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Autore: lucy_465    05/07/2014    2 recensioni
Lucy figlia di un ricco signore morto due mesi dopo la morte di sua moglie aveva ereditato due splendide casette in campagna dove Lucy e Levy volevano passarci la vita lontane dalle buone maniere e vestiti frivoli. Purtroppo però Lucy aveva dimenticato la cartina a casa e aveva dimenticato di fare rifornimento di benzina. Quindi per colpa della bionda,erano bloccate in quel posto deserto. Riusciranno a uscirne? Leggete e scoprirete!
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Natsu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Levy era seduta su una grossa pietra e guardava le capre mangiucchiare l’erba,con aria triste.
-Lu-chan…-sussurrò sospirando.
-Ehi,Gamberetto!-
Levy alzò lo sguardo e una figura scura e alta la fissava dall’alto in basso.
-Ga..gajeel…- sussurrò.
Il corvino ghignò.
-Invece di fare lo Zombie-Gamberetto,perché non vieni con me in paese?-
Levy si alzò di scatto.
-A-aspetta,qui c’è un paese?! M-ma noi non ci siamo passate per arrivare qui!-
-Perché avete prolungato la strada,ovvio-
Levy inspirò profondamente. Colpa della mappa! La povera Levy inspirò ancora mantenendo la calma.
-C’è il mare?- sussurrò debolmente.
-Si che c’è! Esiste anche un porto!- disse sorridendo il ragazzo. A Levy sembrò il sorriso più gentile che avesse mai visto,e si trattava di Gajeel!
-A-allora puoi portarmici?- disse arrossendo lievemente.
-E va bene!- disse Gajeel –Ma solo quando avremo finito di fare la spesa..-
Levy si illuminò.
-Grazie Gajeel!- disse esibendo il più bel sorriso del mondo,che fece arrossire Gajeel.
-N-nulla- Disse distogliendo lo sguardo.
Levy lo prese a braccetto tutta sorridente –Allora andiamo?-
-Si…!-
Si avviarono felicemente verso il paese.
Arrivati,Levy si guardava intorno estasiata –E’ bellissimo!- esultò guardando il bel paesino tranquillo. L’area mercatale,l’odore del mare nell’aria e le facce sorridenti dei passanti le colmavano il cuore di gioia.
Si fermarono in tanti posti. Al mercato della frutta,al negozietto delle spezie e al banco dei pesci,in una bella pasticceria e in una panetteria. Presero tutto il necessario,ma Gajeel non portava alcuna busta. ‘’Ce li recapiteranno direttamente a casa’’ aveva detto il corvino.
Era tutto così bello che all’azzurra sembrava un sogno.
-Andiamo al mare,adesso- le disse Gajeel sorridendo.
-Sì-
Camminarono e quando arrivarono alla spiaggia,Levy iniziò a tremare.
-Tutto bene?- chiese Gajeel che se ne era accorto.
Levy afferrò la maglia del ragazzo e la strinse più forte che poteva.
-A dire il vero,io ho paura del mare-
Gajeel si voltò di scatto a guardare l’azzurra.
-Ma sei matta?-
-Va tutto bene-  disse sorridendo –L’ho voluto io quindi non c’è problema. Ho pensato che in questo momento Lu-chan avesse paura. Quindi io vorrei provare un po’ dei suoi stessi sentimenti,così da dimezzare la sua paura- inspirò –Però io ho ancora un paura matta del mare- una lacrima le scese –pensavo che questa mia paura fosse scomparsa,e invece……ho una paura tremenda,come se volesse inghiottirmi-
-Gamberetto…-
-Gajeel sediamoci un po’ in riva al mare- disse di scatto
-Ma cosa sei,masochista o che? No,sediamoci qui se vuoi proprio ma in riva al mare proprio no,ti verrà un infarto- disse sedendosi.
-Gajeel….- sussurrò Levy
-Mh?-
-Grazie infinite!- si fiondò addosso al mago abbracciandolo forte.
-E-ehi ma che diav..-
-Perfavore…- sussurrò
-Eh?-
-Perfavore rimaniamo un po’ così…..ho paura-
Gajeel inspirò più aria possibile per non morire dalla tenerezza. Poggiò delicatamente le mani sulla schiena dell’azzurra,ricambiando l’abbraccio.
-Sai..Gajeel..- disse Levy rimanendo immobile –Li ho visti-
-Chi?- disse Gajeel incuriosito.
-Natsu e Lucy,che..si baciavano- sussurrò. Gajeel sentì il suo viso prendere colore,ma che saltava in mente a quel gamberetto?!
-Li hai spiati?-
-Non volontariamente,ma…ho provato invidia…..-
Gajeel sussultò –E perché?-
-Perché Lucy è alta,ha dei bellissimi capelli oro,gli occhi grandi e profondi,ha un grande seno…è tutto ciò che non sono io. Io sono bassa e piccola ho i capelli di un colore innaturale,in più tutti pensano che io sia una bambina……non sarò mai come lei.-
Gajeel strinse la presa dell’abbraccio.
-Non sarai alta,ma la tua piccolezza mi fa venire voglia di proteggerti,i tuoi capelli sono bellissimi e ricordano il cielo….e poi se i tuoi sono di un colore innaturale,quelli di Natsu cosa sono? I tuoi occhi sono grandi e splendono come un mare di stelle…e il tuo…petto non sarà enorme,ma ricorda la purezza che hai dentro-
A Levy cominciò a battere forte il cuore,e Gajeel lo poteva sentire chiaramente.
-Levy….- sussurrò Gajeel.
L’azzurra sciolse l’abbraccio e lo guardò negli occhi –Si?-
Gajeel,la spinse verso di se con cautela,per paura di farle male e le loro labbra stavano per combaciare,quando..
-Ehi,ragazzi- entrambi si separarono e tornarono ai loro posti imbarazzati. Un vecchietto,curvo su un bastone comparve.
-S-si?- domandò Gajeel ancora rosso in viso.
-Meglio se tornate a casa,sta arrivando un tifone-
-Seguiremo il suo consiglio,la ringraziamo- disse Gajeel stranamente educato.
Il vecchietto annuì –Allora spero di rivedervi!- e il vecchietto sparì,così come era apparso.
Gajeel si alzò –Torniamo a casa- disse
-S-sì…- sussurrò Levy in risposta.
Per tutto il tragitto,nessuno dei due fiatò e quando arrivarono a casa non trovarono nessuno.
POV.LEVY
Cavolo….il cuore non smette di battermi….se smettesse riuscirei a parlare.
POV.NORMALE
Levy notò le buste sul tavolo.
-Avevi ragione,sono arrivate tutte!-
-Già- disse Gajeel svuotandole e mettendo a posto,poi chiuse tutte le porte e finestre.
-Cosa fai?- domandò Levy curiosa.
-Arriva il tifone è meglio prevenire- rispose il corvino –Potresti venire a darmi una mano? In una stanza c’è una finestra che non si chiude bene-
Arrivarono in una stanza buia e piana di aggeggi meccanici,una stanza strana,ma molto confortevole.
Levy si avvicinò alla finestra insieme a Gajeel.
-ok- disse Gajeel –Tu spingi un anta e io ne spingo un'altra-
Levy annuì sorridente.
-Bene-
Presero a spingere le ante che non si smuovevano di un millimetro,ma alla fine riuscirono a chiudere la finestra.
-Mamma mia che faticaccia- sussurrò Levy col fiatone –Ma come la chiudevi prima,tutto da solo?-
domandò curiosa.
-La prendevo a calci,ma se continuo così rischio di romperla,quindi….-
Si avviò verso la porta –Dimmi,sai cucinare?- chiese all’azzurra che per un attimo lo guardò spaesato.
-Sì,so cucinare!- rispose tranquilla,poi.
Era serena,e ora riusciva a mantenere la calma,con lui vicino non riusciva a provare sofferenza e la faceva sentire sicura.
-Bene,perché quei due non torneranno prima di domani,e l’unico che sa cucinare è Natsu!- disse seccato il corvino che sbuffava.
Levy ridacchiò.
-Tranquillo,una frittatina e via!-
Si mise ai fornelli,prese quattro uova e iniziò a cucinare. Gajeel la guardava lavorare con maestria.
Dopo mezzora,i piatti erano pronti.
Gajeel scoprì che anche se era una semplice frittata,era la cosa più buona che avesse mai mangiato,voleva farle i complimenti ma non era nel suo genere,quindi si limitò ad un –Non è male-
Finito di mangiare Levy si alzò e andò verso la porta.
-Dove vai?- chiese Gajeel.
Levy si voltò stranita.
-Nella mia casetta,ovvio-
Gajeel la guardò sorpreso –Se apri quella porta ti farai portare via dal vento,e giuro che non scherzo,Gamberetto-
-E-eh?- sussurrò Levy che non riusciva a capire.
Gajeel sospirò.
-Chiudi gli occhi e ascolta-
Levy fece come gli aveva detto. Chiuse gli occhi,e riuscì a sentire,la forza scrosciante del vento e della pioggia,dopo questo,Levy sbiancò.
-Ora ho un motivo in più per uscire,Lu-chan è lì fuori a bagnarsi tutta!!- esclamò allarmata.
-Natsu è con lei,saranno nel granaio,non è così sconsiderato- disse tranquillo.
-Ma…io dovrei dormire,e dovrei cambiarmi…- sussurrò insicura
-Dormirai con me,e ti darò una maglietta,anche se sembrerà un vestitino-
Levy avvampò violentemente a quell’affermazione. Dormire. Lei. Gajeel.Letto.Maglia.Panico.
Guardò l’orologio,erano le 9 e 30.
-A che ora andiamo a dormire?- sussurrò imbarazzata.
-Verso le 10,penso,di solito vado a dormire a quell’ora,visto che mi sveglio alle 5 per lavorare in fattoria-
Levy avvampò ancora di più. 30 minuti. 30 MINUTI.
-Se vuoi farti un bagno,non c’è problema-
Levy accettò l’offerta e Gajeel le diede un asciugamano e una maglietta per dormire.
L’azzurra ringraziò ed entrò nel bagno,chiudendo a chiave la porta. Fissò la doccia. Era sempre stata abituata alla vasca,ma si accontentò.
Mentre quella pioggia calda la circondava,pensò a quello che le aspettava dopo arrossendo sulle gote.
Finita di fare la doccia,si asciugò i capelli e il corpo,per poi infilarsi l’intimo e poi la ‘’misteriosa’’ maglietta di Gajeel.
Era nera e semplice,a maniche corte e di cotone,e sapeva di pulito. La indossò titubante,e avvampò guardandosi allo specchio,ma si accontentò.
Uscì lentamente.
-Gajeel….-
Il corvino stava aggiustando un orologio da polso,non appeno alzò lo sguardo e la vide,arrossì violentemente. La maglia larga e nera gli arrivava sotto le ginocchia candide ed era visibilmente imbarazzata dalla situazione. Era l’esserino più piccolo e tenero che avesse mai visto.
-Meno male,ti sta bene, è la maglia più piccola che ho- disse mostrandosi indifferente.
Levy sobbalzò. Piccola. Quella maglia era PICCOLA?! Guardò l’orologio erano le 10:30. Era stata un ora nel bagno?!
-Scusami s-se ci ho m-messo tanto…..- sussurrò balbettando.
-Non preoccuparti,io ho fatto tutto nell’altro bagno,quindi tranquilla- si alzò –Andiamo?-
A Levy sobbalzò il cuore.
-S-sì…-
Arrivarono nella stessa stanza di prima.
-Questa stanza è la tua?- sussurrò sorpresa –E’ così ordinata! Non è da te!-
-Ti ringrazio- disse spegnendo la luce e infilandosi nel letto –Ora fai il bravo gamberetto e vieni qui-
Levy gonfiò le guance e si infilò sotto le coperte. Non sarebbe mai riuscita a dormire con il cuore che le batteva così animatamente. Aprì gli occhi e fissò il viso,addormentato di Gajeel. Era rude,forse un po’ idiota,ma a lei piaceva da matti il suo sorriso.
Aspetta ma a cosa stava  pensan…..
I suoi pensieri furono interrotti da un terribile rumore,un rumore che la spaventava a morte da sempre. Un tuono. Si avvicinò a Gajeel a tutta velocità e strinse la sua maglietta con tutta la forza che poteva.
Il corvino aprì un occhio,poi un altro e la fissò sorpreso.
-Gamberetto,ma cosa stai facendo?-
Levy arrossì ancora di più,ringraziò di essere al buio in quel momento.
-Paura…Ho paura dei tuoni…..-
Gajeel sospirò –Anche di questi?- disse mentre le cingeva i fianchi per abbracciarla –Ho perso le speranze con te,Gamberetto-
-Uff- sussurrò solo l’azzurra in risposta.
Alzò lo sguardo,un lampo illuminò la stanza e notò Gajeel la stava fissando intensamente.
I loro cuori presero a battere forte,e i loro visi ad avvicinarsi. Poi,un altro tuono. Levy sobbalzò avvicinandosi al viso di Gajeel ancora di più e in quel momento,senti le sue labbra prendere fuoco.
Bacio. Lei e Gajeel si erano baciati?!
Il corvino le mise le mani tra i capelli,per evitare che si staccasse e l’azzurra si fece prendere presto dal bacio. Levy,non capiva più nulla. Come era successo?.
Gemette quando sentì la lingua di Gajeel intrufolarsi nella sua bocca. Per Gajeel,invece,era musica per le sue orecchie. Fu un intrecciarsi di lingue,battagliere e fiere che si scontravano l’una con l’altra.
Si staccarono per riprendere fiato.
Gajeel l’abbracciò –Buonanotte Gamberetto!-
Levy che stava per evaporare dall’imbarazzo riuscì a sussurrare un misero
-Buona notte Gajeel….-
  
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