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Autore: Naephilim    06/07/2014    3 recensioni
La scuola superiore Seika è stata sempre riservata ai maschi e solo da poco tempo vi sono ammesse anche le ragazze, le quali però sono intimidite dal gran numero di persone del sesso opposto. Per questo motivo Phoebe Collins, in quanto prima donna diventata presidentessa del consiglio studentesco, desidera fortemente dimostrare le proprie capacità e la sua superiorità sui maschi, che in fondo disprezza, dal momento che suo padre è scappato con i soldi della famiglia. Grazie a questo obiettivo è diventata un modello di serietà.
Tuttavia la famiglia di Phoebe, non certo agiata, ha serie difficoltà economiche e lei nel tempo libero è costretta a lavorare in un maid café come cameriera. Vista la particolarità del locale, la ragazza sul lavoro deve quindi comportarsi in maniera diametralmente opposta alla scuola, col continuo timore di essere prima o poi scoperta da qualche studente di passaggio. E la cosa puntualmente accade, quando Harry Styles, uno degli studenti più popolari della scuola, la incontra per caso nei pressi del locale.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Secondo capitolo.

Non riuscivo a smettere di fissarlo. Ero completamente shockata, quel senza cuore di Harry Styles aveva scoperto il mio segreto. Continuai a non dire niente ed a fissarlo quando finalmente lui prese parola. “Che sorpresa, non dirmi che è la Presidentessa!”disse molto tranquillamente. Staccando velocemente i miei occhi dai suoi, non risposi e corsi di nuovo dentro il locale, entrando nel camerino dedicato allo staff. La mia vita era ufficialmente conclusa, questa situazione era la peggiore, ed ora l’intera scuola sarebbe venuta a sapere della mia situazione. Tutto sarà più difficile quando si verrà a sapere che la Presidentessa del Consiglio Studentessa è una cameriera. Non posso far calare così tanto fiducia che hanno riposto in me, ma ora come ora cosa potrei fare?
Mi accasciai velocemente a terra, portando le ginocchia contro il petto. Sentii improvvisamente la porta della stanza aprirsi, ma non me ne curai molto e restai nella posizione appena presa. Ad essere entrata era  Megan, una delle ragazze che lavorava insieme a me, era una bella ragazza fisicamente. Abbastanza alta e magra al punto giusto, con un caschetto biondo che le valorizzava particolarmente la forma del viso. Mi vide subito e non provai a nascondermi da lei, non era una mia priorità.
“Phoebe? Tutto bene?” chiese con una voce leggermente preoccupata. Non risposi e rimasi ferma nella mia posizione. “Non sembri stare molto bene, dovresti andare a casa” disse, “Vai dai, qui ti copro io” continuò preoccupata. “No no, sto bene” risposi alzandomi da terra e sorridendole. Non volevo si preoccupasse per me, dopotutto lei non centrava niente con questa storia.
Superai Megan velocemente, ed rientrai in salone continuando a lavorare fino all’orario di chiusura. Dopo essermi cambiata distrattamente decisi di andare a casa. Salutai le colleghe e il capo ed uscii velocemente dalla porta sul retro.
“Hey, adesso sei vestita normalmente”, di fronte a me, appoggiato sul muro c’era ancora lui, Harry Styles, che mi guardava con uno sguardo interessato. Ma era rimasto lì fermo per tutto questo tempo? “C-Cosa? Che cosa vuoi?” chiesi preoccupata arretrando di un passo.
“Eh? Niente davvero. Volevo solo accertarmi di una cosa” disse tranquillo. “Quindi quella cameriera che ho visto prima era davvero la Presidentessa..” continuò. “Perché lavori in un posto simile?”chiese infine.
Come se fossero affari suoi, perché gli interessava tanto?
Improvvisamente però, sentii dei passi provenire dalla porta alla mie spalle. Probabilmente un’altra ragazza se ne stava tornando a casa.
“Ne parliamo da un’altra parte!” lo presi per la manica della giacca “Però ora sta zitto e seguimi!” dissi trascinandolo in un parco vicino.
Pensandoci bene, se gli avessi spiegato le mie ragioni, forse non avrebbe detto niente a nessuno. Potevo fare una prova. Decisi di spiegargli il motivo del mio lavoretto part-time dopo scuola.
“Oh, ragioni familiari. Stanno davvero così le cose?” mi chiese. “Già” risposi io. “Quindi questo è il motivo per cui lavori in un Maid Cafè in una città vicina. Non sarebbe stato più facile fare qualche lavoro manuale vicino a casa?”
“Non ho quel tipo di resistenza fisica. Essendo la presidentessa non posso permettermi che i miei voti scendano. Non riuscirei a gestire entrambe le cose” risposi tranquillamente. “Wow, deve essere dura” commentò lui. “Quindi la ragione per cui vai alla Seika, che è una scuola piena di ragazzi che tanto odi, è perché la retta è bassa?”. “Si, credo”. Non riesco a capire a cosa stia pensando questo ragazzo, non riesco nemmeno a capire perché si stia interessando così tanto a me.
“Beh, capisco. Hai il mio appoggio comunque” mi rispose guardando verso il cielo blu della notte. La nostra conversazione finì in questo modo, e dopo esser scappata me ne tornai a casa. Mi rifiuto che qualcosa del genere, rovini la fiducia che ho costruito con tanto sudore fino ad ora. Sarà dura. Decisi di andare a domire.
 
Sono passati tre giorni ormai, non ho visto Styles da nessuna parte, ma comunque non sembra che qualcuno sappia del mio segreto. Chissà che cosa avrà in mente quel tizio. Forse vuole ricattarmi con questo? Non credo. Sembrava aver capito la situazione. O magari, prova compassione per me. Il che sarebbe abbastanza irritante ma forse è la soluzione migliore.
“Hey Phoebe!” sentii una voce alle mie spalle chiamarmi, e girandomi notai che ad avermi chiamato era Clary, che insieme a Isabella si stava avvicinando a me. Clary e Isabella erano le mie due migliori amiche. Nemmeno loro due però erano a conoscenza del mio segreto, e non dovevano scoprirlo. “Hey, Clary! Isabella Tutto bene?” chiesi sorridendole. “Si tutto bene, te invece?” rispose Isabella. “Bene, dai. Cosa succede vi vedo un po’ preoccupate” dissi.
“Si ecco, avremmo un problema.” disse Clary. “Ci sono state consegnate le chiavi per accedere alla stanza del club di giardinaggio ma le chiavi non sembrano quelle giuste”. Mi consegnò il mazzo. Osservandole capii che erano quelle giuste. E allora perché la porta non si apriva?
“Sono quelle giuste. Proviamo ad andare assieme” risposi decisa. Camminammo tranquillamente fino ad arrivare davanti alla porta. Infilai la chiave e la porta si aprì di scatto. “Come mai prima non siete riuscite ad aprire la porta?” domandai perplessa. Iniziarono a ridere rumorosamente. “Avevamo sbagliato chiave” mi dissero continuando a ridere. Non ci posso credere, ma come è possibile?
“Hey, ma quello che ti sta fissando non è Harry Styles?” smisero di ridere ed i miei pensieri vennero interrotti. Harry Styles. Non lo vedevo da tre giorni. “Che hai da guardare?” gli urlai contro. Non disse niente, si girò e se ne andò via. Che cosa significava questo? Non lo capisco.
Qualsiasi cosa significasse non aveva importanza, l’importante era che non sbandierasse il mio segreto ai quattro venti.
“ma quanto è figo Harry Styles?” chiese Clary, probabilmente aspettandosi un consenso generale, che non ebbe ne da me ne da Isabella. Isabella non era la classica ragazza, anzi, lei era l’esatto opposto di Clary. Clary aveva i capelli lunghi e mossi, Isabella invece li aveva corti e neri. Isabella indossava gli occhiali, Clary no. Ma non era solo questo. Anche il carattere era completamente differente. Eppure stavano sempre insieme e non litigavano praticamente mai (eccetto rare volte). “Tutti i ragazzi lo ammirano, i suoi voti sono sempre eccellenti, è molto forte ed inoltre piace ad un sacco di ragazze” a Clary brillavano gli occhi. Sembrava persa. “Che lui puntualmente rifiuta” concluse Isabella troncando tutte le fantasie perverse di Isabella. “Ma è comunque molto popolare!” esclamò Clary.
Sapevo perfettamente che tipo di ragazzo fosse Harry Styles, ma non pensavo fosse così popolare. Gli interessano poche cose, e tra queste non ci sono sicuramente i sentimenti delle ragazze. Che magari non gli importi delle cosa della cameriera perché non la trovi interessante?
Spero solo che mi lasci in pace.
Finita scuola tornai a casa e subito dopo andai a lavoro. Entrai subito in servizio. Decisi di accogliere subito i clienti e di raccogliere le ordinazioni col maggiore impegno. Dopo un po’ ero già abbastanza stanca, ma non mancava molto alla fine del mio turno. Entrò il cliente successivo quando urlai “Perché sei qui come cliente?”. Harry Styles era appena entrato al Maid Cafè come cliente, ma che cosa ci faceva qui? Non doveva lasciarmi in pace? Le mie speranze erano appena state spezzate.

 
EHILA’
Sono arrivata con un nuovo capitolo, ed anche se so che alla fine vi lascio sempre in sospeso, non odiatemi! Probabilmente ci saranno degli errori, e vi prego di perdonarmi per questo.
Volevo anche scusarmi per aver cambiato modalità di scrittura, ma mi trovo molto meglio con questo stile J
Ci tenevo inoltre a ringraziare Living Dead per aver creato questo banner stupendo per la storia.
Alla prossima,
Anonima Emotiva.

 
  
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