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Autore: LostieBosti_    02/09/2008    9 recensioni
Dell'infanzia di Vegeta nessuno sà nulla. Come viveva? Cosa faceva per passare il tempo? ... Pensate di aver già letto da qualche parte un'introduzione che inizia più o meno così? Forse sì ^^
Questo e il "continue" della fic "Crescendo..." e, non abbiate paura, l'autrice sono sempre io! Chi lo avesse fatto continui a seguirmi in questa pazza avventura ai limiti dello spazio, del tempo ma, sopratutto, della sanità mentale XD _Bea_
Genere: Demenziale, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Dodoria, Freezer, Vegeta, Zarbon
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao!
Rieccomi dopo la classica pausa settimanale e oggi sono particolarmente happy ... E sapete il perchè?
Ma perchè oggi è il mio COMPLEANNO!!! =D
Oggi io e scImMIA (mia sorella) compiamo 20'anni ... In pratica stiamo diventando delle vecchiette XD
Ora smetto di saltare dalla gioia per rispondere alle recensioni che mi sono giunte nel capitolo precedente^^:

Juu_Nana: Se sei rimasta allibita per questo passaggio di mondi spero che questo capitolo, essendo il seguito, ti sconvolga di più XD
A presto

Vegeta4ever: No, cambiando nick non avevo intenzione di scappare ma anche se lo avessi voluto mi avresti ugualmemte stanata col tuo mitra XD Non è una tua impressione, questo è "Alice nel paese delle maraviglie" in LostieBosti_Version ^^ ... Il chè è tutto un dire XD
Per scoprire cosa accadrà seguimi in quest'altro capitolo [e se non mi fai sapere cosa ne pensi giuro che ti aizzò addosso Ade(dato che tengo Hercules come sottofondo e, dati i miei poteri subdoli, sò come contattarlo XD)].
Zao ci sentiamo su msn appena posso ^^

Angelo Azzurro: Và bene che molti dicono che i videogiochi fanno male ma, parlando per esperienza personale, non così tanto XD Grazie 1000 per avermi inserito negli autori preferiti e la stessa fine ha fatto la mia fic ^^ ... Grazie
Spero che il contunue di questa pazza rivisitazione ti piaccia.
Ciao =D

veggylink94: Mi ha fatto molto piacere leggere ciò che mi hai scritto, sapere che qualcuno legge una tua intera fic (sopratutto di un nick passato) e vedere questi apprezzamenti non può che farmi piacere ^^
Ti ringrazio ancora e ti lascio al capitolo, a presto

Saku_chan: Grazie per i tanti complimenti. Mi ricordo che hai recensito poche volte ma non preoccupartene, non sono una che se ne fà un dramma (vado in crisi se rimango a zero XD). Vegetà è sempre uno straffottente quindi l'ho lasciato uguale, gonnella o meno XD
Eccoti l'aggiornamento e fammi sapere cosa ne pensi

jenny8: He-he, una delle cose che mi piace fare è stavolgere le cose. Alla prossima =D

Ho finito e vi confesso che sono molto contenta che questa trovata vi sia piaciuta perchè mi frullava in testa da mesi dopo la visione di una doujinshi stupida (come me XD) su DragonBall che vi mostrerò a fine storia (dato che sono cattiva XD).
Ora vi lascio al nuovo capitolo di "Continuando a crescere ..." nella speranza che vi piaccia quanto il primo ^^
(E tanti auguri a me!!! XD)
Baci
LostieBosti_


- VEGETA ADVENTURE IN WONDERLAND? -
parte 2

 


« Finalmente me li sono tirati via dai piedi » affermò Vegeta facendosi largo tra degli altissimi cespugli. Dopo parecchi minuti e parecchi graffietti a causa degli arbusti giunse in uno spazio aperto. Arrivò in un'immensa radura piena di morbida erbetta verde, non vi erano alberi e fiori ... Solo un alto muretto fatto di mattoni sul quale pareva esservi qualcosa. Quell'oggetto indefinito vagava da un'estremità all'altra di quella che poteva a lui apparire come una sorta di passerella.
quello strano essere incuriosì parecchio il giovane saiyan che, quatto-quatto, si avvicinò a passo felpato. Quando giunse vide una sorta di uovo bianco un pò più piccolo di lui, che gli dava le spalle. Volle vederlo meglio e decise di aggirare l'ostacolo ma quello che vide gli provocò, probabilmente, un blocco della crescita: era effettivamente un uovo bianco con un paio di braccina e gambette stilizzate, aveva due enormi occhioni leggermente accigliati a causa di una sorta di caschetto con un paio di corna divise da una zona lucida di colore viola. Sulle guanciotte aveva delle linee longitudinali rosacee e ad abbellirlo vi era un grazioso papillon nero proprio sotto a una boccuccia ovale (in stile Slump&Arale).
L'esserino, dopo una breve passeggiata, si mise a sedere sul muretto ed iniziò ad ondeggiare avanti e indietro noncurante dell'eventuale volo che poteva fare. Iniziò ad emettere un versetto che sembrava "C-Koo, C-Koo" finché Vegeta, con gli occhi fuori dalle orbite, non gli rivolse la parola:
<< ... "Grande" Freezer? >> disse timidamente attirando l'attenzione dell'ovetto che, con vocetta stridula, gli rispose:
<< Grande che? Non sò di chi tu stia parlando >>
Il bimbo continuò a scrutare con piglio serio quell'interlocutore che ondeggiava tra il buffo e l'inquietante:
<< ... Allora che sei? >>
<< Io sono Hunpty-Freezty >>
<< E, di grazia, cosa saresti? >>
<< Sono il grande e onnipotente uovo sul muretto >> poi fissò sdegnato il bimbetto << E tu? >>
Il saiyan sorrise sornione al pensiero che quell'essere era molto simile al suo padrone ma non così tanto da doversi comportare allo stesso modo:
<< Io sono Vegeta, il principe dei Saiyan >>
<< Bella tenuta regale quella sottana! >> lo canzonò l'altro divertito.
<< E' UNA MANIA DI MIA MAMMA! >> si giustificò il bimbo coprendo la gonnella con le mani << Piuttosto, perchè stai su quel muretto? >>
Prima di rispondere Freezty rise di gusto << Sono scampato alle grinfie di quella vecchia patacca bisbetica di Mamma Oca e, per farle un dispetto, stò tutto il giorno su questo muretto. Io sono grande e onnipotente, di conseguenza ho potere e faccio quello che mi pare >>
Vegeta sogghignò << Mpf ... Non mi sembri poi sta gran cosa >>
<< Non mi sottovalutare ragazzino. Io sono talmente potente che ho potere assoluto persino sulle parole >>
<< Le parole? >> domandò dubbioso il bimbo << Ma ogni parola ha un significato a sè stante, come si può avere potere su di essa?! >>
<< Quando io uso una parola >> disse Freezty in tono piuttosto sdegnato << quella significa ciò che io voglio che significhi - ne più ne meno >>
<< La domanda è >> rispose Vegeta << puoi costringere le parole a significare tante cose diverse >>
<< La questione è >> replicò Freezty << chi è che comanda ... Ecco tutto >>
Vegeta non poté pensare altro che "Sagace!".
<< Quanti anni hai detto di avere? >> domandò l'uovo riattirando l'attenzione del saiyan.
<< Quasi sei >>
<< Sbagliato! Non l'hai mai detto! >>
<< Credevo volessi dire quanti anni ho >>
<< Se avessi voluto dirlo, l'avrei detto >>
è_é (Vegeta)
Con tutto quel rigiro di parole il monello si sentì fortemente preso in giro. Osservava con sguardo penetrante quell'esseretto ripugnante che continuava ad ondeggiare tranquillamente sul suo muretto e gli mostrava la sua allegria continuando ad emettere quel versetto che, di volta in volta, diveniva sempre più fastidioso.
L'ovetto si sporse un pò troppo e rischiò di cadere a terra, si salvò solamente grazie all'agitare frenetico delle braccette. Una volta che si fu assicurato al muretto con una mano tirò un sospiro di sollievo:
<< Fiuu ... Ci è mancato poco! >>
Dopo aver contemplato codesto comportamento Vegeta sorrise malignamente già pregustando la sua vendetta ... Avrebbe pagato caro il suo affronto. Senza farsi notare iniziò a calciare con forza dei piccoli sassolini che andarono a fiondarsi contro la parete di mattoncini provocando delle piccole scosse:
<< M-MA COSA??! >> gridò sconcertato Freezty che, di colpo in colpo, aveva la presa sempre meno salda.
Vegeta aumentò la forza dei proiettili che poco dopo riuscirono nel loro intento ... SPLAT
<< ... Accidenti ... Mi sono rotto >> mugolò tristemente Freezty a terra col guscio rotto a frantumi dal quale fuoriusciva una parte del contenuto che andò a sporcare l'erbetta sottostante. Notò che era ai piedi del bambino e, con la boccuccia ellittica, pigolò debolmente:
<< M-mi puoi aiutare? >>
Il saiyan gli mostrò un sorrisetto maligno decisamente divertito:
<< Non posso ... Non ora >>
<< ... ? >>
<< E' ora di pranzo ... >> gli rispose Vegeta smontando la sua classica posa a braccia conserte << ... Cosa mi consigli, fittata o occhio di bue? >>
Lo sguardo di Freezty si mutò in una maschera di terrore allo stato puro appena vide formarsi una sfera azzurra di energia nel palmo destro del bimbo. Iniziò a percepire lo scaldarsi dell'albume e pregò mentalmente la fine di quel supplizio.
Vegeta continuò la sua opera di cottura finché non udì un forte rumore, proveniente dalla radura alle sue spalle, che lo spinse a spegnere la sferetta energetica:
<< Maledizione! >> e fuggì nella foresta.
Da dove era giunto il rumore balzarono all'esterno una ventina di piccoli ovetti colorati ma tutti decorati con graziosi nastrini. Creavano una grande confusione coi loro versetti e col loro avanzare a saltelli ... A prima vista poteva apparire come una truppa di ovetti pasquali.
Questi si fiondarono al cospetto di Freezty e tentarono di riassemblare il guscio ma con pochi risultati. Alle loro spalle, ad osservare la scena, erano giunti altri due ovetti: uno era molto simile all'uovo caduto solo che aveva le corna da toro e fra di esse aveva una zona lucida di colore blu; l'altro era più piccolo con le braccette, le gambette e il muso di colore viola. Le guance erano rosse, una parte del capo era lucida di colore blu mentre tutto il resto del corpo era bianco.
<< Accidenti, il mio secondogenito è nuovamente caduto dal muretto >> borbottò il Re Humpty-Cooldy.
<< Forza, datevi da fare! >> sbraitò Humpty-Coolerdy incitando i suoi uomini.
Gli ovetti fecero del loro meglio ma le cose non migliorarono minimamente, in loro aiuto fecero apparire anche dei cestini per i frammenti più piccoli.
Coolerdy s'allontanò e in tono sdegnato disse:
<< ... Freezty prende sempre i muretti con leggerezza! >>

"Humpty-Freezty sedeva su un muro ...
Humpty-Freezty fece un gran capitombolo.
Tutte le forze e gli uomini del re
non bastarono a rimettere a posti i pezzi di Frezty"

Aveva corso davvero tantissimo ed era giunto nuovamente nel folto della foresta. Decise di fermarsi per riprendere fiato dato che non poteva più essere avvistato.
... ssSQUEEZEee ...
<< Acci, a forza di conigli e uova mi è venuta fame >> si disse il bimbo mettendosi una mano sul pancino borbottante. Si guardò attorno alla ricerca di mettere qualcosa sotto i denti quando finalmente notò una bellissima mele rossa attaccata al ramo di un albero poco distante da lì. Alzò una mano verso l'oggetto desiderato e, dopo aver lanciato un piccolo raggio luminoso che ne spezzò il gambo, l'afferrò al volo. Senza nemmeno pulirla nel grembiulino Vegeta azzannò la mela creando un'enorme solco nel frutto ed iniziò a gustarla a pieno con tanto di piccola scia di succo che colava da un lato della bocca.
Dopo poche masticate deglutì con forza ma quando si apprestò a sferrare il secondo morso notò qualcosa di strano ... La mela si stava poco a poco ingigantendo!
"Meglio così" pensò Vegeta tutto contento "Avrò più da mangiare" e affondò i denti nel frutto ma poi se ne pentì ... Il frutto continuava a crescere ad una velocità incredibile e ciò provocò una veloce apertura, ma forzatissima, della bocca del saiyan fino al punto massimo recandogli un gran dolore.
Il bimbo riuscì, per pura fortuna, a sbloccare la dentatura dalla mela ed iniziò a sbraitare:
<< CHE MALE!!! Mi toccherà aspettare che abbia finito ci crescere prima di mangiarlo o mi farò di nuovo male >> come ripromessosi attese e finalmente il frutto non crebbe più. La mela era divenuta di un metro più grande di lui e il peso era aumentato di conseguenza e, dato che ce l'aveva ancora in mano, decise di poggiarla a terra ma dopo aver fatto ciò si accorse di un'altra cosa ... L'erbetta selvatica, i sassolini, le laboriose formichine che passavano lì vicino ... erano anch'esse mastodontiche!
Vegeta capì. Non era divenuto tutto gigantesco, era lui che si era rimpicciolito.
<< Ma porca caccola! Tutte a me devono capitare?!! >> sbraitò Vegeta mettendosi le mani nei capelli e sbuffando seccato.
Improvvisamente la terra iniziò a tremare molto violentemente e il saiyan, a causa delle scosse, cadde col sedere a terra ma non si fece male. Da dietro la mela vide crescere una montagna di terra e da essa spuntò fuori un'enorme talpa marrone con sul muso un grosso paio d'occhiali a fondo di bottiglia. Vegeta non fece in tempo a dirgliene di cotte e di crude che vide l'enorme animale muoversi in maniera confusa ed urtare la mela coi suoi enormi artigli. Il frutto iniziò a rotolare verso il principino che, per non farsi schiacciare, iniziò a correre altrettanto velocemente ... Una scena paragonabile solo al macigno rotolante di Indiana Jones!
La fuga durò parecchio finché non si ritrovò a pochi "metri" dal bordo di uno stagno:
<< O.O ... OH NO!! >> era giunto quasi al limite quando, per un improvviso colpo di genio, decise di spiccare il volo. Dall'alto contemplò la mela affondare nell'azzurro dello stagno e Vegeta non riuscì a placare un moto d'euforia accompagnato da un gesto del dito medio:
<< HA-HA ... Te l'ho fatta! Ben ti stà! HA-HA-HA ... >>
... CRA ...
O.O (Vegeta)
... CRA ...
(oo ) ... ( oo) (Vegeta)
... CRA ...
Il bimbo era in volo ma era circondato da sei rosponi, brutti e verdi, che erano a bordo di enormi foglie di fiori di loto.
-.-" << Accidentaccio!! >>
Le ranocchie iniziarono a saltargli addosso nel tentativo di mangiarselo in un sol boccone ma l'astuto principe, con una prontezza di riflessi davvero invidiabile, evitò ogni singolo attacco. La cosa durò alcuni minuti dato che gli anfibi non avevano alcuna intenzione di rinunciare a un lauto pasto composto, secondo il loro punto di vista, da una gustosa zanzara.
I rospi si radunarono velocemente su di una foglia galleggiante e, cambiando strategia, attaccarono simultaneamente il saiyan.
<< ORA BASTA! >> sbraitò il piccoletto stringendo con forza i pugni ai fianchi del busto. Successivamente le incrociò davanti al capo e, urlando come un ossesso, iniziò a scatenare il suo immenso potere accompagnandosi da lievi scariche di colore violaceo. Quando si sentì pronto, e le rane a poca distanza, smise di gridare e, mostrando loro il fianco e uno sguardo assassino, posizionò il dorso di una mano vicino al palmo dell'altra:
<< ORA ANDRETE TUTTE ALL'ALTRO MONDO! >> le minacciò Vegeta prima di mostrare loro tutta la sua potenza << "ASSAGGERETE" IL MIO COLPO MIGLIORE ... GARRICK CANNON!!! >> un fascio di luce partì dalle sue manine che andò a colpire i sei anfibi che manifestarono il loro dolore con dei gracidii molto acuti. Il raggio le scaraventò lontano e una volta decedute caddero a terra provocando dei forti scossoni. Una volta terminato il colpo il bimbo "smontò" la posa d'attacco per avvicinarsi in volo alle sei carcasse che emanavano ancora del fumo.
<< Tzk, ve l'eravate cercata >> disse il bimbo con aria soddisfatta tornando alla sua classica posa. Con la mano destra afferrò una zampa posteriore al rospo a lui più vicino e con forza iniziò a tirare con dei violenti strattoni. Alla giunta della coscia la carne iniziò a lacerarsi creando dei forti rumori che si interruppero solo quando Vegeta staccò l'intero arto rompendo una cartilagine. Il saiyan iniziò a fissare il pezzo di carne con aria critica e con l'indice dell'altra mano iniziò a tastarlo:
<< ... Sembra bello cotto >> affermò prima di sedersi a terra ad affondare le fauci in quella carne cotta, a tratti abbrustolita, del malcapitato rospo ... Ma lo stesso destino sarebbe capitato anche agli altri cinque.

Vegeta vagava a zig-zag per la, secondo la sua attuale stazza, foresta formata dalle piante di loto ma di tanto in tanto era costretto a fermarsi da una parte ... A vomitare.
<< ... Anf-anf ... Oggi me ne capita una peggio dell'altra ... Prima mi assaltano i rospi, me li mangio e mi accorgo che ne sono intollerante proprio quando sono in mezzo a dei fiori parlanti rompimaroni!!! >> mugolò mentre con una manina si puliva un lato della bocca sporco di bava. A causa del malore gli mancavano le forze ed era costretto a girare a piedi, era alla ricerca di un ruscello nel quale darsi una veloce ripulita e recuperare energie.
Dopo altre due fermate udì un forte scroscio d'acqua provenire dalla sua destra. Scostò alcuni fili d'erba e scorse un immenso corso d'acqua, probabilmente un piccolo fiume nella sua altezza reale, che a causa di alcuni sassi sprizzava mille goccioline. Si inginocchiò sulla sponda in modo da non cadere ed iniziò a pulirsi, sopratutto il grembiulino che bianco più non era a causa di piccole e grandi macchie che lo riempivano. Con l'aiuto delle mani bevve parecchia acqua e ciò gli portò un notevole benessere. Dissetato e stanco si sdraiò sulla superficie piana di un sasso e, con gli arti distesi come se fosse stato una stella, iniziò a contemplare l'azzurro del cielo che si scorgeva fra le fronde degli altissimi alberi.
Avrebbe aspettato che il grembiulino si fosse asciugato, e che il mal di stomaco gli fosse passato, prima di continuare a perlustrare quel luogo alquanto bizzarro.
Dopo parecchi minuti il sole si fece sempre più cocente e il principino iniziò a scorgere qualcosa di strano nel cielo:
<< ... Quella nuvola ricorda una A ... >> si disse fra sè e sè << ... Una A di colore rosa! >> incredulo si sfregò gli occhi pensando di aver visto male a causa degli occhi che, per troppo tempo, avevano fissato l'astro solare così stancandosi. Riosservò nuovamente il cielo ma il suo stupore non scomparì, anzi, aumentò:
<< ... Ora c'è una U verde! ... Una E arancione! ... >> O.O << ... ODDIO HO MANGIATO DELLE RANE ALLUCINOGENE!!! >> sbraitò terrorizzato Vegeta balzando in piedi con le mani fra i capelli. Iniziò a correre in tondo su quel sassuccio sbraitando in una lingua sconosciuta ... Appariva come un pazzo travestito appena fuggito dal manicomio -.-".
Con gli occhi sgranati verso l'alto continuò ad urlare come un ossesso finché non notò qualcos'altro che lo fece fermare a riflettere:
<< Oh! >> esclamò nel rivedere le nuvolette a forma di lettera che fluttuavano al di sotto dei rami degli alberi. Si tolse la mani dai capelli e compì un poderoso balzo e ne schiaffeggiò una distruggendola << Ma allora sono reali >> si disse una volta atterrato. Notò che erano tutte vocali, di diversi colori e che si seguivano l'una dietro all'altra, che nascevano da un luogo non visibile ma situato oltre il fiume.
Non ancora al pieno delle forze, ma col grembiulino asciutto, balzò giù dal sasso ed iniziò a correre per la riva alla ricerca di un passaggio per attraversare l'ostacolo d'acqua.
Dopo qualche minuto di corsa trovò un albero caduto da poter usare come ponte. Prima di giungere dal capo opposto dovette abbattere una famiglia di scoiattoli ma, sta volta, pensò bene di non mangiarli XD
Successivamente, per trovare il luogo misterioso, gli bastò semplicemente seguire i segnali di fumo colorato.

Stette nascosto fra l'erbetta alcuni minuti per continuare a spiare un misterioso individuo che, sdraiato sul cappello di un'enorme fungo, cantava una canzonetta composta solamente dalle vocali dell'alfabeto dandogli forma "fumosa" con l'ausilio di un narghilè che, di tanto in tanto, aspirava tramite un tubicino. L'essere pareva essere avvolto da un'enorme coperta blu e, stando sdraiato su di un fianco dandogli le spalle, Vegeta non riuscì a vederlo in volto.
Il saiyan fu costretto ad uscire dal suo nascondiglio e a salire su un funghetto più basso per vedere meglio ma, a differenza di prima, si trovò di fronte alla testa del tizio e di costui ne intravedeva solamente la punta di una piccola cresta, probabilmente posta sul capo.
Per attirare la sua attenzione Vegeta iniziò a tossire in modo forzato e capì che la cosa funzionò quando l'essere interruppe improvvisamente il suo canto e l'emanazione di fumo. Vegeta vide due mani azzurrognole afferrare il bordo del fungo e sentì il "tizio" che si strusciava nel tentativo di sporgersi col capo e vedere colui che lo disturbava. Appena lo vide il bimbo salutò entusiasta:
<< BACIAPISELLI! >>
In risposta, il conosciuto adepto di Freezer, lo fissava con aria interrogativa. Indossava una sorta di cappuccio che ricordava la testa di un simpatico animale, di colore blu con due occhietti a bottone, e dalla bocca di questo di poteva scorgere il suo volto azzurro, il classico pendente violaceo che ha sempre sulla fronte e dei piccoli ciuffi verdi dei capelli. Sotto al volto aveva un papillon rosso che sovrastava quel poco visibile che aveva del costume, dal lato pettorale, che era di colore bianco mentre le maniche lunghe erano blu, come il cappuccio animalesco, tranne per i polsini che erano ornati d'oro.
<< Finalmente qualcuno con cui posso parlare senza problemi >> disse tranquillamente il bimbo ma si spiazzò quando l'azzurro gli rivolse la parola:
<< E tu chi sei? >>
O.O ... << Come chi sono, tu mi conosci benissimo!!! >>
<< Forse non hai capito la domanda, proviamo a cambiare >> disse l'altro riformulando << Cosa-esser-tu? >>
<< Eddai Zarbon, non fare l'idiota pure tu >> parlò Vegeta con aria canzonatoria.
<< Io non mi chiamo Zarbon, come dici tu. A ogni modo non hai risposto al mio interrogativo >> si pronunciò l'azzurro dopo aver aspirato un pò di fumo dalla cannuccia, collegata tramite un tubicino al suo elegantissimo narghilè decorato d'oro e piccole gemme, ed averlo soffiato fuori così creando un "?"
<< Ok, lo ammetto, reciti bene e io ti ho preso in giro tante volte ma ... >>
<< A domanda risponde >>
<< Non potevi lasciarmi finire di parlare? >>
<< A una domanda non si risponde con un'altra domanda ... E mi dia del lei se non ti dispiace >>
"Niente da fare ... Si è rincoglionito come gli altri!" pensò il bimbo per poi parlare col suo tipico tono sgarbato << Io sono Vegeta, il principe dei guerrieri Saiyan >>
<< ... Un principe sessualmente confuso a quanto vedo >>
<< è_é NON E' COME CREDI!!! ... E' colpa di mia mamma TT-TT >> si giustificò il bimbo sbracciando << Allora "Coosa-esser-lei?" >>
<< Un'incognita >>
-.-" (Vegeta)
<< ... Se vuoi puoi chiamarmi Brucaliffo >> proferì l'azzurro, con tanto di ennesima soffiata di fumo colorato, così rivelando la sua "identità".
<< Vabbè, anche se preferivo Baciapiselli come nomignolo >> enunciò il saiyan a braccia conserte << Allora, Brucaliffo, forte tu mi ... >> pausa << ... O.O ... Bruca - liffo ... >>
<< ??? Qualche problema? >> domandò preoccupato l'altro << Sei diventato improvvisamente pallido. Ti senti per caso poco bene? >>
"La prima parte del nome, Bruca, ricorda spaventosamente la parola bruco ... Anzi, è l'azione del bruco quando mangia!" pensò Vegeta mentre sudava freddo " ... E i bruchi strisciano!! O.O" successivamente s'alzò lentamente in volo per osservare meglio, e un pò più a distanza, il suo interlocutore.
Vegeta poté finalmente vederlo a figura intera:
<< O.O ... E' DAVVERO UN BRUCO!!! CHE SCHIFO!!! >> sbraitò terrorizzato nel vedere l'essere sorretto in piedi con l'ausilio di otto piccole gambettine che terminavano con altrettanti piedini che indossavano delle scarpettine sultanesche. Ciò che da lontano aveva ipotizzato come un lungo lenzuolo blu era in realtà il suo lungo corpo.
Per vedere meglio, "Zarbon", avanzò verso il limite del cappello del fungo con la classica, e disgustosa, movenza bruchesca "a dosso":
<< Scusa ma non ti ho sentito bene, potresti ripetere? >> chiese poi ponendo una mano dove poteva esservi una sorta d'orecchio.
< STAI LONTANO DA ME BRUTTO MOSTRO!! >> sbraitò spaventato il giovane saiyan.
<< ... Mostro? >>
<< IO NON SOPPORTO, ANZI PROVO UNA TREMENDA REPULSIONE, PER GLI ESSERI CHE STRISCIANO! E I BRUCHI, COSA CHE TU SEI, STRISCIANO!!! >> espose Vegeta con mille urlacci.
Brucaliffo assunse un'aria seccata e, dopo aver aspirato parecchie volte del fumo dal suo narghilè per ritrovare la calma, parlò anche se con tono poco tranquillo:
<< A casa mia gli esseri che strisciano sono i serpenti e i vermi ... Non a caso ho le mie zampette per muovermi e poi i bruchi non sono carnivori! >>
<< NON E' VERO! >> sbottò Vegeta << E' SICURAMENTE UNA BUGIA LA TUA!! >>
<< E perchè mai dovrebbe esserlo? >>
<< Perchè quando uno lascia all'aperto della carne dopo un pò voi arrivate, tutti colorati di bianco, per mangiarvela! >> spiegò il bimbo smettendo di urlare ma continuando ad aver un'aria agitata.
<< Quelle sono le larve delle mosche -.-" ... E poi vengono quando la roba è marcia >> chiarì l'altro con un filo di voce << Quindi o vieni giù a parlare, in modo civile, oppure te ne puoi pure andare! >>
Vegeta aspirò con forza per poi buttare fuori l'aria in un solo colpo << ... Sono comunque diffidente >> gli disse prima di volare verso il ramo di un albero. Quando vi fu vicino urlò << E' SICURO CHE NON MI MANGERAI SE TI PORTO UNA FOGLIA? >>
<< Sì >> lo rassicurò l'altro aspirando dell'altro fumo.
<< ... GIURIN GIURETTO? >>
<< Parola di bruchetto ^^ >>
<< NON E' DIVERTENTE! è_é >> disse staccando una bella foglia verde da un ramo e ritornando verso il funghettino più piccolo. Mentre calava di quota vide Brucaliffo che si spostò verso l'altro lato del fungo per ricevere il dono appena raccolto:
<< Non striscerai ma il tuo modo di muoverti è ugualmente disgustoso >> sentenziò Vegeta.
<< Quante balle che hai! -.- >> disse l'altro allungando le mani ed afferrando la foglia che era poco più grande del suo interlocutore. La azzannò e masticando emette un sonoro "Mmm" che indicava tutto il suo apprezzamento:
<< E' buonissima, davvero un'ottima scelta. Comunque sei un bambino fuori dal comune, sai volare eppure non sei un volatile ... Ma un giorno ci riuscirò anche io, è solo una questione di tempo >> affermò ma poi si stupì nel vedere il bambino riatterrare sul fungo di prima e gli domandò << E io che speravo di parlare faccia a faccia, perchè non voli più? >>
<< Sono un pò stanco e non essendo molto pratico della tecnica del volo esaurisco in fretta le energie >> spiegò il saiyan.
<< Allora ci penserò io >> Brucaliffo riafferrò il tubicino del narghilè e si riempì i polmoni di fumo colorato che successivamente soffiò ai piedi del principe. Sotto di questi il fumo assunse un pò di consistenza ed assunse le sembianze di una nuvoletta galleggiante che portò Vegeta allo stesso livello del suo interlocutore. Con la stessa tecnica il bruco si costruì un piccolo divanetto rosa sul quale si andò a sdraiare:
<< Ora sì che si ragiona >> affermò gioioso e tenendosi fra le mani la foglia disse << Ora puoi narrarmi qualsiasi cosa che, mentre mangio, ti ascolterò >>

Vegeta narrò tutto ciò che gli era accaduto nell'arco di quella bizzarra giornata: da quando fu andato a dormire fino al recente incontro col personaggio bruchesco.
<< Mmm ... >> mugolò dubbioso Brucaliffo mentre, con un piccolo boccone, terminò l'enorme foglia << ... Hai fumato qualcosa di strano prima di coricarti? >>
<< Senti chi parla è_é >> sbottò il bimbo << ... Comunque No >>
<< Perdona la mia impertinenza >> si scusò l'azzurro tendendo le mani in avanti sulla difensiva << E che il tuo racconto è molto bizzarro e più che un viaggio fisico sembra un viaggio spirituale >>
Il saiyan ascoltò la spiegazione ma non riuscì a capirne il significato e ciò era visibile nella sua espressione corrucciatamente dubbiosa.
<< E' da escludere un viaggio fisico dato che eri addormentato nel tuo letto e inoltre ha incontrato una persona da tempo deceduta >> quando Vegeta gli fece cenno di sì col capo continuò la sua esposizione << Devi per forza fatto, o assunto, qualcosa che ti abbia portato fina a quì ... E' l'unica spiegazione >>
Vegeta si resse il mento con una mano ed iniziò a fare mente locale su ciò che aveva fatto quella notte:
<< ... Prima di andare a letto ho preso una potente camomilla. Dubito che sia stata quella ma a sto punto tutto è possibile >> e poi sbuffò sonoramente mostrando un'espressione seccata. Brucaliffo, dopo aver riafferrato il tubicino del suo narghilè, domandò curioso:
<< Che cosa ti affrange? >>
<< Tzk ... Il fatto è che vorrei essere "un pò" più grande di così >>
<< Perchè? >>
<< Beh ... Insomma ... Circa otto centimetri è una statura talmente ridicola che ... >> ma non riuscì a terminare la frase che l'azzurro era balzato in piedi a causa di una irrefrenabile ira:
<< IO SONO ESATTEVOLMENTE ALTO OTTO CENTIMETRI E SENTO DI TROVARMI A INVIDIABILE ALTEZZA, INVERO!!! >>sbraitò tutto d'un fiato il bruco prima di circondarsi di fumo colorato. Una parte di questo andò anche addosso a Vegeta che starnutì più volte e poi, come colto da un'improvvisa allergia, starnutì con una forza tale da spazzare via la stessa nuvola fastidiosa ... Ma sotto non vi era più nessuno:
<< Cavoli, l'ho disintegrato con uno starnuto! Yeah! >> gioì prima di vedere le svariare scarpette sultanesche del bruco sparse per la superficie dell'enorme fungo. Si sporse per afferrarne una ma una voce, proveniente dall'alto, lo fermò:
<< Nonostante la tua impertinenza voglio darti una mano >> era Brucaliffo che, dopo una breve metamorfosi, si era tramutato in una farfalla dai colori freddi. Aveva perso il suo aspetto bruchesco e pareva essere tornato alla fisionomia dello Zarbon conosciuto: i classico pendenti, un paio di mutande blu e la classica lunga treccia che gli legava i capelli. Le uniche cose a renderlo ancora animalesco erano un paio di antenne, che gli spuntavano dai capelli, e un paio di maestose ali da farfalla che mostravano fantastiche fantasie circolari che ricordavano gli occhi di un uccello predatore. D'altezza era rimasto identico anche se le ali lo facevano apparire più grande.
Vegeta rimase sbalordito da tale metamorfosi.
<< Un lato per farti diventare più grande ... >> continuò l'azzurro.
<< ... Un lato di cosa? >>
<< ... L'altro lato per farti diventare più piccolo >>
<< L'ALTRO LATO DI CHE COSA?! >>
L'ex-bruco gli piombò a pochi centimetri dal volto per sbraitargli infuriato << DEL FUNGO, RAPA!!! >> e poi se ne volò via senza salutare.
Quando si fu allontanato abbastanza la nuvoletta gialla che aveva creato per Vegeta si dissolse facendo cadere malamente il principino a terra:
<< HAI!! Maledetto, me la pagherai cara! >> sbottò rialzandosi in piedi e scrutando minacciosamente l'orizzonte scorgendo in lontananza la bestiola. Alzò il braccio destro in modo da simulare un fucile e poi prese la mira. Lasciò passare alcuni secondi dopo i quali decise di abbassare l'arto << Mpf ... Ci ha già pensato madre natura al suo destino ... Lasciamogli godere quest'ultimo periodicino di vita >> disse sarcastico mentre staccava dal grande fungo due pezzettini opposti e poi, tenendoli in mano, s'allontanò da quel luogo.
S'appostò ai piedi di un immenso albero e si sedette su ciò che poteva essere un granello di polvere ed iniziò a testare i pezzetti di fungo appena recuperati ... Fallì una decina di volte, distruggendo l'albero sovrastante, ma poi riuscì a tornare della sua statura naturale. I due pezzettini avanzati, ormai microscopici e tutti mangiucchiati, li mise nelle taschine del grembiulino e si addentrò in una nuova foresta.

  
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