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Autore: Akira Yuki    05/07/2014    4 recensioni
-START-
►NUOVA PARTITA
.CONTINUA
.NON PUOI USCIRE
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella sera Luk si addormentò, senza però dimenticare quel mostro: ci fece un incubo, risvegliandosi dopo mezzanotte, ma dopo aver guardato per un po' la tv tornò a dormire abbastanza tranquillo.
La mattina del giorno dopo arrivò la triste notizia: zia Lisa era morta.

Luk non sapeva che dire alle parole del padre appena tornato dall'ospedale, dove ancora stava sua madre, mentre la sua sorellina scoppiò a piangere.
Mentre il padre di Luk consolava la piccola, Luk se ne andò in camera. Non aveva neanche finito di fare colazione, non aveva fame. Si sentiva a pezzi.
Rimase sdraiato sul suo letto per un po', fino a quando non sentì bussare alla sua porta. Si alzò ed aprì, ma non c'era nessuno, mentre sua sorellina era ancora giù in salotto a piangere consolata dal padre.
-...-.
Luk non disse nulla, forse era stata la sua immaginazione. Richiuse la porta e tornò a letto, accendendo la tv per provare a svagarsi e a non pensarci più.
Non c'era nulla di interessante (come al solito), così lasciò su un canale dove di solito fanno bei film. In onda c'era ''Dracula'', un film sicuramente famoso ma vecchio e che Luk non aveva mai visto.
Diciamo che lo guardò per poco, per poi guardare il gioco. Pensò che forse era meglio fare quello, così lo riaccese e tornò a giocare da dove era arrivato.

Uscì dal bar per andare a farsi un giro, quando d'un tratto vide Mi che se ne andava verso la foresta. Era strano: lei stava sempre ferma e per spostarsi da un luogo ad un altro spariva, forse voleva che il personaggio di Luk la seguisse.
Luk, pensandola così, la seguì per diverso tempo, senza mai riuscire a raggiungerla. Dopo molto arrivò ad uno strano castello, Mi era sparita. Curioso, Luk entrò, dentro era tutto come i castelli medievali, era pieno di ragnatele, ma i fuochi delle torce alle pareti erano accesi.
Vagò un po' prima di riuscire a trovare una porta aperta, percorse un lungo corridoio mentre però la musica si rivelava sempre più lenta, sempre più spettrale.
A fine corridoio c'era una porta e accando ad esse un foglio. Il personaggio lo prese e sulla schermata ne apparse il contenuto:

'NON PUOI TORNARE IN DIETRO'.

Quando Luk tornò a vedere la schermata, notò che dietro il suo personaggio il corridoio era sparito, lasciando solo un muro. Il suo personaggio era praticamente rinchiuso in una stanza molto piccola, ma per fortuna la porta era aperta, così continuò.
Si ritrovò in una sala, forse un salotto, con tutti mobili antichi, fiaccole accese e tutto polveroso.
Controllò la sala senza trovare nulla, solo un'altra porta, così entrò lì.
Era praticamente vuota: una grande stanza attraversata da un tappeto rosso con ai muri solo qualche ragnatela. Alla fine della stanza, seguendo il tappeto rosso, la porta era già aperta. Luk si avvicinò lì, un po' stranito visto che di solito era lui a doverle aprire.
Tuttavia, poco prima di entrare nell'altra stanza, davanti al suo personaggio apparve uno strano essere: una specie di fantasma tutto nero, con due occhi arrabbiati ma una bocca sorridente.

-IO ESISTO ALL'INTERNO DEL TESSUTO STESSO DELLA REALTA'. VUOI SFIDARMI?-.

Disse lo spettro.
Apparve la possibilità di scelta:

►SI
   NO

Luk scelse ''si'', curioso delle sue sfide. Lo spettro rispose:

-ALLORA INIZIAMO-. Lo spettro scomparve.

Luk passò oltre, entrando nell'altra stanza. Accanto all'entrata c'era un altro foglio, così lo lesse:

'NON LASCIARTI DISTRARRE DA FALSI PERICOLI'.

Luk, non avendo capito bene cosa fare, iniziò a persorrere in lungo questa stanza, ma poco dopo vide un qualcosa di bianco venirgli addosso, così si scanzò. Ma, fatto questo, il suo personaggio esplose, bagnando di sangue tutto attorno al suo cadavere a pezzi.
La schermata si fece nera e di sotto fondo delle voci ridevano, sghignazzando divertite.
D'un tratto tornò alla schermata d'inizio, dove nulla era cambiato, per poi ricominciare da dove era morto.
Entra nella stanza e rilegge il biglietto, poi torna a percorrere la stanza, forse ora aveva capito. Il cosino bianco gli venne addosso, trapassandolo senza ferirlo o fargli nulla.
Luk aveva capito. Il suo personaggio fu investito da altri oggetti prima di arrivare alla porta.
Felice di avercela fatta passò oltre al prossimo livello.
La schermata diventò nera e apparne la scritta del dialogo:

-QUESTO ERA TROPPO FACILE, PROVIAMO COSI'-.

Il personaggio di Luk si ritrovò in un'altra stanza: piena di macchie rosse per terra e con quattro bambole agli angoli della stanza. La porta per andare oltre era invece bloccata da un peluche di un pipistrello nero.
Luk esaminò tutta la stanza, scoprendo di poter muovere le quattro bambole.
Non sapendo però dove metterle, gli venne un'idea e le mise rivolte verso il pipistrello, tutte e quattro accanto tra loro ma davanti al pipistrello, come per fissarlo.
Dopo non molto infatti, il pipitrello volò via come se fosse vivo.
Luk, stranito, ma felice di avercela fatta, continuò oltre, aprendo la porta e passando alla prossima stanza.
Anche stavolta, prima di poter vedere la stanza appavero le parole dello spettro:

-MOLTO BRAVO, MA VEDIAMO SE ERA FORTUNA O INTELLIGENZA-.

Nella stanza seguente c'era una porta, bloccata, nel mezzo di sei quadri: tre uomini a destra della porta e tre donne a sinistra ognuno di colore diverso.
Sotto ognuna di loro c'era un biglietto.

Donna bianca: L'UOMO NERO MENTE.
Donna verde: IO SONO D'ACCORDO CON L'UOMO BLU.
Uomo blu: DEVI SCRIVERE 349.
Uomo nero: LA DONNA ROSSA MENTE PER META'.
Donna rossa: IL CONTRARIO DI CIO' CHE DICE L'UOMO GIALLO.
Uomo giallo: DEVI SCRIVERE 999.

-Eh... Bella questa.. -. Luk pensò per diverso tempo, non sapendo però cosa scrivere alla porta per farla aprire. L'unica cosa davvero più complicata era capire cosa intentesse l'uomo nero: ''LA DONNA ROSSA MENTE PER META'''.
Pensando.. Il contrario di 999 è 999. Quindi non ha molto senso.
O forse in un altro senso ''il contrario''... 999 al contrario, se rigirato, viene 666.

-Ok, abbastanza iquietante la cosa, ma posso provare...-.
Luk andò davanti alla porta e scrisse 666.
La porta si aprì.

-E vai!-. Luk sorrise contento di averci indovinato.

Prima di passare oltre la schermata tornò nera, con la scritta dello spettro:

-E COSI' SEI ANCHE INTELLIGENTE, BRAVO. MA QUANTO SEI VELOCE?-.

Nella seguente stanza c'era un lungo corridoio, dopo aver camminato mezzo minuto, dietro di lui apparvero degli strani esseri: zombie e demoni. Luk iniziò a far correre il suo personaggio, ma non solo doveva correre, doveva anche evitare ciò che gli tiravano contro e degli oggetti a terra.

Morì due volte prima di riuscirci: il tratto da fare era maledettamente lungo.

Nel passare all'ultima stanza il demone non disse nulla.
L'ultima stanza era tutta nera, l'unica cosa riconoscibile era il personaggio di Luk.
Poi però apparvero le parole del demone:

-E' PIENO DI BUCHE, STA ATTENTO-.

Luk girò per diverso tempo senza che accadesse nulla.

-Luk! Scendi che andiamo dalla mamma!-. Urlò il padre dal piano di sotto mentre era già pronto ad andare all'ospedale con la bambina ora più calma.
-Ah.. Sì, arrivo!-. Luk mise in stanby il gioco, senza però vedere cosa era successo un secondo prima.

Se ne andò dal padre e insieme subito andarono all'ospedale.
Ma il suo personaggio stava cadendo e prima che Luk mise in standby il gioco, sulla schermata era apparso il demone, che sorrideva sadicamente, con la scritta di ciò che stava dicendo:

-QUI, IO SONO DIO-.

 

  
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