che le ragazze non erano sole nella
stanza
-Ciao
bellezza! Chi si vede! Come mai da queste parti? - chiese andando ad
abbracciarla
- Ciao Georg
quanto tempo! Io tutto bene grazie, e tu? –
- Non mi
lamento; ultimamente ho incontrato delle fan anomale, ma non pretendo che la
mia vita sia perfetta! –
Seguendo
l’esempio del bassista anche gli altri andarono a salutare Katia.
-E come mai
sei venuta fino in Austria?- chiese incuriosito Gustav.
-Ehm….così…ecco..-
Le gemelle,
che avevano notato l’imbarazzo della ragazza decisero di darle una mano.
-Ma quante
domande inutili!-
-Sì,
infatti. A voi basti sapere che Katia, d’ora in poi, verrà con noi in giro per
l’Europa. – disse Sonia.
- Che bello
finalmente avremo intorno una ragazza normale! Miracolo, quasi non ci speravo
più! – esclamò Bill
- Sempre che
Gustav non si porti via anche lei. –
- Mi sembra
il minimo Georg. – affermò serio il batterista abbracciando Katia – Lei è già
mia. –
-Si, come
no, magari nei tuoi sogni!- disse Tom scatenando le risa degli altri ragazzi.
Solo Sonia e
Simona si accorsero dell’espressione imbarazzato della ragazza; così mentre i
ragazzi si dedicavano hai loro passatempi pre-spettacolo
e Katia faceva il possibile per rendersi utile, essendo diventata l’assistente
personale del gruppo, le gemelle si sedettero sul divano nascondendo il volto
dietro a dei giornali a cui avevano fatto dei buchi per gli occhi: così
potevano spiare Katia senza farsi notare.
Ovviamente
tutti i ragazzi le stavano fissando, solo Katia era abbastanza cortese e
professionale da ignorare l’evidente pazzia delle ragazze.
…………………
Durante il
concerto Sonia e Simona decisero di entrare in azione.
-Ehilà
Katia!- esclamò Sonia mettendosi di fronte alla vittima.
-Ciao!-
rispose lei con un sorriso nervoso: dopo la storia dei giornali non sapeva
quanto fossero pericolose.
Inoltre
Simona era strana: aveva la faccia pallida evidenziata dai capelli chiarissimi
e sembrava tremendamente debole, addosso aveva solo una vestaglia bianca che
faceva risaltare le braccia e le gambe magrissime.
-E quindi ti
piace nostro fratello.- affermò Sonia con un tono privo di ogni emozione
- M..ma che
cosa dici. – disse facendo un passo indietro – Non è come pensate!-
-Tu non
capisci, non avresti dovuto farlo, lo sai adesso che cosa ti succederà?! Noi
non volevamo, ma te la sei cercata -
Katia era
tremendamente preoccupata, l’unica cosa che voleva fare era andarsene, ma le
gemelle le avevano chiuso la strada.
-Su, non
fare la timida bambolina; se collabori non ti faremo male, anzi potrebbe
perfino essere piacevole.- la minacciò Simona avvicinandosi con passo lento.
Katia ora
era terrorizzata: non sapeva se aveva davanti due ragazze o due maniaci;
avevano pensato a tutto, anche se avesse urlato nessuno l’avrebbe sentita a
causa della musica.
-Dai adesso
basta, non vedi che l’abbiamo spaventata a morte?!- disse Sonia appoggiando una
mano sulla spalla della sorella.
A quel
contatto Simona si immobilizzò, spalancò gli occhi e svenne. Katia era
pietrificata dalla paura; stava fissando il corpo della ragazza quando questa,
con uno scatto improvviso, le afferrò la caviglia facendola urlare di terrore
proprio nel momento in cui la musica si era fermata.
I Tokio
Hotel, sentendo il grido, si girarono verso il corridoio ma Sonia, che si era
messa davanti in modo da coprire la visuale, li salutò con un sorriso facendo
un cenno per dirgli di continuare a suonare.
Quando si
rigirò vide Katia raggomitolata contro la parete mentre fissava inorridita
Simona che avanzava strisciando verso di lei con la testa abbassata. Appena le
fu davanti poté notare le sue mani: erano graffiate mentre le unghie erano
sporche e sembravano spaccate nel mezzo. Ormai i loro visi erano a pochissima
distanza; Katia stava trattenendo il respiro quando Simona alzò la testa di
scatto e sussurrò “Buh”.
La povera
vittima abbandonò ogni riserva e iniziò a urlare a squarciagola.
A quel punto
le ragazze capirono di avere esagerato: Simona abbracciò Katia, che però
cercava di divincolarsi in ogni modo, tanto che Sonia dovette andare ad aiutare
la sorella.
-Dai su
calmati! Era solo uno scherzo, non pensavamo ti saresti spaventata tanto!-
Katia, che
nel frattempo si era nascosta il viso tra le mani, le guardò incredula.
-Cosa?!-
-Si, è una
cosa che facciamo sempre alle persone che pensiamo abbiano le qualità
necessarie per diventare nostre amiche.- affermò Simona
-E cosa
bisogna fare per superare il test?!-
-Bhè tu non sei morta, questo
è già un buon punto!- esclamò Sonia
-Perché, è mai
morto qualcuno?!-
Le gemelle
ritornarono serie.
-Se te lo
dicessimo poi dovremmo ucciderti.-
A questo
punto Katia, dopo aver capito che scherzavano, scoppiò a ridere.
-Cavolo
ragazze, anche voi siete appassionate di film dell’orrore?!-
-Sì, perché?!
Si nota molto?!Piacciono anche a te?-
-Eccome! E
ne ho fatti di scherzi, ma questo è di certo il migliore che abbia mai
visto!Allora, ho passato l’esame?!- chiese impaziente
-Certo! A
pieni voti!- disse Simona
-Ma noi non
abbiamo finito il nostro discorso: a te piace nostro fratello, vero?-
-Mmh non sarebbe molto furbo
mentirvi, ma da cosa l’avete capito?-
-Ma che
scherzi? E’ evidente, questa sei tu di fronte a Gustav: ehm….ecco…Mmhh…Gu..Gustav…vor…resti una ta...tazza
di caffè?E quante zollette vuoi?! Una, due, tre, quattro?!No, quattro sono
troppe!?O forse troppo poche?!Vuoi anche una fetta di torta?Non c’è, ma posso
preparartela adesso! Che stupida magari nel caffè ci volevi del latte!- la
imitò Simona
- Sembravi
un razzo mentre parlavi, penso che tu abbia detto tutta la frase in tre
secondi!- aggiunse la sorella
-Ma va bhè
dopo mi sono ripresa.- tentò di giustificarsi Katia
-Ripresa?!
Ma se quando hai portato a lui l’acqua gliel’hai versata addosso!-
-Mica l’ho
fatto apposta!-
-Per quattro
volte?!- chiese sarcastica Sonia.
-Non mi
sembravano così tante? E ora che cosa pensate di fare?!-
-Come “che
cosa pensate di fare?”? Vi creeremo una perfetta love story!-