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Autore: weeping_angel    02/07/2014    1 recensioni
Questa storia, la mia storia, racconta come ho compreso che alla fine non si vive, alla fine si sopravvive.
Genere: Drammatico, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Sono nata in un piccolo paesino vicino ad Ankara, in Turchia. Per problemi economici la mia famiglia si è dovuta trasferire in Sicilia, a Ragusa. Sono arrivata lì all'età di appena tre anni e non ho avuto particoli problematiche per la lingua quanto per l'inserimento nel gruppo sociale, soprattutto a scuola. Dopo i primi anni alle elementari sono riuscita ad ambientarmi e ho iniziato a trovare le mie più grandi amicizie negli ultimi due anni della scuola elementare. Alla conclusione del quinto anno i miei genitori hanno scelto di mandarmi nella migliore scuola media del luogo con le mie due migliori amiche, ma a quasi metà dell'anno scolastico abbiamo deciso di cambiare città visto che mio padre aveva trovato lavoro altrove. Arrivate le vacanze Natalizie sono andata a Siracusa per proseguire gli studi delle medie in una discreta scuola mal andata. Il mio primo anno lì, anche se incompleto visto che mi ero trasferita solo a metà anno, è stato un vero e prorio inferno. Il primo giorno tutti cercavano di farmi sentire la benvenuta, ma col tempo tutto è cambiato. I volti che dapprima mi sembravano essere così amici sono cambiati trasformandosi in volti totalmente nuovi, quasi estranei. Non riconoscevo più nessuno, ma col tempo mi sono accorta che le persone non cambiano col tempo, semplicemente rivelano ciò che sono realmente, rivelano il loro vero volto scoprendosi di tutte quelle maschere indossate in partenza, ma che poi finiscono per cadere. 
Tuttavia sono stata tanto forte da superare tutto anche se con grandi difficoltà, ma soprattutto, sola...sempre sola. Mi teneva in piedi solo il pensiero che, come ho sempre fatto, avrei superato tutto. Così è stato. Alla fine dell'anno sono partita con mia madre per andare da mia zia, in Germania e ciò mi ha distratta da tutto anche se sapevo non sarebbe durato molto. Ho trascorso una bella vacanza, ma sono dovuta tornare. Il secondo anno tutto era cambiato perchè finalmente riuscivo a distinguere i volti reali da quelli finti delle ragazze che ti sorridevano per poi pugnalarti appena distoglievi lo sguardo. Dopo tanto tempo sprecato con persone sbagliate ho finalmente trovato colei che mi avrebbe sopportata per tre lunghi anni senza mai stufarsi della mia acidità. Ho riiniziato ad uscire il sabato sera con l'amica che nonostante tutti gli ostacoli è sempre stata al mio fianco. E così ho superato un'altro faticoso anno. In estate sono partita di nuovo per fuggire dagli ostacoli e dai problemi di tre mesi in solitudine. Poi sono dovuta tornare per iniziare il terzo e ultimo anno, nonchè il più difficile. 
Ho iniziato bene, finalmente sapevo chi erano i miei amici e chi invece i miei nemici. Fino a febbraio è andato tutto bene...poi ho conosciuto lui. Il mio lui. Lui che mi ha insegnato a non  amare mai nessuno. Perchè abituarsi ad una voce, un abbraccio, un bacio, se poi tutto scompare come per magia e lascia solo il vuoto? Ho imparato a mie spese a non amare. Mi sono serviti tre lunghi mesi per comprendere la gravità di ciò che avevo fatto. Non avevo mai commesso un errore grande quanto affezionarmi ad una persona tanto da non poterne fare ammeno, non mi era mai capitato di amare. Tuttavia quondo ho compreso che mi stavo legando a una persona, quando ho capito che stavo lasciando radici ho posto la parola FINE commettendo un errore ancora più grande. Avevo deciso di proseguire per la mia strada perchè io ho semplicemente già scelto. Ho scelto di non essere la fragile principessa che attende paziente il proprio principe azzurro, ma di essere la forte guerriera che lotto e che vince. Ho deciso di non fidarmi mai di nessuno pur di non essere tradita. Ho decito di non avere aspettative pur di non essere delusa. Ho deciso di essere la soldatessa che cade e si rialza. Che piange di notte e che sorride di giorno. Ho semplicemente scelto di apparire sempre forte, indistruttibile, quasi di ferro. Per questo ho posto fine alla nostra meravigliosa storia. Ho deciso di andare avanti e di farlo sola, com'è sempre stato e come sempre sarà. Perchè infondo è questo ciò che è giusto. Solo le persone forti fanno i conti con la solitudine, tutti gli altri riempiono il vuoto con chiunque. Quindi ho deciso di affrontare tutto ciò da cui sono sempre scappata, ho deciso di dimostrare di essere la soldatessa che lotta contro tutto e tutti e che vince. Quest'estate non parto. Rimango quì a fare i conti con tre mesi di sano divertimento con gli amici, col mare, il sole, i cockteil, le feste in piscina, i falò sulla spiaggia e tutto ciò che ho sempre desiderato con le persone che mi vogliono bene. Ma se c'è una cosa che ho imparato è che alla fine non si vive, alla fine si sopravvive.
Questa è la mia storia, la storia di una quattordicienne problematica che si rifugia nei libri, nei testi, in tumblr, nella musica e in tutto ciò che la allontana dalla dura realtà.
   
 
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