Ciao!
« MA CHE DIAVOLO FAI?!!! »
« COSI' CI FAI PRENDERE UN COLPO!!! »
« E POI COS'E' TUTTA QUESTA ASSENZA?!!! TU SEI ANDATA IN VACANZA SENZA
DIRE NIENTE E LASCIANDO NOI SULLE SPINE ... ACCIDENTI A TE!!! »
(OO)"
Mi spiace moltissimo XD
Eccomi, ritornata dopo un lunghiiiiiiiiiiissimo periodo di assenza con un
nuovo capitolo e nuovo nome ... E' come se mi fossi rifatta il guardaroba
^^
A ogni modo non sono cambiata (il che è peggio per voi XD) e dopo tanto
tempo risponderò alle recensioni che mi erano giunte all'ultimo capitolo
di "Crescendo...":
Vegeta4ever:
Un caloroso saluto a una delle pulsatrici di msn! XD XD XD Ovvio che scherzo
^^. E' da secoli che non ho una tua rece idiota (è stato l'inveso XP)
quindi leggi il capitolo e fammi sapere cosa ne pensi possibilmente con una
rece luuuuuuuuuunga anche se il tuo pc ha dei problemi U_U ... Si risolve
tutto con una martellata XD
Kisso
Angelo Azzurro:
La sfida, non sò se ti ricordi, l'ho fatta pareggiare perchè
nella storia originale le scimmie sono totalmente succubi agli scagnozzi di
Freezer e non potevo farli prevalere (anche se mi sarebbe piaciuto XD). La
musica di Dodoria l'ho trovata per caso girovagando per YouTube (alla ricerca
di video cretini -.-) ma ora è stato tolto e nessuno potrà più
vederlo X(. Lo special mi è venuto in mente un'anno fa (in maniera
vaga) durante la lezione di storia dell'arte e, dopo tanto tempo, l'ho ripresa
e arricchita di dettagli ^^.
Spero che l'attesa abbia valso davvero la pena e spero di ottenere un tuo
parere per quest'altra bestialità XD
A presto
Juu_Nana: Ciao, spero che questo capitolo ti piaccia. Fammi sapere ^^
makypols: Pensiero breve ma conciso U_U ... XD Aspetto un tuo commentone, ciao
Caterozza:
Avevi recensito due volte, magari non te ne eri accorta. Per quel fatto spiacevole
mi spiace molto e spero vivamente che le cose si rimettano nel verso giusto.
Sono contenta che ti piaccia come ho fatto Radish (anche a me piace com'è
^///^) e poi, grazie a questo nuovo carattere, stà guadagnando qualche
mezzo punto XD
Alla prossima
LadyDreamer:
Verso Kyui sono sadica, e poi fa ridere XD Penso proprio che riuscirai a leggere
2 righette dato che pubblico oggi e tu sei a casa dal 19 Luglio XD
Fammi sapere cosa ne pensi ^^
Ps: La gelateria di Formigine si chiama Alaska ... non Antartide XD
Che bello tornare al sano e vecchio tran tran ( ^^)
E ora, come ai vecchi tempi, vi lascio al primo capitolo di "Continuando
a crescere ..." che spero che apprezziate e recensiate.
Prima di salutarvi vorrei dire un caloroso "Bentornato" a chi mi
conoscie già e un'altrettanto gioioso "Benvenuto" a chi invece
no ^^
Baci
Bea ... ex scImMIA ... new LostieBosti_
XD
- VEGETA ADVENTURE IN WONDERLAND? -
La notte era scesa ormai da parecchie ore e nella
base spaziale regnava un silenzio spettrale. Se uno vi avesse camminato sarebbe
pian-piano morto d'angoscia nell'udire il rimbombo sinistro dei propri passi.
In ogni corridoio quella quiete regnava sovrana, in ogni dove ... Tranne davanti
a tre porte. Lì il silenzio moriva a causa di forti rumori provenienti
dalla camera più a sinistra:
« Eddai Vegeta, non è un pò tardi? .. E poi io vorrei
dormire » implorava Radish che, con indosso un paio di boxer neri, se
ne stava seduto sul letto con la schiena poggiata al muro.
Il bimbo gli rispose con un cenno di diniego del capo senza distogliere minimamente
lo sguardo da ciò che attirava la sua attenzione.
Il capellone sbuffò sonoramente. Vedendo quel comportamento Nappa,
malamente sdraiato sul divanetto visivamente scomodo e anch'egli vestito con
un paio di boxer, sorrise gaio:
« Non farne un dramma, lascia giocare Vegeta ancora un pò »
Radish lo fissò con uno sguardo minacciosamente assonnato « Ma
ti rendi conto di che ore sono?!! » il pelatone voltò lo sguardo
verso un piccolissimo orologio a muro, situato vicino alla porta del bagno,
e attraverso le numerose crepe del vetro ne contemplò l'orario ...
Erano le 3:20!!
« ... Forse hai ragione. Hei,Vegeta! » lo chiamò Nappa
ma il bimbo gli rivolse un grugnito e, anche questa volta, non si voltò
« Che ne dici se andiamo a letto? »
« NO »
« Anche Radish deve dormire. Andiamo nelle nostre stanze, continuerete
a giocare "domani" se vorrete » ritentò il pelatone
ma ricevette un'altro NO secco. Nappa fece spallucce al compare che bofonchiò
demoralizzato:
« Uff ... Quella tv è la mia maledizione! » e tornarono
a fissare impotenti Vegeta che giocava al suo nuovo videogioco stando a poca
distanza dallo schermo.
Il bimbo pareva ipnotizzato dal sangue che volava per lo spazio tridimensionale
dell'arena e dei due ninja che si massacravano a suon di mosse di kung-fu
e dei loro poteri speciali. Da quando aveva inserito il dischetto nella console
rispondeva ai suoi padrini solamente con dei monosillabi e con dei movimenti
del capo. Il resto delle parole che uscivano dalla sua bocca erano indirizzate
al suo ninja, vestito di nero e di giallo, con l'intento di incoraggiarlo
e di migliorarlo nel combattimento. L'omino indietreggio velocemente verso
sinistra e Vegeta premette velocemente dei tasti sul joystick:
« ... Vegeta ... » lo chiamò Nappa.
« COME HIRE!!! » gridò Vegeta accompagnando così
l'esclamazione del suo ninja che, dal palmo della mano, aveva lanciato una
fune, armata di una pinta affilata, che era andata velocemente a conficcarsi
nel petto dell'altro guerriero e, successivamente, lo aveva trascinato a sè.
« ... Ora basta » Radish s'alzò in piedi e si diresse a
passo fermo verso il principe e, con espressione scocciata, gli strappò
il joystick dalle mani così provocando al sua ira:
« COSA FAI!!! »
« Hai giocato anche troppo per oggi ed è tardissimo » lo
rimproverò il capellone sostenendo lo sguardo iroso del bimbo «
POTEVI ALMENO ASPETTARE LA FINE DELLO SCONTRO?!! E poi non ... » una
musichetta tetra lo costrinse a fissare lo schermo « OH NO !!! »
vide il suo omino che, sfinito e "ondeggiante", era alla mercé
del suo avversario. Calarono le tenebre e il ninja, vestito di azzurro e di
nero dalle mani fumanti, eseguì una spettacolare mossa che si concluse
con le braccia tese che lanciarono una potente onda che andò a trasformare
il suo nemico in un blocchetto di ghiaccio. Vegeta continuò a fissare
allibito quel ninja che s'avvicinava al suo e che, con un movimento secco
delle mani, gli staccò la testa:
« OH NOOO!!! » gridò il bimbo sconvolto ma il peggio non
era ancora arrivato. Il ninja azzurro s'allontanò velocemente tenendo
attaccato a terra solo un piede il quale creò una striscia di ghiaccio.
Si mise in una posa da far invidia al miglior lanciatore di baseball e, ricompiendo
lo stesso scatto in avanti, lanciò con forza la testa contro il resto
del corpo facendolo esplodere in mille pezzi che sprizzavano fiumi di sangue.
E poi apparve una scritta insanguinata.
« ... GUARDA COS'HAI FATTO!!! PER COLPA TUA IL MIO SCORPION HA SUBITO
UNA "FATALITY" ... IL MIO PUPILLO!!! IO TI ... » non riuscì
a concludere la frase che Nappa lo aveva avvolto con una coperta simulando
un sacco:
« Orsù andiamo a nanna » disse il pelatone caricandoselo
su una spalla. Il sacco si muoveva convulsamente e, prima di uscire dalla
stanza, Radish poté udire solo:
« GIURO CHE TE LA FARO' PAGARE CARA!!! ... TE E SUB-ZERO SOFFRIRETE
PARECCHIO PER QUESTO AFFRONTO!!! »
Il capellone spense la tv e la console e, finalmente, poté coricarsi
per dormire.
Nappa svuotò il contenuto del sacco e
Vegeta capitombolò in cima al proprio letto ma, ancora frastornato
dal breve viaggio, finì per disfarlo tutto. Dopo che si fu un pò
ripreso sbraitò:
« Radish non doveva trattarmi così, me la pagherà cara!!!
»
« Non prendetevela troppo a male Vegeta » lo pregò il pelatone
« Era parecchio stanco e il nervoso l'ha guidato. Scommetto che domani,
appena vi vedrà, vi chiederà perdono per come si è comportato
»
« Sarà ... » disse il bimbo acquietandosi un pochino «
Fattostà che sono le 3:30 e io non ho sonno »
« He-he ... Siete un bambino iper-attivo. Ma è importante che
voi riposiate nel caso Freezer ci affidi una missione senza preavviso »
« Sì, ma come? » domandò Vegeta incrociando le braccine.
Entrambi iniziarono a pensare ma l'idea arrivò nella mente di Nappa
che batté un pugno nel palmo aperto dell'alta mano:
« Una camomilla è quello che ci vuole » e corse fuori dalla
porta indirizzandosi nella propria stanza. Poco dopo ritornò con una
bustina in mano e Vegeta domandò sospettoso:
« E' questa? »
« Sì, me n'era rimasta una nell'armadietto della cucina. Versatela
in un bicchiere di acqua calda, mescolate, bevete e poi coricatevi a letto
perchè fa effetto dopo poco tempo » gli espose il pelatone.
Il bimbo, con ancora un ghigno dubbioso, afferrò la bustina dalle mani
del padrino e, dopo aver letto su di essa il nome di una marca conosciuta,
decise di fidarsi congedando successivamente il pelatone.
Dopo essersi lavato i denti prese la camomilla seguendo le istruzioni di Nappa
e poi andò sotto le copertine rosse spegnendo poi l'abajour.
Passo qualche minuto:
« Nappa è il solito esagerato ... » e poi sbadigliò.
La cosa lo stupì profondamente. Le palpebre divennero pesanti e l'ultima
cosa che poté dire prima di piombare fra le braccia di Morfeo fu «
... No ... Sta volta ci ha preso ... » e Vegeta iniziò a dormire
teneramente.
Continuò a dormire serenamente e il suo
volto era perennemente accarezzato da una dolce brezza che lo rinfrescava
e che, di tanto in tanto, gli scompigliava la chioma corvina a forma di fiamma.
Sul suo volto si venne a creare una smorfia a causa della posizione scomoda
nella quale si trovava che gli provocava un gran mal di schiena. Provò
a sistemarsi un pò meglio ma nulla cambiò, quel fastidio rimaneva.
Dopo un pò di tempo la brezza aumentò d'intensità provocandogli
un lieve brivido di freddo. Allungò una mano nel tentativo di recuperare
il lenzuolo che, probabilmente, non lo ricopriva più ... Finalmente
l'afferrò e lo tirò verso di sè ma, misteriosamente,
ora la brezza lo colpiva alle gambette. L'arietta, la copertina e il mal di
schiena provocarono al bimbo un forte moto di nervoso che lo spinse a voltarsi
di scatto alla sua sinistra ... SPATATRAKKETE!!!
« HAI! ... Che male » sbraitò Vegeta massaggiandosi la
tempia sinistra, con ambo le mani, sulla quale ora era spuntato un piccolo
bernoccolo. Poi, essendo ormai completamente sveglio, iniziò a guardarsi
attorno rimanendo alquanto sconvolto « ... Ma ... Ma cosa?!! »
non era più nella sua stanzetta ma in un immenso spazio verdeggiante
circondato da una ricca vegetazione, formata da cespugli e piccoli alberi,
e da un fiumiciattolo sormontato da un piccolo ponte in pietra. Era ai piedi
di un fresco ed ombroso albero e tutt'attorno era ricco di fiorellini colorati.
« Dove sono? Non è la mia stanza! ... Come ci sarò mai
arrivato? » iniziò a domandarsi finché non vide com'era
conciato « O.O ... AAAAAAAAAARGH!!!! » urlò scandalizzato
facendo scappare terrorizzati gli uccellini appollaiati sui rami degli alberi
vicini. Il suo scialbissimo pigiama era stato sostituito da una calzamaglia
bianca ricoperta da un grazioso abitino celeste, di colore bianco aveva anche
un grembiulino che lo legava in vita. Ai piedi aveva un paio di scarpette
nere e in mezzo ai capelli, non molto visibile, aveva un piccolo fiocchetto
del medesimo colore.
« Ma cos'è sta roba? » continuò a domandarsi preoccupato
mentre teneva stretto con le manine due lembi della graziosa gonnella «
... Da quando ho queste manie???! »
« Fregatene Vegeta » lo rassicurò una voce al di là
dell'albero. Il bimbo, che ormai non ci capiva più niente, pensò
di andare a vedere in volto colui che, probabilmente, ne sapeva un pò
di più. Andò oltre l'albero e, con enorme sorpresa, vide un
volto conosciuto:
« ... Padre!? » Re Vegeta era seduto a terra, con la schiena appoggiata
al tronco, e nella sua estrema eleganza, composta dal mantello e dalla corazza
imperiale, leggeva un voluminoso quotidiano.
« Cosa ci fai quì? » gli domandò il figlio.
« Che domanda cretina, non vedi? ... Leggo un giornale » gli rispose
il sovrano senza degnarlo di uno sguardo.
« Fin quì ci potevo arrivare anche da solo. Ma, ti chiedo, che
ci fai quì? ... Non dovresti essere morto nell'esplosione del pianeta?
» il monello attese per qualche secondo ma l'altro sembrava non intenzionato
a rispondergli, troppo occupato a contemplare un articolo e decise di cambiare
domanda:
« Perlomeno sai perchè sono conciato in maniera così ridicola?
»
Sta volta il re gli rispose subito « Lo sai che tua madre ha le sue
manie, devi portare pazienza »
« La mamma!! E dov'è??! »
Il sovrano sbuffò sonoramente e, senza distogliere gli occhi dal quotidiano,
gli fece "sciò-sciò" con la mano sinistra:
« Sei un pò fastidioso figliolo e io, come puoi vedere, sono
un pò occupato. Perchè non ti trovi qualcosa da fare? »
« Tipo? »
« Non sò ... Insegui la prima cosa che vedi ... Ma comunque fai
qualcosa di tranquillo, non voglio essere disturbato » sentenziò
il Re Vegeta continuando a contemplare un mare di scrittine su quel pezzo
di carta. Il bimbo si allontanò non troppo amareggiato, il padre si
era sempre comportato così con lui.
Ritornò al lato opposto dell'albero e, notando il solco che aveva creato
il suo tonfo, si rese conto di essere caduto da un ramo dell'arbusto ma non
riusciva ancora a capire come ci fosse arrivato. Ipotizzò il sogno
ma, dopo essersi ritoccato la tempia dolorante, la sua ipotesi crollò.
Troppe domande erano rimaste senza risposte ma decise saggiamente di non preoccuparsene
e, come suggeritogli dal genitore, di trovare qualcosa da fare perchè
si stava annoiando.
S'avvicinò alla sponda del fiumiciattolo ed iniziò a contemplare
i pochi pesciolini colorati che conteneva. Bramava di interrompere le loro
brevi vite a suon di mini-ki-blast ma l'ombroso padre era ancora troppo vicino
e non poteva assolutamente fare confusione.
S'allontanò nuovamente e continuò a camminare finché
non scorse un sentiero terroso in mezzo al manto d'era. Lo fissò stranito
quando, ad un tratto, non udì alle sue spalle dei rumori, che si ripetevano
a frequenza regolare, diretti verso di lui. In fretta e furia si tuffò
in mezzo a dei cespugli con l'intento di nascondersi ed osservare il malcapitato
che sarebbe giunto di lì a breve. Infatti, poco dopo, qualcuno giunse
... O meglio ... Qualcosa: avanzava saltellando a piedi pari e sembrava vestito
con una tutina bianca da coniglio. Dove doveva esserci un musetto spuntava
una faccia da ebete e un ciuffo di capelli dall'aspetto alquanto ribelle.
Ciò che attirò maggiormente l'attenzione di Vegeta furono, a
parte l'avanzare a saltelli, un papillon rosso e un voluminoso orologio da
taschino che teneva in mano.
« Sono in ritardo, sono in ritardissimo!!! Devo sbrigarmi o la Chichina
mi tirerà le orecchie!!! » ripeteva in continuazione il coniglio.
Quando gli passò oltre Vegeta decise di uscire dal suo nascondiglio
con l'intento di partirne all'inseguimento:
« FERMATI KAKAROTH!! » ed iniziò a correre seguendo il
sentiero ma, pochissimo dopo si fermò a riflettere « ... Perchè
ho chiamato quel coniglio con quel nome? ... Con un nome saiyan? ... »
pensa, pensa « ... Vabbè, spero solo che non diventi una mania!
» e ricominciò la sua corsa.
L'inseguimento ebbe fine quando il coniglio bianco
sgattaiolò all'interno di una tana scavata in una collinetta. Vegeta
si fermò e, senza farsi troppe pare mentali, si mise a gattoni ad entrò
anch'egli nel buco. Dopo pochi secondi però venne a mancargli la terra
sotto gli arti ed iniziò a precipitare in un baratro che pareva interminabile.
Senza scomporsi mise in atto la tecnica del galleggiamento ed iniziò
a discendere quel precipizio buio finché non vide una lanterna alla
sua destra e, allungando la manina, girò una rotellina così
aumentando il flusso di gas e, di conseguenza, la luce. Si vide circondato
da numerosi mobili: sedie, tavoli, letti, caminetti ... Tutti di fattura rustica
e scadente:
« Sono caduto in una topaia! » con una mano sfregò la superficie
di un tavolino ed assunse un'aria schifata « E tutto è pieno
di polvere!! » continuò il tragitto a suon di commenti negativi
su ciò che vedeva finché non giunse alla fine del tunnel e poggiò
i piedini a terra.
« Eccolo la! » esclamo appena rivide il coniglio bianco sgusciare
oltre a una porta. La aprì scoprendo che ven'erano cinque, una dietro
l'altra, che diminuivano di dimensione. Faticò parecchio a oltrepassare
l'ultima perchè riusciva a passarvi oltre solo col testone:
« ACCIDENTI! » sbottò a gran voce, aumentò drasticamente
la forza spirituale così fracassando la porta in mille pezzettini.
« Uff ... Finalmente> sbuffò, successivamente avanzò
in un ampio spazio con le pareti a cassettoni e constatando che la bestiola
non c'era più « Cavoli! E io che me lo volevo mangiare!! »
Si apprestò a fare "retro-front" ma riuscì a scorgere
per tempo una minuscola porticina in fondo al salone. Sul suo volto riapparve
il suo classico ghigno divertito ed ipotizzò:
« Può essere uscito solo da là » con uno scattò
annullò la distanza che lo divideva dal suo obbiettivo. La porta era
piccola, ma a gattoni ci sarebbe passato tranquillamente, e il pomello era
molto grande. senza farsi troppi problemi l'afferrò ...
« HAI!! MA COSA COMBINI?!! MOLLAMI!! »
« ... Ma cosa ... » si stupì Vegeta nel vedere quel pomello
animato che, come bocca, possedeva una serratura.
« Cosa avevi intenzione di fare? » gli domandò quella.
« Vorrei passare oltre »
« Perchè? »
« ... Non sono affari tuoi » lo fulminò il bimbo incrociando
le braccia.
« Allora preparati psicologicamente perchè, se non cambi atteggiamento,
non ti farò passare » sentenziò la serratura.
« Uff ... Stò inseguendo un coniglio bianco, contento?! »
« Oh, sì. L'ho visto » affermò l'altra « L'ho
fatto passare poco fa »
« Allora fa passare anche me, lo stò seguendo » ordinò
Vegeta allungando la mano ma la serratura scostò il "naso":
« Non posso farti passare, sei troppo grande »
Il saiyan ritirò l'arto « Secondo me, invece, ci passerei benissimo
»
« Smettila di fare il saputello, sò il fatto mio! » lo
rimproverò l'altra « Prova a bere il liquido della boccetta che
c'è sul tavolo »
« ??? ... Quale tavolo? » domandò Vegeta voltandosi. Vide
apparire dal nulla un tavolino e una seggiola bianca sulla quale vi era una
boccettina di vetro con attaccato un fogliettino rosa. Il bimbo s'avvicinò
al mobile ed afferrò fra le mani il piccolo contenitore:
« Leggi bene le istruzioni » lo informò la serratura.
« Chissà che roba! -.- »infatti, sul foglietto, c'era scritto
solo "Bevimi". Vegeta seguì l'istruzione e, all'istante,
divenne microscopico. Stupefatto ritornò alla porta:
« Ora sono della misura giusta, fammi passare » e riallungò
la mano ma si ripeté la medesima reazione da parte della serratura:
« Ah! Mi sono dimenticata di dirti che il coniglio mi ha chiusa a chiave
... Ha-ha-ha! »
« Che due balle che fai venire!! »
« Ma tanto tu hai la chiave »
« ??? ... Quale chiave? »
« Suvvia, non dirmi che l'hai lasciata sul tavolo » e subito dopo
apparì una chiave dorata proprio dove la serratura aveva detto.
Per non perdere tempo Vegeta volò sul tavolo ed afferrò quel
pezzo di metallo con ambo le mani dato che, a caso della metamorfosi, era
grande quanto lui.
Tornò alla porta ma prima che potesse infilare la chiave nella serratura,
quella lo fermò:
« Aspetta! » ed iniziò a scrutare l'oggetto metallico «
... Quella non è la chiave giusta »
« COME?!!! » sbraitò adirato Vegeta.
« Guarda è ancora là sul tavolo »
« Ma c'era solo questa! » disse per poi voltarsi ... O.O. Nell'aria
dove c'era la chiave isolata ora vi era un'enorme montagna di chiavi di differenti
metalli preziosi e non.
« Dovrebbe essere là in mezzo »
« MA TU SEI FUORI!!! » sbottò il bimbo scaraventando la
chiave, che possedeva, da una parte che andò a fracassare una parte
laterale « HO GIA' PERSO ANCHE TROPPO TEMPO CON QUESTE SCEMENZE!!! »
La serratura si spaventò nel sentire tremare lo spazio circostante
a causa dell'incremento pauroso dell'energia spirituale del monello:
« HEI ... CHE INTENZIONI HAI?!!! » domandò preoccupata.
« HO INTENZIONE DI PASSARE A MODO MIO » sentenziò Vegeta
alzando il braccio destro in direzione della porta continuando a sfoggiare
una sorta di fiamma blu tutt'attorno.
« No-Non vorrai abbandonarmi vero? ... O.O ... AAAAARGH! » gridò
la serratura appena il bimbo lanciò un potentissimo ki-blast dal colore
violaceo ... Alla sua destra.
« ??? ... Ma perchè? » domandò poi.
« Tzk ... Abbattendoti ti avrei fatto solo un favore » spiegò
il principino avanzando verso l'enorme foro appena creato « Così,
in futuro nessuno sarà più costretto a stare ad ascoltare le
tue cretinate per passare » ed oltrepassò il varco per ricominciare
l'inseguimento.
« Che antipatico! è_é »
Oltrepassò il buco e si stupì nel
vedere davanti a sè un'immensa distesa d'acqua, probabilmente un mare,
del quale non riusciva a scorgerne la fine. Il foro alle proprie spalle si
chiuse magicamente. S'alzò in volo e, deciso e noncurante di ciò
che poteva accadergli, partì alla massima velocità.
Il viaggio durò parecchi minuti prima che potesse scorgere una spiaggetta,
sulla quale, un branco di animali mentecatti giravano in tondo intonando una
stupida canzonetta.
« Tzk ... Luridi bifolchi » li definì senza scendere di
quota ma poi qualcosa attirò la sua attenzione. Verso la riva s'avvicinò
un ombrello, di colore scuro, che fungeva da imbarcazione. Appena il parapioggia
toccò la spiaggia il passeggero scese in tutta fretta e Vegeta, nel
vederlo gridò:
« IL CONIGLIO BIANCO! » e scese velocemente di quota.
Velocemente il roditore chiuse l'ombrello e, tenendolo con sè, corse
verso la foresta poco distante da lì.
« ASPETTA!!! » sbraitò il bimbo appena poggiò i
piedi e continuò l'inseguimento ma, appena giunse in una radura nel
bosco, aveva nuovamente perso di vista il coniglio. Si mise a cercarlo fra
i cespugli che circondavano la zona senza trovarlo. Si sporse per cercarlo
oltre un tronco d'albero caduto ma fu uguale:
« Ma dove si sarà cacciato?! » bofonchiò girandosi
ma due figuri, a lui molto vicino, lo fecero sobbalzare. Li riconobbe:
« Nappa, Radish! Allora anche voi siete in questo posto strano. Sinceramente,
vedendo i vostri vestiti, non vi avevo riconosciuto » affermò
il principe mentre contemplava i buffi vestiti dei padrini: avevano un paio
di pantaloni a vita alta color rosso fuoco, una maglietta a maniche lunghe
di colore giallo con al collo un grosso colletto bianco. Come accessori avevano
delle scarpette nere, un'enorme papillon blu e un berretto rosso armato di
una bandierina gialla ... Erano molto ridicoli.
Vegeta stava attendendo una loro risposta ma non sembravano intenzionati a
spiaccicar parola:
« Beh, cosa vi prende? » gli domandò ma ricevette lo stesso
trattamento. Lo fissavano con lo sguardo assente e rimanevano immobili come
statue tenendo le possenti braccia dietro la schiena.
Vegeta, sempre più seccato, s'alzò di quota per fissare i loro
volti maggiormente da vicino. A parte l'espressione parevano uguali al solito,
successivamente notò sui loro colletti delle scrittine che recitavano:
"Pinco-Panco" e "Panco-Pinco"
Il bimbo sbuffò scocciato « Ma insomma, vi volete muovere?!!
» e diede un lieve colpetto alla pancia di Nappa che immediatamente
spalancò la bocca emettendo un suono simile a una trombetta:
« Dovresti salutarci »
Vegeta, sbigottito, ripoggiò i piedi a terra « ... Salutarvi?
... Ma l'ho già fatto » ma i due parvero non ascoltarlo perchè
iniziarono a saltellare come due dementi continuando ad emettere suoni di
trombetta. Quando si fermarono Radish disse:
« Bisogna salutarsi e poi presentarsi ... Questa è la logica
»
Solitamente i padrini erano bizzarri di loro ma, ridotti in quello stato,
erano davvero snervanti e Vegeta ne aveva già le scatole piene:
« Beh, felice di avervi rivisto ... Addio » e s'indirizzò
verso un'uscita dalla radura, verso il folto della foresta, ma i due lo ribloccarono:
« Tu cominci alla rovescia » affermò Nappa.
« Già » disse Radish. I due afferrarono i polsi del bimbo
così creando un cerchio ed iniziarono a saltellare con foga mentre
il capellone continuava la sua spiegazione in modo "canzonatorio":
« Sorridi e dici: Piacere, piacere, piacere.
Sorridi e dici piacere ... E poi presentazion.
Questa è l'aducazion »
Il principe venne scaraventato a terra e ciò fece aumentare il suo
nervosismo:
« Ma cosa avete fumato per ridurvi così?!! Comunque sono io,
Vegeta » e si rialzò in piedi col tentativo di riallontanarsi
« Comunque ora devo andarmene »
« Oh no » dissero gli altri due bloccandogli nuovamente la fuga
« Sei in visita da noi »
« La mia sopportazione ha un limite, fatemi passare!! » sbraitava
il principe ma venne interrotto:
« Potremmo giocare a nascondarello »
« Oppure fare un'incontro di boxe » e i due iniziarono a picchiarsi
selvaggiamente.
« ... Direi proprio che non vi convenga fare a botte con me »
disse malignamente Vegeta « Ma comunque, vi ripeto, che devo andare
via » concluse continuando a fissare stranito i due energumeni che se
le davano di santa-ragione. Il capellone schivò un paio di sinistri
ma non riuscì ad evitare un poderoso destro ben piazzato che lo fece
volare a terra. Nappa s'arrampicò velocemente su un albero vicino e
dopo aver gridato « FROGSPLASH!!! » e si lanciò su Radish
come un sacco di patate spappolandolo.
Il pelatone si rialzò vittorioso e poi, dopo essersi messo a posto
il fioccone che aveva al collo, domandò al bimbo:
« Perchè? »
« Perchè stò inseguendo un coniglio bianco »
« Perchè? »
« Perchè sono curioso di sapere dov'è andato a finire
... E poi me lo voglio mangiare! »
« Oh, è curioso » affermò Nappa iniziando a scuotere
il capo in senso di diniego. Poi chiese al suo compare « Anche le ostriche
erano curiose, ti ricordi? »
... Non udendo risposta il pelato diede un sonoro calcio allo stomaco dell'altro
che mugugnò dolorante:
« HAI!!! CHE MALE! »
« Insomma, ripigliati! Non posso fare tutto da solo! »
Radish tentò di rialzarsi « Perdona il mio egoismo ma con la
gabbia toracica a pezzi me ne frega ben poco delle ostrichette! » ...
L'altro rispose con un'altro gancio che gli frantumò la mascella.
è_é (Nappa)
« ... Hem ... » disse a fatica il capellone « ... Sì,
mi ricordo che fine hanno fatto ... Peverette!! »
Vegeta si riavvicinò a loro incuriosito « Perchè? Che
fine hanno fatto? »
Il pelatone gli sorrise gaio:
« Bene! Allora ti narreremo la storia » disse afferrando il bimbo
per le braccia e mettendolo forzatamente seduto sul tronco caduto. Successivamente
aiutò il compare a issarsi in piedi e poi si posizionarono davanti
al loro unico spettatore a due metri di distanza:
« "Il tricheco e il carpentiere" ... Ovvero la storia delle
ostrichette curiose » annunciò Nappa.
Vegeta sorrise maligno « ... Scommetto che tu fai il tricheco, vero?!
»
Il pelatone fece finta di non sentire e, in compagnia del compare, ricominciò
a saltellare come un'idiota.
Appena poté il bimbo sgusciò via e i due, ovviamente, non si
accorsero della sua scomparsa ... Non aveva tempo da perdere!!