Eccomi qui con il quarto capitolo.
Come avrete capito dal titolo, a meno che non l’abbiate letto, ci saranno sviluppi
importanti.
Ancora una
possibilità…l’ultima concessa…
Quale sarà la scelta per il
futuro?
4. L’ultima
possibilità.
La casa era avvolta nel
silenzio.
Nessuna voce, nessun passo, solo il fischio della teiera con
l’annuncio che il suo compito l’aveva svolto.
Videl chiuse il fuoco e
riempì due tazze con la bevanda fumante, le prese e le portò nel salotto dove Gohan stava borbottando
qualcosa leggendo dei libri. Lo vide chiudere quello che aveva davanti e
voltarsi per osservarla.
“ Tutto a posto?”
chiese lei porgendogli una tazza. “ Da quando in qua ti metti a litigare
con i libri?”
“ Da quando non sono il
mio problema principale.” Ammise lui bevendo un
sorso di the per poi sputarlo un secondo dopo. “ SCOTTA!!!”
urlò sventolandosi la lingua ustionata.
Videl scoppiò a
ridere. “ E cosa ti aspettavi? L’ho appena
tolto dal fuoco!” gli ricordò
asciugandosi le lacrime che le erano venute per le troppe risate.
Gohan le fece una linguaccia,
ustionata, e poi mise il broncio come i bambini piccoli.
La ragazza sospirò
prima di alzare gli occhi al cielo e sorridere sorbendo la bevanda bollente e
piccoli sorsi.
“ Tornando ad argomenti
seri…” disse improvvisamente l’uomo prendendo a guardarla in
modo a dir poco penetrante. “ …cos’hai
intenzione di fare?”
“ Credi che abbia
un’idea?” chiese lei con fare indagatore.
“ Tu hai sempre
un’idea.” Rispose Gohan con un sospiro che sapeva di supplica.
“ Quella tua testolina non smette mai di lavorare, e scommetto che ci
stavi pensando gia da un po’.”
Videl appoggiò la
tazza e scosse la testa. “ Non posso negare!” ammise in tono grave.
“ Ho solo sperato di non dover arrivare a tanto. Era l’ultima
spiaggia, quella a cui speravo di non dover far ricorso.”
Si portò una mano tra i capelli sciolti scompigliandoli. “
È pericoloso, Gohan, troppo pericoloso. Non
posso chiedere a qualcuno di correre un rischio come questo. Non
posso…”
“ Perchè dici
così?” le chiese prendendole la mano appoggiata al tavolo e
stringendola.
“ Non so nemmeno io
cosa ci aspetta in realtà.” Gli
spiegò pensierosa. “ Non…non sono mai stata lì.
Io…io non la conosco, non so se ci aiuterebbe.”
“ Ma è tua madre!” disse sconvolto all’idea che le parole della
moglie si rivelassero vere.
“ Lo so…”
annuì lei. Alzò le spalle e sorrise innocentemente. “ Ma io
non so chi sia.”
Ecco, l’aveva detto,
l’aveva ammesso.
Quella domanda che da tanto,
troppo tempo le perforava la mente lacerandogliela: chi era sua madre?
Non sapeva nulla di lei,
né perché se n’era andata né cosa provasse per lei,
lei ch’era sua figlia. I pochi ricordi che aveva della donna che le aveva dato la vita glieli aveva
forniti suo padre quand’era piccola, ma per il resto…
“ L’unica cosa
che provi la sua esistenza è quella foto.”
Disse con voce spezzata la ragazza. “ Nient’altro.”
Gohan sorrise e scosse la testa incredulo. “ Ti sbagli.”
L’ammonì incatenandola ai suoi occhi. “ Tu. Tu sei la prova
vivente che tua madre esiste. Lontana, certo, ma
c’è; la tua stessa vita lo prova.”
Sorrise anche lei a quelle
parole che parvero ridarle un po’ di speranza.
“ Gohan, c’ho pensato molto, e secondo me l’unica
possibilità che abbiamo è davvero quella di chiedere aiuto a mia
madre, ma per fare questo…”
“ Per fare questo?”
incalzò lui.
“ Ho bisogno di una
prova.” Disse Videl mentre i suoi occhi
lampeggiavano d’eccitazione all’idea di una nuova avventura.
“ Ho bisogno di sapere se le mie deduzioni sono esatte.”
“ E
se lo fossero? Potrebbe davvero…? Cioè…”
balbettò il ragazzo senza voce.
“ Si, se davvero le
cose stanno come penso, Goku potrebbe tornare a casa.”
Bastò quella frase a
dare speranza e fiducia al Sayan che sorrise e si alzò di scatto.
“ E allora cosa
aspettiamo?” chiese impaziente. “ Andiamo
subito e controllare.” E uscì di casa a
tutta velocità, senza dare il tempo alla ragazza di dire o fare nulla.
Videl rimase ferma a guardare
la porta che si chiudeva sbattendo, tamburellò con le unghie sul tavolo
un paio di secondi alzando gli occhi al cielo e sospirando: ma quanto era scemo
suo marito???
E, proprio come aveva previsto, dopo nemmeno un minuto
eccolo tornare.
La sua faccia fece capolino
da dietro la porta e lui sorrise imbarazzato grattandosi la testa.
“ Eh
Eh…scusa ma…dove dobbiamo andare?”
Videl si mise una mano tra i
capelli prima di alzarsi e raggiungerlo. “ Al palazzo del Supremo!”
Il palazzo del Supremo era
proprio come lo ricordavano: tranquillo e immacolato!
C’era un silenzio che
sulla Terra non si poteva nemmeno concepire, e la pace che si respirava
sembrava essere in grado di purificare anche l’anima.
“ Ehi, c’è
nessuno?” chiamò Gohan a gran voce. “ Dende. Popo.”
Niente, silenzio totale e
quasi assordante.
“ Secondo te che fine
hanno fatto?” chiese l’uomo alla moglie.
“ Boh, magari sono
dentro e non riesco a sentirti.” Propose lei con
un’alzata di spalle. “ Andiamo a vedere.”
Ma proprio in quel momento, dalla struttura, uscirono
due figure.
“ Ragazzi.”
Esclamò Dende felice di rivedere i suoi amici. “ Come mai da
queste parti?”
“ Ciao Dende. Salve Popo.”
Salutò Videl con un sorriso allegro. “ Siamo qui perché
abbiamo bisogno di aiuto, e solo tu puoi
darcelo.” Ammise un po’ imbarazzata.
“ È successo
qualcosa di grave?” chiese Popo preoccupato.
“ No…”
disse Gohan poco convinto. “ No…è solo che… È
una storia lunga da spiegare.” Ammise con un
sospiro che sapeva di fatica e stanchezza.
“ Non abbiamo tempo per
spiegare.” Tagliò corto Videl con fare impaziente. “ Dende,
puoi mettermi in contatto con Re Kaio?”
“ Re Kaio?”
chiese il namecciano. “ Perché proprio Re
Kaio?”
“ Perché ho
bisogno di chiedergli una cosa e…e se la risposa sarà quella che
penso…” non finì quella frase, come se dirla avrebbe portato
al fallimento di tutto il suo meraviglioso piano…che
poi di un piano nemmeno si trattava
quindi…?!
Dende osservò la
ragazza che gli stava davanti con fare indagatore, chiedendosi cosa le stesse
passando per la mente. Sapeva che Videl aveva un’intelligenza elevata nonché un coraggio da leoni e anche una certa
avventatezza in certe situazioni…e il miscuglio di queste qualità
non lo tranquillizzava affatto.
Ma lei gli aveva chiesto, benché non
direttamente, di fidarsi delle sue parole.
Perché avrebbe dovuto dirle di no?
Perché avrebbe dovuto negarle il suo aiuto e la sua fiducia?
“ Va bene.” acconsentì con un sorriso.
“ Grazie.”
Dende allungò una mano
verso la ragazza che l’afferrò con decisione, come per impedirsi
di tornare indietro.
Quella stretta era il simbolo
della scelta che stava compiendo, una scelta che non
lasciava via d’uscita né possibilità di tornare indietro.
“ Re Kaio.”
Chiamò mentalmente Videl. “ Re Kaio riesce a sentirmi?”
“ Forte e chiaro mia cara ragazza.” Annunciò una voce
allegra e gentile. “ Ma mi sorprende questa
chiamata. È forse successo qualcosa?” chiese
preoccupato.
“ No, ancora no.”
Lo rassicurò lei. “ Ma potrebbe accadere se la sua risposta sarà positiva.”
“ C’è
qualcosa che desideri chiedermi?” domandò perplesso.
Videl annuì decisa.
“ Si, vorrei sapere se c’è stato un altro caso oltre a
quello di Goku per quanto riguarda la partenza col drago Shenron.”
Re Kaio non rispose, e questo
le fece supporre di aver fatto centro; a quanto
pareva, i suoi ricordi non erano sbagliati come temeva.
“ A
quanto pare sei ben informata.” Disse lui con sorpreso.
“ Si, ma non sono
sicura dei miei ricordi.” Ammise con aria grave.
“ Se quello che penso è corretto allora esiste la
possibilità che Goku ritorni tra noi, ma non posso
rischiare inutilmente.”
“ Posso capire.”
Fece Re Kaio comprendendo in modo più esplicito. “ Bè, come
ricordavi c’è stato un altro caso oltre a quello di Goku…e
quel qualcuno è tornato sulla Terra alla fine.”
“ Però, se non
sbaglio, c’è un lasso di tempo da
rispettare per far si che questo accada.”
“ È vero!”
annuì lui gravemente. “ 100 anni! È d’obbligo
rispettare questo lasso di tempo.”
Videl rimase in silenzio a
pensare.
100 anni…100 anni era il tempo che Goku avrebbe dovuto passare lontano, e
su questo non ci pioveva. Non poteva essere evitato…ma aggirato?
“ Re
Kaio…potremmo aggirare questa clausola in qualche modo?” chiese
impaziente di verificare la sua teoria; se si fosse rivelata giusta
allora…
“ Non credo.”
“ Nemmeno con dei
poteri speciali?”
“ A cosa stai
pensando?” chiese guardingo domandandosi dove
stesse andando a parare.
“ Sto pensando che
potremmo far ricorso ai poteri di un popolo.”
“ Quale…?”
ma subito si bloccò. Aveva capito anche lui a cosa mirasse
Videl. “ Stai parlando proprio di quel
popolo? Proprio quello?”
“ Si, è
l’unica soluzione al momento.”
Annuì lei. “ So a cosa andiamo incontro, ma sono pronta a
rischiare se questo porterà Goku di nuovo qui, se lo ridarà alla
sua famiglia.”
Ra Kaio sospirò
scuotendo la testa. “ È per loro che lo stai
facendo, vero? Per Chichi, Gohan, Goten…Pan. A
te non importa nulla delle conseguenze, vuoi solo vederli di
nuovo felici.”
“ È proibito,
forse?” chiese freddamente.
“ No…”
disse con voce flebile l’altro. “ No…”
E calò il silenzio. Nessuno parlava, nessuno
osava dire una sola parola; sapevano tutti che quella storia era sul filo del
rasoio, ma rischiare era l’unica cosa che potessero fare in quel momento.
L’unica ch’era loro consentita.
“ E
va bene, Videl.” Annuì alla fine Re Kaio.
“ Se proprio vuoi farlo, fallo. Non ti fermerò…ma spero che tu sappia a cosa vai
incontro.”
“ Lo so.” annuì con un sospiro. “ Le assicuro che lo
so.” e chiuse il contatto.
Gohan la guardò avido
di sapere, sapere se c’era ancora una
possibilità.
“ Si.” Disse
Videl con un piccolo sospiro.
Il ragazzo si rilassò.
“ Meno male.”
“ Ehm…scusate se
interrompo ma…di cosa state parlando?” chiese Dende perplesso.
“ Puoi venire a casa
nostra sabato?” gli chiese la ragazza senza rispondergli.
“ Si,
perché?”
“ Perché
ti spiegherò tutto.” Gli assicurò con un sorriso carico di
speranza ed energia.
E in quel momento Dende
capì, capì che, qualunque cosa Videl avesse
in mente le aveva ridato l’energia.
I suoi occhi si erano accesi
nuovamente.
Dentro ad essi
il fuoco era tornato a bruciare.
Una nuova avventura aveva
aperto le sue porte, e lei aveva colto al volo l’occasione per
ricominciare.
E in quel sorriso forte e allegro, aveva rivisto una
Videl sedicenne che credeva non esistesse più.
Ed
ecco qui il quarto capitolo.
Vi chiedo di
aspettare ancora un cap, poi inizierà l’azione.
Ora Videl sa che c’è
ancora una possibilità, che quello che credeva era vero, che…che
tutto può tornare come una volta.
Ma
quale sarà il finale di questa nuova avventura che li attende.
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE CONTINUANO A
SEGUIRMI.
Un grazie speciale a Vegeta4aver,
Nightwish4aver e Vivina che continuano a commentare…!!!!
Grazie di cuore.
Al prossimo cap…Baci Baci Rain!!!