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Autore: madewithasmile    06/07/2014    2 recensioni
Qual è la linea sottile tra amicizia e amore?
In bilico c'è Federica, innamorata del suo migliore amico.
E poi c'è Gabriele, il migliore amico, all'oscuro di tutto.
L'amicizia si può trasformare in amore? O è sempre stato amore?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ormai Federica e Gabriele facevano coppia fissa, erano diversi rispetto agli altri fidanzati. Era un rapporto strano, ma bello. Sembravano più amici, amici che si baciano certo. Ma a loro stava bene così. Passavano la maggior parte del loro tempo insieme, a mare o sul luogo del loro primo appuntamento. Federica sembrava innamorarsi sempre di più, era contenta finalmente di aver realizzato il suo desiderio, di essere riuscita finalmente a conquistarlo, non pensava fosse possibile. Aveva sognato molte volte l'uomo dei suoi sogni, l'uomo perfetto per lei, che la capisse con tutte le sue stranezze, paure e insicurezze e infine l'aveva trovato nel suo migliore amico. 

 

<< Lele ho paura! Non so niente, mi boccia sicuro. Ho un vuoto in testa. >>. Stessa frase prima di ogni esame, stessa ansia. Non penso mi passerà mai. Morirò d'ansia, è palese. Lele viste le mie condizioni mentali si è offerto gentilmente di accompagnarmi, in realtà l'ho costretto a venire, perché lui voleva scappare dalle mie urla disperate. 

<< Fefè hai ripetuto tutto mille volte, smettila che andrà tutto bene. Ora respira con calma. Su, ci sono io qui. >>. La fa facile lui, che ha un autocontrollo fantastico durante gli esami. Appena vedo passare il professore mi nascondo tra le sue braccia, così da non farmi vedere.

<< Fefè non fare la fifona, dai. Ho la soluzione! >>. 

<< Cosa? Uccidermi? >>.

<< Chiudi la bocca per tre secondi. >>. 

Mi bacia, davanti a tutti. E me ne frego di chi ci guarda, se il professore è nei dintorni o se tocca a me essere interrogata. Il bacio ha l'effetto giusto, mi calmo.

Appena ci stacchiamo, noto che lui ha un sorrisetto soddisfatto. Ha trovato la soluzione ai problemi.

Purtroppo non a tutti. 

Infatti da una stanza esce lui, la mia cotta segreta e impossibile. E' inutile smentire, è bello. Alto, capelli rossicci, lentiggini. Anche lui studia lettere, solo che è di un altro curriculum. E' più grande di un anno. Non ha assolutamente il fascino da modello, è il contrario. Sembra più un pantofolaio. Ma ha un un sorriso stupendo. Mi incanto involontariamente e ripenso alla figuraccia fatta con lui. Durante una sorta di festa, gli sono caduta addosso e l'ho praticamente abbracciato, nell'allontanarmi sono rovinosamente caduta a terra rovesciandomi dietro la sua bibita. Non voglio ricordare altro. 

Mi saluta e inaspettatamente si avvicina.

<< La ragazza della festa! Come stai? >>. Lele mi guarda confuso, o è geloso?

<< Eh già, sono io. In ansia ma bene. Tu come stai Francesco? >>. Dopo vari convenevoli mi saluta e ritorna dai suoi amici. 

Lele non ha aperto bocca tutto il tempo, mi ha stretto con un braccio accanto a se con fare possessivo. 

<< Chi era quello ? >>.

<< Francesco. >>. Divaghiamo. 

<< Fefè, chi è quel tipo? >>. 

<< Il ragazzo coff coff della festa, la figura di merda. >>.

<< Fammi capire, è il ragazzo per cui avevi una cotta? Bene e non mi hai nemmeno presentato. Vado a fumarmi una sigaretta. >>.

<< Aspetta Lele, non ci ho pensato, ti prego che ora tocca a me. >>. 

<< Chiedi sostegno a quel tipo. >>. 

Sono stupida, è chiaro. Combino sempre danni.

Tempo tre secondi che si riavvicina Francesco.

<< Ei tutto apposto? >>. Mi chiede lui, dal momento che era palese a tutti che Lele fosse seccato.

<< Sisi, colpa mia. Senti hai visto le mie colleghe? Le ho abbandonate per tre secondi e ora non le trovo più. >>.

<< Si erano vicino all'aula 29. Vuoi compagnia? >>.  Vaffanculo Lele, stupido maschio geloso.

<< Si grazie. Cosa mi racconti? >>. Si, grande cazzata, grandissima cazzata. Perché è chiaro che io gli sbavo dietro. Non mi piace più, nel mio cuore c'è solo Lele, ma fa sempre un certo effetto parlare con la persona che prima ti piaceva e che è stata nei tuoi sogni per un po'. L'ho subito rimossa dai miei pensieri perché avevo capito che era un modo per non pensare al mio, ormai ex, migliore amico. Classico cliché.

Finalmente tocca a me e Lele ancora non è tornato. L'esame procede bene e anche il voto, per mia fortune, è positivo. Appena esco vedo da un lato Lele e dall'altro Francesco. Mi avvicino al mio fidanzato, che prontamente mi abbraccia e mi fa i complimenti. Io gli tiro scherzosamente un pugno sul braccio. Francesco invece guarda silenziosamente la scena e appena mi giro mi fa i complimenti anche lui con il labiale. Mi sa che ha capito che Lele è geloso. Ora posso rilassarmi per quest'estate. 

Dopo aver salutato tutti ci incamminiamo verso la macchina. 

<< Dov'eri finito prima? Avevo bisogno di te. >>.

<< Mi sembrava stessi benissimo invece! >>. E' ancora incazzato, non ci vuole un genio per capirlo.

<< La vuoi finire di fare il geloso? Stavamo parlando tranquillamente. >>.

<< No, non la finisco. Tu come ti sentiresti se improvvisamente arrivasse Ludovica e io iniziassi a parlarci tranquillamente? Gelosa? >>. Fregata. 

<< Che c'entra questo. E' una situazione diversa. E lei parlerebbe con me, perché siamo amiche. >>. Beh ora amiche è un parolone, non le parlo più dal fattaccio.

<< Perché siete amiche? >>.

<< Shh, dettagli. >>. 

<< Per farti perdonare stasera vieni a cena da me, i miei vogliono conoscerti ufficialmente come mia fidanzata. >>. O porca puzzola! Cena in famiglia.

<< Ma se già mi conoscono, non c'è bisogno, suvvia. Ti prego Lele, no. Lo sai che mi vergogno quando devo fare queste cose. Poi non sembro stare molto simpatica a tuo padre. Con tua madre mi trovo benissimo, siamo pure amiche. >>.

<< No tu vieni e non ti preoccupare di mio padre, lui fa sempre così con tutti. Poi all'inizio non capiva bene la nostra situazione e quindi non era molto d'accordo, era più preoccupato perché mi vedeva stressato per le nostre continue litigate. Ah e vedi che non sa nulla della gita in campagna, mia mamma non gli ha detto niente. In quei giorni era partito. >>. Io non so mantenere i segreti.  E rimango ancora convinta del fatto che suo padre mi odi.

<< Mmm va bene. Non sono ancora molto convinta, ma mi vedo costretta. Come mai è stato fatto tutto in segreto? Non voleva per caso? >>.

<< Diciamo che non vuole che la sua casa possa essere utilizzata come base per le feste e non si fida molto di me in questo caso, sa che sono un casinista. >>. Certo perché noi, con le nostre facce, organizzavamo una festa? Certo, come no. Al massimo ordinavamo una pizza.

 

Di nuovo eccomi davanti all'armadio, indecisa su cosa mettermi stasera dai suoi. Chiedo consiglio a mamma, che prontamente risolve la situazione. Ah le mamme, sante subito.

Lele si è offerto di venirmi a prendere e mi ha chiesto di non portare niente, io ovviamente non l'ho ascoltato e ho comprato i cannoli più buoni del mondo. Già   pregusto il loro sapore. Si, voglio fare colpo sui suoi genitori. Già mi conoscono, è vero. Ma ora è diverso, ormai siamo una coppia e dovrò passare, spero, molto tempo con loro.

Appena arrivati, percorro meccanicamente i passi. Ho un brutto presentimento e quando li ho, ci sono le testimonianze, vuol dire che andrà tutto male. 

Vabbè alla fine Lele conosce ogni mio dettaglio, anche la mia parte peggiore. E io sono pure fortunata perché come dice un Anonimo : " L'amore non vede i difetti, l'amicizia li ama ". Ecco perché conviene innamorarsi del proprio migliore amico.

  
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