-lasciami andare mostro-
come faceva a conoscere la mia lingua?
-non voglio farti del male, fai silenzio-
gli idioti la persero e si allontanarono, ormai gli alieni erano scappati in ogni direzione e si erano dispersi, ovviamente rincorsi da diversi uomini
-ti porterò a casa con me, ti devo nascondere-
-cosa ti fa pensare che mi fidi di te?-
-hai altre soluzioni?-
non disse niente ma conosceva bene la risposta.
Corremmo insieme alla mia macchina, venimmo fermati da uno dei buzzurri, dissi che l'avrei torturata per divertimento, lei resse il gioco, l'imbecille ci credette; arrivati a destinazione, l'avvolsi delicatamente nel sacco a pelo che tenevo ne bagagliaio per nasconderla e la poggiai supina sui sedili posteriori, accesi il motore e finalmente partii. probabilmente era vero: non si fidava di me, ma in quel momento ero la sua unica speranza.