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Autore: madewithasmile    07/07/2014    2 recensioni
Qual è la linea sottile tra amicizia e amore?
In bilico c'è Federica, innamorata del suo migliore amico.
E poi c'è Gabriele, il migliore amico, all'oscuro di tutto.
L'amicizia si può trasformare in amore? O è sempre stato amore?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La scena più temuta da ogni coppia stava per materializzarsi di fronte a Federica.. Conoscere i genitori di Lele. Sperava vivamente che andasse tutto per il meglio e che evitasse figuracce. Nel frattempo la vittima, cercava una vendetta alquanto pericolosa anche per il suo lui. Aveva trovato. Gli avrebbe fatto conoscere sua madre ufficialmente. E Lele era sempre in soggezione di fronte alla madre di Federica, anche se faceva di tutto per metterlo a suo agio. 

Questo però non riusciva a tranquillizzarla.

 

<< Mamma siamo qua, che buon odore! >>. Dice Lele entrando in casa. In effetti si respira un profumino delizioso, pollo arrosto e poi non saprei identificare il resto.

<< Buonasera. >>. Saluto timidamente. 

Entra nella stanza una donna, uguale a Lele, stessi tratti, stessa dolcezza.

<< Federica ciao, come stai? Dammi un abbraccio. >>. Mi stringe in un forte abbraccio e nello stesso momento entra il padre.

<< Federica, buonasera a te. >>. Mi protende la sua mano, che io stringo. Lui è più formale, meno espansivo.

<< Ci ha portato dei cannoli, anche se le avevo esplicitamente detto di non farlo. >>. Lele mi guarda sorridendo e mi fa l'occhiolino.

<< Venite ragazzi, io ho quasi finito di cucinare e tra poco ci possiamo sedere a tavola, Lele perché nel frattempo non andate in camera, vi chiamo io quando è pronto. >>. 

<< Vuoi una mano Carmela? >>. Le chiedo gentilmente. Mi risponde negativamente cacciandoci di là.

 

Entrando in camera sua mi perdo, come al solito, a guardare i grandi poster dei suoi giocatori di calcio preferiti, da quello che mi ricordo li ha sempre avuti.

Mi fermo in particolare davanti a uno, non conoscendone comunque il nome. Mi è familiare però. Lo guardo attentamente, quando da dietro Lele mi abbraccia e mi fa saltare per lo spavento.

<< Sono felice che tu sia venuta stasera, ci tengo molto. Grazie. >>. Solo per questo mi trovo in questa situazione, solo per lui. Perché voglio renderlo felice.

Mi riempe di baci e io cerco di scansarlo ricordandogli che tra poco ci chiameranno per la cena. Non sente ragioni e alla fine il rumore di passi che stanno salendo le scale lo convincono. Suo padre entra in stanza e mi guarda male. Ma cosa gli ho fatto?

<< E' pronto ragazzi, Gabriele hai la maglietta alzata. >>. Nono, lo sapevo io. Lo ammazzo. Non avrò più ragazzo perché lo ucciderò. 

Appena Leonardo, il padre, esce dalla stanza, guardo malissimo Lele, che non riesce a smettere di ridere.

<< Dai finiscila, chissà cosa ha pensato, già mi odia, ora per colpa tua pensa che voglio sedurre suo figlio in casa sua. Stronzo. Prima figura di merda. >>. Esco dalla stanza incazzata.

<< Fefè fregatene, lascialo perdere. >>. La fa facile lui, è suo padre.

 

<< Mamma ti avevo detto di non cucinare cose piccanti, visto che Fefè non ne mangia. >>. Lele cerca di aiutarmi, dopo aver visto la mia faccia per il piatto di pasta aglio, olio e peperoncino. " Un peperoncino piccantissimo " ha assicurato pochi secondi fa sua madre. Chiariamo una cosa, io odio il piccante. Non riesco a mangiare niente che bruci. 

<< Mi dispiace cara, me ne sono dimenticata, ti preparo qualcos'altro? >>. Vorrei tanto risponderle di si, ma la mia educazione me lo vieta.

<< No tranquilla Carmela, va benissimo. Non è che non lo mangio, diciamo che non lo amo. Ma mi piace tranquilla. >>. Certo di autoconvincermi anche io. Speriamo che non vomiti il tutto. 

La faccia di Lele sembra preoccupata dopo il mio primo boccone. La bocca mi sta andando a fuoco, cerco aiuto con lo sguardo. Lele prontamente mi versa dell'acqua e io svuoto il bicchiere in tre secondi. Morirò stasera.

<< Federica ti piace? >>. Mi chiede premurosa Carmela. 

<< Si moltissimo, davvero. >>. Mento spudoratamente, tant'è che Lele trattiene un sorrido coprendosi con il tovagliolo. Gli tiro un calcio.

<< Aia, ma che diamine è stato? >>. Cazzo ho preso il padre. No, no non ci voglio credere. Fingere nonchalance o confessare? Nonchalance.

<< Cosa papà? >>. Chiede Lele tra le risate, il bastardo ha capito.

<< Mi è arrivato un calcio. >>. Mi guarda male, sa che sono stata io. Forse è meglio scappare.

<< Papà scusa sono stato io, mi si è addormentata la gamba e cercavo di stenderla. >>. Salvata in extremis. Lo ringrazio con il labiale e lui nel frattempo ride come un deficiente. Carmela per tutto il tempo guarda la scena, consapevole di tutto.

Mi rilasso, alla fine la serata non può andare peggio vero?

 

Mi sbagliavo, oh quanto mi sbagliavo.

 

<< Allora Federica, tu e mio figlio fate sesso? >>. Mi affogo con l'acqua che stavo bevendo e inizio a tossire. 

<< Papà ! >>. << Leonardo ! Ma che domande sono ? >>. Rispondono in coro, rispettivamente Lele e la moglie. 

La mia faccia deve essere peggiorata, il rossore dato dal peperoncino, si è trasformato in un arrostimento. Nemmeno fossi stata al sole per tutto il giorno.

<< Fefè non rispondergli. >>. Oh porca puzzola, che situazione. Io lo sapevo, lo sapevo dannazione.

<< Gabriele, ho fatto una domanda alla tua ragazza, tu non ti intromettere. Allora Federica ? >>. Cerco aiuto con lo sguardo. Carmela scuote la testa sconsolata, Lele sospira.

<< No. >>. Non dico altro, in fondo è la verità. Noi non facciamo sesso. Stiamo insieme da meno di un mese.

<< No? >>. Mi guarda lui sconvolto.

<< No. >>. Ribadisce Lele incazzato. << Papà la vuoi finire cortesemente? Non sono affari tuoi. >>. Vi prego un meteorite entri in collisione con questa casa ora! All'istante. Alieni rapitemi. Ma perché capitano tutte a me?

Dopo interminabili pause di silenzio, Carmela ci annuncia che sta per sparecchiare, così mi offro di aiutarla. Almeno posso allontanarmi da possibili domande imbarazzanti. 

<< Devi scusare mio marito, ma da quando Gabriele ha iniziato l'università ci tiene molto che completi gli studi perfettamente ed ha paura che una relazione lo distragga dallo studio. Non lo fa con cattiveria, giuro. >>. 

<< Ah, solo che le domande di prima mi hanno un po' imbarazzato. >>. Confesso stanca, appoggiandomi al lavabo. In realtà abbiamo finito di sistemare le cose nel lavapiatti, ma ci siamo fermate a parlare o forse vuole darmi un momento per riprendermi. Mi passa un pezzo di mollica di pane.

<< Mangiala, così ti passerà il bruciore del peperoncino. >>. Santa, immediatamente. Lo mangio in un solo boccone e dopo corro ad abbracciarla con gratitudine. 

Ritornati di là, vedo come la tensione è molto tesa. Devono aver discusso e aver concluso il discorso appena siamo entrate. 

Mi siedo in silenzio mentre la madre apre i cannoli che ho portato. Ho pensato di prenderli per la gola. Forse ha funzionato, visto le facce estasiate per il magnifico dolce. Lele ne avrà mangiati almeno tre, quest'uomo è incredibile.

 

Per tutta la durata del dolce continua a farmi domande seccanti e imbarazzanti e ad insultare quello che sarà il mio futuro, dicendomi che non c'è fortuna in questo campo. Per fortuna interviene Lele salvandomi.

<< Basta, papà ti avevo chiesto di essere gentile, ma vedo che chiedo troppo, noi andiamo di sopra. >>. Mi prende per la mano e mi trascina nella sua stanza.

Ci ritroviamo sdraiati sul suo letto e lui che mi abbraccia.

<< Grazie per avermi difeso a cena, di solito i genitori delle persone mi trovano tanto dolce. >>. Gli dico, quasi come se stessi cercando di scusarmi.

<< Infatti sei dolce, mia mamma ti adora. Lascia stare mio padre, si è messo in testa che non studierò frequentandoti. >>. La mia solita faccia da cattiva ragazza.

<< Genitori state attenti in città è arrivata la ragazza più cattiva che esista, pronta a far perdere l'università ai vostri figlio. >>. Mi alzo in piedi sul suo letto e completo il tutto con una risata malvagia. Lele mi trascina giù e mi dimentico della cattiva serata, sommersa dai suoi baci.

 

Quando finalmente siamo in macchina, mi rilasso.

<< Ma senti, a proposito del sesso.. >>. Mi giro verso di lui e gli tiro con tutta la forza che ho, pari al nulla, un pugno. Lui scoppia a ridere e io lo seguo a ruota.

<< Ne riparliamo quando ti laurei. >>. E vince, la folla è in delirio. Federica vince il mondiale. La faccia di Lele in questo momento è una delle migliori. 

<< Spero tu stia scherzando! >>. 

<< Vedremo. >>. Scendo correndo dalla macchina e gli mando un bacio volante appena sono davanti al portone. 

 

  
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