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Autore: nihaltali99    05/07/2014    4 recensioni
Sofia è una ragazza come tante, ma a differenza di quelle nasconde un segreto: è stata una draconiana; ovvero che dentro di lei abitava un drago. Ma dopo l'ultima battaglia credeva di aver perso ogni legame con lui, fino a quando una mattina si ritrova il neo caratteristico dei draconiani pulsare vivo come non mai e come per magia vede comparire una strana pietra azzurra con incisa sopra una "N". Da quel momento inizierà un nuovo viaggio per la salvezza di un mondo che fino a poco tempo prima non sospettava esistesse.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sofia, Thuban, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La viverna lanciò un lampo oscuro che per poco non colpi' Annabeth, Percy l'aveva spinta appena in tempo. Questo gesto decretò l'inizio della battaglia. I draconiani furono costretti ad usare a pieno i loro poteri, anche se così gli altri semidei li avrebbero scoperti. Le ali gli esplosero sulla schiena simultaneamente e le mani si trasformarono in artigli.
Nida attacco' quello che secondo lei era il più debole, che non le avrebbe portato via troppo tempo e che avrebbe sconfitto facilmente; Fabio. Il ragazzo era l'unico a non essersi trasformato, era rimasto immobile a fissare Nida, con orrore vide che si stava avvicinando e cominciò a tremare, le aveva portato via Ratatoskr, lei era morta perché Ofnir non uccidesse lui, lei era sua amica, le aveva fatto troppo male, non sarebbe riuscito a fargliene ancora. "Nida, guardami, sono io, Fabio. Ti prego ascoltami!" la supplico', ma lei impassibile gli lancio' una fiammata che evito' per un soffio "Sei debole Eltanin!" disse con voce fredda "Non avresti dovuto tradire il mio signore!" continuò con un volto privo di espressioni, Fabio scosse la testa, mentre cercava di schivare tutti i colpi che lei gli lanciava e che sapeva, miravano a uccidere, ma lui non si difendeva, si limitava a schivare, non poteva, non poteva farle del male "Nida, no! Nidhoggr non è il tuo signore! Tu sei libera! Lo sei sempre stata! Nida ti prego!" le disse con le lacrime agli occhi, ma lei si infurio' e aumento' la potenza dei suoi attacchi "Non osare nominare il mio signore! Non ne sei degno!" sibilo'.
"Attaccala!" grido' una voce dietro di lui, Sofia. "Non posso!" mormorò schivando un altro colpo "Si che puoi!" grido' lei. Sofia fece spuntare delle radici dal terreno che avvolsero Nida completamente che cercava di liberarsi con le sue ali da viverna, con gli artigli e con potenti fiammate nere, ma la stretta di Sofia era forte, il suo neo verde brillava fulgido. "Fallo! Fallo adesso!" disse Sofia a Fabio, sarebbe bastato un colpo potente per farle perdere i sensi, le radici di Sofia cominciavano a creparsi, si stava rafforzando, "Fabio!" grido' la ragazza, ma lui indietreggio' scuotendo la testa, Sofia non lo riconosceva nemmeno, non lo aveva mai visto tirarsi indietro di fronte al pericolo, anzi di fronte a tutto, "Fabio! Lo so che è difficile, ma devi farlo!" il ragazzo scosse la testa "Non posso!", Nida continuava a contorcersi, le radici erano quasi ridotte a brandelli, Sofia fece uscire la linfa, che sapeva essere tossica per le viverne, Nida urlò di dolore, una lacrima scese solitaria dalla guancia della ragazza, le dispiaceva, ma doveva farlo o lei li avrebbe uccisi, "Fabio!" urlò di nuovo "Non è più lei! La Nida che conoscevamo è morta quel giorno! Questa non è lei! Fallo!" Fabio si convinse, si concentrò ed evoco' una forte fiammata, chiuse gli occhi, non voleva guardare, Nida urlò contorcendosi tra le fiamme, per Fabio fu come ricevere una pugnalata "Mi dispiace!" urlò, poi Sofia distrusse le liane e Nida si accascio' a terra priva di sensi. Fabio corse da lei, si chinò e le accarezzo' il viso "Mi dispiace" ripeté con le lacrime agli occhi, Sofia gli mise una mano sulla spalla "Fabio, andiamo".

Karl, Chloe e Grover stavano combattendo contro una delle due viverne, sembrava un uomo, ma non si riusciva a vederne il volto che come quello della sorella era coperto. Era molto forte e difficile da battere, nonostante fossero tre contro uno, in oltre non parlava, si limitava solo ad attaccare. I ragazzi erano sfiniti; lo scontro era uno stallo e andava avanti così da parecchio. Avrebbero ceduto presto, ma stranamente la viverna sembrava stesse per ritirarsi, osservo' la sorella che combatteva con il resto dei draconiani e con i due semisei, sapeva quando ricevere il segnale, perciò aspettava semplicemente, Nida era stesa a terra, quindi se ne sarebbero andati a momenti, in fondo volevano solo spaventarli un po', presto li avrebbero seguiti ovunque, avrebbero preso le eroine una per una e insieme sarebbero riusciti a sconfiggerli e ad ucciderli completamente, così il loro signore avrebbe dominato sul mondo con il suo potere, incontrastato.

Lidja, Annabeth, Ewan e Percy avevano parecchie difficoltà a combattere insieme, perché cercavano di ostacolarsi a vicenda a causa delle rivalità da poco create. Per questo motivo la viverna, nonostante li stesse combattendo da sola, era in vantaggio, inoltre continuava a stuzzicarli con battute acide facendogli perdere il controllo.
Sofia andò verso di loro correndo, mentre Fabio ancora un po' sconvolto andò ad aiutare gli altri, "Adesso basta! Dovete lavorare insieme! Se continuate ad ostacolarvi a vicenda perderemo!" gridò Sofia arrabbiata stupendo i suoi amici che la vedevano spesso molto timida, la viverna rise "Ma che belle parole! Ma non ti serviranno a sconfiggermi!" la sbeffeggio', la ragazza strinse i pugni ed evoco' una radice che affero' la viverna alla caviglia e la sbatte' a terra, la donna si rialzo' indignata, Sofia sorrise. Così i ragazzi si convinsero e attaccarono tutti insieme, la donna cercò di proteggersi con le fiamme, ma non servi' a molto, fini' a terra un po' stordita, si alzò a fatica da terra, noto' altri semidei ed abitanti del campo che si stavano radunando per combatterli ed urlò rivolta al fratello "Ora!" lui annuì, prese Nida e volarono via, la viverna si voltò "Non è finita statene certi!" gridò sotto gli sguardi confusi dei draconiani e dei loro amici.

Fabio continuava a fissare il cielo anche se Nida era già sparita, Sofia gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla "Non sentirti in colpa" gli disse, lui si voltò e la strinse a se, aveva bisogno di lei, aveva bisogno di sentirla vicina. Lei affondo' il viso nel suo petto continuando a stringerlo forte, poi si sollevò sulle punte dei piedi, lui era molto più alto di lei, gli prese il viso tra le mani, ma lui si ostinava a tenere lo sguardo basso, Sofia lo costrinse a guardarla "Hey...lo so, so come ti senti, ma devi essere forte, adesso lei è una nostra nemica, dobbiamo accettarlo, e tu non hai nessuna colpa!" Fabio sorrise "Grazie" mormorò e le diede un piccolo bacio sulle labbra " Ti senti un po' meglio ora?" chiese lei "No, mala tua presenza mi aiuta!" le disse stringendola a se.

"Sono semidei, giusto Percy?" chiese in tono ironico ed un po' arrabbiato Chirone, il ragazzo balbetto' "Be' una cosa del genere" il centauro lo guardo' serio "Ne sono convinto...be' allora cosa siete?" chiese poi rivolto ai draconiani, Lidja spinse avanti Sofia che le lancio' un'occhiataccia. Dovette rispiegare tutta la storia da capo e ci mise parecchio tempo prima di riuscire a chiarire qualsiasi dubbio della folla di semidei e altre creature che li circondavano. "Be' adesso dovremmo andare" concluse un po' titubante, ma Chirone li fermo' "No, non potete andarvene così!" i draconiani si guardarono preoccupati "Non prima di aver ricevuto il nostro aiuto! Avete protetto il nostro campo da quelle strane creature! Adesso lasciate che vi mostriamo un po' di riconoscenza!" disse sorridendo il centauro e i draconiani fecero un sospiro di sollievo.

Gli diedero vari oggetti con le più svariate funzioni e parecchie provviste per il viaggio, poi i sei ragazzi si radunarono in cerchio, misero le mani sul talismano di Karl e si concentrarono all'unisono, poco dopo scomparvero.
Si trovarono in una vecchia e povera città, la gente veniva radunata nella piazza principale della città da alcuni soldati con una divisa bianca e dei fucili in mano. "Dove siamo?" chiese Chloe, Karl fece una faccia un po' imbarazzata "Ehm...ok...ecco...cattive notizie!" mormorò, Fabio si fece avanti "Che vuoi dire!? Dove siamo!?" chiese arrabbiato, Karl degluti' preoccupato "Non mi uccidete vero?" domando', Fabio e Ewan si guardarono con uno strano sorriso sulla faccia scrocchiando le dita "Può darsi!" esclamarono insieme, Sofia li allontanò sbuffando "Oh smettetela!...Karl, dove siamo?" il ragazzo si fece coraggio "Ancora sulla Terra! Precisamente nel nord America..." Lidja sbuffo' "Oh fantastico! Ci siamo spostati solo di qualche Kilometro!" Karl scosse la testa "Non esattamente! Siamo nel futuro!" i draconiani rimasero di stucco "Futuro?" domandò Chloe "Si esatto! Siamo...se vi interessa..." Karl lesse le scritte che comparivano sul talismano "Nella Repubblica di Panem...e questo non promette nulla di buono!" esclamò il ragazzo sbuffando.

NOTE DELL'AUTRICE:
Ta dan!!!!!! :D Ed ecco che la mia cattiveria li ha fatti giungere nella patria degli Hunger Games! XD Va bo! Spero che vi sia piaciuto lo stesso il capitolo e vi prometto che oltre ad Hunger Games ci sarà un solo crossover e poi dritti nel Mondo Emerso (finalmente! -.-")
Bacioni e vi invito a recensire! ;)
  
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