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Autore: Reis The Golde    04/07/2014    0 recensioni
In un mondo in cui solo i piu abili possono sopravvivere puo il nostro studente riuscire a scappare da questo inferno vivo e finalmente incontrare la sua famiglia?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Mi svegliaì di colpo per colpa di dolore lancinante al collo. Mi guardaì intorno, ero in una piccola stanza nera. Mi alzaì in piedi e mi accorsì che c’era uno specchio. Andaì davanti allo specchio e vidì una grande cicatrice su tutto il collo. Sinceramente parlando non mi ricordavo come avevo”ricevuto”quel segno e non ci pensaì più di tanto. Proprio sotto lo specchio vidì un grimaldello ma non sapevo dove utilizzarlo. Cosi iniziaì a cercare per la stanza alla ricerca di una porta”nascosta”che tanto nascosta non era perche ci missì neanche 5 minuti per trovarla peró non era questo il problema, quando cercaì di aprirla la porta era chiusa. In quel momento pensaì che per me era la fine peró mi ricordaì del grimaldello. Corsì a prenderlo e quando ero davanti alla porta pensaì”Non avrei mai creduto che mio padre mi avrebbe aiutato in questi moment”. Mio padre non era una persona normale…direi bizzaro e ogni volta che imparava qualcosa me la insegnava anche a me peró non avrei mai creduto di doverle mettere in pratica. Stavo per aprire la porta, mancava ancora poco ma in quel momento ‘Ting’…il grimaldello rupè. Il quell momento il panico più totale, non sapevo che fare. Ero furioso e disperato e dalla rabbia diedi un calcio alla porta e quest’ultima si apri. E quelli che vidì fu orribile. Davanti a me c’erano tre teste…erano impalate al muro…come se fossero dei trofei di caccia. Mi avvicinaì e mi accorsì che le teste non avevano gli occhi e al posto di quest’ultimi c’erano dei grandi pozzi neri senza fine. In quel momento il dolore al collo mi colpi di nuovo ma stavolta c’era pure il sangue che usciva come una fontana…ho appena ricordato qualcosa che non avrei volute rivedere. Dal dolore inavertitamente diedi un pugno ad una delle teste e la mia mano era proprio li dove doveva essere il cervello. Peró quest’ultimo non era lì ma trovai una piccola chiave. Mi abbasaì per vedere dove potese essere il posto per la chiave.’Trovata’ la porta era molta piccola mi sono dovuto sdraiare per poterci entrare. Appena dall’altro lato una luce accecante abbaglió I miei occhi…!. Quella non era una luce normale: Erano raggi di sole!. Ero libero finalmente! Ero salvo da quel posto ma il destino aveva altro in serbo per me.
   
 
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