Film > Le 5 Leggende
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Autore: Altair13Sirio    05/07/2014    1 recensioni
STORIA IN STATO DI MANUTENZIONE - CAPITOLI CORRETTI AD ORA: 7
"Sono passati tre anni da quando Pitch e Jack Frost hanno avvolto il mondo con la paura e il freddo. Da allora, la Terra è avvolta in un perenne inverno e tutti hanno paura. I Guardiani sono scomparsi. Nessuno crede più in loro. Questo perché bisogna vedere per credere, e nessuno li ha mai visti, a parte me!"
Un ragazzo viaggia attraverso il suo paese. Non sa dove va, né quando ci arriverà. Con lui la sua sorellina che cerca di educare e convincere del fatto che la paura non esiste. Vuole porre fine a tutto ciò. Questo vortice di paura deve finire! Sembrerebbe un'impresa impossibile, se non fosse per il fatto che lui ha un asso nella manica...
Genere: Avventura, Malinconico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jack Frost, Jamie, Nuovo personaggio, Pitch, Sophie
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fatina dei Denti digrignò i denti alla vista dell’enorme massa di sabbia. Jamie scattò dicendo a Luna di restare indietro e si fermò accanto alla donna per controllare la situazione. La Squadra cominciò ad animarsi; Coniglietto di Pasqua impartiva ordini e incitava gli altri, Bruto e Occhio di Falco distribuivano munizioni, Runner e Giuda preparavano le armi per tutti e Rage affilava una lunga lama. Thor preparava alcuni esplosivi, ne sarebbero serviti molti, per quella battaglia, a sua detta. Siaiei ricaricava la sua pistola mentre accanto a lui Topo di Fogna e Cane Pezzato brandivano i loro fucili. Lupo Solitario protestò, dicendo di poter lottare ancora, ma Kallisto fu inappellabile: non poteva lottare, anche se la sua ferita era stata curata.
<< Che cosa dovrei fare qui, allora? >> Protestò il ragazzo allargando le braccia. Jamie si avvicinò.
<< Potresti badare a Fearless. >> Disse con un sorriso amichevole.
Lupo Solitario guardò la piccola bambina accucciata poco distante da lui. La avvicinò a sé e disse:<< Posso farlo. >> Sorrise.
Prima Jamie era stato frettoloso e non aveva pensato molto a cosa dire. Adesso Luna si era avvicinata con sguardo risoluto e deciso. Il ragazzo tentò di dire qualcosa, ma fu zittito all’istante.
<< Non osare dirmi di restare indietro! >> Disse minacciosa. << Questa volta io vengo! >> Jamie capì dal suo tono e dai suoi occhi che non sarebbe servito a niente, protestare. Si arrese e le diede una spada. La spada aveva una lama sottile e leggera, l’impugnatura comoda e maneggevole e la punta della lama acuminata. Luna la prese tra le mani piena di emozione. Era leggera, per lei, non avrebbe avuto difficoltà a maneggiarla.
<< Siamo pronti. >> Sentenziò Kallisto sollevando un grosso fucile. Jamie annuì. Andò da Fatina dei Denti e si fermò accanto a lei. La donna stava tenendo lontani gli Incubi con un campo di forza.
<< Pensi di potercela fare, per il momento? >> Chiese sottovoce. La donna mantenne gli occhi fissi sulle proprie mani. Jamie abbassò lo sguardo. << Se avrai bisogno di aiuto… Chiamami. >> La guardò, e questa volta la donna sostenne il suo sguardo. << Arriverò il prima possibile! >> Fatina dei Denti sorrise. Sembrava quasi che non stesse tenendo lontano un esercito di Incubi in quell’istante, dall’espressione che fece.
La Squadra era al limite della barriera. Si stavano tutti preparando a saltare. Al centro c’erano Jamie, Luna alla sua destra, e Kallisto dall’altro lato. Jamie fece apparire una falce e se la poggiò sulle spalle.
<< Io devo sistemare i conti con Jack. >> Disse impassibile.
<< Io sono con te. >> Fece Luna posandogli una mano sulla spalla.
Kallisto puntò in alto il fucile. << E conta su di me per la copertura. >>
Jamie osservò il campo di battaglia. << Conto su tutti voi. >> Si lasciò sfuggire un sorrisetto isterico per la paura che gli trasmise quella scena.
Il ragazzo respirò profondamente, poi, con un urlo lungo e potente, diede il via alla battaglia, lanciandosi fuori dalla barriera. I componenti della Squadra lo seguirono senza esitazione e gli Incubi si abbatterono su di loro.
Jamie era lì, in mezzo alla battaglia, che faceva roteare la sua falce in ogni direzione, intento a raggiungere Jack Frost. Lo aveva visto accanto a Pitch, in fondo alla caverna; sembrava essersi un po’ ripreso dalle ferite, ma anche se così fosse stato, il ragazzo non si sarebbe ritirato. Pitch stava controllando la sua Ombra. La manovrava con una mano, mentre con l’altra impartiva ordini ai suoi Incubi. Molti tentarono di raggiungere l’Uomo Nero, ma senza successo. Ogni tentativo sembrava vano, e solo in due riuscirono a farsi strada tra gli Incubi, e tuttavia non cercavano Pitch.
Jamie e Luna erano a poca distanza da Jack, eppure sembrava così lontano… Jamie colpì un Incubo che gli si parò davanti in quell’istante e rimase a due metri da Jack Frost. Lo Spirito lo guardava con astio, il bastone sulla spalla destra, attendeva immobile. Le ferite erano ancora sanguinanti, ma evidentemente non le sentiva come un essere umano normale.
Nightmare saltò levando in alto la falce. Jack si spostò lateralmente e usò il bastone come un amo per tirare a sé la falce. Jamie però resistette, e quando fu di nuovo a terra, tirò con tutte le sue forze verso il basso, riuscendo a far sbilanciare lo Spirito. A quel punto si diede una spinta per colpire Jack alla schiena con un calcio, riuscendo a bloccarlo per qualche istante. Luna stava vicino in attesa dell’occasione giusta per attaccare. Quando Jack si rialzò usò il bastone per far inciampare Jamie. Il ragazzo cadde, ma Luna impedì a Jack di colpire, mettendosi in mezzo. Così Jack dovette indietreggiare, per evitare di essere ferito. Con disprezzo scoprì un taglio orizzontale alla spalla, dove Luna aveva cercato di colpire. Jamie tentò di ringraziare la ragazza, ma Jack non gliene diede il tempo, e i due dovettero difendersi. Passarono alcuni momenti delicati, in cui Jamie tentava di colpire Jack o disarmarlo, mentre Luna affondava la spada senza pensare dove attaccare con esattezza. Jack parava gli attacchi con facilità, nonostante a volte sembrasse perdersi un istante. Era diventato più pallido del normale; lo Spirito del Ghiaccio era sempre stato pallido per via della sua natura, ma quella notte era inquietante, tanto da sembrare un morto. Forse era stato causato dalle ferite infertegli da Jamie, oppure era la tensione ad averlo reso così. Comunque ora non importava. Jamie doveva evitare di distrarsi e pensare solo alla battaglia.
Kallisto colpì l’Incubo che gli stava arrivando addosso con il fucile, mentre voltandosi sparava ad altri tre Incubi. Con quel movimento poté vedere gli altri lottare contro gli Incubi in quella caverna. Coniglietto di Pasqua e Siaiei continuavano a spostarsi, per evitare che i cavalli li accerchiassero; anche Runner correva in tutte le direzioni, ma quello era il suo modo di combattere; impugnava due sciabole e portava un fucile dietro la schiena, colpiva ogni Incubo che gli passasse accanto. Giuda era più statico, anche perché si era accordato con Occhio di Falco: mentre lui sparava dall’alto con il suo fucile da cecchino, Giuda gli faceva da copertura contro eventuali Incubi in agguato. Rage, Bruto e Thor lottavano assieme, ma spesso la donna finiva per allontanarsi dai due uomini e continuava a lottare da sola. C’era anche Segugio, che a colpi di zampa e a morsi, teneva lontani gli Incubi da Fatina dei Denti. Topo di Fogna e Cane Pezzato si lanciavano munizioni a vicenda e sparavano quasi senza pensare. Nightmare e Luna stavano lottando contro Jack Frost, e Kallisto pensò che quella fosse la prima volta in cui vedeva Luna lottare con tanta convinzione.
Si rese conto che qualcuno non stava lottando. Pitch Black. Lo vide in un angolo, si nascondeva nell’ombra e comandava i suoi Incubi da lì. Aveva paura oppure era solo un modo per farli confondere? Che sciocchezza! L’Uomo Nero che ha paura? Può darsi…
Con uno scatto raggiunse lo Spirito, che al suo arrivo fece un salto per uscire dalla zona d’ombra dove si era rintanato. Estraendo la falce attaccò Kallisto, che indietreggiò sparandogli contro. Quando capì che i proiettili non sarebbero serviti, estrasse un coltello e si preparò a fronteggiare il nemico.
<< Mi vuoi affrontare con quello? >> Chiese Pitch quasi ridendo, e continuò ad attaccare. Kallisto schivava i colpi e contrattaccava raramente, sapendo di poter fare poco con il suo coltello. Avrebbe potuto provare a disarmare Pitch e usare la sua falce contro di lui, ma non ne ebbe la possibilità. Quando vide la lama passargli sul ventre sentì una scossa lungo la schiena, ma in un attimo tutto passò, e quando Pitch non lo vide ferito, rimase perplesso.
Kallisto rise e si batté un pugno sul petto. << Questa mia armatura non si scalfisce tanto facilmente! >> Pitch lo scrutò e sorrise. Subito dopo sollevò un braccio e una massa di sabbia nera lo spinse via, facendolo sbattere a una parete.
Coniglietto di Pasqua scoccò una freccia. Non gliene erano rimaste molte, per questo pensò che era arrivato il momento di estrarre la pistola. Durante la lotta avrebbe potuto cercare le frecce che aveva scoccato precedentemente. A un certo punto Thor gli spuntò accanto, e vedendo le poche frecce nella faretra gliene porse una piuttosto strana.
<< L’ho trovata poco fa e ho pensato che ti avrebbe fatto comodo… >> La freccia era imbottita di C-4, gli esplosivi lasciavano intravedere solo la punta. << Potrebbe dare un buon risultato. >> Coniglietto di Pasqua sorrise all’idea di far saltare in aria Pitch Black o Jack Frost e prese la freccia ringraziando Thor. L’avrebbe usata al momento opportuno.
Jamie attaccò Jack alla testa, ma come aveva previsto, quello si abbassò. A quel punto Luna gli saltò addosso e tentò di bloccarlo. Lo aveva sottovalutato; Jack si dimenò e riuscì a invertire le parti, bloccando Luna. Con la mano sinistra la sollevava dal collo, mentre con l’altra le teneva il bastone sulla schiena. Un colpetto leggero, un semplice tocco, e Luna sentì una terribile morsa stringerle la schiena. Sentì freddo, dolore, paura. Le vennero le lacrime agli occhi.
<< SMETTILA!!! >> Urlò Jamie facendo un passo in direzione dello Spirito. Jack tolse il bastone dalla schiena di Luna e lo puntò verso Jamie, che si fermò.
<< Saresti disposto a perdere la tua vita, per lei? >> Chiese Jack con sguardo impassibile. Jamie avrebbe voluto saltargli addosso, ma non ci sarebbe mai riuscito. Cercò di prendere tempo.
<< Ho fatto una promessa… >> Disse. << Le ho promesso che se sarebbe stata nei guai allora sarei stato là per aiutarla! >> Jack sorrise.
<< Dunque…? >> Jamie si guardò intorno esasperato. Cosa poteva fare per uscire da quella situazione? Era troppo buio, non riusciva a vedere niente…
Buio?
Jack sembrò spazientirsi, e toccò di nuovo la schiena di Luna col bastone, facendole lanciare un urlo di dolore atroce. Jamie la vide soffrire. Sentì un enorme dolore dentro di sé.
<< La lasceresti andare, se io mi arrendessi a voi? >> Chiese. << Lasceresti andare tutti loro? >>
Jack fu sorpreso da quella richiesta. << Ti arrenderesti così? >> Chiese l’uomo. << Smetteresti di lottare? >>
Jamie respirò profondamente. Era un vicolo cieco. Avrebbe voluto scappare, ma ormai non poteva tirarsi indietro. Chiese di nuovo a Jack:<< Lo faresti? >>
Lo Spirito del Ghiaccio fissò il ragazzino negli occhi e con un sorriso perfido disse:<< No. >>
Jamie fu assalito dall’ira. Non gli importava se Jack lo stesse testando o se fosse veramente così. Si fuse con l’oscurità che lo circondava e si mosse verso di lui dandogli un pugno nello stomaco. Jack lasciò andare la presa su Luna e Jamie la afferrò per evitare che cadesse a terra. La portò lontano da lì e le disse di riposare. Mentre se ne tornava indietro, la ragazza gli afferrò una mano e gli sorrise ansimando. Jamie sorrise a sua volta e fuggì da quella situazione.
Tornato a correre, fece apparire una sciabola sottile e si preparò a colpire Jack. Anche l’Uomo di Ghiaccio creò una spada di ghiaccio, e parò l’attacco con una mano, mentre con l’altra attaccava Jamie con il bastone.
<< E’ davvero difficile parlare con voi umani. >>
<< E’ davvero difficile evitare di attaccarvi! >> Gli rinfacciò Jamie scattando. Attaccò Jack alle gambe, ma lo Spirito si sollevò in aria e portò Jamie con sé.
L’Ombra di Pitch non aveva ancora attaccato. Cosa stava aspettando? Forse Pitch non aveva potuto ancora dargli l’ordine, oppure avevano qualcosa i mente. Il campo di battaglia era così desolante, per Fatina dei Denti. Vedeva tutti i suoi amici lottare con tutte le loro forze, ma gli Incubi non facevano che aumentare. L’Ombra di Pitch era sempre lì, continuava a girare nella caverna, e ogni tanto dei fulmini la attraversavano. Era inquietante. Vide Coniglietto di Pasqua lanciare una freccia contro un Incubo e colpirlo in pieno. Lui non sbagliava mai. Si sentì prendere dallo sconforto, per un istante. Sembrava quasi che non sarebbero mai usciti da quella situazione, ma poi notò una cosa che sicuramente era sfuggita a molti. L’Ombra di Pitch stava assorbendo altri Incubi e si stava facendo sempre più grande. Non era possibile. Sentiva che era diventata molto più potente dell’ultima volta; li avrebbe spazzati via!
In quel momento Coniglietto di Pasqua la raggiunse. Lui era occupato, ma lei gli offrì protezione parandosi di fronte a lui. Senza abbassare la guardia, Fatina dei Denti si voltò verso l’uomo e gli rivolse uno sguardo profondamente dispiaciuto che contrastò con il suo sorpreso.
<< No… >>
Jamie tentò di avvicinarsi a Jack, ma fu tutto inutile. Era in suo potere. Era così frustrante non poter controllare dove andare. Decise di lanciare la spada, ma ovviamente Jack la schivò.
<< Sai cosa mi piace di voi? >> Chiese Jack avvicinandosi a Jamie. << Non vi arrendete mai. E’ un pregio che pochi hanno… >>
Jamie non si dimenò. << Quando è per una giusta causa tutti sono spinti a non mollare! >>
<< E la vostra causa è giusta? >> Chiese Jack con un sorrisetto.
Jamie digrignò i denti. << Stavo per chiederti la stessa cosa! >> Inavvertitamente, il ragazzo afferrò l’Uomo di Ghiaccio e lo tirò a sé. Gli assestò un pugno alla mascella, e Jack rispose con una ginocchiata allo stomaco. Rimasero a colpirsi in quella posizione per un po’, finché a un certo punto non smisero di volare. Jack aveva lasciato andare il vento distraendosi. Jamie lasciò andare lo Spirito ed entrò in un varco, raggiungendo il suolo senza danni, a parte le solite bruciature. Jack invece si librò in volo e rimase in aria ad osservare il ragazzo. Si scambiarono occhiate furiose, ma tutti e due furono distratti da un rumore proveniente dal centro della sala.
Pitch era lì, e la sua Ombra era dietro di lui. L’Uomo Nero aveva un sorriso malefico in viso. << Non devi farlo. >> Protestò Coniglietto di Pasqua. << Non puoi farlo! >>
Fatina dei Denti spostò lo sguardo e vide Lupo Solitario e la piccola Fearless. Sorrise tristemente. Invece devo e posso farlo. Fu la sua risposta.
Coniglietto di Pasqua era esasperato. << Come faremo se… Se… >> Non riuscì a completare la frase. Fatina dei Denti gli posò un dito sulle labbra.
Non ho paura, e nemmeno tu devi averne, papà. Sorrise. E a quanto pare non sono l’unica… Guardò di nuovo Fearless. Mise la sua mano sulla guancia dell’uomo e gli sorrise un’ultima volta. L’uomo non riuscì a rispondere a quel sorriso. La donna si incamminò. Ogni passo era leggero e aggraziato. Sembrava non sentire la terra scuotere ogni cosa e le rocce sgretolarsi a quella forza. Lei continuava ad andare avanti. Verso l’Ombra di Pitch.
Pitch non si era accorto dell’arrivo della donna. Era impegnato a governare la sua Ombra, enormemente potente, tanto da risultare quasi incontrollabile anche a lui. Quando si accorse della sua presenza si voltò. Fatina dei Denti non sorrideva più. Era furiosa.
L’Uomo Nero indietreggiò alla sua vista. Si costrinse ad affrontarla, perché una normale umana come lei non poteva certo intimorirlo. Lei non era superiore a lui. Fece apparire la sua falce e le saltò addosso. Con orrore capì di non poterle fare nulla quando le fu passato attraverso. Rovinò a terra perdendo la falce. Si tastò il corpo, quando provò quella sensazione orribile di non essere visti. Si voltò e la vide avvicinarsi sempre di più alla sua Ombra, che adesso emetteva una forte luce causata dalle folgori attorno ad essa. Anche lei emanava luce; una luce bianca, candida, angelica. Girò poco la testa, giusto per poter vedere Pitch con la coda dell’occhio e sorrise beffarda, lasciandolo a bocca spalancata.
<< Non farlo! >> Esclamò alzandosi. << Solo io posso controllarla, se fai qualcosa ci condannerai tutti!!! >> La donna non lo ascoltò e alzò piano un braccio, verso la nube. Pitch andò su tutte le furie, recuperata la falce la attaccò di nuovo, passandole attraverso un’altra volta. << NO!!! >> Urlò pieno di sconforto quando cadde a terra di nuovo. Non riusciva a darsi una risposta. La guardò esitare un istante con la mano davanti all’Ombra. Girò la testa verso Nightmare.
Jamie era pietrificato. La vide guardare verso di lui e sentì il cuore fermarsi.
Fatina dei Denti sorrise. Un sorriso che trasmetteva conforto e sicurezza. Un sorriso di quelli che solo lei sapeva fare. Girò di nuovo la testa e toccò l’Ombra di Pitch con decisione e calma.
Dal punto in cui la sua mano aveva toccato l’Ombra scaturì un’enorme luce che illuminò tutta la caverna e accecò tutti. Pitch urlò e scomparve, dissolvendosi in migliaia di granelli di sabbia. Jack fu colto alla sprovvista, ma anche lui fu trasformato in granelli di sabbia trasportati dal vento. Coniglietto di Pasqua lanciò un urlo. Kallisto si stava ancora riprendendo dalla botta. Cane Pezzato spalancò la bocca. Topo di Fogna non seppe come reagire a quello spettacolo. Bruto imprecò nel frastuono. Rage si coprì gli occhi. Thor li spalancò. Siaiei strizzò leggermente gli occhi rimanendo impassibile. Runner cadde a terra dalla spinta che ricevette. Giuda era girato quando notò il bagliore, e si voltò completamente stralunato. Occhio di Falco tolse gli occhi dal mirino del fucile e rimase senza parole. Lupo Solitario sussultò. Luna era a terra, quando vide quella cosa, e continuò a seguire ogni istante con occhi spalancati. Sophie si scoprì a piangere, senza un motivo apparente.
La luce investì ogni cosa, il frastuono coprì ogni altro suono. Ci fu una spinta che colse impreparati tutti quanti. Ma il culmine fu un’esplosione che lasciò il vuoto nella caverna.
Jamie era stato buttato a terra. Si rialzò a fatica, scoprendosi molto affaticato.
Cos’è stato? Non sentiva niente. Sentiva solo un ronzio fastidioso e persistente... Aveva per caso perso l’udito? Era tremendo quel silenzio. Si guardò intorno. Molti di loro erano a terra, a parte Coniglietto di Pasqua e Siaiei. Non c’erano più Incubi, Pitch e Jack se n’erano andati. Anche l’Ombra di Pitch era sparita, e Fatina dei Denti…
Fatina dei Denti! Urlò il ragazzo nella sua mente. Non la vedeva. Dove c’era lei prima c’era solo un’impronta, una macchia nera sul suolo che si espandeva in tutte le direzioni, e una spacca nella roccia.
<< Che cos’è successo… >> Sussurrò Jamie terrorizzato. << Che cos’è successo? >> Ripeté con forza.
<< CHE COSA E’ SUCCESSO?!?! >>

 
   
 
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