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Autore: Jenessia    03/07/2014    2 recensioni
Una ragazza di nome Gabriella si trasferisce a Firenze per studiare.Lì fa nuove amicizie,ma mai avrebbe immaginato che incontrare un misterioso, quanto affasciante architetto avrebbe totalmente sconvolto la sua vita tranquilla.
TRATTO DALLA STORIA
-Cosa vuoi da me?-gli chiedo.
-Che tu sia MIA-mi risponde aderendo ancora di più al mio corpo.
A quelle parole il mio cuore perde un battito.Mio Dio...non può essere vero.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 13
Capitolo 13
Erano circa tre settimane che non vedevo Nick. Dopo la consegna delle lauree ero tornata a casa mia, mentre lui era rimasto a Firenze per concludere dei progetti. Ci eravamo lasciati con la promessa di rivederci a Roma, dove io avevo ricevuto il mio primo incarico, naturalmente con un'intera equipe, come restauratrice.
Ero così felice, perché avrei potuto conciliare lavoro, amici e soprattutto amore, dopotutto sia Nick che Ross e Ludo sarebbero stati nella capitale per dei lavori.
E "naturalmente" Nick aveva anche lì una casa. Naturalmente!!
Risi a quel pensiero e mi infilai nel dolce letto che mi aveva accompagnato per tutta l'adolescenza, ma era arrivato il momento di lasciarlo, perché c'era un'intera vita da adukta ad aspettarmi...



Una voce grave che proveniva da un anonimo altoparlante annunciò che eravamo arrivati alla stazione di Roma Termini.
Scesi dal treno e afferrai il mio enorme trolley. Nessuno poteva biasimarmi, perché dovevo rimanere a Roma per un bel po' di tempo. Dunque.....Cercai Nick con lo sguardo, ma non riuscì a scorgerlo. Strano,, lui che era sempre così preciso e scrupoloso era in ritardo? Se fosse successo qualcosa mi avrebbe sicuramente avvertito. Poi "qualcuno" mi stampò un sonoro e dolce bacio sulla guancia ed una voce sensuale mi disse- Ben arrivata!-.
Mi girai con un sorriso che andava da un orecchio all'altro e lo vidi. Splendido nel suo maglione chiaro e un giaccone nero che arrivava a metà coscia. Sembrava un modello di Armani. Sempre così professionale e allo stesso tempo così sexy!! Gli gettai le braccia al collo e lui mi strinse a se fortemente. Poi entrambi cercammo le labbra dell'altro e passò un tempo infinito prima che ci dividessimo. Subito dopo uscimmo dalla stazione e salimmo sulla sua X6.
-Tutto bene il viaggio?- mi chiese cominciando a carezzarmi le nocche nel mentre che eravamo fermi davanti ad un semaforo. Io inizialmente soffermai lo sguardo sulle nostre mani e poi lo posai nei suoi meravigliosi occhi verdi.
Lo amavo così tanto!! Sì, era vero. In quel perido di lontanaza avevo capito di essermi innamorata completamente di lui. Si potrebbe dire che abbia cominciato ad amarlo nel momento stesso in cui lo rividi l'estate scorsa.
Sorrisi e annui, in risposta alla sua domanda.
Poco dopo entrammo nel cortile di una casa a tre piani. Nick parcheggiò l'auto poi scese e venne ad aprire la mia portiera da perfetto gentiluomo. Io sceso a mia volta dall'auto e stavo per andare a prendere la mia valigia pensando che lui mi avrebbe seguito. Ma non fu così, perché Nick mi fermò prendendomi per un polso e girandomi verso di lui.
In un attimole sue labbra furono sulle mie a chiedere, anzi a pretendere un bacio molto più passionale di quello che ci eravamo scambiati alla stazione.
Lentamente mi bloccò fra lui e l'auto e, afferrando il mio viso con entrambe le mani, approfondì il bacio.
Le sue labbra scesero ad accarezzare anche le mie guance e successivamente il mio collo. Dio mio!! Quell'uomo mi voleva morta.
Presa da forti emozioni, cominciai a rispondere al suo bacio e passai le dita fra i suoi capelli setosi.
Quando ci staccammo entrmabi eravamo senza fiato. Nick fece uno di quei sorrisi che ti facevano fremere di eccitazione, tanta era la loro sensualità. Poi disse, sempre vicino al mio viso.- Questo è un vero bacio di benvenuto!-.
-Bé con questo bacio credo di capire che ti sono mancata abbastanza- gli risposi. Lui portò le labbra vicino al mio orecchio e disse
-Non sai quanto!!-.



Quella sera ci donammo l'uno all'altra davanti al calore del fuoco. In quel modo ci dimostrammo la mancanza che avevamo sentito e soprattutto io capì quanto la mia vita fosse così repentinamente cambiata in meglio; infatti ero così felice da essere sicura di poter toccare il cielo con un dito....Ma allora perché sentivo anche una sorta di bruttta sensazione ogni qualvolta pensavo al futuro?? Come se sapessi che quella mia felicità sarebbe presto stata distrutta??



Un fastidioso raggio di luce andò a ferire i miei occhi facendomi svegliare. Percepì la presenza di Nick dietro le mie spalle. Dormiva ancora. Lo sentivo attraverso il suo respiro ancora lento e pesante. Il suo braccio , attorno alla mia vita, mi stringeva a lui in una presa ferrea ma allo stesso tempo dolce. Sorrisi. Anche nel sonno era un despota presuntuoso!
Lentamente scivolai fuori dalla sua presa per andare in bagno. Avrei voluto fare un canto di felicità nel momento in cui riuscì a staccarmi da lui senza sveglarlo. Mi sedetti sul letto e mi girai ad accarezzargli il viso. Era impossibile che in così poco tempo fosse riuscito a cambiare la mia vita. Eppure l'aveva fatto.
Sarei rimasta lì per  ore ad ammirarlo, ma i miei bisogni reclamavano attenzione, così misi il primo piede fuori dal letto, pronta a scendere.
Una mano mi afferrò il gomito e mi ributtò sul materassp con delicatezza, ma allo stesso tempo con decisione.
Mi ritrovai le braccia di Nick accanto alla mia testa che mi  bloccavano il passaggio. I suoi splendenti occhi verdi brillavano di divertimento e qualcos'altro...
-State cercando di fuggire da me, donzella?- mi chiese con un sopracciglio alzato.
-Certo che no, mio cavaliere!- gli risposi stando al suo gioco e passando le mie braccia attorno al suo collo. Lui si abbassò lentamente sulle mie labbra, come se volesse farmi capire quali fossero le sue intenzioni!
La sua lingua cominciò ad accarezzarmi sensualmente il labbro inferiore e quando stava per approfondire il bacio, improvvisamente squillò il telefono. Era quello di Nick...
Lio lo ignorava, ma io sentivo che era necessario che lui rispondesse. Quella stessa sensazione della sera prima. Staccai le mie labbra dalle sue e gli dissi
-Nick, secondo me dovresti rispondere-.
-Lascialo suonare. Sarà qualche cliente che non ha nulla da fare la domencia mattina alle 7:30- continuò e prese a baciarmi di nuovo, ma io mi divincolai e lui, sbuffando, si staccò da me e rispose al telefono. Io ne approfittaiper andare al bagno e quando ne uscì un'orribile visione mi raggelò sul posto: una valigia sul letto riempita diosrdinatamente da un Nick altrettanto sconvolto.






Angolo autrice
I'm sosorryyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy.....ho un ritardo indescrivibile, ma a mio disscolpa posso dire che ho avuto un lunghissimo blocco per questa storia e soprattutto sono stata molto impegnata con la scuola. Che dire, recensite in tanti per farmi sapere cose ne pensate. Vi voglio bene. Un beso
Robsten90
  
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