05/07/2014
3 recensioni
Titolo: ~Chiheisen no ushiro ni kieru.
Personaggi e Pairing: Sakuma Jirou e Genda Koujirou
Genere: Triste
Rating: Verde
Avvertimenti: No
Note: What if?
Introduzione: Gli mancava, l'aveva abbandonato.
Non poteva ancora rassegnarsi.
Ormai, ben cinque anni, erano volati via dopo quell'incidente.
Un incidente in cui Genda Koujirou, portiere titolare della Teikoku Gakuen, perse la vita.
Note dell'Autore: Questa fiction è per il contest indetto da Nikij, il primo contest a cui partecipo. Voglio essere breve per evitare di fare un altro angolo autore, il titolo è in giapponese, tradotto significa ''Sparisco dietro l'orizzonte.'' Per chi non ha capito il motivo di questo titolo ve lo spiegherò anche tramite recensione. L'Html è presente, ma si tratta di una narrazione senza discorsi.
~Chiheisen no ushiro ni kieru.
Gli mancava, l'aveva abbandonato.
Non poteva ancora rassegnarsi.
Ormai, ben cinque anni, erano volati via dopo quell'incidente.
Un incidente in cui Genda Koujirou, portiere titolare della Teikoku Gakuen, perse la vita. Il dolore per la perdita fu atroce per tutti, ma colpì una persona, un ragazzo... in particolare: Sakuma Jirou.
Era il suo migliore amico, suo confidente. L'unica persona che lo amava per il suo carattere, il suo essere semplicemente ''Sakuma.''
Lui preferiva ricordare il suo amico non con il volto cupo e intristito, al contrario, voleva rammentarlo con il sorriso, con i suoi adorati capelli marroni sparati da un lato e disordinati al risveglio mattutino, ma soprattutto voleva ricordare quegli occhi celesti tendenti al grigio che quando lo fissavano lo mettevano in suggestione, imbarazzo, facendo tingere le sue gote di rosso.
In breve, gli mancava il suo ''King of Goalkeepers.'' Questo nomignolo, gli era stato affibiato dai suoi compagni di squadra durante le varie partite giocate insieme, per tanti lunghi anni...
Sakuma quel giorno era stressato: non faceva altro che passeggiare per casa, da camera a camera, senza mai fermarsi. Gli serviva un consiglio da parte del suo migliore amico, sarebbe andato a trovarlo il prima possibile.
Passate le quattro del tardo pomeriggio, ''l'azzurrino'' si diresse verso una meta prestabilita, il cimitero, dove Genda riposava da ben cinque anni pieni di sofferenza. Arrivato a destinazione, s'inginocchio difronte alla sua tomba, vi posò sopra un mazzo di rose rosse e iniziò a parlare.
Gli raccontò dei suoi ultimi avvenimenti, che aveva stretto amicizia con nuovi ragazzi e ovviamente non tralasciò il dettaglio più importante: che fra meno di un mese avrebbe realizzato il suo sogno, il sogno di entrambi. Entrare nella nazionale Giapponese era sempre stato un desiderio e un onore per tutti. Pochi ne avevano la possibilità.
Ma il dubbio che tormentava il ragazzo dagli occhi rossi era uno: accettare o rifiutare? Il suo blocco era proprio Genda, come si sarebbe sentito Sakuma al suo posto? Se lui fosse morto e Genda avesse ottenuto il posto in nazionale? Malissimo... Ma questo sarebbe stato egoismo, infatti dopo un po' l'avrebbe accettato e da lassù lo avrebbe protetto durante tutte le partite.
In sintesi: cosa doveva fare? Accettare... realizzare il sogno di entrambi, voleva entrare in quel campo, far si che la maglia della ''Inazuma Eleven'' avvolgesse caldamente il suo corpo, avrebbe vinto per il suo migliore amico, si c'è l'avrebbe fatta.
Ormai lo scheletro di Genda non era più nell'armadio, ormai era solamente un angelo custode, che resterà al fianco di Sakuma... per l'eternità!
Non poteva ancora rassegnarsi.
Ormai, ben cinque anni, erano volati via dopo quell'incidente.
Un incidente in cui Genda Koujirou, portiere titolare della Teikoku Gakuen, perse la vita. Il dolore per la perdita fu atroce per tutti, ma colpì una persona, un ragazzo... in particolare: Sakuma Jirou.
Era il suo migliore amico, suo confidente. L'unica persona che lo amava per il suo carattere, il suo essere semplicemente ''Sakuma.''
Lui preferiva ricordare il suo amico non con il volto cupo e intristito, al contrario, voleva rammentarlo con il sorriso, con i suoi adorati capelli marroni sparati da un lato e disordinati al risveglio mattutino, ma soprattutto voleva ricordare quegli occhi celesti tendenti al grigio che quando lo fissavano lo mettevano in suggestione, imbarazzo, facendo tingere le sue gote di rosso.
In breve, gli mancava il suo ''King of Goalkeepers.'' Questo nomignolo, gli era stato affibiato dai suoi compagni di squadra durante le varie partite giocate insieme, per tanti lunghi anni...
Sakuma quel giorno era stressato: non faceva altro che passeggiare per casa, da camera a camera, senza mai fermarsi. Gli serviva un consiglio da parte del suo migliore amico, sarebbe andato a trovarlo il prima possibile.
Passate le quattro del tardo pomeriggio, ''l'azzurrino'' si diresse verso una meta prestabilita, il cimitero, dove Genda riposava da ben cinque anni pieni di sofferenza. Arrivato a destinazione, s'inginocchio difronte alla sua tomba, vi posò sopra un mazzo di rose rosse e iniziò a parlare.
Gli raccontò dei suoi ultimi avvenimenti, che aveva stretto amicizia con nuovi ragazzi e ovviamente non tralasciò il dettaglio più importante: che fra meno di un mese avrebbe realizzato il suo sogno, il sogno di entrambi. Entrare nella nazionale Giapponese era sempre stato un desiderio e un onore per tutti. Pochi ne avevano la possibilità.
Ma il dubbio che tormentava il ragazzo dagli occhi rossi era uno: accettare o rifiutare? Il suo blocco era proprio Genda, come si sarebbe sentito Sakuma al suo posto? Se lui fosse morto e Genda avesse ottenuto il posto in nazionale? Malissimo... Ma questo sarebbe stato egoismo, infatti dopo un po' l'avrebbe accettato e da lassù lo avrebbe protetto durante tutte le partite.
In sintesi: cosa doveva fare? Accettare... realizzare il sogno di entrambi, voleva entrare in quel campo, far si che la maglia della ''Inazuma Eleven'' avvolgesse caldamente il suo corpo, avrebbe vinto per il suo migliore amico, si c'è l'avrebbe fatta.
Ormai lo scheletro di Genda non era più nell'armadio, ormai era solamente un angelo custode, che resterà al fianco di Sakuma... per l'eternità!