My diary

Caro diario,
oggi il Primo Ministro della Magia, il caro Malcom, mi ha chiamato nel suo ufficio per un colloquio privato. Sapevo che sarebbe successo, per fortuna ero pronta al caso che si sarebbe creato nel Mondo Magico per il libro che avevo appena pubblicato, 'Harry Potter e la Pietra filosofale'.
"Jo, cosa ti è saltato in mente di scrivere un romanzo sulla nostra storia?" comincia Malcom, respirando piano per mantenere la calma. Devono averlo messo parecchio sotto torchio.
"Avevo bisogno di soldi." ammetto. Non avevo messo al corrente i miei amici della situazione finanziaria in cui mi trovavo, non mi era mai piaciuto piangermi addosso, ma ora che me lo chiede so che è una delle ragioni principali, a parte la voglia di sfogare la mia vena artistica. "Vi ho detto di aver divorziato, ma non ho mai rivelato a nessuno che quel gentiluomo del mio ex marito mi ha lasciato in bolletta. Mia figlia ed io, siamo arrivati alla fame."
"Avresti dovuto chiedere aiuto a noi." Storco il naso, lui conosce il mio carattere, sa che non mi sarei mai permessa di farlo.
"Non preoccuparti, nessuno crede davvero che esista il Mondo Magico, pensano che tutto sia frutto della mia fantasiosa immaginazione. E poi non è detto che tutto finisca come nella realtà. Potrei cambiare il finale. Potrei farti morire, ti va, Harry?" dico chiamandolo con il nome che gli avevo dato nel libro.
"Perché non uccidi te stessa, Hermione?" mi apostrofa.
"Uh, allora l'hai letto per davvero?"
"Certo che l'ho letto!" Sembra quasi offeso "La mia migliore amica scrive un libro, è normale che sia corso a leggerlo. Ora, però, capisco perché non me lo hai dato prima della pubblicazione. Solo non mi aspettavo che mettessi piazza tutti i nostri segreti."
"Ma che segreti!" sbotto "Quel giornalaccio di terza categoria ti ha rivoltato come un calzino, senza nessuna pietà. Anzi, ho intenzione di metterlo in croce nei prossimi capitoli e come avrai notato, non ho neppure cambiato il nome. Voglio che sappiano cosa si prova."
Malcom sorride: come me, odia 'La Gazzetta del Profeta' e la sua maniera di diffamare chiunque.
"Questo non toglie che mi hai messo nei guai. Qualcuno, non tanti per fortuna, vorrebbe che ti facessi processare. La maggior parte si augura semplicemente che nessuno capisca che si tratta di verità." Malcom continua a fissarmi "E dimmi, come hai intenzione di finire la tua storia con... Ron, se non sbaglio?"
Faccio un sospiro triste.
"Forse questa sarà una delle cose che dovrò modificare assolutamente, per non fare capire a nessuno che si tratta della verità. Se Hermione sopravvive, lo devo ancora decidere, non lo scoprirà a letto con una delle sue migliori amiche, com'è successo a me. Non ho molta fortuna con gli uomini."
"Gerald è già arrabbiatissimo." mi confida con un sorriso "Dice che fa la figura dell'idiota e del permaloso."
"Sai benissimo che era entrambi all'epoca. E potrei aggiungere qualche altro aggettivo ancor meno lusinghiero, ma non mi sembra il caso."
"Sono certo che sareste stati felici assieme, se lo avessi perdonato."
"O avrei delle corna talmente grandi da non riuscire a sollevare la testa. Purtroppo la vita è fatta di scelte e ognuno deve renderne conto. Io ho scelto di non piangermi addosso e di guardare avanti. Ora, con questo romanzo, e con quelli che seguiranno, ho intenzione di sistemarmi. Sta andando molto bene, sai? Piace sia ai piccini che ai grandi, è davvero una gran soddisfazione."
Malcom scuote la testa.
"Quindi vuoi scrivere proprio tutto?" mi chiede.
"Beh, più o meno. Credo che nella finzione tu ti sposerai con Ginny e avrete tanti bei bambini. Non credo che nessuno gradirebbe sapere che l'eroe del Mondo Magico sia in procinto di sposarsi con uno dei suoi ex nemici." rido "A proposito, a Logan è piaciuto come ho descritto il suo personaggio?"
"Per carità!" mi confida alzando gli occhi al cielo "Se è possibile, lui è ancora più inviperito di Gerry. Pensa che il suo personaggio appaia troppo antipatico e spocchioso. Personalmente credo che gli calzi a pennello." sussurra alla fine, come se temesse che lui lo sentisse. "Non glielo dire, però, o stanotte mi tocca dormire in ufficio."
Ridiamo assieme: Logan è davvero un principino viziato.
Malcom riprende il controllo di se stesso. Si sistema la giacca e i capelli, come se fosse possibile, e si alza. Io lo imito.
"Secondo me non dovrebbero esserci conseguenze, comunque ti terrò informata. E, mi raccomando, fammi avere i prossimi libri appena li avrai scritti."
"Ormai mi hai scoperto, non ho più scuse per non farlo."
Ci abbracciamo, è tanto che non vediamo, ho scelto di vivere fra i Babbani e questa ne è la conseguenza e dopo la discussione che abbiamo avuto, ci vuole un attimo di tenerezza. Mi accompagna alla porta, ma prima di uscire mi ricordo una cosa importante che dovevo dirgli.
"Ah, Malcom, se riescono a mettersi in contatto con te, potresti avere altri messaggi minacciosi." lo avverto.
"Mi spaventi." Mi fissa serio.
"Prima di arrivare qua, sono passata dai tuoi zii e gli ho regalato una copia autografata del libro. Bye." Lo saluto e me ne vado. Immagino che avrà lanciato qualche maledizione alla mia volta. Come se non avesse già dei problemi con i maghi, gli mancava che intervenissero anche i Babbani!
Sono tornata alla mia vita e alla mia bambina. Lei non sa nulla, non ha poteri magici e non è neppure una magonò. Pensa che la storia che ho inventato sia una finzione, farina del mio sacco e in fondo è meglio così.