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Autore: HeartFang1652    05/07/2014    5 recensioni
-Alohomora.- pronunciò ma a nulla era servito, la porta sembrava non volerne sapere di aprirsi.
Hermione si volse di scatto verso Draco, pallida in volto.
-Che c'è?- sbottò lui sentendosi osservato
-La porta Malfoy..-sussurrò a malapena lei
-La porta Mezzosangue?- chiese lui un po'confuso
-La porta maledetto, non vuole saperne di aprirsi!.- urlò Hermione in preda ad una crisi di nervi.
E poi cosa succederà?....
Scopriamolo insieme (:
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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It's written in destiny.

Era una tipica giornata d'inizio settembre, l'aria era tremendamente calda,
la città di Londra cominciava a ripopolarsi dopo la breve pausa esitva e gli studenti
godevano degli ultimi attimi di pace prima dell'imminente ritorno fra i banchi di scuola,
totalmente ignari che altri studenti che non potevano essere più diversi da loro di così,
ci erano già tornati tra quei banchi. Infatti, il sole scottante che padroneggiava il cielo azzurro,
disturbato solo da qualche piccola nuvola bianca, illuminava i tetti di una scuola speciale
di cui non tutti i londinesi ne conoscevano l'esistenza, o almeno, non tutti i londinesi normali.
Proprio così, quell'immenso castello cicrondato dal profondo Lago Nero,
che portava il nome di "Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"
aveva riaperto i battenti ai giovani maghi e le streghe del Regno Unito,
desiderosi di crescere e imparare a dovere la sottile arte della magia.
E cosi, già da una settimana circa, Hermione Jean Granger aveva rimesso piede a
Hogwarts per il suo sesto anno, insieme ai suoi migliori amici: Harry James Potter e Ronald Bilius Weasley.
Ebbene, la sua amata routine scolastica era ricominciata da poco e lei aveva già un diavolo per capello.

-Dannazione, mi dite come diavolo fate?- il grande quadro della Signora Grassa si spalancò
da cui fecero capolino Hermione, Harry e Ron, la voce alquanto stizzita della giovane
non tardò a invadere l'intera Sala Comune di Grifondoro
-Questo è già il quarto ritardo che fate nel giro di una sola settimana scolstica!- continuò mollando
bruscamente due grossi tomi su un tavolo a caso.
-Ma dai Hermione che t'importa, siamo comunque arrivati no?- rispose con una certa ingeniutà Ron
-Arrivati un corno Ronald, un corno! Siete degli immaturi, non siete cambiati di una virgola dal primo anno,
sempre la stessa storia. E non vi azzardate a venire a chiedermi aiuto quando
finirete di nuovo guai!- s'infuriò Hermione, quasi sputando fumo dalle narici.
-Eddai Hermione, non essere così crudele con noi, siamo pur sempre
i tuoi migliori amici, no?- sorrise gentile Ron guardandola dritto negli occhi
-E comunque è stata colpa di Harry.- disse poi indicando il ragazzo.
-Cosa?! Ma se sei stato tu ad alzarti tardi!- replicò Harry mollandogli un leggero pugno sulla spalla.
-No, sei stato tu!- rispose Ron ricambiandogli il pugno. E comicarono a far finta di picchiarsi
mentre Hermione, alquanto seccata, roteò gli occhi e si affrettò a ficcare un grosso tomo nella sua borsa,
una piuma e quache pergamena; prese anche una boccetta d'inchiostro che però tenne in mano
e si avviò verso lo biblioteca mandando al diavolo i suoi migliori amici.
Camminava a passo spedito per il deserto corridoio del terzo piano,
con la mente assorta nei suoi pensieri, svoltò l'angolo che l'avrebbe finalmente condotta alla sua amata biblioteca.
Ma qualche secondo più tardi, un gran tonfo eccheggiò per tutto il corridoio;
Hermione si ritrovò lungo distesa mentre la boccetta che aveva fra le mani si frantumò sul pavimento.
Si rialzò lentamente, tenendosi la testa con una mano e con l'intenzione di scusarsi col malcapitato
su cui si era schiantata, ma si bloccò alla vista di chi aveva davanti. Ma Draco Lucius Malfoy, meglio conosciuto
come il Principe delle Serpi, ergeva in tutto il suo splendore, o quasi, dinanzi a lei e la guardava con il volto boccheggiante,
contorto da un misto di adirazione, shock e nervosisimo poichè sulla sua nuova camicia di seta bianca ci era finito,
poco prima che si sfracellasse in terra, il contenuto della boccetta.
Hermione davanti a quel viso quasi impallidì.
-Questa me la paghi sporca Mezzosangue!- sibillò a denti stretti il biondo.
Afferrò con poca eleganza il polso della ragazza, strattondandola alquanto e
in poco più di mezzo minuto si ritrovarono in un'aula in disuso,
probabilmente la vecchia aula di Divinazione.
Malfoy entrò nella prima aula che gli capitò a tiro, tenendo ancora la
Granger per un polso per poi richiudersi la porta alle spalle
-Ti rendi conto che danno mi hai fatto Granger?!- cominciò a discutere
il giovane Serpeverde, mollando bruscamente la presa sulla ragazza e guardandola male
-Perchè ti scaldi tanto Malfoy, basta fare questo.- Hermione agitò la bacchetta
pronunciando un semplice "Gratta e netta" e in un batter d'occhio la camica di Malfoy era tornata come nuova.
Hermione squadrò Draco fiera e soddisfatta e alzò un sopracciglio a mo di "visto?".
-Ti prendi gioco di me Mezzosangue?!- sussurrò Malfoy a denti stretti fissando
la Granger nei suoi occhi ambrati; dal canto suo,Hermione rimase quasi pietrificata
sotto lo sguardo di quelle iridi chiare, fredde come il ghiaccio.
Rimasero in silenzio per qualche secondo a fissarsi, ma poi Hermione, mossa da una strana sesazione,
distolse lo sguardo, voltandosi per sedersi su una sedia impolverata,
facendo ondeggiare la gonna della divisa scolastica
-Certo che no Malfoy- rispose con una nota di ironia nella voce
-E comunque, posso sapere perché diavolo mi hai portata qui?- continuò senza dargli il tempo di dire altro
-Non volevo che qualcuno ci vedesse insieme Granger,
ho una reputazione da mantenere.- sibillò Draco con la sua solita aria di superiorità
-Bene. Posso andare ora?- chiese la Grifondoro non facendo trapelare nessuna emozione in particolare
-Tu mi odi vero Mezzosangue?- incalzò ancora Draco Malfoy
-E me lo chiedi anche Purosangue dei miei stivali?- sbottò Hermione alzandosi cos' in fretta da far cascare la gracile sedia di legno
Ma lei mentiva e lo sapeva benissimo, l'aveva capito tempo addietro che, per qualche stramaledetto e ignaro motivo,
gli occhi di Malfoy, o semplicemente la sua presenza, le scaturivano sensazioni
non meglio identificate che fin da subito aveva sempre represso.
Maledetta Mezzosangue, come osi rivolgerti a me in questo modo!- disse lui fuoribondo
stringendo così forte i pugni da imbiancare le sue nocche.
-Ma si vai via, non entrare mai più nel mio campo visivo Granger e la prossima volta che mi
rovesci qualcosa addosso reputati pure una persona finita.- parlò con così tanta leggerezza
che per un momento Hermione crebbe che stesse facendo sul serio.
-A mai più Malfoy.- rispose allora avviandosi alla porta, afferrò la maniglia per apire e
scappare per sempre via da quel maldetto Furetto platinato, ma l'infisso non si mosse neanche di un centimetro;
allora indietreggiò di qualche passo e sfoderò di nuovo la sua bacchetta sbuffando.
-Alohomora.- pronunciò ma a nulla era servito, la porta sembrava non volerne sapere di aprirsi.
Hermione si volse di scatto verso Draco, pallida in volto.
-Che c'è?- sbottò lui sentendosi osservato
-La porta Malfoy..-sussurrò a malapena lei
-La porta Mezzosangue?- chiese lui un po'confuso
-La porta maledetto, non vuole saperne di aprirsi!.- urlò Hermione in preda ad una crisi di nervi.
-Ah dai spostati. E' vero che sei una Mezzosangue ma un incantesimo così
semplice dovresti riuscire ad eseguirlo sai Granger?.- la fredda voce di Malfoy non la
smosse neanche di un millimetro e la sua fredda frase perse completamente di
significato quando il giovane biondastro pronunciò lo stesso incantesimo per almeno tre volte senza successo.
Al che si volse boccheggiando nella direzione della Granger,
che intanto aveva messo le braccia conserte sotto al seno spasientita.
-Granger, siamo rinchiusi..- un sussurro a malapena udibile ma che arrivò forte
e chiaro alle orecchie di Hermione che nelle udirle, sentì le sue gambe venir meno
e piano si accasciò in terra troppo sconvolta per proferire parola,
mentre Draco portandosi le mani tra i biondi crini per poco non svenne.
30 minuti più tardi un accaldato Draco Malfoy cominciò a lamentarsi
-Oh Granger, sto morendo di caldo!!- era già la terza volta che glielo diceva
-Non lagnarti Malfoy, è colpa tua se siamo rinchiusi qui dentro!- e lo fissò con uno
sguardo che se avesse potuto uccidere, allora Malfoy sarebbe morto stecchito già da tempo.
-E poi, dannazione, non ripetermi le stesse cosi ogni 5 minuti, sei snervante!- continuò Hermone
sbottando e avrebbe continuato a fare una bella ramanzina al nostro povero
Principe se solo qualcosa riposto su di uno scaffale al di là dell'aula
non avesse attirato la sua attenzione: si avvicinò ad esso.
-Dove diavolo vai?- le chiese Malfoy seguendola con lo sguardo
-Li'- rispose lei indicando lo scaffale.
-Oh Salazar, ma stai sempre a leggere Granger?!- chiese lui roteando gli occhi
-Fatti gli affari tuoi.- rispose secca.
Tornò a sedersi sul pavimento facendo aderire la schiena al muro retrostante,
con in mano un piccolo libricino che aveva tutta l'aria di avere passate tante,
intitolato "L'antica arte della Divinazione."
-Che libro è?- domandò Draco più per noi che per interesse
-Cosa c'è...ora t'interessa leggere?- replicò Hermione assottigliando lo sguardo
Draco ghignò, oppure era una specie di sorriso? No, era decisamente un ghigno.
- E' un libro di Divinazione.- sospirò rassegnata Hermione
-Ma a quanto pare appartiene alla sezione proibita della biblioteca,è uno di quelli che ti dice
con chi passerai il resto della tua vita e cose simili.- continuò dopo averlo sfogliato per due nanosecondi.
Fu un secondo e Hermione si ritrovò Draco appiccicato addosso
-Fammi vedere, fammi vedere!- continuava a ripetere Draco
-E' proibito!- gli ringhiò contro Hermione.
-Oh ma dai Granger, la tua smania di voler seguire le regole a tutti i costi
mi dà su i nervi, da qua!- disse Malfoy allungando un braccio verso il tomo
-Giammai!- e la Grifodoro comiciò a correre per tutta l'aula facendo lo slalom,
saltando su banchi e sedie e Draco si trovò costretto a rincorrerla.
-Dammelo stupida!- tuonò Draco mentre saltava su un banco
-Mai e poi mai!- urlò ancora Hermione mentre schivava una sedia
Passarono circa cinque minuti a rincorersi e ad insultasi per tutta la grande stanza,
fino a quando finalmente Draco, con uno scatto fulmineo, riuscì a predere Hermione
per un polso sbattendola con una certa violenza contro una parete,
intrappolandola tra esso e il suo corpo, mentre la mora nascose
repentinamene il tomo fra la sua schiena e il muro.
-Dammelo.- sussurrò Draco a un palmo dal viso di lei
-Non..non esiste!- balbettò astento Hermione mentre il suo cuore perse un battito
quando il profumo di lui, un misto di menta e tabacco, la invase.
-Perchè balbetti?- la fissò dritto negli occhi e la Granger sentì perdere un altro battito
-Cosa c'è sono troppo vicino per caso? Nessuno ti è mai stato così vicino Granger?- sorrideva sotto i baffi Malfoy
-Non ti innamorerai di me ora Granger, vero?- rise di gusto Malfoy per cominciare improvvisamente a baciarle il collo.
Hermione dovette aggrapparsi a tutto il suo auto controllo per non svenire.
-Non ti facevo schifo qualche ora fa Malfoy, ora osi così tanto da baciarmi addirittura il collo?.-
lo sfidò la Grifondoro per poi dargli uno spintone riuscendo a liberarsi dalle sue braccia, o meglio, grinfie.
Per tutta risposta Malfoy sfoderò il ghigno migliore del suo repertorio
-E va bene Malfoy leggeremo questo maledetto libro.- lo guardò lei
-A patto che nè io nè tu faremo parola di questo libro nè tantomeno
urleremo ai quattro venti con chi si sposerà l'altro.- concluse
-Affare fatto Mezzosangue.- concordò allora lui
Si sedettero per l'ennesima volta sul pavimento appoggiati ad una parete,
Hermione fece per aprire il libro ma Draco la bloccò improvvisamente mettendo una mano su quella di Hermione
-Vedremo prima il tuo?- le chiese guardandola ancora una volta dritto negli occhi
-Beh, credo che i nomi saranno collocati in ordine alfabetico, quindi si, credo di si.-
riuscì a dire Hermione folgorata da quelle maledette iridi
-Ok.- disse semplicemente lui ma continuarono a guardarsi per un tempo indefinito
-La ma...la mano Malfoy.- sussurrò balbettando la Granger
Ci volle qualche secondo prima che Draco togliesse di scatto la mano, quasi come se si fosse scottato.
-Bene...vediamo allora?- chiese lei
-Vediamo.- rispose lui -Che poi ho l'impressione di sapere già con chi ti sposerai Granger!- continuò lui ghignando
-Ah si? E con chi sentiamo.- lo guardò alzando un sopracciglio
-Con Lenticchia- rispose lui cominciando a ridere a crepapelle
Hermione rimase sorpresa nel vedere Draco sorridere...aspetta...Malfoy sapeva ridere?! 
-Sai Malfoy, sei più.-
-Più cosa Granger? -
-Più accettabile da guardare quando sorridi, sembri quasi umano.- rivelò con serietà Hermione
Draco rimase quasi scioccato da quella dichiarazione
-Beh Granger, sono pur sempre il Principe delle Serpi e poi come ti aspettavi che fosse il Dio del sesso,
simile ad una delle tazze che ci sono nel bagno di Mirtilla Malcontenta? -
Hermione scoppiò a ridere sentendo quella frase, e questa volta fu Malfoy
a rimanere allibito dalla bellezza della Grangar mentre sorrideva
-Conosci Mirtilla?- chiese lei ancora ridendo
-Ho avuto modo di conoscerla Granger.- rispose
-Oh Godric, ti sei fatto un fantasma?!- domandò sconvolta e divertita allo stesso tempo la ragazza
-Come diavolo faccio a farmi un fantasma!- rispose lui cominciando a ridere ancora di più
-Vuoi aprire o no questo dannato libro?- blaterò il Serpeverde tornando un po' serio
-Si scusa- rispose lei ridendo ancora un po'.
Hermione aprì finalmente il libro e cominciò a cercare il suo cognome.
-Granger! Eccolo qui.- sibillò poi
-Leggi ad alta voce voglio sapere se ci ho azzeccato.- disse lui sghignazzando
-Hermione Jean Granger- cominciò a leggere- 19 Settembre 1979
Nata Babbana - Nozze: 14 Gennaio 2002 Coniuge:..-
Si bloccò e il suo cuore ricominciò ad andare a mille.
-Coniiuge?? Cazzo Mezzosangue non sai leggere più tutto d'un tratto? Continua!!- quasi si infuriò Malfoy
-No..vedi..ecco..credo..che ci sia qualche...beh...credo che questo libro..sia..difettoso.- conluse Hermione.
-Ma che diavolo dici?! Quando mai un libro è stato difettoso,
nemmeno nel mondo babbano esistono libri così!- ringhiò Draco guardando storto la povera Hermione.
-Da qua! urlò e fece per prendere il libro ma la Grifoncina in una velocità
stratosferica lanciò il libro a mezz'aria, estrasse la sua
bacchetta e urlò - INCENDIO!- e il libro diventò in un attimo solo cenere.
Malfoy cominciò ad andare su tutte le furie.
-Nooo!!! Maledetta Mezzosangue! Perchè l'hai fatto?!-
-Dovevo!- rispose lei quasi in lacrime
-Dovevi un corno! Cosa c'era scritto..Dimmelo!- le ringhiò ancora una volta contro.
-Non posso stupido!- ormai era sull'orlo delle lacrime
Draco fece per avvicinarsi con aria minacciosa alla povera Hermione,
gli occhi freddi e duri come il ghiaccio, stava per uccidarla probabilmente
ma anche se avesse volto non fece in tempo.
-STUPEFICIUM!- la pronuncia dello schiantesimo eccheggiò per tutta la stanza e
Draco Malfoy si ritrovò schiantato dall'altra parte dell'aula privo di sensi.
Oramai in lacrime la ragazza fece levitare il corpo del ragazzo a mezz'aria
per la stanza poi piano lo fece adagiare sul pavimento accanto a lei e dove
poi Hermione si rannichiò e cominciò a piangere più forte di prima,
ancora incredula di tutto quella che era appena successo e che lei stessa aveva scatenato.
Un'ora e trenta più tardi Hermione aveva da qualche minuto smesso di piangere
mentre Malfoy le giaceva, ancora privo di sensi, accanto.
 Si volse ad osservarlo, i suoi lunghi e biondi crini cadevano in modo irregolare sulla fronte,
i tratti del suo viso giovane erano precisi ed eleganti e le labbra schiuse
sembravano un chiaro inviato ad assaporarle, fino a consumarle.
Senza rendersene conto, Hermione aveva cominciato con delicatezza a carezzare il viso di Draco.
-Spero solo che quel dannato libro non si stesse sbagliando..- pronunciò ad alta voce
senza rendersene conto, continuando ad accarezzargli la guancia
ma poi una fredda mano bloccò la sua e quasi le schizzarono gli occhi fuori dalle orbite dallo spavento.
-Perchè? Dimmelo, ti prego dimmenlo, chi è lui?- sussurrò Draco
-Non posso dirtelo.- chiarì ancora una volta la ragazza
-Dimmelo ho bisogno di saperlo! - sembrava una supplica
-Sta zitto Malfoy, ti prego. -
-Dimmelo.- digrignò i denti Draco stringendo il polso di lei.
-Mi fai male stupido!- il biondo mollò la presa all'istante
Ci fu un lungo silenzio, che parve però durare ore quando poi Draco finalmente si rialzò
-Devo confessarti una cosa Mezzosangue.- la voce ferma intrisa di qualcosa di non meglio identificata
-Cosa?- chiese accigliata Hermione
-La porta.- proferì il Serpeverde
-Si è aperta?- domandò lei raddrizzando la schiena
-No, ma sei io voglio può farlo-
-In che senso?- domadò ancora Hermione alzandosi definitivamente dal pavimento
-Quando hai pronunciatò l'Alohomora per aprire questa dannata porta, io
senza ho pronunciato il suo controincantesimo non verbale per non farti uscire
e quando ho lanciato io l'incantesimo sbagliavo di proposito- confessò lui
abbassando lo squardo sul pavimento, colpevole.
-Tu cosa?!?! Che diavolo hai per la testa Malfoy?!- sbottò impazzita la mora,
così arrabbiata da poter sputar fuoco dalle narici; si avvicinò all'infisso, bacchetta alla mano.
-Alohomora!- pronunciò
-Colloportus!...Expelliarmus- e Draco si ritrovò la bacchetta della Grifondoro
tra le mani mentre quest'ultima lo guardò sconvolta.
-Dimmi il suo nome e io ti lascio andare.- promise il ragazzo
-Non posso maledetto!!- urlò Hermione ricominciando a piangere
-Non posso. Non puoi capire cosa ho provato quando ho letto quel nome su
quel dannato libro che chissà come Salazar è arrivato fin qua e perchè l'ho trovato proprio io,
non puoi capire ed io non posso dirtelo e basta!- le lacrime scendevano copiose sul suo viso
-Cosa hai provato,dillo!- gli ordinò Draco puntandole la bacchetta contro.
-Tutti sentimenti che messi insieme non hanno nessun significato, che tu non potresti capire.
Il senitmento più forte e che più mi ha sconvolto è stata la gioia, sono stata felice di aver letto
quel nome lì sopra e non quello di qualcun'altro, sono stata dannatamente felice.
Ma io già lo so, la felicità è un momento che si trova tra un periodo triste e un altro prima di leggere
quel nome ero dannatamente giù di morale, ma poi l'ho letto e dentro di me il cuore non
ha fatto altro che pompare gioia, sono tutt'ora felice anche se sto piangendo,
ma so che se te lo dicessi potrei sprofondare nell'abisso più buio dell'inferno..- riprese fiato
-Fammi uscire Malfoy, per favore.- pregò infine
Draco senza parole, le lanciò la sua bacchetta e le fece segno di andarsene.
Lei continuò a piangere, a piangere e ancora a piangere e cominciò ad avviarsi verso la porta
-Alohomora.- pronunciò per l'ennesima volta e finalmente la serratura di quella maledetta porta scattò,
mise una mano sulla maniglia ma si fermò sulla soglia.
-Il nome..- sussurrò impercettibilmente e Draco alzò lo sguardo di scatto
-Draco Lucius Malfoy.- e fece per chiudersi la porta alle spalle ma Draco fu più veloce
e prese nuovamente il polso della ragazza, sigillò di nuovo la porta e sbattè, sta volta con dolcezza,
la Granger coontro la parete e veloce si avvicinò schiacciando il suo forte corpo su quello di lei,
ma Hermione non resse e piano sciovolò in terra e lui insieme a lei ancora corpo contro corpo,
cuore contro cuore entrambi al punto di eslpodere.
-Sei una stupida Mezzosangue, davvero stupida.- le sussurrò all'orecchio.
-Spostati Malfoy...perchè siamo ancora qui, perchè sei qui vicino a me?
Tu sei un Purosangue, io solo una sporca Mezzosangue e allora perchè, perchè su quel maledetto libro
c'era scritto proprio il tuo nome, perchè?!- e comiciò a singhiozzare
-Non piangere Hermione, non farlo, ti prego- e le portò una mano sulla testa - Io conosco la risposta a quei perchè..-
-Allora dimmela perchè io sto impazzendo- e prese la mano di Draco
-Tu sarai la nuova Lady Malfoy Hermione e non importa ciò che diranno gli altri,
è da fin troppo tempo che volevo dirtelo..- e si scostò dalla sua spalla per guardarla dritto negli occhi
-Sono innamorato di te Hermione Granger, sono follemente innamorato di te e
mi dispiace di averti trattato sempre come feccia,mi scuso per ogni mio insulto,
mi scuso per ogni volta che ti ho ferita, mi scuso per tutte le lacrime che hai versato ogni volta che l'ho fatto,
mi scuso di averti guardato con disprezzo, lo facevo solo quando Lenticchi
ti si incollava addosso, mi scuso Granger, mi scuso.-
-Credevo che i Malfoy non sapessero amare.- sospirò lei incredula
-Si, ma io non sono un semplice Malfoy.-
-Ah no? E cose sei allora?- sorrise Hermione
-Io sono l'unico Malfoy che rinnegherà i suoi ideali, io sono l'unico Malfoy che
sposerà una  Mezzosangue, l'unico che combatterà contro tutto e tutti pur di avere
la donna di cui mi sono innamorato, pur di avere te.- poi sorrise
- Ma adesso sono solo un ragazzo che non aspetta altro che baciare la ragazza che ama.-
-Draco..- sussurrò quindi la mora
-Dimmi Hermione..- sussurrò lui a sua volta.
-Posso dirti una cosa?-
-Solo se prometti di baciarmi nel modo più sensuale che conosci- rispose lui maliziosamente
Così lei cominciò a mordergli il labbro inferiore per poi passargli lentamente
la lingua su quello superiore e Draco sentì subito un brivido caldo invadergli la schiena
poi Hermione piano entrò nella bocca di lui e non ci mise molto a trovare la sua lingua
che baciò che estrame lentezza e passione: tutto il mondo non contava più,
non c'era nessun Purosangue, nessun Mezzosangue, nessun Grifondoro, nessun Serpeverde;
in quel momento c'erano solo loro e il loro amore represso per troppo, troppo tempo.
-Abbastanza sensuale?- chiese Hermione dopo essersi finalmente staccati
-Mh diciamo che per ora mi accontento- la prese in giro lui ridacchiando
-Cosa volevi dirmi dunque?- domandò lui
-Ti amo Draco Lucius Malfoy.- e lo baciò ancora, ancora e ancora.
Quando finalmente decisero di uscire dall'aula, lo fecero mano nella mano,
già pronti ad affrontare gli sguardi, le frecciatine, gli amici e il mondo intero.





**Nota dell'autrice**
La storia, pubblicata nel 2014, è 
stata revisonata e corretta.
Buona lettura :) 
 

   
 
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