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Autore: AlyTae    02/07/2014    3 recensioni
- Sai, quando sei nata tua madre insisteva col chiamarti Tiffany. Abbiamo litigato molto, sai? Che ricordi...-
Alzò la testa lievementi
- Quindi...- mormorò - Qual è il mio nome papà?-
- Cosa intendi dire?- disse suo padre, in tono quasi severo - Stephanie, ovviamente.-
Stephanie lo guardò intensamente
- Non mentirmi, papà.- disse - Qual è il mio nome?-

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SiFany
Genere: Malinconico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Tiffany, Un po' tutti
Note: Cross-over, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Il ballo si svolgeva nella palestra della scuola, e al loro arrivo Donghae e Tiffany trovarono già un bel po’ di gente.
- Accidenti, mi sa che siamo in ritardo.- disse Donghae, ma il suo tono era stranamente divertito. E Tiffany, purtroppo, immaginava il perché. Arrivare in ritardo significa mettersi ancora di più in mostra, e ovviamente questo era il principale obiettivo del ragazzo… e ciò che invece Tiffany avrebbe voluto evitare.

Poche ore, e sarà tutto finito. Poche ore, e sarà tutto finito.

Entrarono in palestra. La musica era già accesa, molte persone stavano già ballando e altre ancora stavano in piedi o sedute a chiacchierare e a bere punch. Erano tutti in coppia, ma molti si erano uniti a formare gruppetti. Come festa sembrava anche piuttosto piacevole, ma il disagio di Tiffany era sempre più grande: i suoi amici non erano lì, e guardandosi intorno vedeva solamente facce sconosciute o viste solo un paio di volte nei corridoi della scuola.

- Tiffany! Sei arrivata!- gridò una voce femminile.

Tiffany si voltò. Hyoyeon, con indosso il suo vestito verde e un bicchiere in mano. Per un attimo, Tiffany fu felicissima di vedere una faccia amica… poi la felicità si gelò all’istante, quando vide sbucare dietro di lei Siwon.
- Ehi, Siwon!- Donghae salutò l’amico, rivolgendogli un sorriso beffardo – troppo beffardo –. Siwon lo squadrò con uno sguardo terribilmente serio e freddo.
- Tutto a posto, Hae?- disse alla fine, con un tono di voce che non lasciava trasparire alcuna emozione.
-Bhè, direi alla grande. Vi state divertendo?-
- Prima ho visto Jessica.- disse Siwon, così dal nulla.
Il sorriso di Donghae gli morì lentamente tra le labbra. Tiffany alzò la testa, improvvisamente interessata.
- Ah… sì?-
- Sì- stavolta era Siwon quello che sorrideva – Credo abbia accettato finalmente l’invito di Kangin. Del resto lui ha sempre avuto una cotta per lei…-
- Non credevo che a lei piacesse..-
Donghae sembrava scombussolato. Reazione interessante, pensò Tiffany.
- Deve averla convinta, alla fine…-
- Ehi, adoro questa canzone!- la voce di Hyoyeon riuscì a dissolvere un po’ di tensione che si stava creando tra i due amici. – Dai Siwon, vieni a ballare.-
- Cos…-
Tiffany rise sotto i baffi. Siwon che balla? Un ragazzo così freddo e così orgoglioso?
- Dai, dai ti prego!-
Hyoyeon, chissà come, riuscì a trascinarlo nella pista da ballo. Iniziò a ballare.
Tiffany li guardava insieme, e subito sentì crescerle dentro una sensazione di malinconia.
Hyoyeon ballava benissimo. Muoveva il corpo in modo incredibilmente sciolto e a suo agio, come se i suoi movimenti e la musica fossero un tutt’uno. Certo, lei era una sportiva, aveva il fisico e sicuramente aveva preso lezioni di danza in passato. In confronto a lei, avrebbe fatto una pessima figura. E vederla lì, felice, assieme a Siwon, le faceva malissimo.
Cercò di guardare altrove, nella folla. Girando lo sguardo tra tutti quegli studenti mai visti, i suoi occhi i bloccarono appena videro un viso conosciuto:
Jessica.
La bionda si trovava vicino al tavolo del buffet e stava parlando con una ragazzo che Tiffany non aveva mai visto, ma era troppo lontana e la musica era troppo alta perché capisse cosa si stessero dicendo. Gli occhi delle due ragazze s’incrociarono. Jessica dapprima sussultò, poi posò gli occhi su Donghae. Poi di nuovo su Tiffany.
Poi successe una cosa inaspettata: Jessica staccò gli occhi da loro, si avvicinò al ragazzo con cui stava parlando e lo baciò. Un bacio lungo, che sembrava non finire mai. Tiffany guardò Donghae: li stava fissando, senza dire una parola, con occhi privi di emozione.
- Vuoi ballare?- chiese improvvisamente il ragazzo.
- No.-
No. No. Non era assolutamente in vena.
- Nemmeno io.- anche il ragazzo sembrava stranamente cupo. – Vieni.-
La prese per mano e la tirò via, facendosi strada tra la folla di gente che ballava e rideva. Tiffany non conosceva molto bene la palestra, quindi non aveva la più pallida idea di dove la stesse portando. Finchè il ragazzo non aprì una porta ed entrò insieme a lei in una stanza. Il vociare e il chiacchiericcio degli studenti scomparve, e la musica divenne un suono ovattato. Erano in bagno.
In bagno. Da soli.
Tiffany iniziò ad avere paura. Poteva immaginare le intenzioni di Donghae.
Lui appoggiò la schiena alla parete.
- Perché siamo qui?- osò domandare la ragazza.
- Non mi andava di stare in mezzo a quel caos, tutto qui.-
Donghae fissò il pavimento e si passò una mano tra i capelli. Tiffany, a quella vista, si addolcì.
Non sembrava avere cattive intenzioni. Sembrava seriamente turbato, come se quella vista l’avesse davvero infastidito e non avesse veramente più voglia di stare in mezzo a quella gente. E Tiffany lo capiva.
- E’… è per Jessica vero?-
Quasi si pentì di aver fatto quella domanda. Lei e Donghae non avevano quel genere di confidenza e forse faceva male a ficcare il naso nei suoi affari. Ma in quel momento, nel vederlo così confuso, chissà come mai, si sentiva molto vicina a lui.
Il ragazzo la guardò incredulo, poi alzò lo sguardo al cielo ed emise una risata strozzata, sorridendo amaramente.
- Cosa sai di me e Jessica?-
- Solo che avete avuto una specie di storia..-
- Non ho mai avuto storie. Non sono mai stato interessato ad averle…- fece una piccola pausa. Sospirò. – Almeno fin’ora.-
Alzò la testa e fissò Tiffany. La ragazza sentì nuovamente il sangue gelarle nelle vene.
- Donghae…-
- No, Tiffany, ascoltami.- la prese per un braccio e la tirò più vicino a lui – Tu mi piaci molto.-
- Donghae…- Tiffany cercò di liberarsi ma il ragazzo era decisamente più forte di lei.
- Per la prima volta credo di volere una relazione seria. Davvero, non sto scherzando. Per favore, dimmi che sei d’accordo anche tu.-
No. No. Non voglio.
Stava per dirlo. Avrebbe voluto dirlo. Avrebbe tanto voluto dire che lei non desiderava una storia, o almeno non con lui. Che lui non le era mai piaciuto. Che ogni secondo che passava si pentiva di aver accettato il suo invito.
Ma non potè dire niente, perché nel momento stesso in cui stava per prendere fiato per parlare, il ragazzo l’aveva stretta forte a sé e le aveva tappato la bocca con le sue labbra. Il bacio arrivò così improvviso, così inaspettato, che Tiffany non sapeva nemmeno cosa pensare. Provava a scavare dentro la sua mente alla ricerca di una minima emozione. Disgusto, forse, o rabbia.
Niente. Solo nebbia. Nebbia, che ogni tanto spariva e lasciava spazio all’immagine di Siwon e Hyoyeon che ballavano insieme. Un’immagine che più tentava di cancellare, più diventava nitida e più Tiffany sentiva crescerle dentro la rabbia e la gelosia.
Chiuse gli occhi e rispose al bacio, abbracciando anche lei a sua volta Donghae. Rimasero così avvinghiati, ancora per qualche secondo.
Non era male, pensava Tiffany. Da parte del ragazzo si sarebbe aspettata qualcosa di più pericoloso, ma il bacio che si stavano scambiando era anche abbastanza innocente. Almeno, fino a quel momento. Finchè Donghae non iniziò ad abbracciare la boccia di Tiffany con le sue labbra con ancora più foga, quasi come se volesse inspirare tutta l’aria presente nel suo corpo. Tiffany provò a staccarsi, ma la stretta del ragazzo era troppo forte.
- Donghae…-
Le mani del ragazzo scesero dalla schiena di Tiffany, per poi risalire di nuovo. Si muovevano curiose, troppo curiose. Era troppo.
- Donghae… basta!-
Tiffany cercò di bloccarlo, ma probabilmente non ce l’avrebbe mai fatta… se qualcun altro, improvvisamente, non avesse mollato un pugno a Donghae tanto forte da farlo cadere a terra.
- Levale le mani di dosso!-
La nebbia nella mente di Tiffany piano piano si dissolse.
Siwon.
- Siwon?-
- Siwon, che cazzo fai?- gli urlò Donghae, coprendosi il naso con la mano. Probabilmente perché gli usciva del sangue.
- Tu che cazzo fai.-
- Non ci stavo facendo niente di male con la tua sorellina.-
-  Niente di male? Certo, questa è bella.-
- Se avesse voluto fermarmi era liberissima di farlo, sai? Cos’è, la vuoi casta e pura fino al matrimonio? Non ti facevo così responsabile riguardo alla tua famiglia, Siwon…-
Tiffany avrebbe voluto dire qualcosa. In fondo stavano parlando di lei come se non fosse davvero presente, e questo le faceva rabbia. Che ne sapevano, loro due, di quello che voleva lei? Ma il terrore, la sorpresa, lo shock di tutto quello che stava succedendo in quei pochi istanti, le fece mancare il respiro e la forza di emettere un qualsiasi tipo di suono.
- Maledetto bastardo – gridò Siwon, stringendo i pugni e i denti – Dovrei ammazzarti qui, ora e subito….-
- Siwon, basta!-
Una testa bionda bloccò il pugno che Siwon stava nuovamente per lanciare.
Jessica.
- Sica, che cazzo...?-
- Basta Siwon! Davvero.-
Jessica lanciò un’occhiata a Donghae, che era ancora per terra. Lui distolse bruscamente lo sguardo, fissando una piastrelle del pavimento con aria truce. La bionda guardò di nuovo Siwon.
- Se gli fai del male ti caccerai nei guai inutilmente – gli disse – Davvero, lascia perdere qui.-
Il ragazzo moro si liberò dalla presa di Jessica, lanciò un’ultima occhiataccia a Donghae poi si voltò di scatto ed afferrò Tiffany per un polso.
- Ehi! Ma che…-
- Andiamo a casa.-
Non le lasciò dire una parole. Uscirono dal bagno e di nuovo la mente di Tiffany divenne un misto di confusione in mezzo a quella folla e a quella musica. Tutti gli altri studenti si divertivano normalmente e nessuno si era accorto di ciò che era appena successo.
- Dov’è Hyoyeon?-
- Le ho detto di andare a casa.-
Uscirono dalla palestra, e furono invasi di nuovo dal silenzio. L’aria fresca della notte pizzicò leggermente la pelle di Tiffany, facendole sentire un sensazione di piacevolissimo sollievo. Anche se i suoi pensieri erano ancora scossi dalle troppe cose successe.
- Ora dimmi cosa CAZZO TI E’ VENUTO IN MENTE.-
L’urlo di Siwon squarciarono la quiete notturna e quasi la spaventò.
- Cosa… perché urli?-
- Io te l’avevo detto!- Siwon la fulminava con i suoi occhi neri, che nell’oscurità della sera sembravano brillare ancora di più – Te l’avevo detto che di Donghae non c’è da fidarsi.-
- Ci stavamo baciando…- Tiffany rispose alle urla del ragazzo, cercando anche lei di essere più convincente possibile – Solo baciando. Non c’era niente di male.-
- Solo baciando? Chissà perché, ma non mi sembrava..-
- Sì, bhè… forse. E allora? Sono adulta, so cavarmela da sola. Magari lo volevo!-
No, non lo volevo. Non lo volevo.
- Ah! Lo volevi?-
No. NO.
- Sì…-
- Sai come sarebbe finita, vero? Non ti avrebbe più considerata, dopo. Ti avrebbe fatta soffrire.-
- Ha detto di volere una relazione seria.-
- E tu gli hai creduto!- Siwon si passò una mano tra i capelli, esasperato – Lo conosco bene, le sue sono solo finzioni. E poi…andiamo! Anche se fosse, tu davvero desideri una relazione con lui?-
- Bhè, magari sì Siwon! Magari sì. Perché non ti fai gli affari tuoi, eh! Se davvero volessi una relazione con lui?-
Siwon la fissò rimanendo in silenzio, come se non sapesse cosa dire. Prese un respiro.
- Non lo sopporterei.- mormorò.
- Ma perché Siwon? PERCHE?- Tiffany era esasperata. Stava per sputar fuori tutti i pensieri degli ultimi mesi – Prima dici che non vuoi essere mio fratello, poi improvvisamente vuoi esserlo. E appena tutta la scuola viene a saperlo dici di essere contento, ma poi non lo sei più. Ma dici che ti va bene. Ma non ti va bene. E poi vuoi “proteggermi” da un ragazzo che io continuo a ripeterti che mi piace! E dici che lo fai perché sei mio fratello, nonostante tu non lo sia e non vuoi esserlo, perché lo so, lo so che non vuoi esserlo. Oppure mi sbaglio… non lo so, Cristo, non lo so! Illuminami. Cosa vuoi essere per me tu? Cosa? COSA? Io non so cosa c’è dentro la tua testa, provo sempre a capirci qualcosa ma non ci riesc…-
Successe di nuovo. Le sue parole vennero immediatamente soffocate da un altro bacio.
Ma stavolta era diverso.
Stavolta non c’era nessuna nebbia, solo tanti colori e fuochi d’artificio che spruzzavano e scoppiettavano in ogni angolo della sua testa.
L’aria fresca della sera era un ricordo lontano, sostituita da un caldo bollente proveniente da chissà dove, che la stava letteralmente bruciando dentro.
Le immagini, i ricordi… non c’era più niente. Solo ora, solo quel momento.
Perché stavolta il bacio era di Siwon.
Erano le labbra di Siwon quelle che abbracciavano le sue, era le sue braccia quelle che la stringevano, era il suo corpo quello che sentiva premuto contro il suo.
Il secondo bacio che riceveva quei dieci minuti, e tutto sembrava nuovo e diverso.
Siwon si staccò dalle sue labbra con uno schiocco, e la guardò dritta negli occhi.
- Questo.- le disse – E’ questo quello che voglio essere.-
 
 
- Ti fa male qui?-
- Lasciami stare.-
- Hae, stai sanguinando. Vuoi stare fermo, accidenti?-
Jessica tamponò con un fazzoletto la parte sotto il naso del ragazzo, che ormai era incrostato di sangue secco.
- Mi fa male!-
- Vuoi stare fermo?-
- Perché non vai da Kangin? Si starà preoccupando.-
- Non è più qui, credo. L’ho mandato via.-
- Lo tratti così, dopo che l’hai baciato?-
- Da che pulpito.-
Jessica fissò Donghae con occhi severi. Il ragazzo distolse lo sguardo sospirando.
- Comunque – continuò la ragazza – mi dispiace come è andata a finire. So che… so che ci tenevi a Tiffany e…-
- Anch’io lo credevo.- la interruppe Donghae, con voce roca.
Jessica si bloccò e lo guardò, vogliosa di spiegazioni.
- Credevo…- continuò lui – Credevo mi piacesse. Pensavo a lei spessissimo, e mi sentivo persino minacciato da Siwon. È per questo che ho scattato quelle foto. Ma oggi, quando ti ho vista baciare Kangin… non lo so che mi è preso. Mi è tornato in mente quella volta, e mi sono reso conto che mi manchi tantissimo. Lo so, forse non mi crederai, e ti sembrerà strano detto da me, ma… aaah, non lo so!-
- Sst – lo zittì Jessica, e lo guardò dolcemente – Ne parliamo dopo. Fammi rivedere quella ferita, adesso.-
Donghae la guardò, desideroso di voler dare più spiegazioni, ma lo sguardo della ragazza lo fece sorridere e rilassare. I due si guardarono teneramente, poi il ragazzo alzò il mento e lasciò che la bionda lo curasse.
 
 
 
Silenzio.
Nessuno aveva detto più niente.
Ma com’era possibile? Dopo che era successa una cose del genere… perché non diceva nulla?
Siwon infilò la chiave nella toppa, ed entrò in casa.
- Fai piano.- sussurrò – Natalie e il signor Hwang staranno sicuramente dormendo.-
-Ok-
Cosa? Era questa la prima cosa che si erano detti dopo il bacio? Veramente?
Tiffany voleva parlare, voleva davvero, ma le mancava la forza. E anche le parole.
Salirono le scale ed ognuno raggiunse la porta della propria stanza.
- Bhe- disse piano Siwon – Buonanotte Tiffany.-
Cosa? Voleva finirla così? Dopo che si era praticamente dichiarato a lei?
Perché quella era una dichiarazione, vero?
Tiffany non lo sapeva e non sapeva cosa pensare. Voleva una conferma da lui, ma come al solito lui non aveva intenzione di lasciar trasparire nulla. L’aveva baciata perché voleva, o solo per prendersi gioco di lei? E quel “questo”, cosa significava per lui? Significava qualcosa, almeno?
- Aspetta.- riuscì a dire la ragazza, finalmente.
- Hm?- rispose Siwon.
- Non ne vuoi parlare?-
- Parlare di cosa?-
Lo odiava quando faceva così.
- Bhè, ci siamo baciati.-
- Hm..-
- Cioè… tu hai baciato me.-
- E tu non hai protestato.-
Tiffany divenne rossa in viso.
- Sì perché.. perché per me è stato… bhè… tu… l’hai fatto per… cioè, dimmi qualcosa! Non hai nulla da dire? L’hai fatto per un motivo in particolare o per prendermi in giro? Non puoi non dire nulla come se niente fos..-
Siwon la spinse contro il muro e soffocò le sue parole baciandola nuovamente, con la stessa foga di quello precedente. Tiffany sbarrò gli occhi, poi li chiuse, rilassata, assaporando nuovamente le sue labbra, provando la stessa valanga di emozioni che aveva provato pochi minuti prima. Questa volta però il bacio fu molto più breve.
- Ti prego…- sussurrò il ragazzo, appoggiando la sua fronte a quella di Fany - ..stai zitta!-
Si staccò poi da lei ed entrò nella sua camera. Tiffany si girò e fece per entrare nella sua camera.
No. Non finiva così. Troppa gente quella sera l’aveva baciata solo per tapparle la bocca. Non voleva lasciarsi abbindolare. Voleva risposte, voleva una spiegazione.
Fece dietro front e bussò alla sua porta. Nessuna risposta. Forse dormiva. O forse la stava ancora prendendo in giro. E non poteva sopportare di essere presa in giro un secondo di più.
Aprì la porta ed irruppe nella sua camera. Ma appena fece un passo avanti si ritrovò il ragazzo dritto in piedi, a pochi passi dalla porta, con le braccia conserte, come se la stesse aspettando.
- Non dovevi farlo.- disse con tono severo.
Tiffany sbarrò gli occhi. Non si aspettava di trovarlo già lì, e ne fu quasi spaventata.
- Co.. cosa?-
Siwon allungò il braccio, afferrò la maniglia della porta e la chiuse, molto lentamente. Ora erano entrambi dentro la camera. La luce era spenta, la striscia di luce lunare che filtrava dalla finestra era l’unica fonte di luce.
- Entrare nella mia camera. Non dovevi farlo.- continuò Siwon, senza cambiare il tono di voce – Poi, conciata così, con quel vestito così corto addosso… non lo sai che può essere pericoloso?-
Tiffany deglutì. Siwon era proprio strano. Non l’aveva mai sentito pronunciare quelle parole. E dire che in camera sua era entrata tante di quelle volte! Ed aveva pure dormito nel suo letto! Adesso le faceva paura.
Lentamente fece un passo indietro, verso la porta, ma Siwon la bloccò immediatamente, afferrandola per un braccio.
- Troppo tardi.-
La strinse a sé e la baciò con una foga e una voracità tutta nuova. Sebbene fosse la terza volta, Tiffany non poteva che rimanerne sorpresa ogni volta. E sebbene pochi secondi prima fosse arrabbiata con lui per come la trattava, ci cascò un’altra volta. Chiuse gli occhi, gli cinse il collo con le braccia e rispose al bacio, anche lei come fosse assetata della sua aria.
Il tempo e lo spazio non esistevano più. C’erano solo loro due, e i loro respiri che si fondevano.
Le mani di Siwon si muovevano e stringevano la schiena della ragazza, finchè ad un certo punto trovarono la lampo del suo vestito. Tiffany s’irrigidì.
- Siwon…- provò a dirgli.
Il ragazzo, senza smetterla di guardarla, tirò la lampo del suo vestito verso il basso. Ma a metà strada si fermò.
- Se non vuoi, fa lo stesso…-
Tiffany lo guardò per qualche secondo, concentrandosi sui suoi pensieri e su ciò che voleva.
- No..- allungò la mano alla cerniera dei suoi pantaloni – No, lo voglio..-
Di quello che successe dopo, ne percepì solo qualche loop temporale: prima continuavano a baciarsi, fermi al loro posto, un attimo dopo erano senza vestiti e un attimo dopo ancora erano sul letto, lui sopra di lei. E mai, nemmeno per un secondo, le loro bocche si erano separate.
I dubbi, le preoccupazioni, le ansie di quelle ore e di quei giorni, ora Tiffany non ne sentiva nemmeno l’ombra. Ogni cosa, a parte quel momento, era svanito.
- Aspetta Siwon… poi se ci sentono…-
- Sst.-
Il ragazzo riprese a baciarla e a stringerla, e premette ancora di più il corpo contro il suo. Contro la sua volontà, Tiffany si lasciò sfuggire un gemito.
- Attenta Tiffany, che poi ci sentono..- disse con ironia Siwon, guardandola divertito.
La rossa lo guardò scocciata.
- Piantala di prendermi in giro…-
Ripresero a baciarsi.
Per un secondo, a Tiffany tornò in mente la prima notte in cui aveva dormito su quel letto. Pensò al suo risveglio, e a come Siwon si era preso gioco del suo imbarazzo. Un po’ rise a quel ricordo. A quei tempi non l’avrebbe neppure immaginato.
Poi chiuse gli occhi. E non pensò più a niente.
   
 
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