Libri > Le Cronache di Narnia
Segui la storia  |       
Autore: alcyone    27/08/2008    16 recensioni
Ammetto di non aver mai letto il romanzo di Lewis e che il primo film non mi sia piaciuto granchè. Ma da inguaribile romantica sono rimasta profondamente toccata dalla tenera ed appena accennata storia d'amore fra Caspian e Susan. E da inguaribile ottimista ho voluto dar loro la possibilità di un lieto fine che non gli è stato concesso. La cosiddetta seconda possibilità. Che sarebbe successo se il giorno della partenza qualcosa fosse andato storto? Per chi vorrà esserci, Buona lettura.
Genere: Romantico, Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caspian, Susan Pevensie
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

3 . Sentimento

 

Gli splendidi lampadari di pietre d'onice donavano al maestoso salone i colori e l'atmosfera di un salotto privato. Tuttavia Susan rimase incantata dagli incredibili arazzi che ornavano le pareti in pietra a vista e dalla fastosità della grande tavolata, imbandita d'ogni genere di leccornia. Certo, nulla a che vedere con il sontuoso banchetto dell'incoronazione, al cui tavolo avevano avuto accesso tutti i personaggi più illustri di Narnia, ma tra i quali Susan aveva riconosciuto ben pochi volti. La sala scelta per la cena era nettamente più piccola, ma non meno principesca, ed il pasto servito non meno sfarzoso.

I suoi fratelli già sedevano ai loro posti, ma tacevano tutti. All'altro capo del tavolo Susan notò tre personaggi assai insoliti, che non riuscì a riconoscere come abitanti di Narnia. Una donna e due uomini dalle fattezze pressoché umane, fatta eccezione per delle vistose orecchie a punta. Nel vederla entrare i due cavalieri si levarono in piedi, accennando un inchino, mentre la donna le concesse un impercettibile cenno del capo. A guardarli bene, si assomigliavano parecchio fra loro. Alti e slanciati, possedevano tutti e tre lunghi e lucenti capelli, quelli della donna però erano corvini, mentre i due uomini avevano lisce chiome dai riflessi dorati.

Susan si accomodò nel posto vuoto accanto ad Edmund, notando l'espressione scura sul volto del fratello minore. Anche Peter non sembrava di umore migliore, solo Lucy le si rivolse sorridendo: “Oh sorellina, sei bellissima!” In effetti l'abito color glicine di seta ricamata si era rivelato un'ottima scelta, Susan stessa si era stupita di quanto quella sfumatura le donasse.

L'entrata di un impettito ciambellano la distrasse, costringendola a distogliere lo sguardo dai curiosi forestieri. “Sua Maestà il re, Caspian x.”

I commensali si alzarono in piedi e s'inchinarono all'entrata in sala del giovane re, scortato dal fidato Cornelius.

Susan non potè impedirsi di sbirciare di sottecchi l'eleganza e la regalità del suo incedere sicuro, né mancò di notare quanto fosse incredibilmente bello in abiti formali.

Caspian invitò i suoi ospiti ad accomodarsi e si sedette al suo posto, poi rivolgendosi ai tre stranieri: “Benvenuti nel mio regno, considerate la vostra permanenza a Narnia come un privilegio ed un onore per il mio popolo.”

La giovane donna dai capelli bruni si schiarì la voce sommessamente. “Vostra Maestà, vi ringraziamo dell'ospitalità che ci avete accordato. Sono lieta di constatare che vi siate riavuto dal vostro malore e che ora godete ottima salute.” A quelle parole Susan si mosse inquieta ed imbarazzata sulla sedia, cercando una posizione più comoda. La voce della giovane era suadente e melliflua, un bizzarro accento rendeva la sua cadenza particolarmente musicale.

“Il mio nome è Eruanna di Aasghard, e loro sono Elros ed Elessar, miei sottoposti. Abbiamo attraversato il Grande Mare dell'Est e le vaste terre di Narnia per portare i nostri ossequi al nuovo sovrano. Come ben sapete Maestà, il nostro paese non fa parte dei confini narniani.” La giovane guardò i due uomini che sedevano alla sua destra ed alla sua sinistra, scrutandoli con i suoi occhi violacei. “Ma il mio popolo sarebbe ben lieto di unificare i nostri domini sotto la guida di un unico sovrano.”

Caspian la guardò incuriosito. “Per quello che so, Aasghard ha sempre desiderato mantenere la propria indipendenza. Cosa vi spinge ora a cambiare idea?” Cornelius assestò un colpetto al fianco del sovrano, indirizzandogli un'occhiata assai poco benevola.

Eruanna tuttavia non sembrò scomporsi minimamente. “Comprendo pienamente le vostre perplessità mio re, e sarei estremamente lieta di poter discutere con voi di quella che è la situazione di Aasghard e la ragione che ci spinge sino a voi solo adesso. Tuttavia io ed i miei uomini abbiamo affrontato un lungo viaggio, necessitiamo di un adeguato riposo; pertanto faccio appello alla vostra magnanimità chiedendovi di rimandare a domani tali onerose discussioni.”

Il re tacque per un momento. “Vi prego di perdonarmi se sono stato indiscreto. Godete di questa cena e del riposo di cui necessitate, domani avremo tutto il tempo per parlare.” Poi scelse di cambiare argomento. “Permettetemi di presentarvi gli altri ospiti che vedete a questa tavola. Essi sono gli antichi re di Narnia…”

“Oh, ma noi conosciamo molto bene i sovrani di un tempo. Re Peter il Magnifico, la regina Susan, il re Edmund e la regina Lucy.” I quattro Pevensie non poterono fare a meno di manifestare un indubbio stupore davanti alle parole della donna, che non sembrava minimamente impressionata dalla loro presenza a Narnia.

“La loro storia è ben conosciuta alla mia gente, ed anche le voci circa il loro ritorno per portare aiuto a Vostra Maestà erano giunte sino a noi.”

Poi la donna si rivolse direttamente a Peter. “Siamo profondamente onorati di fare la conoscenza di coloro grazie ai quali la storia del nostro mondo è cambiata per sempre.” Le sue labbra sottili si contrassero in un sorriso composto ed elegante, che scatenò un brivido gelido lungo la schiena del giovane Pevensie.

 

Lucy afferrò prontamente l'ultimo chicco d'uva prima che il servitore le sottraesse il piatto. “Siete ancora affamata regina Lucy?” Le domandò il satiro.

“No, è solo golosa.” Rispose Peter dietro le sue spalle, le braccia posate sull'alto schienale imbottito della sedia. “Ed è ora che vada a letto.”

Lucy brontolò sottovoce, malgrado ciò si alzò dal suo posto spazzolandosi il vestito color porpora. “Andiamo Edmund? Mi accompagni?”

Il fratello con evidente malavoglia scostò la propria sedia, cercando si soffocare uno sbadiglio.

Peter li guardò soddisfatto, dare a tutti la buonanotte e lasciare la sala. Cominciava anche lui ad avvertire una certa stanchezza, dopo una lunga giornata desiderava solo coricarsi.

Un sottile frusciare gli sfiorò le gambe. Quando abbassò lo sguardo in cerca dell'origine di ciò, i suoi occhi s'incontrarono con quelli violacei di un gigantesco felino dalla lucente pelliccia ebano. Peter non potè fare a meno di notare come la sfumatura di quegli occhi somigliasse in modo impressionante al baluginio nello sguardo della donna di nome Eruanna.

L'elegante pantera si mosse sinuosamente sino a strusciarsi nelle vesti dell'elfa, che conversava con Caspian. “Questa è Elbereth, la mia compagna e guardia del corpo.” Disse carezzandole la testa.

“E' splendida.” Il re protese una mano per incontrare la maestosa bestia, che ricambiò il gesto con uno sguardo diffidente.

“Ora se volete scusarci.” La donna accennò una riverenza e seguita dal felino si allontanò verso i propri alloggi.

“Curiosa scelta per una guardia del corpo.” Commentò Peter. Si rivolse poi alla sorella, che affacciata alla balconata, non aveva degnato d'uno sguardo la scena. “Andiamo anche noi?”

“Precedimi, vengo tra un momento.”

“Come vuoi.” Si voltò bruscamente, nel farlo incontrò lo sguardo di Caspian che lo fissava. Senza dire una parola si ritirò.

 

La luna piena effondeva la sua spettrale opalescenza, irraggiando di pallido candore ogni superficie sulla quale i suoi fasci solevano posarsi. Ogni pianta o fiore appariva più pura, baciata dalla sua limpida evanescenza. Un delicato frinire di grilli, celati dal verde lussureggiante, allietava l'orecchio di chi ne ascoltava il flebile canto.

Susan, il viso raccolto fra le mani, inspirò l'aria frizzante. Un impercettibile movimento al suo fianco ed un dolce e familiare profumo le invase i polmoni. Il suo profumo. “Un'altra notte insonne?” La sua voce.

La giovane si girò sorridendo, trovandosi a sfiorare la mano di Caspian, posata sul cornicione. “In realtà ieri notte ho dormito bene.” Fece per sottrarsi a quel dolce e doloroso contatto, ma il re fu più rapido, imprigionando le dita sottili fra le proprie. “Vuoi andare via?”

“Devo. Oppure a mezzanotte mi trasformerò in una zucca.”

Caspian la guardò sgranando gli occhi. “Zucca?! Che vuoi dire?”

Guardando il tenero stupore dipinto sul suo viso, Susan non potè fare a meno di scoppiare a ridere. “E' solo un modo di dire.”

“Quando ridi…” Il ragazzo lasciò scivolare le sue dita l'una con l'altra incontrando ed intrecciando quelle di Susan in una delicata danza. “…Mi piace quando lo fai.”

Si portò la mano alla bocca, e con le labbra sfiorò la punta delle sue dita.

“Buonanotte Susan la “Dolce”.” Nel suo sorriso incantevole, Susan si sentiva perduta, in balia della corrente. Naufraga in un mare sconosciuto, trasportata da onde travolgenti ed incontenibili. Preda di un'ignota forza che faceva di lei una creatura inerme, davanti a tanto potere. Soffocata da un sentimento che la nutriva ed insieme la distruggeva.

 

Non molto distanti, dalla camera della più giovane dei Pevensie giungevano voci concitate.

“Questa è follia.” Sentenziò Edmund, serrando le braccia al petto.

“Dai Ed…” Lucy enfatizzò il broncio stampato sul suo visino, nel tentativo d'intenerire il fratello. “Non ti chiedo mai nulla…”

“Per causa tua mi sono già preso un rimprovero con i fiocchi, per questo decennio credo di essere a posto.”

“Non vuoi rivederla un'ultima volta?”

Il ragazzino si fissò le punte dei piedi pensieroso. “Se Peter venisse a sapere una cosa del genere mi darebbe in pasto al “micetto” di quella tizia con le orecchie a punta…”

“Non lo verrà a sapere! Dobbiamo solo essere d'accordo sulla versione da dare.”

Edmund le diede le spalle, le mani nelle tasche, passeggiando nervosamente lungo il perimetro della stanza.

“Mi mancherà tutto questo Ed. Non voglio andarmene senza avere detto “arrivederci”.” La bimba insistette, sperando di fare una crepa nella diffidenza del fratello. “Siamo stati lontani per così poco e non è rimasto quasi nulla. Cosa troveremo al nostro ritorno?”

Le dita del fratello maggiore si strinsero attorno a qualcosa di freddo e liscio. Che cosa avrebbero trovato al loro ritorno? “E va bene.”

“Fantastico!”

“Ma come faremo a raggiungerle? Non mi sembra affatto che siano a cinque minuti da qui.”

“Questo non è un problema! Vedrai, ti sorprenderò!”

“Sì… Sperando che non sia Peter a fare una sorpresa a noi. Hai visto le sue orecchie? Con quelle potrebbe sentire una formica starnutire.”

Lucy ridacchiò. “Domani?”

Un sospiro. “Domani.”

 

 

 

 

Ed ecco la terza fatica completata! Ed una prima apparizione di alcuni nuovi personaggi, in quale modo coinvolgeranno le storie dei nostri protagonisti? Mah! Per chi avrà il desiderio di seguirmi fino alla conclusione sto cercando di realizzare una piccolissima sorpresa, che spero vivamente mi riesca. Ma non anticipo nulla!

Frozen_WhiteFox: la descrizione del bacio è venuta dal cuore, sono contenta che ti abbia toccata. Per quanto riguarda Cornelius, poverino fa il suo lavoro! E chissà che fatica! Me lo immagino a correre dietro ad un Caspian di sei, sette anni, davvero una faticaccia!!

Misa chan: contentissima di avere una nuova fan! Spero che questo capitolo ti piaccia altrettanto!

Carillon: Davvero lieta che dopo tanto tempo dalla tua ultima recensione l'onore sia toccato a me. E ancor più contenta di sapere che la storia t'incuriosisce, spero davvero tu voglia seguirla fino alla fine. Chissà cosa tramano gli elfi…. Sento puzza…

Marty 94: Eh sì, Peter è preoccupante, non si sa bene cos'abbia per la testa. Ma sento che presto o tardi lo scopriremo!

Grazie a tutti quelli che hanno aggiunto ai preferiti questa storia, la cosa mi riempie d'orgoglio!

Grazie a Fuffima, Yunie The Black Angel, Ragazzasilenziosa, Fefy 88, Enjio, Ella YaYa, lady Snape, Miss_Juls_giu che mi hanno fatto un sacco di complimenti e che molto hanno apprezzato la scena al lago.

A Prestissimo!

  
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Le Cronache di Narnia / Vai alla pagina dell'autore: alcyone