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Autore: DoIdare    04/07/2014    10 recensioni
-Cosa succederebbe se le tue certezze cominciassero a vacillare? Se i sogni che pensavi fossero irrealizzabili cominciassero a realizzarsi davanti ai tuoi occhi? Se l'uomo che credevi non ti avrebbe mai amata cominciasse a trattarti come una donna e non come una ragazzina?
-Cosa pensi che accadrebbe se la donna che hai sempre cercato di proteggere, rischiasse di esserti portata via in una sera? Se il suo sguardo racchiudesse dolcezza e passione allo stesso tempo? Se il suo semplice tocco si trasformasse in fuoco sulla tua pelle?
Buona lettura :)
Genere: Erotico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 – Piacevoli imprevisti
 
Sono seduta alla mia postazione, e sto fallendo miseramente nel mio tentativo di non guardare Oliver mentre si allena.
Da quando Sara è andata via ha ricominciato a fare i suoi esercizi individuali, non che la cosa sia un problema, ovviamente, ma mi manca un po’ quel suono che accompagna due bastoni che si scontrano e i sospiri di persone che combattono, anche se poi il loro legame.. come dire.. particolare, mi ha fatto passare un paio di notti con mega vaschette di gelato in mano.
Sara almeno è simpatica, contrariamente a sua sorella che tra qualche settimana dovrò sorbirmi ogni giorno.  A quanto pare Laurel prenderà il posto di Black Canary e questo non entusiasma Diggle, Roy, Oliver e tanto meno me.
Arrow continua a ripeterle che non è preparata e che un paio di mesi non basteranno per darle le conoscenze necessarie per ricoprire un ruolo simile, ma lei non ne vuole sapere, continua a sistemarsi quella stupida giacca di pelle che un tempo mi piaceva tanto, e ripete che sarà all’altezza di Sara.
Stupida smorfiosa.
Ovviamente, perdendo tempo a crogiolarmi in questi stupidi pensieri, noto troppo tardi che Oliver si è accorto che lo sto guardando. Abbasso velocemente lo sguardo, finirò mai di fare queste figuracce?
-Stai ancora pensando a quella storia, Felicity?- mi chiede rimettendosi la canotta.
No non rimetterla.. o forse si rimettila, così magari la finisco di guardarti gli addominali..
 -Quale storia, Oliver?- rispondo con aria vaga.
-Anche quando è arrivata Sara ti sei sentita messa da parte, eppure ti ho già detto che nessuno prenderà il tuo posto, sei tu la mia ragazza, e con l’arrivo di Laurel le cose non cambieranno- dice avvicinandosi a me e sorridendo mentre mi appoggia una mano sulla spalla.
Gli sorrido, sicuramente sono diventata rossa come un pomodoro, inavvertitamente chiudo gli occhi e la mia mente comincia a vagare in un luogo  inventato dal mio cervello bacato, dove ogni nuvola sulle quali rimbalzo beatamente, ha la forma di Oliver. Apro gli occhi di colpo, nemmeno un bambino avrebbe un’immaginazione simile.
Arrow ha già tolto la mano dalla mia spalla, lasciando il posto ad una fastidiosa sensazione di vuoto, un po’ come quando leggi l’ultima pagina di un libro che ti ha appassionata, e ti rendi conto che non ci sarà più niente dopo.
Ormai è passato un mese da quando abbiamo lasciato Slade sull’isola, dopo quella notte e quel falso “Ti amo” di Oliver pensavo che niente sarebbe stato come prima, invece mi sbagliavo, era tutto esattamente uguale a prima. Tralasciando il fatto che Thea era partita, nessuno l’ha più sentita da allora, Roy la sta ancora cercando, ma non puoi presumere di trovare qualcuno che non vuole essere trovato. E in secondo luogo, ma non meno importante, la notizia che ha lasciato di stucco tutti quanti: Lyla è incinta.
Diggle ce l’aveva detto solo 2 settimane prima, insomma: lo sai da un mese, potevi dircelo subito!!
Parli del diavolo, spuntano le corna.
Dig sta scendendo dalle scale, seguito da Roy che ha un’aria affranta (probabilmente un altro vicolo cieco nella ricerca di Thea).
Li guardo e sorrido, -Bentornati ragazzi- dico voltandomi verso di loro, con una voce più allegra rispetto al mio stato d’animo che invece si presenta nero come la pece.
-Come mai sei così di buon umore oggi Fel? Hai trovato il vestito per la festa oppure Laurel ha deciso di dedicarsi unicamente ad essere un avvocato a tempo pieno?- mi chiede Roy, con un ghigno sul volto.
-Nessuna delle due- dico, per poi sussurrare un “purtroppo” tra me e me.
Lascio perdere la stupida frecciatina riguardo Laurel e mi concentro sul vestito per la festa. Praticamente Diggle e Lyla hanno organizzato questa festicciola per annunciare alle famiglie che presto ci sarebbe stato un nuovo componente, e sarebbe andato tutto bene se non fosse stato per il fatto che la sorella di Lyla, che a quanto pare è una gran festaiola, saputa la notizia della festa abbia trasformato il tutto (cioè una semplice serata in compagnia) in una cena super formale in uno dei ristoranti più lussuosi di Starling city. Insomma chi è che organizzerebbe una cosa del genere per un motivo che neanche conosce? È assurdo! Vabbè, fatto sta che non posso presentarmi con una delle mie gonne come avevo inizialmente previsto, quindi avevo deciso di andare a fare shopping, ma il lavoro alla QC (Sì, Oliver si è ripreso l’azienda, per fortuna) e il tempo passato al covo non mi hanno lasciato un attimo di respiro.
La festa si sarebbe svolta sabato sera, e oggi era giovedì, questo voleva dire che domani sarebbe stato l’ultimo giorno utile per concludere qualcosa.
-Hai giù un accompagnatore?- mi chiede Diggle improvvisamente, con un’aria pensierosa.
-Cosa, un accompagnatore? Stai scherzando vero?- Dico alzandomi in piedi.
-Roy ti avevo detto di dirglielo!- dice Dig guardando in direzione del ragazzo
-Scusami! Me ne sono dimenticato!- risponde quest’ultimo in modo non troppo convincente.
-Non posso trovare un accompagnatore in un giorno! Insomma non riuscirei nemmeno in una settimana figurati in 24 ore!!- sono veramente sconvolta e arrabbiata, questa situazione peggiora di giorno in giorno, doveva essere una semplice serata passata a ridere e a scherzare e ora si è trasformata in una specie di galà, con Champagne e caviale magari.
Mi giro verso Roy –Sarai tu il mio accompagnatore- dico con fare calcolatore.
Egli comincia a guardarsi intorno, e indicando Oliver risponde –Fatti accompagnare da lui, io non posso-.
Mi giro verso Oliver e lo guardo intensamente, probabilmente ho uno sguardo speranzoso, ma la verità è che voglio sapere la sua risposta, anche se in cuor mio credo di conoscerla già, e infatti non perde tempo a rispondere –Lo vorrei tanto Felicity, ma accompagno già Laurel, se l’avessi saputo prima, non avrei accettato la sua proposta- dice con aria sconsolata.
Potrei mettermi a piangere dalla rabbia e dalla delusione, sposto lo sguardo verso il basso, non voglio che lo notino.
Diggle si avvicina a me e avvolgendomi un braccio intorno alle spalle guarda Roy e gli dice –Sarai tu ad accompagnarla ragazzino, è colpa tua se ci troviamo in questa spiacevole situazione-.
Veramente è colpa di quella stupida della tua quasi cognata, penso, ma evito accuratamente di dirglielo.
Probabilmente avrei continuato a crogiolarmi nella mia rabbia repressa se la risposta di Roy non mi avesse colta di sorpresa, e a quanto pare non solo me, visto che tutti lo stiamo guardando in attesa di una spiegazione a ciò che ha appena detto: -Non posso accompagnarti Fel, perché verrò con un’altra persona-.
Oliver si avvicina a lui, leggo speranza nei suoi occhi e so per certo che gli sta per chiedere quello che stiamo pensando tutti: -è tornata Thea??-
-No-.
Quella semplice risposta di Roy aleggia nell’aria e rimbalza da una parete all’altra, è l’unica spiegazione che potrei dare visto che continuo a risentire quel “no” nelle mie orecchie.
Oliver si gira sconsolato, è dolore quello che leggo sul suo volto?
Diggle dopo qualche secondo passato a riflettere (presumo), rompe quel silenzio che sembrava interminabile con qualcosa che mi sconvolge ancora di più –D’accordo Felicity, domani ti farò sapere il nome del ragazzo che ti accompagnerà alla festa, non preoccuparti, pensa solo a trovare un bel vestito-.
Oliver si volta a guardarlo con un’aria incuriosita quasi quanto la mia.
Di che ragazzo stava parlando?
Ma ora dovevo pensare ad un’altra piccola ma importante cosa: quel dannato vestito.
 
Sono due ore che cammino per le strade di questa stupida città in cerca di uno stupido vestito per una stupida festa. Insomma, non intendo dire che la festa sia stupida  perché è per il bambino di John, che sicuramente non è stupido, ma che bisogno c’era di tutto questo? Tanto è evidente che non potrà vedere ciò che è stato organizzato per lui!
Oliver mi ha lasciato il pomeriggio libero per andare a fare shopping, oggi è venerdì e domani la maggior parte dei negozi saranno chiusi, gli avrò fatto pietà visto che la sua super mega Laurel indosserà un vestito meraviglioso, ne sono sicura. Come se non bastasse avrò un accompagnatore che non ho mai visto nella mia vita, John ha detto che sarò soddisfatta, e io non metto in dubbio ciò che dice John, ma rimane pur sempre un uomo, e i gusti degli uomini in fatto di altri uomini sono quanto meno discutibili.
Da quanto ho capito si chiama Damian, è il migliore amico della sorella di Lyla (c’è sempre lei sotto) e ha solo 2 anni in più di me. Tralasciando il nome, sul quale si potrebbero fare molte critiche, penso che alla fine poco importi, durerà solo una sera, quindi decido di rimettermi in cerca del vestito.
Entro nel terzo negozio che avevo previsto di visitare, comincio a guardarmi intorno, avrò provato almeno una dozzina di vestiti ed è incredibile come ancora non abbia trovato ciò che fa per me.
Una ragazza mi si avvicina, probabilmente è la commessa, e mi chiede cosa può fare per me.
-Sto cercando un vestito per una serata elegante, non ho idee su che tipo di modello debba essere, vorrei soltanto che fosse semplice, mi fasciasse in vita e che mi slanciasse un po’. Il colore credo sia indifferente, mi affido completamente a lei- Dico fiduciosa.
La ragazza si illumina in volto e indicandomi una piccola poltrona in pelle nera, mi dice di accomodarmi, subito dopo comincia a frugare tra tutti gli abiti esposti elegantemente.
Qualche minuto dopo mi accompagna in camerino e mi passa gentilmente il primo vestito.
A prima vista mi sembra un abito bellissimo, è completamente nero,  lungo fino ai piedi, con una scollatura a cuore e ha una cintura stretta, rossa carminio, in vita.
Lo provo e come immaginavo su di me non sta bene quanto speravo. Mi fa sembrare più piccola di quanto non sia in realtà e la scollatura a cuore è troppo marcata per i miei gusti.
La commessa mi passa il secondo vestito, quest’ultimo è bianco, ricoperto completamente di pizzo rosa chiaro, e mi arriva poco sotto la coscia, è molto aderente nella parte superiore e si allarga in stile ombrello sulla gonna. È orrendo, sembro un confetto, anzi, una bambina che sta andando alla comunione. Mi tolgo anche il secondo abito, sto cominciando a perdere le speranze, forse non troverò il vestito giusto neanche qui.
Provo il terzo ed ultimo abito, non riesco a smettere di guardarmi allo specchio, mi sento incredibile.
Il vestito è bianco come il latte e ha dei bellissimi ricami neri con un motivo di rami e foglie. È lungo ed aderente fino a metà coscia, dove comincia ad allargarsi leggermente fino a terra, finendo per formare  un cerchio intorno a me. La scollatura è profonda al punto giusto, il mio seno sembra più grande, e la cosa non mi dispiace affatto.
 L’abito mi avvolge in un modo che non credevo possibile, non è troppo vistoso né tanto elegante, eppure non riesco a smettere di guardarlo. È stupendo, mi sento come se fossi vestita di inverno e di autunno.
Esco dal camerino e la commessa mi guarda ammaliata: -Questo è perfetto- dice indicandomi.
-Sono d’accordo, questo è perfetto- ripeto voltandomi di nuovo verso lo specchio.
Dopo aver pagato lascio il negozio con un sorriso stampato sul volto, ma comunque sia mi affretto, sono già le 5 di pomeriggio e devo ancora trovare un paio di scarpe e una clutch da abbinare al vestito.
Come al solito mi perdo nei miei pensieri, e non riesco a non pensare alla possibile reazione di Oliver quando mi vedrà con quell’abito, sarà sorpreso? Magari mi troverà attraente, oppure continuerà a trattarmi come l’amicona di turno.
Mi risveglio da questo stato di coma in cui finisco ogni volta che penso ad Oliver, e mi metto alla ricerca di ciò che mi serve.
 
Rientrare in casa dopo un pomeriggio del genere è incredibilmente rilassante, mi tuffo sul divano a faccia in giù, lasciando cadere borsa e sacchetti per terra. Controvoglia giro il viso verso l’orologio, questo indica che sono già le 8 di sera, spiegato il motivo per cui sto morendo di fame.
Dolorante mi alzo e mi dirigo in cucina, non faccio in tempo ad aprire il frigorifero che il mio cellulare comincia a squillare, mi dirigo nuovamente in salotto e tiro fuori il telefonino dalla borsa, numero sconosciuto, incuriosita rispondo –Pronto?-
- Felicity?-
-Si..- rispondo aspettando che la persona all’altro capo della linea mi dica il suo nome.
-Ciao! Sono Damian, è stato John a darmi il tuo numero, mi ha spiegato la situazione in cui ti trovi e mi ha chiesto se potevo farti da accompagnatore..-
La conversazione è durata circa 5 minuti, giusto il tempo di spiegargli come raggiungere l’indirizzo di casa mia. Tutto sommato sembra un ragazzo carino e gentile, ha accettato di accompagnare una persona che non ha mai visto e questo mi fa sentire onorata e colpevole allo stesso tempo.
Finalmente, intorno alle 21.30, ho finito di  mangiare e di lavare i piatti, mi metto il pigiama e mi butto sul mio letto, che mai come oggi mi era sembrato tanto accogliente.
Domani sarebbe stata un’altra giornata intensa, sarei dovuta andare dal parrucchiere con cui avevo un appuntamento alle 16.00 e poi sarei tornata di corsa a casa a prepararmi, Damian sarebbe passato a prendermi alle 19.30.
Era semplicemente una serata super elegante dove Oliver bello ed attraente come al solito  sarebbe entrato dalla porta del ristorante con una splendida Laurel al suo braccio.
Con questo inutile pensiero mi addormento tra le braccia di Morfeo.
 
 
 
Ciao Ragazze!!
Primo capitolo un po’ lunghino, chiedo perdono, ma non potevo lasciare Fel  a contorcersi perché non trovava il vestito per la festa  xD.
Spero vi sia piaciuto, aspetto con ansia i vostri commenti a riguardo.
Alla prossima :*


 
  
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