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Autore: Spleen89    05/07/2014    3 recensioni
Ciao ragazze, sono tornata ispirandomi ad una bellissima canzone di De Andrè " Verranno a chiederti del nostro amore". Siamo alle soglie delle rivoluzione e Oscar e Andrè ripensano ad un evento lontano nel tempo, l' inizio del loro amore, nato da un evento che nel manga si colloca molto dopo ( Oscar vede André a torso nudo e ne è attratta). Quelle scelte saranno il preludio di scelte più importanti, scelte "rivoluzionarie" nata dalla consapevolezza di un amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazze, sono tornata ispirandomi ad una bellissima canzone di De Andrè " Verranno a chiederti del nostro amore". Siamo alle soglie delle rivoluzione e Oscar e Andrè ripensano ad un evento lontano nel tempo, l' inizio del loro amore, nato da un evento che nel manga si colloca molto dopo ( Oscar vede Andrè a torso nudo e ne è attratta). Quelle scelte saranno il preludio di scelte più importanti, scelte "rivoluzionarie" nata dalla consapevolezza di un amore.


Quando in anticipo sul tuo stupore 
verranno a chiederti del nostro amore 
a quella gente consumata nel farsi dar retta 
un amore così lungo 
tu non darglielo in fretta 


POV- Andrè
Ti stringo tra le mie braccia in questo prato che ci ha visto amarci innumerevoli volte da quella prima volta. L' acqua del lago riflette limpida i nostri corpi avvinghiati.
Qui, lontano da Parigi, lontano dagli altri, lontano da quella che è ancora la nostra casa, anzi la tua casa ,  Palazzo Jarjayes, siamo ai margini della tenuta appartenente alla tua famiglia da generazioni. Anche se con gli sconvolgimenti che stanno avvenendo in questi giorni ho il sentore che nemmeno la tua famiglia così vicina al re riuscirà a mantenere i suoi privilegi. Non so se saremo ancora qua, non so ancora con chi deciderai di combattere, col popolo o contro di esso. Il mio cuore sente "il profumo" della tua scelta. Della nostra scelta. Attendo una conferma da te però, che ora mi guardi con quei tuoi occhi di mare, intensi come sempre dopo l'amore. 
Poi una frase:
"Andrè ti ricordi la prima volta  che ci amammo qui? Eravamo così giovani, così spaventati, audaci e felici insieme. "
Andrè  sorrise e decise di provocarla un po',
" Beh, mi sembra che nemmeno ora possiamo lamentarci in quanto audacia, vero Oscar?" così dicendo si portò sopra lei, continuando a sorridere mentre la baciava con passione.
" Hai ragione Andrè, hai ragione" disse ridendo ricambiando i baci dell' uomo " Però converrai con me che eravamo molto più giovani... quanti anni avremmo avuto? Diciotto?"
"  Sì, amore. Tu diciassette, io diciotto "
E tra baci e risate si immersero nel mondo dei ricordi.

Estate 1772

POV- Oscar
Non riusciva a trovarlo da nessuna parte. Ma dove diavolo si era cacciato Andrè?
Era strano il suo amico da qualche tempo, prima la rimproverava del fatto che da quando era diventata Capitano delle Guardie Reali non passavano più molto tempo insieme, poi ormai sempre più spesso spariva, in alcuni momenti sembrava non volere lasciarla respirare in altri sembrava quasi evitarla, come quando ad esempio si faceva assegnare dalla nonna i più disparati lavori proprio nei giorni in cui lei prendeva delle licenze per passare del tempo in casa. Era quello che stava accadendo anche quel giorno. Ma lei era determinata a trovarlo quella volta e a distrarlo dalle sue mansioni, lei era a casa, era lì e lui le preferiva cavalli e stalle? No, pretendeva passare un po' di tempo insieme, in fondo mancavano tanto anche a lei i tempi passati. Troppi doveri rischiavano da allontanarla da quello che era, anzi da quello che erano: INSEPARABILI.

Iniziò dalle cucine, poi passò dalla sua camera, ma nulla.
Nel corridoio però le sue orecchie da militare percepirono un indizio. Sembrava che due giovani cameriere parlassero di Andrè.
"Andrè è nelle stalle a lavorare e noi ci perdiamo quello spettacolo per ritirare il bucato"
"Già invece di andare ad osservarlo di nascosto o col pretesto di portargli uno spuntino dobbiamo spazzare e rigovernare casa che ingiustizia"
Possibile che quelle due superficiali godessero nel vedere Andrè lavorare e affaticarsi? E poi perché? Forse perché André non era mai stato un semplice membro della servitù dato il loro rapporto. Forse la loro era invidia. Ad ogni modo aveva ottenuto quel che voleva. Sapere dove fosse...
Effettivamente lo trovò nelle stalle. Stava spalando il fieno. Vi era molto caldo e forse per questo il ragazzo si trovava a torso nudo. Beh, non era la prima volta che lo vedeva così, da bambini capitava piuttosto spesso. Ma da quando entrambi erano entrati nell' adolescenza, entrambi sotto le intimidazioni più convincenti della nonna, avevano evitato certe intimità.
Lui non si accorse subito di lei e lei nel frattempo era rimasta imbambolata ad osservare il corpo del suo amico così cambiato, così possente, così bello... Oh, andiamo! Ma cosa stava pensando... era Andrè solo Andrè! E ad un tratto si accorse della sua estrama ingenuità. Ecco quale era lo spettacolo a cui alludevano le cameriere. E adesso quelle stupide con le loro fantasie stavano influenzando anche lei... eppure c'era qualcos' altro. Qualcosa a cui non sapeva dare bene un nome o meglio evitava accuratamente di farlo, ma sì, era gelosa! Gelosa del suo amico, del fatto che le donne lo guardassero, le succedeva a Versailles, ma ammetterlo avrebbe significato far vacillare troppe certezze e non poteva di certo permetterselo! Certo ora di fronte a quel corpo meraviglioso le certezze vacillano ancora di più! Possibile fosse attratta da Andrè?
Immersa nei suoi pensieri non si accorse che il ragazzo si era accorto di lei e ora la stava richiamando dolcemente
" Oscar, Oscar... Oscar  ci sei"
" Si, Andrè! Ti cercavo!" si riscosse lei
" Posso fare qualcosa per te?"
" Rimetti la camicia?" ma le erano uscite davvero dalle labbra quelle parole? Che vergogna!
"cosa? scusa Oscar, non capisco."
" Volevo dire che se fossero venuti la nonna o mio padre ti avrebbero di certo rimproverato, sai che a me non importa di queste formalità, ma con loro è un' altra cosa... lo dico per evitarti mestolate!" serviva anche a questo aver studiato strategia militare allora!
" Ah certo  Oscar" disse tra le risate André rimettendosi la camicia. Poi aggiunse "Perché mi cercavi?
" Perché sei sempre il solito! Prima ti lamenti che a causa dei miei impegni trascuro la nostra amicizia e poi sembra che tu lo faccia apposta di farti assegnare una miriade di lavori pur di non passare del tempo con me."
Andrè si intenerì, allora anche lei aveva paura di essere trascurata. Sentiva la mancanza di quello che c' era sempre stato. E poi era sempre la solita furba... aveva capito che lui lo faceva apposta a farsi dare tanti lavori per cercare di non vederla solo che non poteva immaginare il perché, non poteva immaginare la necessità di allontanarsi da lei da quando aveva cominciato a capire di amarla e soprattutto da quando la desiderava disperatamente, una necessità per la sua sanità mentale, per non ferirla con quei sentimenti tanto forti e sconvolgenti e purtroppo a causa delle convenzioni sociali potenzialmente sbagliato. Doveva farlo, per amore, doveva trattenersi in silenzio. Certo, sarebbe stato tutto diverso se solo fosse stato ricambiato... ma quello per ora restava un sogno, solo un sogno.
" Cosa dici? Me lo ha chiesto tuo padre! "
" Non mentire. Mi allontani per una donna?" chiese mestamente  " Per una cameriera, forse? Ne ami qualcuna e non vuoi farla ingelosire"
" Oscar no! E poi da quando saresti così esperta di schermaglie amorose tu?"
La zittì. Colpita e affondata. Lei imbarazzata non parlava più.
" Ad ogni modo, ho giusto finito. "
Lei imbronciata continuava a non parlare.
" smettila di fare il signorino viziato cosa vuoi fare questa mattina?" le disse riprendendo una vecchio modo infantile di offenderla
" io non sono un signorino viziato"
" ah, no? allora un capitano viziato..."
" André come osi...?" 
Il ragazzo rise sonoramente e lei si lasciò trascinare. Schermaglia finita.
" Andrè andiamo al lago ti va? Visto che hai così caldo... potremmo fare un bagno!"
" Ah allora è questo... altro che mancanza! Hai paura di annegare come quella volta e vuoi qualcuno che possa salvarti accanto" rise continuandola a prendere in giro
" Andrè se non ti muovi ti infilzo" 
Ecco un modo convincente per farlo smettere.
Si indirizzarono verso il lago posto proprio ai margini della tenuta dei Jarjayes.
Lasciarono i cavalli all' ombra di una quercia.
Andrè tolse la camicia e si tuffò, seguito da Oscar che ormai da parecchi anni faceva il bagno con i vestiti in sua presenza.
Scherzarono schizzandosi e ridendo per ore.
Poi uscirono dall' acqua. E la curiosità di Oscar prevalse
" André tu consideri qualche cameriera di palazzo uno spettacolo?"
" Uno che..?"
" Nel senso vedi qualcuna di loro come loro vedono te?"
" E come mi vedrebbero?"
" Bello"
" E lo sono?"
" Cosa...ma ... ma è educazione ora rispodere a una domanda con un' altra domanda?"
Arrossì. Lui rise.Oscar perdeva tutta la sua sicurezza alle prese con certi argomenti.
E lei si accigliò.
Lui rise più forte. 
Poi serio disse  " No nessuna di loro per me è uno spettacolo, perché lo vuoi sapere comunque?"
" Ipocrita!Possibile tu non sia interessato a nessuna donna?" gli urlò contro in preda ad uno strano sentimento che faceva capolino dal suo cuore.
L' atmosfera si stava riscaldando.
" Beh, se la metti così sì, mia cara. C'è una donna per me bellissima, uno spettacolo, come dici tu"
"Chi è?"
" Perché devi saperlo!"
" Perchè ne ho il diritto... tu sei il mio..."
" Il tuo servo, è vero? Hai pretese di scoprirlo solo perchè mi consideri tuo servo?"
" Sei ingiusto! Chi è?"
" Sei tu!" Urlò" testarda e caparbia!Ora sei contanta? Hai un servo innamorato... sono il tuo servo innamorato. Tanto perso di te che ha paura di starti accanto, di amarti troppo, di desiderati troppo. Ti amo così tanto che sarei stato in silenzio, accanto a te, amando te soltanto.Per sempre." urlò stremato e senza controllo.
Lei cadde all' indietro. Si stese sul prato.Confusa. Sconvolta e felice. Si, era felice e non poteva negarlo. Lui amava lei! Solo lei.
E lei? Attrazione, gelosia, bisogno, affetto... per quanto tempo avrebbe continuato a negare a se stessa quello che iniziava a provare?
Decise.
" comunque si" sussurrò ad un Andrè che sconvolto non si capacità della sua impulsività.
" si cosa?"
Si alzò da quel prato
" sei bello! E oggi sentivo le cameriere definirti uno spettacolo e io... io volevo infilzarle Andrè perché penso di essere gelosa perché tu sei mio... non il mio servo, ma il mio "respiro" di vita e di libertà. Da una vita lascio scegliere gli altri per me... mio padre, il re, la principessa... ora basta... io... io voglio seguire il mio cuore. Mi porta a te."
" Oscar cosa dici? Vuol dire che anche tu mi ami? chiese il ragazzo incredulo e felice.
" Si, ti amo e non costringermi a ripeterlo sai che non mi trovo a mio agio con le parole d'amore" rispose lei chiudendo gli occhi per via delle emozioni troppo forti.
Oscar in un attimo si ritrovò di nuovo a terra, Andrè le si scaraventò addosso senza pesarle... cominciandola a baciare con passione e dedizione estrema. Il loro primo bacio. Sapeva di tenerezza, di acqua dolce e di futuro.
" E con i baci ti trovi a tuo agio Oscar?" disse lui maliziosamente
" Si, con i baci si, Grandier" Sorrise lei sfrontata.

...

Quel giorno si amarono per la prima volta.
E negli anni avvenire attenti al resto del mondo continuarono ad amarsi. Prendendo consapevolezza del fatto che occorreva combatere per un mondo nuovo, un mondo dove il loro amore sarebbe stato un amore da vivere alla luce del sole. Completo. Da questa consapevolezza il trasferimento dalle Guardie Reali ai soldati della Guardia. E adesso ? Alle soglie della rivoluzione?
Oscar avrebbe scelto nuovamente il suo cuore? Avrebbe scelto di combattere con il popolo, per il popolo e per la Francia dell' uguaglianza?

Continuerai a farti scegliere 
o finalmente sceglierai.


Lei lo guardò negli occhi, lo prese per mano e lui capì, la sua Oscar aveva scelto, come in quella lontana estate del 1772.




  
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