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Autore: R5erMaranatic    06/07/2014    1 recensioni
In quanti sognano di incontrare o di essere fidanzati con il proprio idolo? Non capita tutti i giorni di incontrare gente famosa o addirittura i propri idoli... Beh, è proprio quello che succede in questa storia, dove musica, amore e amicizia si intrecciano in una bellissima storia.
ATTENZIONE: questa storia è frutto della mia immaginazione. I fatti narrati non sono mai accaduti e i personaggi sono leggermente diversi dalla realtà.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Diretti a New York, io ascoltavo la musica persa e guardare fuori dal finestrino. È vero che non è stata la nonna migliore del mondo, ma perché è morta? Quando siamo andati a salutarla prima di partire stava più che bene…e perché mamma e papà l’hanno detto a Stormie e Mark e non a me e Giulia? Troppe domande e nessuna risposta, così per distrarmi, mi tolgo le cuffie e sento Ross che parlava con Riker
<< Io la amo troppo per lasciarla tornare in Italia, so che era sua nonna, ma non ce la faccio, è più forte di me… >> dice Ross abbassando lo sguardo come se fosse colpevole
<< Ehi bro, anche se lei tornasse in Italia ci starebbe una settimana al massimo, e se dovesse rimanere di più, tra voi non cambierà nulla perché il vostro è vero amore e niente può distruggerlo >> gli dice il suo saggio fratello appoggiandogli una mano sulla spalla. Si alzano e vengono verso di me, così mi rimetto le cuffie, faccio partire la musica e faccio finta di dormire.
<< Guarda com’è bella anche mentre dorme, io non credo di riuscire a starle lontano Riker! Lei è la mia vita, voglio stare sempre con lei… >> dice il mio fidanzato. Ho le lacrime sull’orlo del precipizio, ma non posso farle scivolare lungo le mie guance altrimenti capirebbero che sono sveglia, spero che Ross mi accarezzi una guancia o che mi abbracci, in modo da poter far finta di svegliarmi. E così succede. Mi mette un braccio attorno alle spalle e con l’altra mano mi accarezza i capelli e poi il viso. Mi fa il solletico! Faccio finta di svegliarmi e mi stropiccio gli occhi
<< Ciao amore, sei bellissima anche quando dormi >> mi dice Ross stampandomi un bacio sulle labbra
<< Hahahaha ha parlato quello brutto >> dico io ricambiando il bacio.
<< Ragazzi siamo arrivati a New York, per arrivare alla signin ci vogliono altri dieci minuti, quindi se dovete pettinarvi truccarvi o che altro fatelo adesso >> dice papà Lynch sorridente. Amo questa famiglia, sono sempre allegri, spensierati, si amano tutti e accolgono chiunque sotto le loro ali, come è successo per me e mia sorella. Spero solo che quando tornerò in Italia per il funerale Ross non si arrabbi…
<< Ross devo parlarti >> dico io << Sembri preoccupata, che succede? >>
<< Vedi, io volevo tornare in Italia quando ci sarà il funerale di mia nonna, ma poi tornerei il giorno dopo qui da voi… >>
<< Ah…bhe devi esserci al funerale, comunque perché eri preoccupata? Pensavi che non sarei stato d’accordo? >>
<< Grazie Ross, devo partire dopodomani… >> dico io abbracciandolo
 
ROSS’S POV
Certo che non sono d’accordo, ma è anche vero che non posso proibirle di andare al funerale di sua nonna. Le note di LOUD si diffondono nell’aria fin quando Sara non risponde. Appena chiude ci dice che l’altra sua nonna sarebbe venuta in America a prendere loro e per salutare mio nonno e mio padre.
 
Il giorno dopo

SARA'S POV
<< Ragazzi sveglia! >> dice Stormie alzando le tapparelle << Forza  che dobbiamo andare a prendere la nonna di Sara e Giulia all’aeroporto >> dice lei togliendo a ognuno di noi la nostra coperta di dosso. Con fatica riusciamo ad alzarci dopo venti minuti che ci urla di muoverci. Facciamo colazione e ci dirigiamo verso l’aeroporto. Chissà cosa penserà nonna di Ross, magari sarà felice perché lei è amica di suo nonno.
 
Sono le 9:30 e siamo appena arrivati all’aeroporto. L’aereo dov’è mia nonna dovrebbe atterrare tra qualche minuto.
<< Sara, Giulia! >> sento urlare dietro di me
<< Nonna! Come stai? >>
<< Non sono più abituata a viaggiare in aereo, ma sto benone! Allora, voi come state? >>
<< Bhe, non ci possiamo lamentare… >> dico io spostandomi facendo vedere a mia nonna tutta la comitiva
<< Guarda come sei cresciuto Mark! >> dice mia nonna abbracciandolo. Lui fa una faccia stranita e io gli dico in inglese che lei era un’amica di vecchia data di suo padre e l’aveva visto quando era piccolo
<< Ah grazie! >> risponde lui. Mark disse che la prossima tappa era Denver, e lì mia nonna avrebbe potuto salutare Richard.
Ci rimettiamo in viaggio, i ragazzi sono con Giulia e Delly a giocare ai videogames e io sono seduta con mia nonna sul divanetto.
<< Allora, come ti senti ora che nonna è qui? >>
<< Nonna io sto bene, sono solo dispiaciuta che sia morta, tutto qui, è normale essere un po’ tristi >> dico io sorridendole
<< Sara, hai già detto a tua nonna di noi? >> mi chiede Ross da dietro mia nonna muovendo solo le labbra. Muovo un po’ la testa a destra e sinistra, ma non troppo, in modo che mia nonna non si accorga di niente
<< Nonna non ti arrabbiare, ma c’è una cosa che devo dirti… Mamma e papà lo sanno, ma tu no >> faccio cenno a Ross di avvicinarsi << Io e Ross ci siamo fidanzati… >> dico io chiudendo gli occhi per paura che mi dicesse che ero pazza a fidanzarmi con lui che era sempre in tour e parlava un’altra lingua
<< Tesoro mio sono contentissima! Sarà un bravissimo ragazzo >> dice dando un buffetto sulla guancia di Ross
<< Ha detto che è felice >> gli sussurro all’orecchio.
Arriviamo a Denver con due ore di anticipo, così andiamo subito a salutare i cugini dei Lynch e i loro nonni, poi ci dirigeremo all’arena, dove stasera ci sarà un altro concerto SOLD-OUT.
<< Ciao papà >> dice Mark salutando suo padre appena apre la porta
<< Ciao Mark! Stormie, Rydel, ragazzi…ehi!, non avevate così tanti figli due settimane fa! >> dice Richard guardando me e mia sorella
<< Loro sono rispettivamente le fidanzate di Ross e di Rocky >> dice Stormie indicandoci << E lei, te la ricordi? >> gli chiede indicando mia nonna
<< Elena! >> dice lui andandola ad abbracciare
<< Richard! >>
<< Vedo che si ricordano l’uno dell’altro >> dico io con tono sarcastico. Stiamo un’oretta dai nonni Lynch, insieme ai mini-R5 (i cugini dei Lynch) e dobbiamo andare all’arena.
<< Ciao ragazzi, tornate a trovarmi quando volete Sara e Giulia >> dice salutando con la mano mentre ci allontaniamo. Mia nonna tornerà in Italia stasera, la accompagneremo all’aeroporto dopo il concerto. Sono felice che assista al concerto, così vedrà quanto è bravo il mio ragazzo e gli altri. Prima di “If I Can’t Be With You” Ross dice: << Questa canzone la dedico a una persona speciale, che ha reso la mia vita migliore, Sara, sei la mia stella in una notte senza stelle, la mia onda quando il mare è calmo, la nota più importante di una melodia, questa canzone è per te amore mio >> dice mandandomi un bacio. Dopo aver cantato, invitano me e mia sorella a salire sul palco
<< Scordatelo >> gli dico io col labiale. Purtroppo anche RyRy era d’accordo con loro, così spinge me e Giulia, e in un attimo siamo sul palco. I ragazzi cantano “LOUD” intorno a me e Giulia, che , ovviamente, siamo paonazze dalla vergogna. Peccato che i ragazzi non avevano ancora finito i metterci in imbarazzo, perché proprio sulle ultime note di “LOUD” Rocky e Ross decidono di baciare rispettivamente Giulia e me. Le fan erano in completo delirio e quando ci stacchiamo partono stelle filanti (di quelle spray) di tutti i colori. Ricoperti di filini colorati, salutiamo i fans e torniamo nel backstage.
<< Ragazzi, ma cosa vi è preso?!?!?! >> dico io quasi urlando
<< Ehi ehi, calmati, perché sei arrabbiata? >>
<< Dovevate dircelo! >> dico io con gli occhi pieni di lacrime dalla rabbia << Io odio essere sul palco davanti a milioni di persone, io mi vergogno, non mi aspetto che mi capiate, sono l’unica cretina che ha paura del palco, evidentemente >> dico io andandomene. Sono sul tour bus accovacciata sul mio letto, sto piangendo, sì, io Sara, una ragazza che da l’impressione di essere una dura, piange perché è salita su uno stramaledettissimo palco. I ragazzi mi avevano fatta sentire un'idiota, anche solo facendomi salire su quel maledetto palco. “ Mamma, voglio tornare a casa, voglio riabbracciarti, non voglio più stare qui ” scrivo per messaggio a mia mamma, con le lacrime che si sono fatte padrone del mio viso. Sento i ragazzi che aprono la porta, così tiro la tendina, mi asciugo le lacrime e faccio finta di dormire. Sento che si fermano tutti davanti al mio letto, ma vedendo la tendina chiusa vanno oltre. Sento una vibrazione nella mia mano, un messaggio da mia mamma “ Tesoro, ma eri così felice stamattina! Cos’è successo? Comunque sia o tornate entrambe, o non torna nessuno ”. Grrr…non posso raccontarle per telefono ciò che è successo. Controllo che nessuno mi veda e mi chiudo in bagno. Peccato che…

 
   
 
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