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Autore: _Yozora_    02/07/2014    2 recensioni
Intanto un ragazzo moro, in piedi dall'altra parte della stanza, con una cartella di documenti tra le mani, la osservava in silenzio e soprappensiero.
- sei preoccupato per Mai? - chiese una voce proveniente alla sua destra.
Naru si voltò verso il suo interlocutore guardandolo serio – continua a lavorare Rin -
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kazuya Shibuya, Mai Taniyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Lin e Mai rientrarono in ufficio, la scena che gli si presentò davanti fu quella del degenero totale.

Naru e Takigawa si stavano ancora prendendo a pugni nonostante le loro facce fossero già in gran parte coperte di lividi e tagli sanguinanti.

Masako se ne stava a distanza di sicurezza ad osservare la scena in preda al terrore.

John e Ayako cercavo di separare il monaco ed il diciassettenne senza grandi risultati.

Anzi, sarebbe stato meglio dire che i due poveretti stavano avendo la peggio.

Mai fece cadere le buste del pranzo dalla sorpresa e Lin rimase immobile sul posto per non più di mezzo secondo prima di scattare in avanti e frapporsi tra i due.

- Che diavolo sta succedendo qui dentro? - il tono di voce dell'uomo non si era alzato di una virgola, ma vi si poteva sentire chiaramente la collera.

- Non siete dei bambini, sopratutto tu Takigawa-san – aveva aggiunto fulminando il venticinquenne con lo sguardo.

Puntò lo sguardo fisso su Naru

- E tu...non posso allontanarmi un secondo che inizi una rissa. Mi spieghi che cavolo ti è passato per la testa? -

Rimasero tutti in silenzio, trattenendo il respiro.

Lin non si era mai rivolto a Naru in quel modo.

Neanche una volta.

Era passato sempre per l'assistente che eseguiva gli ordini che il ragazzo gli impartiva senza ribattere.

Qualsiasi cosa lui gli dicesse di fare l'uomo la eseguiva senza nutrire il minimo dubbio sulle sue azioni, persino quando erano state fin troppo estreme.

Eppure, in quel momento, stava in piedi di fronte a lui guardandolo così duramente che i ragazzi ebbero l'impressione potesse iniziare a urlagli in faccia da un momento all'altro.

In quel momento il moro sembrava così piccolo in confronto a lui.

Naru lo guardò prima stupito, poi risentito.

Senza dire una parola si voltò di scatto ed uscì dalla stanza, senza degnare di uno sguardo Mai che era rimasta in piedi davanti alla porta e che, istintivamente, lo seguì.

Lin chiuse gli occhi e sospirò.

Sapeva che doveva seguirlo era meglio non lasciarlo solo con Mai in quel momento, non sapeva cosa avrebbe potuto dirle e lei non si meritava di venir ferita oltre.

Si voltò verso gli altri.

- Ayako-san potresti occuparti tu delle ferite di Takigawa-san, per favore? - chiese guardandola.

La sacerdotessa annuì.

- Nessun problema – rispose.

- Grazie – disse l'uomo per poi uscire anche lui dalla stanza nella direzione in cui erano spariti i due ragazzi.

 

 

- Naru...Naru, per favore, fermati – esclamò Mai che gli correva alle spalle.

Il ragazzo si fermò.

Aveva i pugni stretti, lungo i fianchi, tanto che dei piccoli tagli si stavano aprendo sui palmi delle mani.

Tremava.

La ragazza poteva vederlo chiaramente, la sua schiena era percorsa da brividi incontrollabili.

- Si può sapere che ti prende? Voglio dire sei sempre stato freddo e scontroso, ma ultimamente le cose sono precipitate. C'è qualcosa che ti turba? - chiese avvicinandosi di qualche passo.

- Ti prego, parlami – sbottò esasperata

- Sono settimane che mi ignori ed io non ne capisco il motivo. E poi, quella rissa. Perchè te la sei presa con Bou-san? Lui è gentile ed educato e non ha mai fatto niente di male -

Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso.

Naru si voltò di scatto verso di lei e lo sguardo che le rivolse era qualcosa che la ragazza non aveva mai visto prima.

La inchiodò sul posto, togliendole il respiro e facendola smettere di parlare.

- Se ci tieni così tanto perchè non vai da lui eh? - stava urlando come un forsennato.

Altro lato del diciassettenne che la sedicenne non aveva mai visto.

Il suo sguardo era pieno di odio e risentimento.

- Visto che sono così scontroso perchè ogni volta che c'è qualcosa che ti da fastidio o ti turba non vai a piagnucolare da lui, invece di venire ad infastidire me? Non sono il tuo consulente -

Continuava a sbraitare e a sputare tutto fuori come se si tenesse quelle parole dentro da mesi.

In realtà non era così, non voleva ferirla e non pensava una singola parola di quello che stava dicendo, ma ormai era fuori controllo.

Non poteva più fermarsi, se lo avesse fatto avrebbe finito per scoppiare davvero.

Purtroppo la persona che era capitata a fare da recipiente per la sua rabbia repressa era Mai.

- Sai, rimpiango ogni singolo giorno di averti chiesto di lavorare per me. Se solo avessi lasciato che quell'episodio alla tua scuola rimanesse l'unico, come faccio sempre. Non avrei avuto niente a che fare con te e non mi sarei mai sentito così. Non sarei a questo punto. Tu sei la mia rovina -

Mai non riusciva a ribattere.

Non riusciva nemmeno a respirare.

Le girava la testa per la mancanza d'ossigeno.

Annaspava nel tentativo di riempire i polmoni d'aria, ma non ci riusciva.

Rimaneva lì a fissare negli occhi quel ragazzo che le vomitava addosso tutta la sua collera, senza più neanche riuscire a sentire la sua voce e capire quello che le stava urlando.

- BASTA! -

L'urlo di Lin sovrastò la voce di Naru, che si interruppe spostando lo sguardo su di lui.

L'uomo lo guardò negli occhi impassibile.

Il ragazzo vi lesse qualcosa di simile all'odio insieme all'ira che colmava i suoi occhi.

- Adesso basta – aggiunse abbassando il tono.

Si avvicinò fino a fermarsi al fianco della ragazza che, quasi incosciamente, alzò lo sguardo su di lui.

Gli occhi colmi di lacrime che non avrebbe versato lì.

- Mai, aspettami nel mio studio. Ti raggiungo tra poco e ti accompagno a casa – disse con voce dolce.

Una dolcezza che il capo della SPR non gli aveva mai sentito in tanti anni che lo conosceva.

La ragazza non disse niente, si voltò semplicemente e se ne andò.

Lin la seguì con lo sguardo fino a quando non sparì dalla sua vista, poi si voltò verso Naru.

Il misto di odio e rabbia era tornato nei suoi occhi e l'espressione sul suo volto era dura come non lo era mai stata.


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Angolo autrice: Eccomi di nuovo! Mamma mia come sono veloce ultimamente è che questi litigi mi stanno dando molto materiale su cui lavorare perciò ne approfitto prima che l'ispirazione vada altrove XD. Come dire sto cogliendo la palla al balzo. Mamma che scene. Bou-san è sbottato, Naru è sbottato, Mai è sull'orlo di una crisi di nervi e Lin sta per sbottare. CHE GRAN MACELLO!!! Ma la cosa mi intriga da morire muhahahaha...chissà Lin come concierà per le feste Naru nel prossimo capitolo...riuscirà  farlo ragionare e fargli fare anche solo qualche piccolo passettino indietro? Continuate a seguirmi e lo saprete =)
rafxsulfusxsempre : Intanto devo ringraziarti davvero di cuore, perchè un po' dell'idea di base su cui sto costruendo questi ultimi capitali me l'hai data tu...quindi grazie mille, hai ritardato il blocco dello scrittore GRAZIE!!! =) Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e non abbia deluso le tue aspettative...so che stai aspettando con ansia la lavata di capo da parte di Lin e fidati non dovrai attendere ancora molto ^^
  
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