#11 - giustizia
"Ho saputo che hai fatto saltare il cervello a Roman Sionis."
"Le voci mormorano." replica Selina "L'East End è pieno di fantasia."
"Ma io non l'ho saputo da un gruppo di barboni e prostitute."
Selina si volta, soppesando Jason Todd con occhi stanchi e gonfi.
"Hai pianto."
"Sono allergica ai ragazzini morti e risorti."
Jason le regala un sorriso un po' storto e spavaldo, il casco rosso tra le mani e la pistola al fianco.
"Non ti sono mai piaciuto, vero?"
"Non ti ho mai conosciuto; è diverso."
Jason le si avvicina, affiancandola lungo il cornicione del palazzo.
"Sei sparita da tre mesi."
"Eppure eccoti qua."
Il sorriso torna a piegargli gli angoli della bocca e Selina nota solo adesso quanto sembri più giovane senza la maschera.
"Bruce ha liberato i pettirossi, ma nessuno di loro è ancora riuscito a trovarti."
"Ne sono lusingata."
"Damian sta dando di matto."
"Non sapevo ci tenesse tanto."
"Dice che non perderà un altro minuto a cercare una stupida gatta arrogante quando il suo tempo potrebbe essere impiegato in modi molto più utili."
"Che carino."
"Sempre." conclude Jason, fissando Gotham e le sue luci morte.
Soffia piano il vento sulla cima della Wayne Tower e il cielo promette un'altra alba calda e opaca, una città che si sveglierà arida e spenta.
"Sei un'assassina."
Tace Selina, stringendo tra loro le labbra in una smorfia ambigua.
"Sei un'assassina..." prosegue Jason, scivolando con lo sguardo sulla sua figura "Hai ucciso Sionis e Bruce non l'ha presa affatto bene."
Selina inspira con forza, stropicciandosi le palpebre e sentendo le lacrime riaffiorare.
"Ma io sono ancora qui; lui non mi ha mai abbandonato."
Rialza lo sguardo la gatta e Jason si è già coperto il volto, una superficie lucida su cui si riflette una donna pallida e consumata dalla consapevolezza.
"Sai... " gli risponde, dopo un attimo d'esitazione "Non sei poi così male per essere un pettirosso."
"Ex - pettirosso." sottolinea Todd, lanciando un rampino e tendendone il cavo "Da tempo non sono più nel nido paterno."
"Eppure sei ancora qui." lo cita Selina, sul fondo della pupilla una scintilla divertita e curiosa.
"Anche tu." ribatte Jason, le gambe già pronte al salto "Forse siamo entrambi due idioti."
Selina sorride e lo osserva scomparire nella notte di Gotham.