Dove era diretta Hai? Al mare.

L'acqua, che avrebbe dovuto essere la sua nemica, era invece l'elemento che più amava. Era l'unica cosa che non aveva paura di incenerire...

Infilò i suoi guanti di pelle (aiutavano molto) e noleggiò una barchetta. Andava sempre molto al largo, per non disturbare i bagnanti.

Era al largo da un po'. Guardava l'acqua che si muoveva e intrecciava le sue onde. Le piaceva l'acqua. Sorrise. Se ne pentì subito, ricordando il sorriso radioso di Taiyo. Quando il ricordo della sorella le invase la mente, strinse con forza il bordo della barchetta. Successe in un attimo: un'inquietante luce rossa invase la barca e Hai finì a mollo. “Qual è il problema?” direte voi. Ve lo dico io, il problema: Hai non sapeva nuotare!!!

Annaspò, tentando di tenere la testa sopra il livello dell'acqua, ma era inutile, la corrente sembrava volerla tirare sul fondo. Pensò che stava per andare a trovare Taiyo. I suoi genitori. Forse anche suo fratello, chiunque fosse.

Quando ormai non aveva più aria, si sentì afferrare un polso e tirare verso l'alto. Un istante dopo era distesa sul fondo di un' altra barchetta. Tossì. Un ragazzino le offriva un bicchier d'acqua. Lei lo osservò, diffidente. I capelli castani, tendenti al rosa, gli occhi verdi come smeraldi. Un sorriso sincero sul volto. La ragazza arrossì violentemente. Aveva appena pensato che era davvero carino...

“Tutto a posto?” chiese il ragazzo senza nome. “S-si...” balbettò Hai. “Io non direi...” rispose lui. La gonna della ragazza era inzuppata di acqua e sangue. Hai si controllò la gamba. Non si era accorta di avere un largo taglio sul ginocchio. “Non fa niente” rispose lei asciugandosi il sangue. “Come ti chiami?” chiese il ragazzino. “Hai” rispose lei, freddamente. Meglio non rischiare...

“Il mio nome è Michael” rispose lui con un grande sorriso. Hai si sentì scaldare il cuore. Era tanto che nessuno le sorrideva. “È carino” pensò. Si rese conto quasi subito di cosa le era passato per la testa e arrossì violentemente. “Ma cosa vai a pensare???” si disse “Lui è solo un ragazzino che passava di qui e dopo oggi non lo vedrai mai più, ecco tutto. Giusto??”

Sbagliato...