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Autore: Angelic_Girl    02/07/2014    1 recensioni
E' da qualche anno, ormai, che Kurt si è trasferito a NewYork, con una nuova vita e nuovi sogni, alcuni dei quali mai si realizzeranno. Il suo cuore e i suoi occhi appartengono da allora ad un giovane sconosciuto, il suo dirimpettaio, che Kurt osserva suonare la chitarra e vivere la sua vita, appollaiato ora dopo ora, mese dopo mese alla finestra, come ipnotizzato da quel ragazzo che lo attira tanto.
Quanto vorrebbe parlagli, quanto vorrebbe accarezzare i suoi riccioli mori.
E' impossibile, si dice Kurt. Ma niente lo è quando c'è il vero amore.
Chissà che le sue fantasie non diventino realtà.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ho avuto la tosse e la febbre alta. Mi sono spaventato perchè l'amica del mio ragazzo ha avuto un inizio di polmonite e ho pensato fosse meglio rimanere a casa al caldo-

Ed il premio come miglior inventore di balle su due piedi va al signor Kurt Hummel.

-Mmm- grugnì l'uomo che il ragazzo aveva di fronte -Ora come stai?-

-Meglio, grazie-

-Va', prendi il grembiule e datti da fare. Non prender freddo, altrimenti perderò un dipendente per qualche altra settimana-

-Ehm...-

-E tu perderai il lavoro- concluse Gunther avviandosi dietro al bancone.

Kurt afferrò il concetto, sfrecciò a recuperare il suo grembiule e lo indossò con un movimento agile. Rispose con una smofia all'occhiata di Rachel, che prendeva le ordinazioni al tavolo 6 con un sorriso tutto denti.

La ragazza passò accanto a Kurt -Tutto a posto?-

-Si. Ho temuto d'avere la polmonite, sai...- disse lui ammiccando.

Rachel soffocò una risata, mentre scompariva sul retro con il suo blocchetto. Kurt sospirò, recuperando uno dei vassoi che attendevano d'esser consegnati e lo trasportò velocemente al tavolo che diceva il foglietto allegato al cibo.

-Kurt- lo chiamò Rachel affacciata alla porta -Al 3- disse quando il ragazzo le fu vicino, consegnandogli un altro vassoio colmo. Poi il suo sguardo si spostò oltre il biondo e sul suo viso comparve un'espressione emozionata -Guarda chi c'è- sussurrò.

Lui si voltò verso l'entrata sentendosi arrossire. Sollevò una mano quando Blaine sorrise solare e gli si avvicinò, percorrendo tutto il locale come con le ali ai piedi.

-Salve- disse facendo un cenno a Rachel e sfiorando il viso di Kurt, che però frappose un indice tra le loro labbra.

-Non qui, ti prego. Rischio il licenziamento, lo sai-

-Tanto l'atto osceno di avvicinare la bocca alla tua l'ho già fatto-

-Non è affatto- fece Kurt ridendo leggermente -un atto osceno-

Il viso del moro era irresistibile -E allora baciami, per favore- bisbigliò mordendosi un labbro e dondolando a destra ed a sinistra.

-No- sorrise Kurt, più per provocarlo che per altro. Detto ciò si voltò di nuovo per consegnare le altre ordinazioni, sculettando più del suo solito.

Blaine scosse la testa, poi si accomodò su uno degli alti sgabelli accostati al bancone ed ordinò qualcosa da bere.

Pochi minuti dopo il biondo superò la postazione dell'altro correndo in punta di piedi: Blaine lo afferrò per la maglietta e lo costrinse a girarsi -Cameriere- scherzò, allontanando il bicchiere dalle labbra.

-Desidera?-

-Potrei ordinarla?-

Kurt rise -Non sono nel menù, mi spiace-

-Dovrà aggiornarlo allora-

-Che idiota che sei-

-Woah, piano con i termini offensivi- sbottò Blaine sorridendo, senza lasciar andare la maglia dell'altro.

-Mi fai andare o sono costretto a lanciarti questo vassoio in testa?-

Il moro rise leggermente, mollandolo -Sei il mio amore- sussurrò poi, quando il suo viso tornò più serio.

L'altro gli lanciò un bacio, precipitandosi a servire i clienti.

-Allora, Blaine- disse Rachel poggiandosi con i gomiti sul bancone.

-Parti la settimana prossima, eh?-

La ragazza annuì mostrando tutti i suoi denti brillanti, l'altro però non riuscì ad imitarla -Kurt è davvero... triste per il fatto che tu te ne vada- disse a voce bassa -Sei la persona più importante per lui-

-Sei tu quello a cui tiene di più, fidati. Io non mi aspettavo questa sua reazione. Mi dispiace così tanto...-

Il moro abbassò lo sguardo, inumidendosi le labbra -Non te l'ho detto per convincerti a restare, volevo solamente farti sapere quanto Kurt ti voglia bene-

-Io...-

-Non conosco amici che provino un affetto tanto forte l'uno per l'altro. Generalmente un altro, al posto di Kurt, sarebbe stato triste perchè non era lui a viaggiare. Sarebbe stato geloso. Lui invece era abbattuto perchè tu lo avresti lasciato partendo per l'estero-

-Lo so, e sono fiera di avere un amico come Kurt-

Blaine sospirò una risata -Rachel... Le persone si montano la testa quando diventano popolari. Non dico che tu sia così, ma vorrei solo... Non scordarti di Kurt-

L'altra si accigliò leggermente -Non potrei mai. Ma mi fa piacere che ti preoccupi per lui-

-E' l'amore della mia vita- dichiarò il moro arrossendo. Non l'aveva mai detto più chiaramente a qualcuno che non fosse Kurt, ma ne era certo e ne andava orgoglioso -Non posso permettere che stia male. Nè per mano degli altri nè tanto meno per mano mia. Ti chiedo di non dimenticarti di lui, perchè sei speciale per Kurt-

Rachel socchiuse la bocca.

-E a me sinceramente sei molto simpatica, quindi fa' una telefonata anche sul mio qualche volta- scherzò Blaine per far evaporare quell'aria di pesante serietà che si era creata.

La ragazza scoppiò a ridere -Sarà fatto- disse con un sorriso.





 

Il suono del campanello fece quasi sussultare Rachel, intenta a piegare gli ultimi vestiti destinati a viaggiare con lei.

Lasciò perdere il suo lavoro, dirigendosi alla porta mentre si pettinava i lunghi capelli scuri con le dita, poi spalancò l'uscio trovandosi di fronte due ragazzi.

-Ciao ciao- sorrise Blaine alzando una mano.

Kurt si sforzava di tirar su le labbra, ma i suoi occhi esprimevano una tristezza immensa: "perchè sono venuto?" sembrava chiedersi con quell'espressione infinitamente angosciata.

-Ragazzi! Che ci fate qui?- chiese la ragazza scostandosi per farli entrare.

La voce del biondo quando rispose era spenta -Visita-

-Sapevamo che stavi facendo le valigie, non potevamo non venire a romperti un po' le scatole. E poi Kurt deve criticarti sui vestiti che porti con te-

-Non è vero- ribattè lui sbuffando una risata. Poi Blaine tirò fuori una mano da dietro la schiena, rivelando un pacchetto che porse a Rachel.

Lei emise un gridolino emozionato, prendendo la confezione costituita da carta lucida fucsia e un fiocco rosa in cima. Era morbido, quindi doveva trattarsi di un indumento.

-Come vi è saltato in mente?-

Blaine osservò la giovane scartare il regalo con gesti goffi ed emozionati -Non potevamo lasciarti partire così, senza qualcosa di nuovo da mettere addosso-

Il sorriso che apparve sul volto di Kurt mentre Rachel sollevava la camicetta che aveva ricevuto era visibilmente triste. Le lacrime gli offuscarono la vista, ma lui cercò in tutti i modi di non darlo a vedere.

-E' bellissima- disse Rachel che non riusciva a smettere di ridere per la gioia -Vi voglio così bene-

Il moro l'abbracciò -L'ha scelta Kurt- disse, spostando lo sguardo sul suo ragazzo aspettandosi che dicesse qualcosa.

Lui aprì la bocca, che però subito si distorse in una linea dura.

Singhiozzò, strizzando gli occhi chiari dai quali sgorgarono delle lacrime calde e veloci che corsero giù per le sue guance arrossate. A quel punto Blaine sospirò comprensivo e lo strinse dolcemente a sè, seguito da Rachel.

-Ehi- lo chiamò quest'ultima -Non sto andando a morire- disse accarezzandogli il viso.

-Mi mancherai così tanto- sussurrò il biondo, lasciandosi stringere dai due, che lo avvolgevano come genitori.

Poi Blaine si allontanò sorridendo leggermente, e lasciò che fosse Rachel a consolare Kurt.

Lei gli posò le mani sulle spalle -Sarò qui dopo quindici giorni esatti- disse mentre l'altro tirava su col naso, strofinandosi un occhio.

-Si. Io... ti voglio bene-

-Anche io-

Dopo qualche secondo di silenzio, interrotto unicamente dai singulti di Kurt, il moro portò le mani sui fianchi -Be', non siamo qui per deprimerci- sorrise.

-Hai ragione- annuì l'altro, mentre Rachel li trascinava entrambi sul divano.

-Fermi qui, preparo un tè e lo beviamo tutti insieme- annunciò tendendo le mani per farli restare seduti, prima di sgattaiolare in cucina.





 

-Cosa sono questi rumori, ragazzi? Non voglio che mi bagnate i cuscini- fece Rachel entrando in soggiorno con un vassoio pericolosamente in bilico tra le mani.

Blaine sospirò un ultimo bacio sulle labbra di Kurt prima di voltarsi, rosso in viso, e sollevarsi lentamente da dosso al biondo, che a sua volta si mise seduto con il fiatone.

-Scusa, Kurt era triste- disse Blaine divertito, osservando Rachel posare il vassoio sul tavolino che avevano di fronte.

Lei scoppiò a ridere e prese in mano una delle tazze colme e bollenti.

Il moro ne passò una all'altro, sfiorandogli dolcemente le dita e guardandolo negli occhi con quella tenera espressione che solo lui era capace di assumere.

Kurt si morse un labbro -Grazie-

-E' importante sapere che in Italia fa caldo- iniziò Blaine dopo aver sorriso al biondo, parlando con il tono di una guida turistica -Quindi dovrai portare con te abiti più leggeri, tieni conto di questo-

-Lei riesce a tenere le braccia nude anche con dieci gradi sotto lo zero- fece notare il biondo sorseggiando il liquido dolce -Non c'è bisogno di avvisarla. Se qui va in giro a maniche corte in inverno credo che lì passeggerà tranquillamente in costume da bagno-

-Ora non esageriamo- disse lei scoppiando a ridere -Sono leggermente atermica, ma non per questo camminerò senza vestiti per la strada-

Alle risate di Rachel si unirono quelle dei due ragazzi.

-Lo spero- fece Kurt.





 

-Dormi da me?-

-Certo-

Il biondo sospirò, prendendo tra le dita una mano dell'altro -Grazie, ho bisogno di averti accanto-

Voleva solo che non avesse bisogno di chiederlo. Desiderava che Blaine gli dicesse "okay, passo la notte nel tuo letto ad abbracciarti e coccolarti", senza che fosse Kurt a dover invitarlo.

Ed ora che la sua migliore amica stava per partire lui necessitava affetto più che mai.

-Lo so, io ci sono sempre- il giovane saldò la stretta tra i due -Ti amo con tutta l'anima, lo sai questo?-

Kurt annuì arrossendo, mentre scendeva le scale della palazzina dove abitava Rachel -Ti amo anch'io- sussurrò.

Dopo una manciata di minuti, entrambi si trovavano lungo la via di casa e, a causa del freddo -ma non solo-, stretti l'uno all'altro intenti a soffiarsi a vicenda dolci frasi sulle labbra.

-Vieni sotto il piumone- disse Kurt una volta a letto, addossandosi al muro per lasciar spazio al ragazzo.

Il biondo ascoltò in silenzio il rumore tanto familiare ed amato delle coperte che si muovevano, il fruscio della stoffa morbida che struscia contro la pelle.

Un corpo rassicurante e caldo coprì quello esile ed infreddolito di Kurt, tirandolo a sè con due grandi mani gentili, mentre una testa riccioluta s'incastrava nell'incavo del suo collo.

Il naso di Kurt fu sommerso dal profumo dei capelli soffici dell'altro, mentre Blaine riscaldava la sua pelle con respiri caldi e regolari.

Il primo chiuse gli occhi, godendo quella meravigliosa sensazione di protezione che gl'infondeva Blaine, così vicino e silenzioso. Poi un paio di labbra umide presero a lasciare tanti piccoli baci all'interno del collo del biondo, il quale sentì una miriade di brividi piacevoli scorrergli da quel punto fino alla spalla.

-Stai meglio?- sussurrò Blaine.

L'altro annuì lentamente avvolgendolo con le sue braccia sottili in cerca di quel contatto meraviglioso, pregando che non s'interrompesse mai.

Il moro staccò con uno schiocco le sue labbra dalla tenera pelle di Kurt, per adagiarle dolcemente sulla sua bocca.

Gli accarezzò la base del viso, appena sotto la mascella, pettinando con il pollice la leggera peluria poco più avanti dell'orecchio, mentre intrecciava le gambe con quelle di Kurt.

Il respiro di quest'ultimo s'infranse sul viso di Blaine, che continuava ad assaggiare le sue labbra senza fretta, ad inclinare il volto a palpebre calate, a lambire gli zigomi del biondo.

-Non torturarti per il viaggio di Rachel- disse poi in un bisbiglio -Lei si divertirà, e anche noi. Saranno solo due settimane, ti prometto che anche se lei non c'è sul tuo viso ci sarà sempre e solo un sorriso-

-Grazie, Blaine-

Lui sbuffò una risata -E per cosa?-

Kurt sorrise, sfiorando una guancia del moro, che continuò -Dobbiamo iniziare a far spazio a casa mia, altrimenti non ci sarà posto per le tue cose-

-Che intendi?-

-Non volevi venire a star da me?-





Buonasera u.u
Per la cronaca ho le gambe piene di morsi di zanzara, che quegli spregevoli esseri possano morire tutti *prende un bazuka per sicurezza e si guarda intorno*
Allora, non ho la minima idea della differenza di clima tra l'America e l'Italia, ma basandomi su quei film dove ci sono le villette a schiera e metri e metri di neve ho supposto che in inverno si stia meglio qui u.u
Ooookay. Ehm... mancano due capitoli e tutto va male poichè questo santissimo benedettissimo sequel di cui parlo sempre sta venendo come una sottospecie di tragedia greca, c'è troppo angst, lacrime di qua, lacrime di là, e l'iniziale pazzia di Kurt e Blaine che avevamo dato per morta ritorna a farsi vedere.
Quindi non so. Sono in crisi.

Ci metto due secoli per scrivere un paragrafo.
Va bene, fate finta che non abbia detto nulla, vi voglio bene <3

#ignorateimieiscleriecivediamomercoledì^^

  
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