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Autore: demonsjnside_    02/07/2014    0 recensioni
“Sei deficiente Luke?” disse una voce bassa, leggermente roca. Che bello, qualcuno che diceva che Hemmings era deficiente!
“Hai invitato qualcuno qui sopra? Qualcuno che è per giunta una ragazza?” disse un’altra voce.
Salii ancora le scale e li vidi.
[Tratto dal racconto]
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Prima serata con loro.
Aprii gli occhi, ma nonostante tutto ero al buio, c’era solo una flebile luce che entrava dai buchi delle persiane che avevo dimenticato di aprire quella mattina. Dei ragazzi non c’era l’ombra, possibile che fosse solo un sogno? Possibile che io non mi fossi mai svegliata quella mattina? Mi stavo ponendo quelle domande quando un rumore di pentole mi fece scattare in piedi.
Scesi le scale lentamente e li vidi. Luke, Ashton e Calum che avevano preparato la tavola per la cena.
Dov’era Michael? Probabilmente in cucina
“Vai a chiamare Axelina, la cena è quasi pronta e si deve svegliare.”disse Luke ad Ashton che nel frattempo era andato in cucina dicendo qualcosa che non avevo compreso.
“Non ce ne sarà bisogno, la dormigliona si è svegliata.” Disse una voce alle mie spalle. Michael, ecco dov’era.
“Dormito bene?” mi chiese Calum salendo le scale per avvicinarsi a me.
“Direi di si..” mormorai guardando prima lui e poi gli altri tre.
“La cena è pronta!” disse Ashton uscendo dalla cucina “Oh che onore avere la dormigliona sveglia!” aggiunse ridendo mentre mi guardava.
Scesi le scale e mi andai a sedere a tavola. Luke si sedette di fronte a me, era silenzioso. “Che hai?” gli chiesi
“Niente, non preoccuparti.” Rispose subito dopo.
Calum si sedette alla mia sinistra, a capotavola. Ashton era in cucina a preparare i piatti ed ero certa che si sarebbe seduto alla mia destra, invece con mia grande sorpresa ci si sedette Michael.
Ashton portò i piatti.
Aveva cucinato qualcosa di semplice, ma si era impegnato: Omelette con sottilette e prosciutto e come contorno delle patatine fritte.
Insomma, una cena leggera.
“Non me ne ero accorto … I due tinti sono seduti vicini.” Disse Luke ridendo, Michael sorrise, anche io.
“Allora, ora voi mi spiegate perché avete invaso la mia vita in neanche un giorno.” Dissi cambiando discorso.
“Hai il ciclo?” chiese Calum, tutti lo guardammo esterrefatti
“Non sarei così tranquilla se avessi le mie cose.” Gli risposi, risero.
“Allora penso che possiamo dirle tutto, o meglio, quasi tutto.” Disse sorridendo.
“Parlate.”
“Noi abbiamo un problema Ax … E io pensavo che tu potessi aiutarci.” Disse Luke guardandomi.
Stavo per rispondere quando Ashton parlò:
“Non è il momento di continuare.” Michael annuì.
Sbuffai finendo di mangiare, ma rispettai la loro decisione.
“Potresti solo tenerci qui con te?” chiese Michael con voce monocorde. Annuii, mi fidavo di quei quattro e non sapevo perché.
“Dopo vi preparo i letti.” Dissi ricevendo quattro sorrisi riconoscenti.
“Non voglio andare a scuola domani e per il resto della settimana. Tanto non facciamo niente.” Dissi mentre prendevo i piatti e li portavo in cucina.
“Vuoi una mano a lavarli?” chiese Ashton.
“Non preoccuparti! Andatevi a spaparanzare sul divano” dissi mentre lui si allontanava ridendo.
Qualcuno però entrò lo stesso, era Michael.
“Ti aiuto? Non accetto no come risposta.” Disse il tinto avvicinandosi a me. Annuii iniziando a lavare i piatti.
Non avevo il coraggio di dire qualcosa, quella piccola distanza che c’era tra noi due mi aveva fatto venire le farfalle nello stomaco.
“Non parli?” mi chiese mentre lavava alcuni bicchieri.
“Te non parli mai …” mormorai.
“Noto tanti piccoli dettagli, sai? Tipo la paura che avevi negli occhi quando ci hai conosciuti la prima volta.” Disse abbassando lentamente la voce.
Ero sicura che lo sapeva.
“Oppure il rumore del letto quando ti sei alzata.” Sussurrò avvicinando le sue labbra al mio orecchio sinistro. Tremai.
La conversazione si chiuse con la sua frase. Finimmo di asciugare i piatti e andammo dagli altri che discutevano dell’anno scolastico, mentre erano seduti sui divani.
“Film?” chiesi guardandoli.
I ragazzi accettarono la proposta e scelsero Scary movie 3, un film stupido, ma divertente.
Ci ritirammo nelle nostre camere a mezzanotte passata e io ovviamente non avevo sonno.

 
   
 
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