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Autore: reby    03/07/2014    3 recensioni
Il mio primo tentativo nella poesia, genere che ho sempre amato ma guardato da lontano.
Questa è una raccolta su cosa per me, in realtà, voglia dire essere giovani di questi tempi.
Verso libero d'ispirazione ungarettiana.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Premessa.
Questa volta scrivo all'inizio per rendervi più chiaro il senso prima di leggere. Sono quattro righe che sento molto mie perché parlano di tutte quelle persone che vediamo passare davanti a noi e che non riusciamo ad afferrare, specialmente d'adolescenti: perché bloccati dalla timidezza, dalla vergogna oppure perché pensiamo sempre "ci sarà tempo". Ma parla anche di chi è entrato nella nostra vita, l'ha cambiata, ci ha trasformati e alla fine è andato via lasciandoci solo la voglia di cancellare tutto. (Scusate, premessa lunghissima per un componimento brevissimo!)





Persone perse,

persone mai avute,

a volte è come non averle

pur avendole avute.







   
 
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