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Autore: Rose    04/01/2005    4 recensioni
Anche se la pubblico a capitoli in realtà l'ho scritta tutta in una notte! Fatemi sapere cosa ne pensate ma siate gentili...c'ho perso molte ore di sonno! ^-^
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RIFLESSIONI NOTTURNE Era una sera come tante altre e la nave scorreva silenziosa, la luna stava sorgendo assumendo quel caratteristico colore rossastro…presto sarebbe stata alta nel cielo e avrebbe rischiarato la rotta …tutto sembrava tranquillo…o almeno tranquillo come poteva esserlo in una nave con un equipaggio così particolare come quello che abitava sulla Going Merry! C’erano naturalmente i soliti lamenti di Rufy che piangeva attaccato alle gambe di Sanji perché voleva mangiare nonostante l’ora di cena fosse passata da poco più di trenta minuti, le grida di Nami che urlava a tutti di stare zitti perché voleva studiare qualche carta nautica e le irrefrenabili e chiassose risate di Usop e Chopper che, nonostante fossero ormai abituati a certe scene, non smettevano mai di divertirsi! Era tutto come al solito, insomma…o almeno così sembrava, perché all’appello mancava il membro più silenzioso della ciurma, quello che passava tutto il suo tempo a dormire o ad allenarsi…lo spadaccino conosciuto con il nome di Zoro! Se ne stava, infatti disteso nella sua cabina a fissare il soffitto…una parte di lui sarebbe voluta salire sul ponte e mettersi a sollevare pesi come sempre ma l’altra, quella che stranamente aveva per una volta avuto il sopravvento, gli diceva di riflettere su quella situazione che si era ormai venuta a creare da un po’di tempo. E così eccolo sdraiato a pensare al suo capitano…aveva ormai accettato di provare sentimenti che andavano al di là dell’amicizia per il suo buffo amico e lo aveva fatto anche con relativa serenità…infondo, aveva deciso, cosa c’era di male ad amare una persona dall’animo così meravigliosamente puro? Nonostante fossero profondamente diversi, uno sempre pronto a ridere e scherzare, l’altro che faceva fatica a ricordare l’ultima volta che l’aveva fatto, avevano una cosa in comune: la determinazione! La voglia di credere in un sogno e la forza di fare di tutto affinché questo potesse un giorno realizzarsi! Ripensava ancora al giorno in cui l’aveva visto per la prima volta…gli era sembrato solamente uno stupido ragazzino con manie di grandezza…insomma come si faceva a prendere sul serio qualcuno con una faccia così che, mentre eri legato, a digiuno da tre giorni e pronto ad essere giustiziato, ti si parava davanti chiedendoti di far parte della sua ciurma perché voleva essere il Re dei Pirati! Senza contare che la persona a cui lo si stava chiedendo era un famoso cacciatore di taglie conosciuto praticamente in tutto il mare orientale…comunque bisognava ammettere che, nonostante le perplessità sulla sua effettiva intelligenza fossero rimaste per diverso tempo, aveva subito cambiato idea su quel ragazzino! Nel combattimento avuto con la marina per poterlo liberare aveva dimostrato una forza fuori dal comune, una forza che non gli derivava solamente dai poteri speciali donatigli dal frutto del diavolo ma, soprattutto da una volontà fuori dal comune che lo spingeva a combattere anche quando non esisteva che un flebile barlume di speranza…Zoro aveva visto negli occhi di quel ragazzo di gomma la stessa passione che spingeva lui a voler diventare il miglior spadaccino del mondo! Era per questo che alla fine lo aveva seguito e aveva deciso di far parte della sua ciurma…anche se in realtà erano solo in due! Col tempo aveva poi cominciato a scoprire, in quello che era diventato il suo capitano, tante altre splendide qualità oltre la determinazione…se ripensava alla sua vita prima di averlo conosciuto si rendeva conto di aver fatto la scelta migliore non solo perché aveva avuto la possibilità di battersi contro alcuni dei migliori spadaccini del mondo, migliorando quindi la sua tecnica, ma soprattutto perché si era reso conto che per realizzare il suo sogno non sarebbe stato sufficiente allenarsi tutti i giorni, per riuscire avrebbe avuto bisogno di qualcosa che fino a quel momento aveva ignorato! Osservando quel ragazzo combattere, lottare per cause non sue, rischiare la vita per salvare quella di un amico…aveva compreso che per vincere non gli sarebbero bastati solo i muscoli ma gli sarebbe servito anche il cuore! Ed era stato Rufy a farglielo capire…gliene sarebbe stato grato per sempre, il giorno in cui lo aveva salvato, senza neanche sapere chi fosse, gli aveva insegnato una lezione che sapeva non avrebbe mai dimenticato… Contrariamente a quanto gli succedesse di solito, non ci aveva messo molto a fidarsi di quel ragazzo, il suo animo e il suo cuore erano così limpidi che non avrebbero mai tollerato nessun tipo d’inganno…era una persona pura e questo aveva sempre fatto sì che chiunque avesse avuto la fortuna d’incontrarlo, quasi istintivamente, sentisse di poter affidare completamente la propria vita nelle mani di quella persona senza correre il rischio di venir delusi in qualche modo. Con il passare del tempo aveva capito, inoltre, che dietro quella sua facciata buffa e…beh sì…un po’ stupida, si nascondeva una persona intelligente, semplicemente non si poneva mai troppe domande su ciò che gli avveniva attorno, amava prendere le cose così come gli capitavano, lottava per ciò che credeva giusto e questo gli permetteva di rischiare la vita ogni volta senza avere rimpianti! Era in grado di vivere le cose secondo la sua personale prospettiva e così facendo era in grado di cambiarle… Non si poteva non amarlo e Zoro non aveva nemmeno provato a impedire che questo accadesse anche a lui…non sapeva bene perché ma si era reso conto che quando stavano insieme provava sensazioni che non avrebbe mai immaginato di provare…era felice, era sereno, si sentiva sicuro…con il tempo aveva capito che l’affetto che provava per il suo capitano andava al di là della semplice amicizia e che non si poteva definire in altro modo che…amore! Amava Rufy, ne era più che certo e questo non gli creava problemi…anzi era felice perché il rapporto che avevano era speciale, profondo…diverso da quello che esisteva con gli altri membri dell’equipaggio. La loro intesa era unica e ciò gli permetteva di essere praticamente invincibili quando combattevano insieme…gli bastava un’occhiata per capirsi…per lungo tempo aveva creduto che questo gli bastasse, che la perfezione del loro rapporto fosse sufficiente ad appagare i suoi sentimenti…sia perché questo rendeva le cose più facili per tutti sia perché aveva paura…paura di non essere ricambiato…di non essere capito! Si era illuso che le cose andassero bene, che non era necessario che l’altro conoscesse la vera natura dei suoi sentimenti…ma poi si era accorto che si preoccupava per l’amico più di quanto normalmente desse a vedere, quando l’altro si trovava a combattere uno dei suoi epici scontri all’ultimo sangue era terrorizzato che avrebbe potuto non farcela, che sarebbe potuto non tornare…e in quelle occasioni si malediceva per non avergli fatto conoscere i suoi sentimenti, per non aver rischiato…Era arrivato il momento di cambiare le cose? Doveva dichiararsi? Ormai erano giorni che non pensava ad altro e il suo umore ne aveva risentito particolarmente…se normalmente non era esattamente la persona più gioiosa del mondo ultimamente aveva battuto tutti i record ed era stato Rufy quello che più di tutti ne aveva risentito…era stato rimproverato di fare troppo rumore, di dargli fastidio quando dormiva…insomma sembrava che qualcosa si fosse rovinato tra i due! Era con questi pensieri che il giovane spadaccino si era rinchiuso nella sua cabina quella sera…doveva trovare al più presto una risposta alle sue domande o avrebbe rischiato di rovinare anche la sua amicizia con il capitano e questo non avrebbe potuto permetterselo… Ad un tratto sentì Nami urlare: -Attenti! C’è una barca che si sta avvicinando! Non sappiamo chi sia e che intenzioni abbia! Potrebbe essere pericoloso!- UN INCONTRO INASPETTATO Una barca? Mentre Zoro si alzava per andare a vedere cosa succedesse sul ponte non potè trattenere un sorriso sentendo Rufy che, candidamente, dava il suo parere sull’insolita situazione: -Wow! Una barca! Chissà chi è! Diciamogli di salire a bordo così facciamo quattro chiacchiere e ci divertiamo tutti insieme!- Era questa sua estrema ingenuità e bontà d’animo che Zoro amava così tanto, ma era anche la causa dei suoi dubbi circa l’eventualità o meno di rivelargli i suoi sentimenti…Con un sospiro afferrò le spade e fece il suo ingresso sul ponte giusto in tempo per vedere un tipo con un cappello in testa e numerosi tatuaggi saltare sulla nave e avvicinarsi a Rufy senza badare al resto della ciurma che cercava di fermarlo…sembrava addirittura non essersi accorto della presenza di altre persone finché con un semplice gesto della mano non li allontanò con una fiammata…no…non con un gesto…era proprio la sua mano che si era trasformata in fiamma! Doveva aver mangiato anche lui un frutto del diavolo e ciò significava che avrebbe potuto esserci una cruenta battaglia se la visita fosse stata ostile…Zoro che, aveva evitato di poco le fiamme impugnò le sue tre spade e stava per avventarsi sullo straniero quando sentì Rufy rivolgersi a quel tipo con il suo solito sorriso stampato sulla faccia: -E dai Ace! Questa è la mia ciurma, i miei amici…non puoi venire qui e bruciacchiarmeli tutti!- -Credo che tu abbia ragione Rufy…è solo l’abitudine! Che vuoi farci…sono un pirata! E non tutti i pirati sono come te, buoni e ingenui! Scusa ma ho sentito le tue parole di poco fa…volevi fare due chiacchiere con il tipo della barca, no? Beh, andiamo a parlare allora! E’un sacco di tempo che non ci vediamo! E così dicendo se ne andò seguendo Rufy verso la polena della nave dove si abbarbicarono entrambi lasciando tutto il resto dell’equipaggio della Going Merry a guardarsi meravigliato negli occhi! Dopo poco, però, decisero che nonostante quel tipo non sembrasse molto raccomandabile, aveva la fiducia del loro capitano e questo bastava, così tornarono a fare quello che lo strano incontro aveva interrotto. Solo Zoro restò a fissare quei due che parlavano e ridevano come matti…sentì una strana sensazione stringergli lo stomaco…insomma chi diavolo era quel tipo? E come conosceva Rufy? Avevano parlato raramente del loro passato e effettivamente l’unica cosa che sapeva di sicuro sul suo amico era la storia del cappello di paglia e della promessa che quell’oggetto rappresentava, però quel tipo aveva un rapporto speciale con il suo capitano, sembrava si conoscessero da tempo e…era geloso! La scoperta lo colpì come un pugno nello stomaco…era geloso di Rufy, del rapporto che aveva con quello strano personaggio apparso all’improvviso, della complicità che avevano! Insomma, fino a quel momento, aveva avuto solo con lui quell’atteggiamento…e ora arrivava uno sconosciuto e prendeva il posto che fino a quel momento era stato suo! Diede un’ultima occhiata a quei due e, con sguardo triste, ritornò nella sua cabina… Nel frattempo i due ragazzi seduti sulla polena continuavano a parlare come se niente fosse… -Allora Rufy finalmente ce l’hai fatta! Sei diventato un pirata, hai una nave, una ciurma tutta tua…insomma hai ancora l’intenzione di diventare il re dei pirati?- -Certo! Ma per chi mi hai preso? Io diventerò il re dei pirati e poi lo sai…ho una promessa da mantenere…- E così dicendo toccò il suo adorato cappello di paglia e cominciò a guardare il mare che si stendeva davanti a loro… -Pensi ancora a lui? A Shank intendo!- -Certo...sai gli devo molto…se non fosse stato per lui quel giorno in mare sarei morto e se è stato ferito è stato solo per colpa mia…a volte mi manca, mi mancano i suoi scherzi, i suoi rimproveri, le sue battute…ma non sono triste perché so che un giorno lo rivedrò! E poi mi diverto con la mia ciurma, sai sono persone fantastiche, dopo te le presento! Ognuno ha un grande sogno da realizzare e sono sicuro che restando insieme riusciremo a farcela…vediamo…c’è Sanji che vuole trovare l’All Blue e diventare il cuoco più famoso del mondo, Chopper vuole essere un pirata e vivere tante avventure, Usop vuole diventare un famoso pirata e ritrovare suo padre, fa parte della flotta di Shank, poi c’è Nami, la nostra navigatrice, che vuole disegnare una cartina di tutti i mari e, infine, c’è Zoro…lui vuole diventare il migliore spadaccino del mondo…- -Zoro…mi sembra di conoscere questo nome…ha anche lui una taglia sulla testa vero?- -Boh…credo di sì! Sai qual è la cosa buffa? Prima che c’incontrassimo era un cacciatore di taglie e odiava i pirati…E’ stato il primo membro del mio equipaggio, e non è solo uno spadaccino bravissimo ma è anche il mio migliore amico! Però ultimamente non andiamo molto d’accordo e io ho paura che non mi sopporti più…per colpa mia si caccia sempre nei guai…- Mentre Rufy parlava Ace lo aveva osservato attentamente…era esattamente come lo ricordava, non era cambiato e questo lo rese molto felice…quando parlava dei suoi amici aveva quel suo solito sorriso che gli illuminava il viso e i suoi occhi si erano rattristati solo quando aveva parlato di quel Zoro…nessuno se ne sarebbe accorto ma Ace lo conosceva bene…un’ombra di dolore gli aveva attraversato velocemente il volto…doveva volergli molto bene… Restarono seduti a guardare il mare un altro po’ finché non sentirono un forte brontolio provenire dalle loro pance… -Sanjiiiii!!!! Ho fame!!!! Dai cucina qualcosa…e poi abbiamo ospiti!- Dalla cucina si sentì la voce del cuoco: -Ok…ma solo per questa volta! Non possiamo fermarci su ogni isola che incontriamo perché tu finisci puntualmente tutte le scorte di cibo!- Dopo poco si trovarono tutti riuniti nella cucina della nave a chiacchierare e a parlare…erano tutti curiosi di sapere chi fosse quel tipo che sembrava intendersi tanto bene con il loro capitano…ma nessuno osava fare domande, anzi si trovarono a dover rispondere a quelle di Ace sulle loro passate avventure! Si stavano divertendo tutti e l’iniziale diffidenza era completamente sparita, quel tipo era simpatico quanto misterioso e così, quando Rufy gli propose di rimanere qualche giorno con loro, nessuno trovò niente da ridire! O almeno nessuno dei presenti perché Zoro sì che ne avrebbe avute di cose da ribattere, peccato che se ne stesse fuori a sollevare i suoi giganteschi manubri cercando di scaricare un po’la tensione…aveva già abbastanza problemi da risolvere con Rufy e ora saltava fuori questo tipo! RIVELAZIONI I due giorni seguenti passarono più o meno nello stesso modo, Zoro o si allenava o si chiudeva nella sua cabina, non aveva praticamente rivolto la parola ad Ace ma sembrava che nessuno ci facesse caso, non Rufy almeno e questa era la cosa che più rattristava lo spadaccino…In pratica erano giorni che non si rivolgevano la parola e Zoro soffriva in maniera terribile quella lontananza…sembrava che il capitano lo ignorasse completamente, non lo disturbava nemmeno più quando dormiva! Sentiva che lo stava perdendo, doveva trovare al più presto una soluzione…stava troppo male per continuare ad andare avanti a lungo così! Erano più o meno questi i pensieri che scuotevano l’animo del ragazzo quella notte quando, non riuscendo a dormire, aveva deciso di salire sul ponte per sfogarsi un po’con i suoi amati pesi…aveva creduto di stare un po’ in pace quando ad un tratto sentì una voce alle sue spalle che per poco non gli fece cadere un manubrio addosso: -Ciao! Anche tu non riesci a dormire?- Zoro riconobbe subito la voce di Ace…doveva pur rispondergli…questa volta non avrebbe di certo potuto ignorarlo! -Già- -Dimmi un po’…ma tu parli sempre così poco o sono io che non t’ispiro proprio?- -Non mi fido delle persone che non conosco- -Fai bene…ma so che per Rufy hai fatto un’eccezione o sbaglio?- Zoro cercò di fare finta di niente ma quell’ultima domanda l’aveva colto alla sprovvista…come faceva a saperlo? Gliel’aveva detto Rufy? Mantenendo un tono di voce il più naturale possibile si sforzò di rispondere: -Beh…lui mi aveva appena salvato la vita- -Sì ma tu non lo conoscevi nemmeno eppure hai accettato di partire con lui nonostante non avesse nemmeno una nave! Direi che questa è qualcosa di più di un’azione mossa dalla semplice gratitudine, o sbaglio?- No, non sbagliava…ma Zoro non voleva raccontargli il perché si fosse lasciato convincere, non voleva proprio avere niente a che fare con quel tipo! Insomma, arrivava all’improvviso, gli portava via la persona che amava di più al mondo e ora si metteva persino a fargli il terzo grado? Si era accorto che piano piano in quei due giorni aveva fatto domande del genere a tutti…nessuno ci aveva visto niente di male ma lui non aveva intenzione di sottostare a quel giochetto! Per cui si limitò a restare in silenzio sperando che l’altro se ne andasse lasciandolo solo con i suoi pensieri e i suoi esercizi! Evidentemente però l’altro non voleva arrendersi facilmente infatti gli si sedette di fronte e cominciò a fissarlo intensamente… Zoro si sentiva a disagio come mai lo era stato nella sua vita…decise di fare finta di niente ma la cosa era difficile tanto più che Ace dopo qualche minuto di silenzio ricominciò a parlare: -In questi due giorni non ti ho mai visto parlare con Rufy…eppure lui mi ha detto che eri il suo migliore amico…avete litigato?- “Eri…” Quindi ora Rufy non lo considerava più nemmeno così! Ma come era finito in quella situazione? Insomma fino a poco tempo prima aveva creduto che niente avrebbe mai potuto rovinare il loro rapporto…e ora…non si parlavano neanche più… -No…non abbiamo litigato, e, prevenendo la tua domanda non sono arrabbiato con lui…semmai è il contrario…- Dicendo così si lasciò sfuggire un leggere sospiro che, però, non sfuggì ad Ace che fece un sorriso…stava cominciando a capire cosa fosse successo tra i due…nonostante questo decise di continuare ad indagare un po’…cominciava a divertirsi… -Rufy? Arrabbiato? Scusa ma io credevo che tu lo conoscessi bene…insomma…lo hai mai visto arrabbiarsi con qualcuno seriamente? Certo, qualcuno che non fosse veramente orribile e che non meritasse una lezione!- Zoro lo guardò…aveva ragione… -Stammi a sentire Zoro…Rufy ti vuole bene, non guardarmi con quello sguardo stupito perché lo sai anche tu che è vero…quando parla di te gli si illuminano gli occhi…io lo conosco da tanti anni e l’ho visto usare quella espressione solo parlando di altre due persone…e una di queste è Shank…sono sicuro che sai a chi mi riferisco! Ecco, anche se tu non me lo diresti mai nemmeno sotto tortura, io so che anche tu gliene vuoi…e molto anche…i tuoi amici sono molto più chiacchieroni di te e mi hanno raccontato della vostra intesa speciale, del modo unico che avete di capirvi anche solo con uno sguardo…ho ascoltato molte storie e mi sono fatto un’idea…adesso te la dico poi sei libero di rispondermi o meno…Per te Rufy è più di un capitano, più di un compagno d’avventure o di un amico…tu sei innamorato di lui, vero?- Zoro era rimasto senza parole…come aveva fatto…insomma non li aveva mai visti insieme eppure gli era bastato sentire alcuni racconti per riuscire a cogliere nel segno…che, dopotutto, i suoi sentimenti fossero così evidenti? Ma allora anche gli altri sapevano…Mentre formulava questi pensieri era rimasto a fissare Ace a bocca aperta e non si era accorto del colore paonazzo che aveva preso la sua faccia…era in una sorta di trance da cui si risvegliò solo al suono delle parole di Ace: -Beh…vista la tua espressione e il tuo repentino cambiamento di colore credo proprio di aver indovinato! Comunque la cosa non mi stupisce…chiunque riesca a osservare da vicino il cuore di Rufy non può che restarne affascinato…ed è normale che qualcuno se ne innamori! In tutta la mia vita non ho mai conosciuto una persona come lui…il suo animo è rimasto puro come quello di un bambino nonostante tutte le avversità e le battaglie che ha dovuto affrontare…anche se è rimasto orfano che praticamente era un neonato non ha mai sentito il dolore della perdita, l’ha accettato e superato così come ha accettato “l’incidente” di Shank…non so cosa ti abbia raccontato ma io sono sicuro che lui ne abbia sofferto molto più di quanto abbia mai dato a vedere a chiunque…credo che non smetterà mai di sentirsi in colpa ma, a modo suo, ha accettato la cosa promettendo a se stesso che non avrebbe mai più permesso che qualcuno che amava soffrisse a causa sua. Ha un cuore grande e, anche se questo spesse volte lo fa finire nei guai, può essere considerato il suo maggior pregio…insomma riesco a capire che tu ne sia potuto innamorare! Non voglio dirti quello che devi fare, non sono qui per sentenziare però voglio darti un consiglio: fagli sapere cosa provi per lui e non continuare a tormentarti pensando alla sua reazione…ho indovinato anche questo, vero? Beh, smettila di ignorarlo perché così facendo soffrite in due e non ne vale la pena, aprigli il tuo cuore e sono sicuro che Rufy saprà risponderti…non so dirti cosa, non sono onnisciente, e non posso prevedere il futuro, anche se un’idea in merito me la sono fatta…- E così dicendo fece per alzarsi lasciando Zoro completamente sotto shock, quando questo, usando le ultime briciole di cervello rimaste intatte dopo quella conversazione, lo fermò. -…Ecco…io…ma tu…chi sei? Come fai a sapere tutte queste cose? Perché sei qui? Cosa vuoi da Rufy?- Ace rimase per un attimo interdetto davanti a quella raffica di domande…anche se quella che lo colpì maggiormente fu l’ultima…quella che Zoro fece a fior di labbra…quasi avesse paura della risposta… -…Prima…prima hai detto che Rufy ha quella espressione…si insomma che gli brillano gli occhi così…solo quando parla di altre due persone…una è Shank…ok, lo capisco, ma…l’altra persona chi è?…Sei tu, vero?…- -Allora era questo! Tu sei geloso di me! Che testone che sei! Comunque…visto che mi sono impicciato della tua vita privata e che ti ho costretto ad ascoltarmi mentre ne parlavo ho deciso che meriti una risposta alle tue domande…Sì, l’altra persona di cui parlavo sono io…poco modesto da parte mia includermi nella lista ma, mi dispiace, è la verità…sono qui perché avevo sentito dire in giro che da questi parti c’era un pirata molto forte che portava un cappello di paglia e sono venuto a controllare se fosse effettivamente Rufy, quando mi sono accertato della cosa ho deciso di rimanere perché volevo passare un po’di tempo con lui e conoscere le persone che lo avrebbero accompagnato nel viaggio verso il raggiungimento del suo sogno, volevo assicurarmi che fossero dei veri amici per lui, amici che non lo avrebbero abbandonato alla prima difficoltà…non voglio che soffra sentendosi abbandonato di nuovo da qualcuno che ama…e non mi riferisco a Shank…Ora, però, sono sicuro che sta bene e che è felice, per cui posso tornarmene alla mia nave…domani mattina all’alba partirò, mi sono trattenuto anche troppo! Ora basta parlare, me ne vado un po’a dormire…solo un’ultima cosa: ricorda i miei consigli, ok?- E stavolta se ne andò sul serio lasciando Zoro a riflettere su tutto quello che gli aveva detto! Solo dopo un bel po’ anche questo se ne andò finalmente a dormire…quella chiacchierata gli era servita più di quanto avrebbe mai ammesso e gli aveva chiarito molti dubbi…solo allora si accorse che Ace non gli aveva risposto a tutte le domande…ancora non sapeva chi fosse! Presto, però, anche quella domanda avrebbe trovato una risposta… La mattina dopo, come promesso, Ace annunciò la sua partenza…ne furono tutti dispiaciuti, perfino Zoro che, anche se restava diffidente, aveva cominciato ad apprezzare un po’quel tipo…infondo lo aveva aiutato a mettere chiarezza nei suoi pensieri…Rufy sembrava il più triste…in quei giorni con Ace aveva in parte dimenticato tutto il dolore che provava per la rottura del rapporto con Zoro, ora avrebbe dovuto ricominciare a conviverci. Una parte di lui voleva affrontare lo spadaccino per avere spiegazioni ma l’altra parte aveva paura che davanti a quell’insistenza Zoro potesse decidere di andare via e abbandonare la nave…questa era un’idea che terrorizzava Rufy e, per la prima volta nella vita, stava dando retta alla paura preferendo la presenza di una persona che non gli parlava piuttosto che la sua totale assenza! Al momento dei saluti cercò, però, di mostrarsi allegro e sorridente…e abbracciò stretto Ace facendosi promettere che presto si sarebbero rivisti…infondo sapeva che doveva ritornare alla sua nave. Dopo aver salutato tutti Ace saltò sulla barca con cui era arrivato lì, che era stata legata per tutto il tempo alla Going Merry e con una sola frase mise fine al mistero sulla sua identità: -Mi raccomando fratellino stai attento e non fare stupidaggini come al tuo solito! Ci rivediamo presto!- -Certo fratellone, l’hai promesso ricordatelo! E una promessa va sempre mantenuta! Ciaoooo!- E così, finalmente, tutti sapevano…quando Rufy si voltò si trovò davanti cinque facce stupite che in coro domandarono: -Fratellino? Fratellone? Ace è tuo fratello?- E Rufy, ingenuo come sempre, rispose: -Certo! Non ve l’avevamo detto? Ace è mio fratello maggiore!- Così dicendo s’incamminò verso la cucina reclamando a gran voce la colazione! Dopo un attimo d’incertezza tutti lo seguirono tranne Zoro che rimase fermo a fissare la barca di Ace che si allontanava…era stato geloso del fratello di Rufy…se l’era meritato proprio di essere chiamato testone! Sospirò per l’ennesima volta e scuotendo la testa si decise a seguire gli altri in cucina! UN ATTIMO DI FELICITA’ La vita sulla nave riprese tranquilla per tutti tranne che per il capitano e Zoro…quest’ultimo, nonostante avesse accettato le parole di Ace, non riusciva a trovare la giusta occasione per parlare all’altro dei suoi sentimenti e Rufy, per paura di dar fastidio all’amico spadaccino, se ne teneva il più alla larga possibile…la situazione si stava facendo difficile e tutti gli altri membri della ciurma avevano capito il problema ma nessuno osava parlarne a uno di quei due testardi…era troppo pericoloso! Finalmente il quarto giorno il destino decise di aiutare i due amici…Come al solito le scorte di cibo erano finite prima del previsto e così la nave fu costretta ad attraccare in un’isola…Rufy si offrì di andare in cerca di cibo e gli altri acconsentirono non prima però di avergli fatto le dovute raccomandazioni: -Senti Rufy l’isola è ricoperta quasi interamente dalla vegetazione quindi dovresti riuscire a trovare facilmente qualche animale da cacciare e poi sembra disabitata per cui forse riuscirai a non cacciarti nei guai come al solito…noi ti aspettiamo qui, cerca di tornare per domani, ok?- -Certo Nami! Non ti preoccupare…farò il bravo!- E così dicendo saltò giù dalla nave con un gran sorriso stampato in faccia! Voleva scendere da quella nave e allontanarsi un po’dalla tensione che si era venuta a creare con Zoro…voleva un po’di tempo per pensare ad una soluzione perché si rendeva conto che così non poteva certo andare avanti ancora per molto…proprio per questo sobbalzò sentendo la voce dell’amico dire agli altri sulla nave che avrebbe controllato lui il capitano e che lo avrebbe accompagnato sull’isola! Naturalmente nessuno ebbe da ridire e anzi ne furono più che contenti…magari stando un po’di tempo da soli insieme quei due avrebbero risolto i loro problemi…e questo era anche quello che più o meno pensava Zoro quando decise di scendere dalla nave! Per la prima mezz’ora nessuno dei due parlò limitandosi a camminare cercando di trovare qualche animale commestibile da riportare sulla nave…in realtà ognuno era perso nei suoi pensieri e stranamente il cibo non era fra quelli…il silenzio andava rotto in qualche modo e così Zoro si fece forza e, preso il coraggio a due mani, sbottò: -…Senti Rufy…io devo dirti una cosa importante…è da un po’che ci penso e questa mi sembra l’occasione migliore per parlartene visto che siamo soli…ecco io…- Ce la stava per fare quando venne interrotto dalla voce di Rufy: -Vuoi andartene, vero?- -Andarmene? Ma cosa…- Ancora una volta lo spadaccino fu interrotto…non da Rufy bensì da un enorme animale che sembrava un dinosauro il quale, ignaro di aver interrotto una cosa importante, si avventò verso i due amici! O meglio si avventò verso Rufy che stranamente non si era accorto dell’arrivo dell’animale preso com’era a pensare alle ultime parole di Zoro…in pratica non si mosse da lì finché l’amico non lo spinse via con violenza mandandolo a sbattere contro un albero! Non era preparato a quello scontro e così svenne…Purtroppo, però, non perse solo i sensi ma anche il bel combattimento che seguì tra Zoro e l’animale…in realtà lo scontro fu abbastanza rapido…per quanto quel bestione fosse grande non avrebbe mai potuto eguagliare la forza delle tre spade di Zoro, ma mentre si avviava verso una morte certa aveva avuto un sussulto di orgoglio perchè con una zampata era riuscito a ferire Zoro ad un fianco quando aveva cercato di proteggere Rufy spingendolo via, prima di cadere a terra senza vita! Lo spadaccino con calma mise a posto le sue spade e, prima ancora di controllare la gravità della sua ferita, corse a cercare Rufy…non voleva scagliarlo via con tanta forza ma quello scemo non si spostava…non aveva avuto altra scelta! Lo trovò poco distante privo di sensi…Zoro rimase per un po’a fissarlo…era così dolce e carino quando dormiva…ebbe per una attimo l’impulso di baciarlo ma all’ultimo momento riuscì a trattenersi limitandosi a prenderlo in braccio per riportarlo verso il luogo del combattimento. Si stava inginocchiando per depositarlo a terra quando l’altro tirò su le braccia e gli cinse il collo in un dolce abbraccio…Lo spadaccino rimase immobile per lo shock e il suo stupore raggiunse il limite quanto sentì che, il corpo del ragazzo che stringeva ancora tra le braccia, era scosso dai singhiozzi! Stava piangendo? Zoro cercò di allontanarlo da sé per poter vedere meglio e, quando finalmente riuscì a intravedere gli occhi del suo capitano vide che erano pieni di lacrime, vere, sincere, non come quelle che usava di solito lamentandosi con Sanji perché aveva fame…Rufy non fece niente per nascondere quel dolore e ciò colpì Zoro più delle lacrime stesse…non voleva che l’altro soffrisse…mai…l’avrebbe impedito sempre, ad ogni costo…per questo, si sciolse dall’abbraccio e mettendo l’amico seduto davanti a sé gli asciugò le lacrime con le mani! Lo fissò negli occhi e si perse dentro il mondo magico che essi racchiudevano…decise che doveva farlo adesso o non avrebbe più avuto l’occasione…si fece forza e afferrò dolcemente il viso di Rufy tra le mani, accarezzandogli quelle guance dove poco prima scorrevano le lacrime, infine si avvicinò e posò le labbra su quelle dell’amico. Ebbe paura quando sentì l’altro irrigidirsi per un istante, ma subito dopo si calmò sentendo che stava schiudendo la bocca per ricambiare il suo bacio…fu perfetto! Zoro si sentì felice come non lo era mai stato in vita sua, avrebbe voluto fermare il tempo e restare sempre così, ma come si sa anche le cose belle finiscono e anche quella prima o poi andava interrotta per cui Zoro si slacciò dall’abbraccio e sorridendo a Rufy che lo guardava con aria sognante si sdraiò appoggiandosi a terra seguito dall’amico che gli si accoccolò a fianco… Avevano così tanto da dirsi che nessuno sapeva da dove cominciare per cui rimasero in silenzio per non rovinare quel magico momento…Zoro accarezzava dolcemente la schiena del ragazzo di gomma accanto a lui e questi faceva altrettanto con il petto dello spadaccino, si fermò solo quando lo sentì sussultare per il dolore! Rufy si alzò di scatto e solo allora si accorse della profonda ferita al fianco di Zoro! -Ma…sei ferito! Perché non me l’hai detto?- -Ma dai è solo un graffio…non devi preoccuparti!- E così dicendo lo afferrò fra le braccia stringendolo forte. -E’stato quell’animale? Ti ha ferito quando mi hai spinto via…- -…Sì…tu eri lì imbambolato e ho avuto paura che ti avrebbe mangiato se non fossi intervenuto e poi ho creduto che fosse abbastanza grande da sfamarti in attesa di arrivare sulla prossima isola!- Non lo guardava in viso e così non si accorse dell’ombra di dolore che per un attimo attraversò gli occhi del suo capitano…gli diede un ultimo bacio sulla fronte e, senza farsi troppi problemi, si alzò e, prendendo, le tre spade in una mano e la coda dell’animale nell'altra, si incamminò in silenzio. Rufy rimase un attimo con la testa china ma poi lo seguì nella foresta. Camminavano in silenzio da un po’quando ad un tratto i sensi dei due ragazzi si tesero… -Hai sentito anche tu vero Zoro?- -Sì…sta attento!- -Certo! Anche tu!- Gli rispose l’altro! Accadde tutto così in fretta che non ebbero il tempo di prepararsi…in un attimo furono investiti da una pioggia di proiettili… -Ma che diavolo sta succedendo? Da dove arrivano i colpi?- Mentre parlava Zoro tentava di difendersi con le sue tre spade respingendo tutti i proiettili…purtroppo era così impegnato che non si accorse di quello che stava arrivando alla sue spalle finché non sentì l’urlo dell’amico dirgli di stare attento. Quando si voltò era troppo tardi per evitarlo…si stava già preparando al dolore quando un schizzo di sangue gli macchiò il viso. -…Rufy…- In quel momento i colpi si fermarono e Zoro sentì i misteriosi assalitori allontanarsi dal luogo dell’agguato. In qualsiasi altra occasione li avrebbe rincorsi ma l’unica cosa a cui riusciva a pensare in quel momento era il suo amico, il suo capitano…la persona che amava di più al mondo! Quel sangue…dovevano averlo colpito! Non era certo la prima volta ma sentiva che c’era qualcosa di diverso, aveva visto il corpo del ragazzo irrigidirsi, sussultare per il dolore… -Stai…stai bene?- Gli chiese incerto -Certo, è solo un graffio…ma ci conviene tornare alla nave magari gli altri sono in pericolo!- Così dicendo s’incamminò verso la nave, senza voltarsi, senza mostrargli il suo bel sorriso. Zoro era spaventato…non aveva mai visto il capitano comportarsi così… -Ok…prendo il bestione!- Quando arrivarono alla nave raccontarono tutto agli altri e insieme decisero di salpare immediatamente. Rufy, anche se non lo avrebbe mai ammesso, non stava per niente bene…non mangiava quasi niente ed era sempre più pallido…era passato più di un giorno dallo scontro misterioso e lui non aveva ancora sorriso! Tutti erano spaventati da quel comportamento così assurdo per il loro amico, ma Zoro era letteralmente terrorizzato…aveva paura che fosse lui la causa di quel cambiamento…magari aveva cambiato idea sulla natura del loro rapporto…quei dubbi lo tormentavano tanto più che Rufy parlava, anche se poco, con tutti tranne che con lui…restava seduto sulla polena sempre più pallido…Zoro pensava a questo quando sentì un urlo provenire dal ponte…era Sanji…all’inizio non capì quello che diceva, o almeno non voleva capire…che significava che Rufy era sparito? Corse sul ponte più in fretta che potè, guardò gli altri membri della ciurma, tutti preoccupati quanto lui…o quasi… -E se fosse caduto in acqua?- -Non essere stupido…si sarebbe aggrappato a qualcosa, no?- Ma Zoro ebbe come un presentimento…un brutto presentimento…si affacciò al parapetto e ciò che vide lo lasciò immobile…a cento metri dalla nave vide il cappello di paglia dell’amico galleggiare in acqua… Sbiancò in volto e gli altri se ne accorsero perché accorsero a guardare anche loro…nel frattempo Zoro ripresosi dallo shock si tuffò e nuotò più velocemente che potè verso il cappello dell’amico…si immerse, sperando di trovarlo, vide anche Sanji che lo seguì…cercava disperatamente ma non riusciva proprio a vederlo…sentiva il cuore stringersi in una morsa e non per la mancanza di ossigeno. Seppur a malincuore dovette però risalire in superficie per prendere fiato…vide che nel frattempo la nave aveva invertito la rotta e ora era sopra di loro…anche Nami e Usop si erano tuffati e nella nave era rimasto solo Chopper che aveva tirato fuori il necessario per aiutare l’amico nel caso lo avessero ritrovato…NO! Quando lo avrebbero trovato! Zoro non aveva la minima intenzione di perderlo…non poteva perdere un’altra volta una persona che amava! Ma il tempo passava e di Rufy nemmeno l’ombra…dovevano sbrigarsi o non ci sarebbe stato più niente da fare! Ad un certo punto lo videro…era rimasto incastrato in un alga che gli aveva impedito di toccare il fondo…Zoro e Sanji lo afferrarono e lo trasportarono fino alla nave quindici metri più su… UNA DEBOLE SPERANZA Riuscirono a issarlo a bordo…e subito Chopper si avvicinò per prestargli le prime cure… -Chopper come…anf…anf...come sta?- gli chiese ansiosamente Sanji -…- -Chopper!- -Beh…non respira, il cuore non batte e…oddio…e questo cos’è?- e così dicendo mostrò una brutta ferita sul petto del ragazzo, ferita che presentava chiare tracce di una grave infezione…dal centro partivano come delle ramificazioni bluastre che si allargavano sul torace. -Cosa diavolo…?- -Zoro ma quando siete stati attaccati sull’isola è stato colpito?- -…Sì ma…ha detto che era solo una ferita di striscio...e poi non ne ha più voluto parlare…- -…Ho paura che…non potrò fare molto!- Rimasero tutti di sasso mentre Chopper praticava la rianimazione cardio - polmonare al loro capitano…miracolosamente dopo quasi 5 minuti il cuore di Rufy ricominciò a battere… -Bravissimo Chopper!- -Grande!- Solo Zoro non diceva nulla…era lì immobile a fissare il volto di gomma del suo amico e quello ancora spaventosamente preoccupato di Chopper…La renna aveva grosse lacrime che minacciavano di scendere e non sembrava per niente contento…Nami se ne accorse e gli chiese cosa avesse: -Una parte di me non avrebbe voluto salvarlo…una parte di me avrebbe preferito lasciarlo morire così…senza soffrire…- -Ma che diavolo ti salta in mente?- -Ti ha dato di volta il cervello?- -E tu saresti un medico????- Stavano urlando tutti quando la voce pacata di Zoro riportò la calma: -Cos’è che ancora non ci hai detto Chopper? Cos’ha veramente?- -Il proiettile che l’ha colpito…non era come tutti gli altri…è…possiamo definirlo avvelenato ma non è esattamente così…per le persone normali è letale…per chi ha poteri come noi…è in parte diverso…diciamo che ho letto di persone che sono sopravvissute anche se fra atroci sofferenze…- -Vuoi dire che potrebbe sopravvivere? Chopper…guardami negli occhi e dimmi la verità!- -Zoro…io…le persone che sono sopravvissute erano state colpite di striscio…Rufy ha preso la pallottola in pieno petto! Io…non credo che…- -Dimmi una cosa…Rufy conosceva queste pallottole? Insomma sapeva che erano pericolose, letali per una persona normale?- -Beh…qualche giorno fa è entrato nella mia cabina mentre leggevo un libro sui veleni e mi ha chiesto qualcosa…ma insomma…non credo abbia capito una parola di quello che gli ho detto…- -Io non credo…Rufy non fa mai niente per caso…non è stupido…solo ingenuo…- e così dicendo lo prese fra le braccia e lo portò nella sua cabina. Tutti lo seguirono silenziosamente mentre depositava dolcemente il capitano sul letto…sembrava che la vita non stesse abbandonando solo il corpo del loro giovane capitano ma anche quello del suo più fedele amico…tutti sapevano quanto fosse forte il legame che esisteva tra i due…qualcosa di puro e profondo e ora potevano solo immaginare quanto grande fosse il dolore dello spadaccino… -Chopper c’è qualcosa che possiamo fare per aiutarlo?- -No Zoro…possiamo solo aspettare e sperare…- -…- -Vado a preparare qualcosa da mangiare…magari se sente l’odore del cibo si sveglierà più facilmente…- -Sanji aspetta veniamo con te…tu Zoro resti qui? Se vuoi ti porto qualcosa da mangiare…- -Grazie Nami ma non ho fame…- -Non è morendo di fame che lo aiuterai…vedrai si sveglierà…se c’è qualcuno che può farcela quello è Rufy, dovresti saperlo!- -…Già…- E così facendo la giovane navigatrice se andò lasciando soli i due ragazzi. Zoro se ne stava lì, immobile seduto sul letto con la testa del suo capitano appoggiata sulle gambe… -…Io non so se mi puoi sentire e a dir la verità non so nemmeno cosa dirti…non sono mai stato bravo ad esprimere i miei sentimenti, i miei pensieri…anche con te, soprattutto con te perché non ne avevo mai avuto bisogno, ci siamo sempre capiti al volo noi…però ora ho paura di perderti e mi accorgo che nonostante quello che è accaduto ieri non ti ho mai detto quanto sei importante per me, quanto la tua presenza sia fondamentale nella mia vita…e non so se avrò mai il tempo di dirtelo…ma ti prometto che se ti sveglierai ti dirò tutto, e ti farò un gran sorriso così sarai contento…- Mentre parlava accarezzava dolcemente la testa del ragazzo, lentamente la vista gli si appannò e calde lacrime cominciarono a rigargli il viso, era la prima volta che lo vedeva così indifeso, voleva proteggerlo, doveva proteggerlo così come Rufy aveva fatto con lui… Nel frattempo la notte era scesa, la febbre di Rufy era salita alle stelle e Zoro non si era mosso di un millimetro, quando ad un tratto entrò Chopper che gli ordinò di andare a mangiare qualcosa altrimenti lo avrebbe costretto con la forza! Il ragazzo seppure a malincuore accettò di uscire da quella stanza… In cucina trovò Sanji che gli stava cucinando qualcosa di caldo -Non disturbarti tanto non ho fame…. -Sarà anche vero ma devi mangiare lo stesso!…o lo dirò a Chopper!- -Ok…- Mangiò in silenzio e uscì dalla cucina seguito dal cuoco…si diresse lentamente verso la polena, verso il luogo che piaceva tanto al loro capitano…nessuno dei due parlava, non che comunque di solito lo facessero molto se non per litigare naturalmente…quando ad un tratto Sanji parlò: -…So che non sono affari miei ma…sull’isola…è successo qualcosa fra voi due?…Non devi risp…- -Ci siamo baciati- Sanji rimase per un po’ in silenzio…non per lo shock della rivelazione, infondo lo sapevano tutti che prima o poi sarebbe successo, quanto per il fatto che Zoro, Mr Musone, glielo avesse confessato così, tranquillamente, spontaneamente… Zoro probabilmente equivocò questo silenzio perché improvvisamente sbottò: -Senti se la cosa ti da problemi non me ne frega un bel niente! Io mi sono innamorato di lui e con questo?- -…Sai un po’ t’invidio…devi volergli proprio bene…- -Non capisco che vuoi dire- rispose l’altro sempre con un tono arrabbiato -Beh…è solo che una risposta così me la sarei aspettata da Rufy, non da te…a dir la verità da te una risposta non me l’aspettavo proprio…comunque…sono contento per voi- -Noi…potrebbe non esserci mai un noi…- -Lui ti vuole bene, anche più di quanto riesca a capire, tu ne vuoi a lui…direi che esiste comunque un “voi”- -…Lui lo sapeva…- -Eh? Cos’è che sapeva? Parli del suo strano comportamento? Immagino che gli facesse molto male, insomma la pallottola, il veleno e tutto il resto…- -No…parlo del proiettile…lui si è messo davanti a me per essere colpito…o meglio per evitare che fossi colpito io! Sapeva che se anche fossi stato ferito di striscio il veleno mi avrebbe ucciso in pochi minuti mentre lui avrebbe avuto qualche possibilità di sopravvivere…- -Ma come poteva saperlo?…Credi si ricordasse di quello che gli aveva detto Chopper?…Non credo, lo sai che è sempre distratto…non avrà capito una parola di quello che gli ha detto la renna!- -Te l’ho già detto…non è stupido…sapeva che quella era una cosa importante perché avrebbe messo in pericolo la sua ciurma e l’ha capita, l’ha memorizzata e mi ha salvato la vita…a rischio della sua- -…Ma allora perché quando siete tornati sulla nave non ha detto niente? Insomma se sapeva di stare male perché non dircelo? -…- -…per non farci preoccupare…avrei dovuto capirlo subito…- -Sai perché prima ho risposto alla tua domanda? Inizialmente mi sono stupito anche io, insomma non sono certo il tipo che si lascia andare a certe confidenze…ma poi ho capito! Rufy ha un animo puro che non tollera gli inganni o le bugie ed è questa la cosa che lo rende così speciale…se io non ti avessi risposto o ti avessi raccontato un balla lo avrei in qualche modo tradito…- -…vorrei anche io incontrare qualcuno così un giorno…- -…Senti Sanji… se…se Rufy non dovesse…dannazione, sì insomma se dovesse morire io lascerei la ciurma, non potrei mai perdonarmi di averlo ucciso…perché è solo colpa mia se ora sta male, se solo fossi stato più attento non sarebbe mai successo niente! - -Non dirlo, non pensarlo nemmeno!!!- Sbottò il cuoco…poi però rilassandosi, guardando Zoro dolcemente, aggiunse: -Sai a pensarci bene siete più simili di quanto possa sembrare!- Davanti allo sguardo stupito dell’amico si ricordò che nessuno gli aveva mai raccontato quella storia…anche perché era l’unico a saperla… -Non dovrei dirtelo…mi ha fatto promettere di non parlarne mai con nessuno, soprattutto con te ma credo che mi perdonerà se servirà a farti recuperare la speranza! Comunque…ricordi quando la tua ferita sul petto s’infettò dopo il combattimento con gli uomini pesce? Il dottore disse che avevi la febbre molto alta e che non avresti mai dovuto combattere in quelle condizioni, disse anche che eri un ragazzo forte e che, se avessi superato quella notte e se la febbre si fosse abbassata, tu, probabilmente, ti saresti ripreso completamente, ma non credo che Rufy avesse capito bene questo ultimo concetto…l’unica cosa a cui riusciva a pensare era che avrebbe dovuto impedirti di combattere e che se ora stavi così male era solo per colpa sua!- -Ma…- -Cerca di capire, tu eri lì con la febbre alta e privo di conoscenza, Rufy non sapeva che pensare! Comunque rimase tutta la notte con te, non si staccò un attimo…se non durante l’alba…quando mi alzai lo trovai seduto sul balcone che fissava il sole sorgere dal mare…mi avvicinai, credevo che dormisse tanto era immobile ma poi guardando bene mi accorsi con stupore che stava piangendo…era lì con lo sguardo fisso sul mare e con gli occhi pieni di lacrime…- -…stava piangendo?- -Sì, anche io ne rimasi molto stupito, insomma non lo conoscevo da molto ma se c’era una persona che mai avrei immaginato di veder piangere, beh, quella era lui! Non si accorse subito della mia presenza ma quando si voltò vidi il dolore nei suoi occhi…si asciugò subito le lacrime e mi fece un gran sorriso, però il dolore nei suoi occhi rimase lì esattamente dov’era qualche secondo prima…comunque feci finta di niente, mi accesi una sigaretta e mi sedetti accanto a lui in silenzio. Ad un tratto con aria seria mi guardò e disse “Non sono degno di essere il capitano, quando tutti si sveglieranno gli dirò che sono liberi di fare quello che vogliono, non sono più la mia ciurma…io non li posso proteggere!” Ero sconvolto…insomma prima lo vedevo piangere e poi mi sentivo dire queste cose…non sapevo cosa rispondere. Forse credette di non essersi spiegato bene perché continuò dicendo “Quando Zoro si sveglierà digli tu quello che ti ho appena detto…io non posso più guardarlo negli occhi, l’ho tradito e se ora sta male è solo perché sono uno stupido, uno stupido ragazzo di gomma che si crede un capitano…” A quel punto era chiaro che non potevo più restarmene zitto così gli ricordai che non ti aveva certo costretto lui a combattere e che mai avrebbe dovuto anche solo lontanamente pensare di non essere un ottimo capitano, il nostro ottimo capitano, e solo il fatto che lui si preoccupasse per te, che si ponesse tutti quei problemi, lo dimostrava! Di preciso non saprei dirti quello che gli dissi ne cosa gli fece cambiare idea, so solo che ad un tratto vidi i suoi occhi illuminarsi…finalmente lo riconoscevo! Era ancora preoccupato per la tua salute ma sembrava più sereno…si alzò e ritornò dentro la tua stanza ma prima mi fece promettere che non avrei mai rivelato la nostra conversazione a nessuno, soprattutto non a te. Glielo promisi ma poi gli chiesi il perché, infondo non c’era niente di male…mi rispose che non voleva che tu sapessi che aveva pianto per te…se ricordo bene le sue parole disse qualcosa del tipo “Se scopre che mi preoccupo per lui crederà che non mi fidi…e questo non è vero, mi fiderò sempre di lui…non so neanche io perché piangessi, le lacrime venivano da sole e io non sapevo come fermarle…so solo che uscivano e che mi faceva tanto male il cuore, forse perché lui è così speciale per me!” Lo guardai stupito…per la terza volta in pochi minuti ero senza parole, non gli risposi e gli sorrisi soltanto…credo si accontentò della mia risposta perché si voltò e rientrò in casa.”- -Che testone…se solo me lo avesse detto…io…non lo so…avrei fatto qualcosa prima…insomma avrei cercato di fargli capire i miei sentimenti e forse non mi sarei preoccupato da morire ogni volta che si lanciava in qualche impresa spericolata o in qualche battaglia…o almeno non avrei avuto il rimpianto di non avergli confessato prima i miei sentimenti!- -Forse non era ancora il momento…doveva capirlo da solo…ma che questo ti serva di lezione per il futuro…non aspettare ancora! Digli quello che provi e assicurati che lui lo capisca!- -…Non avrei mai creduto di dirlo ma…hai ragione!…Grazie Sanji…- -…Non c’è di che…quando vuoi sai dove trovarmi!- Detto questo tornò alla sua cucina per riordinare un po’ e Zoro tornò da Rufy che ancora non dava segni di miglioramento…I sette giorni seguenti procedettero sempre uguali e monotoni…Zoro non usciva mai dalla stanza di Rufy se non per mangiare e per parlare un po’ con Sanji, cosa che stupì molto gli altri…Nami studiava le sue cartine, Usop sperimentava qualche nuova invenzione e Chopper stava sempre immerso tra i libri leggendoli e rileggendoli per cercare di trovare una cura o qualche informazione utile al capitano. L’ottavo giorno qualcosa ruppe la monotonia della vita sulla nave, Chopper notò che per la prima volta la febbre stava scendendo…lentamente, molto lentamente ma Rufy stava migliorando. Ma ancora non era sufficiente per affermare con sicurezza che sarebbe guarito…esisteva solo qualche possibilità in più… Passarono altri dieci giorni quando una mattina Zoro, che ormai dormiva costantemente accanto a Rufy, notò un movimento, non uno degli spasmi che spesse volte colpivano i muscoli del ragazzo e che tanto lo spaventavano, questo era qualcosa di diverso…era più regolare…Zoro lo prese fra le braccia e si sedette sul letto appoggiandoselo al petto e abbracciandolo…voleva fargli sentire che lui era lì…vicino…Appoggiò la fronte sulla testa del ragazzo che stava appoggiata sul suo petto all’altezza della spalla, poi gli diede un leggerissimo bacio, quasi un soffio, un sussurro…e fu allora che accadde…un impercettibile battito di ciglia, un debole lamento, una fievole voce… -…Z…Zo…Zoro…- -Rufy! Ti sei svegliato, stai bene?- -Io…non lo so…ho freddo!- -Hai la febbre alta per questo hai freddo, ma ora andrà tutto bene…non ti preoccupare!- -…Io…non mi ricordo…cosa è successo?- -Shh…non parlare…ora devi solo pensare a riposare! Aspetta che mi sposto così poi potrai sdraiarti…- -No…non mi lasciare, resta con me…- -Sempre…starò sempre con te…mio piccolo ragazzo di gomma! -Mi dispiace…- -E di cosa?- -…- -Ok…ora dormi!- E così dicendo gli tirò la coperta fin sopra alle spalle e lo abbracciò più stretto che potè per non lasciarselo scappare di nuovo e poi, finalmente, anche lui si addormentò. AMORE? La mattina seguente Chopper dichiarò che, seppur ancora molto debole, era più che probabile che il loro capitano sarebbe sopravvissuto! Zoro continuava a stare accanto a Rufy in attesa che si risvegliasse così da potergli parlare…finalmente dopo più di dodici ore il ragazzo di gomma aprì di nuovo gli occhi…si guardò in giro spaesato e poi vide Zoro seduto su una sedia lì accanto che dormiva…non voleva svegliarlo ma aveva fame e così cercò di alzarsi dal letto…peccato che non riuscì a reggersi in piedi e l’unico risultato che ottenne fu quello di finire in braccio a Zoro. -Ma che cav…Rufy! Dove pensi di andare?- -Ho fame…- -Ma perché non mi hai svegliato? Ti avrei portato io qualcosa!- -Beh…mi dici sempre che odi essere disturbato quando dormi e così…- -Zuccone! Ti preoccupi di disturbarmi? Ma come devo fare con te…aspetta qui! Vado a dire a Sanji di prepararti qualcosa! Intanto tu non osare muoverti da quel letto!- -Ok! Ma torna presto!- Dopo poco Zoro tornò con un vassoio carico di cibo e lo mise davanti a Rufy sicuro che questi lo avrebbe divorato in un boccone…per questo fu sorpreso quando questi si limitò a prendere una mela cominciando a fissarla… -Rufy che hai? Stai male? Vado a chiamare Chopper!- -No… aspetta…è che io…non lo so…non capisco quello che sto provando…non capisco i miei sentimenti…- Zoro cominciava seriamente a preoccuparsi…anche se Chopper diceva che stava guarendo il Rufy che aveva davanti era così diverso da quello che conosceva…sembrava triste e Zoro era terrorizzato che in qualche modo fosse colpa sua e di quello che era successo nell’isola! Con questi pensieri in testa si sforzò di parlare con un tono di voce il più normale possibile: -Perché non me ne parli…magari posso aiutarti…- -Ecco…quello che è successo sull’isola…mi dispiace…non volevo!- Zoro sbiancò…che si fosse sbagliato? Ripensò a quei momenti…il bacio…le carezze…gli abbracci…gli sguardi…non capiva cosa avesse fatto per provocare quella reazione… -Ch…che vuoi dire? Io credevo che anche tu…insomma…il bacio…- -Il bacio? Ma cosa dici…io parlavo della sparatoria! Avrebbero potuto ucciderti…bastava solo un graffio e saresti morto! E tutto per colpa mia…- -Ma tu mi hai salvato la vita! Cosa dovrebbe essere colpa tua?- -Beh…non dovevamo fermarci su quell’isola e se io non avessi mangiato tutto non l’avremmo fatto e tu non avresti rischiato di morire…quando ho riconosciuto quelle pallottole ho provato una paura tremenda…e il cuore mi ha fatto molto male…poi ho visto che stavi per essere colpito e…beh…il resto lo sai!- Zoro era rimasto a bocca aperta…impiegò qualche secondo per riprendersi e parlare: -Ma…ma perché non me lo hai detto subito? Non mi hai nemmeno detto che la tua ferita era grave…perché?- -Perché credevo che ce l’avessi con me, che mi odiassi perché ancora una volta ti avevo cacciato nei guai…avevi dovuto rischiare la vita ancora una volta per colpa mia…e non volevo vedere l’odio nei tuoi occhi, credevo che sarei morto presto e l’ultimo ricordo che volevo di te era del tuo sorriso…- -Per questo non mi hai parlato più quando siamo tornati sulla nave? Ma come hai potuto pensare che io potessi odiarti…io…se solo sapessi quanto…Rufy io ti amo più di qualsiasi cosa al mondo e quando ho saputo del veleno e di tutto il resto ho creduto di morire…Non pensare mai più che io non ti voglia bene, hai capito? Mai più perché ti assicuro che questo non potrà accadere!- -Io…quindi tu non ce l’hai con me? Anche se mi metto sempre nei guai? Anche se non faccio altro che mangiare, fare confusione e darti fastidio quando dormi? Anche se…ti hanno ferito a causa mia? Tu non sei arrabbiato con me?- A quel punto Zoro capì che non c’era nient’altro da fare se non dimostrargli con i fatti quello che ovviamente quello zuccone non capiva con le parole…in un secondo spostò il vassoio e prese il ragazzo fra le sue braccia tenendolo stretto! -Zoro?…Sai una cosa?- -Cosa?- -…Ti amo! E’ questo che si dice in questi casi vero?- -…Sì…è questo che si dice…ma ora mangia o comincerò a preoccuparmi seriamente!- -Ok…ho una fame…- E dopo aver dato un rapido bacio sulle labbra di uno Zoro sempre più meravigliato si buttò a capofitto sul cibo spazzolando tutto fino all’ultima briciola! UNA DIFFICILE CONVALESCENZA Erano passati quasi dieci giorni da quella conversazione e i due ragazzi trascorrevano la maggior parte del loro tempo insieme a chiacchierare e a coccolarsi, la paura di perdersi sembrava aver aumentato l’affetto che esisteva tra loro e non volevano separarsi di nuovo...Rufy migliorava a vista d’occhio, si stava pian piano rimettendo in forze anche se secondo Chopper non era ancora fuori pericolo, il veleno era forte e nonostante all’apparenza stesse bene doveva cercare di riposarsi il più possibile. Naturalmente il malato non era della stessa idea e, mentre Zoro si allenava, se ne andava in giro per la nave saltellando qua e là…nonostante la piccola renna gli ripetesse in continuazione di tornarsene a letto perché poteva ammalarsi di nuovo…cosa che accadde puntualmente! Zoro se ne stava tranquillo a sollevare i suoi preziosi pesi, sembrava assorto nell’esecuzione dei suoi esercizi ma in realtà teneva sempre sotto controllo Rufy seduto sulla polena…gli aveva ripetuto mille volte di non alzarsi dal letto e di dare ascolto a Chopper ma inutilmente e così si era rassegnato a sorvegliarlo di nascosto…Fu proprio grazie alle sua attenzioni che il capitano si salvò dal cadere in acqua, infatti, la febbre gli era di nuovo salita e proprio mentre se ne stava comodamente seduto sul suo posto preferito, era svenuto! Se Zoro non avesse avuto i riflessi pronti il ragazzo di gomma avrebbe corso, per l’ennesima volta, il rischio di affogare, lo spadaccino, infatti, lo vide accasciarsi lentamente e, preoccupandosi subito, lasciò cadere i pesi per correre dall’amico! Lo afferrò un attimo prima che scivolasse giù dalla nave, non perse tempo e chiamò a gran voce Chopper il quale non potè fare altro che constatare che Rufy aveva avuto una ricaduta! -Ma perché non mi ha dato retta! Avrei dovuto insistere di più…- -Non preoccuparti Chopper…fa sempre di testa sua e tu non avresti potuto fare niente per fargli cambiare idea…lo riporto a letto…- E così dicendo Zoro afferrò il ragazzo e lo riportò in cabina come aveva già fatto poco meno di un mese prima…Chopper continuò la sua visita e alla fine sentenziò che se la febbre non si fosse abbassata il prima possibile sarebbe di nuovo stato in pericolo di vita! Per Zoro quella notizia fu come ricevere un pugno nello stomaco, ma dopo lo shock iniziale, si ripromise di stargli sempre vicino…se per costringerlo a letto avrebbe dovuto rinunciare ai suoi esercizi lo avrebbe fatto senza rimpianti…Rufy era la cosa più preziosa che possedesse e non esisteva niente che per lui valesse più della sua vita! Ormai aveva deciso e appena l’altro si fosse svegliato lo avrebbe messo a conoscenza della sua decisione… Passò la notte accanto a lui sperando che la mattina portasse buone notizie…Era quasi l’alba quando sentì una voce che lo chiamava: -Zoro…mi dispiace! Sono proprio un disastro…mi sono ammalato di nuovo, vero?- Zoro si era appena addormentato e impiegò una frazione di secondo prima di identificare la provenienza dalle voce… -Ru…Rufy! Stai meglio? Aspetta che vado a chiamare Chopper!- Era arrivato alla porta quando si voltò verso il capitano con uno sguardo serio…lo fissò un attimo e poi gli disse: -Dopo che Chopper ti avrà visitato io e te dobbiamo fare una bella chiacchierata!- Così dicendo aprì la porta e se ne andò…senza accorgersi dell’effetto che quelle poche parole avevano avuto sul povero Rufy…Il ragazzo di gomma era rimasto praticamente impietrito…sentì gli occhi riempirsi di lacrime e un’idea si fece largo nella sua mente, la stessa che per tutti quegli ultimi dieci giorni aveva cercato sempre di ricacciare indietro… PAURA…TERRIBILE PAURA… E così è successo…infondo me lo aspettavo che prima o poi si stancasse di me! E come dargli torto…sono di nuovo qui sdraiato su questo letto con la febbre e lui ha dovuto passare l’ennesima notte in bianco per vegliarmi! Io ho cercato in ogni modo di non essere un peso per lui…anche quando avevo a malapena le forze per reggermi in piedi, ho sempre cercato di mostrarmi forte e in forma perché non volevo si preoccupasse per me ma evidentemente non è servito a niente!…Ha perso un sacco di tempo per starmi vicino e, rispetto al solito, si è allenato molto di meno…sarà solo colpa mia se non riuscirà a realizzare il suo sogno e io non potrei mai accettarlo…se decidesse di lasciarmi non potrei fare altro che capirlo anche se mi si spezzerà il cuore…ma non voglio essere la causa della sua infelicità per cui rispetterò la sua scelta e mi farò da parte! Spero solo che non decida di abbandonare la nave…non lo sopporterei…ma infondo perché no? Non sono in grado nemmeno di prendermi cura di me stesso…come posso avere la pretesa di proteggere qualcun altro! Dopo tutto quello che è successo come potrà ancora fidarsi di me? Mentre Rufy pensava a tutte queste cose Chopper lo aveva visitato e, dopo aver constatato che la febbre era effettivamente scesa, la piccola renna potè finalmente rilassarsi e tranquillizzare tutti! Anche questa volta il capitano se l’era vista brutta ma ce l’aveva fatta…adesso, però avrebbe dovuto riposarsi e non fare come voleva… -Hai capito Rufy? Se ti rivedo in giro senza il mio permesso non mi interesserà più che tu sia il mio capitano o uno dei pirati più forti di tutti i mari perchè puoi stare tranquillo che questa volta ti butterò in acqua con le mie stesse mani!- E così dicendo la piccola renna se andò lasciando un po’tutti meravigliati da tanta risolutezza! Dopo poco nella stanza restarono solo il malato e lo spadaccino che si sedette ai bordi del letto e, fissando l’altro negli occhi, cominciò a parlare…si era preparato il discorso e nella sua testa era anche facile: avrebbe detto a Rufy che finché non si fosse completamente ristabilito non lo avrebbe lasciato solo nemmeno un secondo, non voleva rischiare di perderlo perché era troppo importante per lui! Insomma niente di complicato… -Senti Rufy mentre stanotte stavo qui ho preso una decisione importante…- Peccato che Zoro non avesse inserito tutte le variabili possibili nel suo progetto…il cuore pieno di paura di Rufy era una di quelle! -Senti Zoro so già quello che mi vuoi dire…e ti capisco! Insomma anche se non sono tanto intelligente so accorgermi quando qualcosa non va e quindi sono pronto ad accettare la tua decisione anche se questo mi farà soffrire molto…tu hai la tua vita davanti, dei progetti, dei sogni e non è giusto che io te li rovini solo perché sono uno stupido ragazzo di gomma che non riesce nemmeno a badare a se stesso! Solo, per favore, non lasciare la nave…non te lo chiedo per me ma per tutti gli altri, ti vogliono bene e poi sono sicuro che con te a bordo si sentono molto più sicuri!- Zoro, che non aveva capito una sola parola di quello che il ragazzo aveva detto, era rimasto ad ascoltarlo con un espressione sempre più meravigliata…ma come gli erano venute certe idee? Lasciare lui, la nave…forse la febbre gli aveva cotto il cervello! Con un sospiro si preparò a fare un discorso molto più complesso di quanto aveva pensato all’inizio…era chiaro che qualcosa non andava e bisognava chiarire in fretta la situazione prima che le cose andassero oltre…aveva atteso sin troppo! -Da quando ti conosco non ho mai pensato veramente che non tu non fossi intelligente…questo almeno fino a due minuti fa! Insomma…ho sempre saputo che non sei un genio ma non ti ho mai ritenuto stupido…per cui mi domando come cavolo ti sono venute in mente cose tanto stupide quanto quelle che hai appena detto! Io volevo solo dirti che ho deciso di restarti accanto ogni minuto da adesso fino a che Chopper non mi dirà che sei completamente guarito…e non guardarmi con quella faccia meravigliata! Credevo avessi capito che tu sei la cosa più importante del mondo per me…è stando accanto a te che io voglio realizzare il mio sogno e mantenere la promessa che feci tanto tempo fa! Come fai a pensare che io voglia andarmene, lasciare la nave, gli altri? Come fai a pensare che io voglia lasciare te?- -Beh…io…vedi tutti quelli a cui io voglio bene prima o poi se ne vanno! Quindi ho creduto che stessi per farlo anche tu…- Zoro lo guardò dolcemente e gli prese una mano fra le sue…intuiva solo in quel momento che dietro a quel ragazzo dall’aria sempre allegra esisteva una persona che provava dolore come tutti gli altri… -Ti riferisci a Shank? Lui se ne andò perché doveva farlo, non per causa tua…lo sai…- -Sì…beh…non parlo solo di lui…mi riferisco ai miei genitori…- -I tuoi…ma io credevo che i tuoi genitori fossero morti!- -Sì è vero, quando io ero appena un neonato…però…per un bambino non è facile comprendere cosa significa morire e poi tutti mi dicevano che se ne erano andati via lontano in un posto dove io non avrei mai potuto raggiungerli! Cerca di capire, da piccolo io ero un vero disastro…più o meno come adesso…e mi ero messo in testa che se loro se ne erano andati lasciando me e Ace da soli era solo per causa mia! Magari avevo combinato qualcosa di sbagliato e avevano deciso di partire verso questo luogo misterioso e lontanissimo che io non avrei mai potuto trovare! Ci misi un bel po’di tempo prima di capire come stessero veramente le cose! E quando finalmente lo accettai se andò anche Ace…- -Tuo fratello?- -Sì…lui mi aveva cresciuto facendomi da padre e da madre nonostante fosse poco più grande di me…ma lui aveva sempre voluto fare il pirata e così, quando fu sicuro che io me la sarei cavata anche da solo, partì con l’equipaggio di una nave che si fermò per rifornirsi sull’isola! Non mi disse niente…mi lasciò solo una lettera…la lessi mille e mille volte…la imparai a memoria…non potevo credere che se ne fosse andato! Insomma noi avevamo deciso che saremmo partiti insieme, che saremmo diventati pirati insieme…e invece lui se n’era andato da solo lasciandomi sull’isola! Aspetta…ho ancora la lettera…è un po’rovinata ma ancora leggibile! Se vuoi vederla è dentro a quel cassetto!- Zoro era rimasto senza parole…non gli aveva mai parlato così apertamente del suo passato…e lui non aveva mai immaginato quanto dolore questo nascondesse! Finalmente aveva anche capito le parole che Ace gli disse quella notte sul ponte…“non voglio che soffra sentendosi abbandonato di nuovo da qualcuno che ama…e non mi riferisco a Shank…” Lentamente aprì il cassetto e prese la lettera…senza mai lasciare la mano di Rufy cominciò a leggerla: Caro fratellino, ho fatto in modo di partire prima del tuo risveglio così non avrei dovuto salutarti di persona…perdonami se non ho il coraggio di farlo ma non so proprio dove trovare la forza! Non odiarmi per aver infranto la promessa che ti avevo fatto che un giorno saremmo partiti insieme, ma non posso più aspettare…hai presente la nave arrivata in porto qualche giorno fa? Beh, ho conosciuto il capitano, un tipo simpatico…comunque…parlando gli ho detto che volevo fare il pirata e lui mi ha proposto di seguirlo e di partire con la sua nave! Ero così felice…gli dissi che però avevo un fratello e che anche tu volevi fare il pirata…insomma gli chiesi se potevo far venire anche te. Mi guardò negli occhi e mi disse di no! O andavo da solo o non partivo…ti giuro che volevo dirgli di no, che senza di te non me ne sarei mai andato ma la mia bocca riuscì a dire solo: Ok! Vengo da solo! E così ora eccomi qui a scriverti questa lettera…so di averti ferito e so anche che impiegherai parecchio tempo prima di smettere di essere arrabbiato con me…ti capisco…ma so che un giorno capirai…il richiamo del mare è forte e quando anche tu lo sentirai comprenderai la mia scelta e forse riuscirai a perdonarmi! Cercherò di tornare il prima possibile…se tu sarai ancora lì ad aspettarmi ti prometto che ti porterò via con me, se, invece, sarai partito ti giuro che, dovessi girare tutto il mondo e impiegarci tutta la vita, ti troverò e chiarirò le cose con te! Ora si è fatto tardi…devo andare, la nave sta per partire e fra poco ti sveglierai…ti voglio bene Rufy! Questo non dimenticarlo mai…ci rivedremo un giorno…ne sono sicuro! Ace Zoro non disse niente…piegò silenziosamente la lettera e la ripose di nuovo nel cassetto! C’era ancora dell’altro se lo sentiva e così aspettò che l’amico proseguisse nel suo racconto…non dovette aspettare molto… -Ace mi conosceva bene…aveva indovinato perfettamente la reazione che avrei avuto leggendo quella lettera…corsi giù al porto sperando che la nave fosse ancora lì…ma non c’era! Scrutai l’orizzonte e individuai un punto lontano…decisi che era la nave su cui era salito Ace e così mi tuffai in mare cercando di raggiungerla! Sapevo nuotare bene ma non andai lontano…mi riportarono a riva dei pescatori che mi trovarono infreddolito e tremante attaccato ad una tavola che cercavo di raggiungere quel puntino all’orizzonte che ormai avevo da tempo perso di vista! Per il mese seguente non parlai con nessuno…passavo il tempo a leggere e rileggere quella lettera e a urlare contro il mare che, con il suo richiamo, si era portato via mio fratello! Dopo quel mese decisi che non sarei diventato un pirata qualsiasi ma il Re dei Pirati, avrei trovato One Piece e l’avrei fatta pagare a mio fratello…volevo che capisse che la decisone di andarsene era quella sbagliata, volevo che rimpiangesse il fatto di non avermi portato con lui…continuai a vivere la mia vita e, dopo qualche settimana arrivò Shank…Sai bene cosa lui abbia significato per me…quello che non sai è che fu solo merito suo se smisi di odiare di mio fratello! Un giorno mentre parlavamo gli raccontai tutta la storia…mi guardò negli occhi e con lo sguardo severo mi disse che non sarei mai diventato il Re dei Pirati! Provai a protestare ma lui continuò…ricordo le sue esatte parole…”Se vuoi diventare il Re dei Pirati e trovare One Piece devi avere anche le motivazioni giuste o non ce la farai mai…tuo fratello ti ha ferito e tu sei arrabbiato, è normale, lo capisco…ma non puoi prendere il fatto di fargliela pagare come motivazione per essere un pirata! Per essere il migliore devi avere cuore, devi lottare per quello in cui credi, devi essere spinto dall’amore per la vita di mare e per il mare stesso, non dall’odio verso qualcuno! Ace ha fatto una scelta…non criticarlo, rispettalo per questo perché ha avuto coraggio e non credere che per lui sia stato facile lasciarti…accetta la cosa e vedrei che starai subito meglio!” Ripensai molto a quelle parole e, senza quasi rendermene conto, smisi di avercela con mio fratello…non volevo più fargliela pagare, volevo solo che fosse orgoglioso di me!- -E poi anche Shank se ne andò…- -Sì…ma m’insegnò molto e io non gli devo solo la vita…lui mi ha regalato un sogno! Comunque…poco dopo che partì, scrissi una lettera ad Ace in cui gli raccontavo di Shank, del frutto del diavolo, del mio sogno…naturalmente gli feci sapere che non ce l’avevo più con lui e che speravo di rivederlo presto…ero sicuro che avrebbe mantenuto la sua promessa e che mi avrebbe trovato…- -Perché non me ne hai mai parlato?- -Non lo so…forse avevo paura…paura che tu non mi capissi…che non mi volessi più! Perdere anche te è la cosa che mi terrorizza di più al mondo…- Zoro aveva le lacrime agli occhi…si era sempre preoccupato delle sue paure senza mai rendersi conto che il suo comportamento avrebbe potuto ferire Rufy…Senza pensarci due volte tirò a sé l’amico e lo abbracciò stretto. Dopo un attimo di silenzio disse infine la frase che finalmente spazzò via tutti i dubbi dal cuore di Rufy: -Zuccone! Ti assicuro che non succederà mai…neanche se mi spareranno, mi legheranno o mi tortureranno, io non ti lascerò mai! Io tornerò sempre da te!- Rufy era finalmente sicuro dell’amore dell’altro, e sentiva il cuore scoppiare dalla felicità…dolcemente si staccò dall’abbraccio e fissò gli occhi verdi dell’amico, quegli occhi profondi che tanto amava…osservò una lacrima staccarsi da quegli occhi e scendere lungo la guancia…con un dito ne seguì il percorso arrivando fino alla bocca di Zoro che nel frattempo era come ipnotizzato da quel tocco. Lentamente Rufy si avvicinò al viso dello spadaccino e, sempre guardandolo negli occhi lo baciò, prima leggermente, quasi un soffio…poi sempre più intensamente finché entrambi non resistettero più e si lasciarono andare ad un lungo bacio appassionato…Rufy infilò veloce le mani sotto la maglietta dell’amico e, staccandosi giusto un secondo dalla bocca dell’altro, gliela sfilò rapidamente, poi lasciò che Zoro facesse altrettanto con la sua e infine tirò decisamente lo spadaccino sotto le coperte con lui…Quel giorno fecero l’amore per la prima volta e unirono la loro anima per sempre! La mattina li sorprese abbracciati e felici… -Se Chopper sapesse che invece di farti riposare ti ho strapazzato così mi butterebbe in acqua…- Rufy rispose ridendo: -Probabilmente hai ragione…ma visto che non ti voglio nel mio letto tutto bagnato d’acqua non glielo racconteremo!- -Ah sì? E quindi se arrivassi qui da te tutto bagnato come un pulcino tu mi butteresti fuori dal letto?- rispose Zoro sempre mantenendo il tono scherzoso usato dal compagno. -Beh…dipende!- -E da cosa?- -Da quello che mi permetterai di fare con il tuo corpo tutto bagnato…-e a questa maliziosa insinuazione aggiunse uno sguardo che fece venire i brividi d’eccitazione a Zoro. -Ma lo sai che puoi farmi tutto quello che vuoi…- -Ah sì…allora devo cominciare a fare pratica…- Così dicendo appoggiò una mano sull’ampio torace di Zoro facendola scendere delicatamente fino alla vita e poi più giù…tutto questo senza staccare gli occhi da quelli dell’amico che si stava visibilmente godendo quelle carezze…infine gli diede un bacio e con il solito sorriso infilò la testa sotto le coperte per continuare l’opera.
  
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