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Autore: VeroDowney    07/07/2014    6 recensioni
Hope fa un provino per un film, convinta dall'amica Daphne, non sa però che questo le cambierà davvero la vita, in meglio e in peggio, gioirà e soffrirà e alla fine di questo percorsa sarà una persona completamente nuova, una persona migliore. Un processo simile lo subirà anche Robert che si comporta come un playboy, nonostante abbia una famiglia, dovrà però tornare sui suoi passi quando dopo aver incontrato Hope e vittima di eventi inaspettati, sarà spinto a guardarsi dentro e a capire che tipo di persona l'hanno fatto diventare la fama e i soldi.
Nella storia è presente Vicky Ellis, protagonista della fanfiction “The lesson is: someone can hurt you, but it does not mean that everyone is like him”. Inoltre sono presenti Jennifer Lawrence, Zach Galifianakis, Brett Davern e Jon Favreau. Avranno un piccolo cameo anche Jude Law e Gwyneth Paltrow.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 8 – You are not so



Non so perché ma vederla andare via dal set così infuriata mi ha fatto chiudere lo stomaco, volevo davvero aiutarla e nel caso lo stiate pensando vi devo dire che: no non l'ho fatto perché non credo nelle sue capacità, l'ho fatto solo per metterla a suo agio.
Avrei voluto dirglielo stamattina quando l'ho riaccompagnata all'hotel ma è scappata via e così non mi ha lasciato altra scelta.

So che adesso avrà bisogno di tempo.
E' meglio non seguirla o sicuramente daremo spettacolo davanti a tutti discutendo e questo provocherebbe non pochi pettegolezzi e non è il caso.

Mi dirigo nella sala adiacente al set dove Jon ha seguito tutta la scena.
Appena entro Jon mi sorride
-Chiama Hope così rivediamo insieme la scena-
-Meglio di no Jon, adesso è meglio lasciarle tempo sai io..-
-Non le hai detto che avremo registrato vero?- mi conosce troppo bene.
-Già- mi limito a rispondere.

Jon senza dire altro fa partire la registrazione ed io inizio ad osservare le immagini che scorrono sullo schermo.
Hope è davvero bellissima, io non ho smesso un attimo di guardarla negli occhi, so che il suo corpo e le sue espressioni potrebbero ingannare ma i suoi occhi no, come si dice “sono lo specchio della sua anima” e durante quei minuti sono riuscito a capire quanto quel momento fosse “vero” per lei, esattamente tanto quanto lo era per me.

Una volta che le immagini si sono esaurite sullo schermo Jon torna a guardarmi e mi dice con la calma che lo contraddistingue
-Devi dirmi qualcosa Rob?-
Davvero non capisco a cosa si riferisce.
-Riguardo a cosa?-
-Hope- sentenzia serio.
Ho capito dove vuole andare a parare ma non mi da il tempo di rispondere che mi dice
-Robert, stai passando un periodo difficile, sai che io ci sono per te ma lasciami dire che quelle immagini non erano solo finzione, io lo so e lo sai anche tu-

Non so davvero cosa dire, ha ragione è vero, ma come posso conferma qualcosa se non so neanche io cosa sto provando in questo momento?

-Non so cosa c'era prima tra noi e sicuramente dopo oggi penso che non ci sarà nulla-
-Chi sei tu? Cosa ne hai fatto del mio amico Robert che era tanto sicuro di sé?- ride per sdrammatizzare e capisco qual'è il suo intento.
-Non c'è più quel tuo amico, ce n'è uno tutto nuovo, migliore- dico serio.
-Era ora, era da tempo che volevo dirti che le ragazze a cui ti accompagnavi era troppo alte per te- ride sonoramente. -Favreau sei uno stronzo e penso che tu fossi solo invidioso- dico e poi continuo -Adesso scusa ma devo andare-
So cosa fare.
-Vai da lei?-
Mi giro e ammicco, ripeto, mi conosce troppo bene.


Chiudo la porta del camerino dietro di me, sento degli oggetti muoversi nella stanza, spero ci sia Hope.
Giro l'angolo ed esclamo ancora prima di vedere chi si trovi qui con me
-Ehy-
-Ehy- mi risponde con voce provocante.

Non so perché sia qui, ma non è Hope, è Betty la costumista.
Si avvicina a me ed io fingo di non aver capito perché sia qui
-Grazie per l'aiuto ma penso che oggi i tuoi vestiti non li rovinerò dato che non indosso nulla sotto l'accappatoio-

Ok è ufficiale mi sono dato la zappa sui piedi, sembrava molto un invito più che una frase di "finta" cortesia.

-Proprio per questo sono qui-

In un lampo si avvicina a me e mi slaccia la cintura che tiene chiusa i lembi dell'unico indumento che indosso. Fortuna che ho una proverbiale velocità e con una mano mi chiudo l'accappatoio e con l'altra la metto sulla sua spalla per tenerla a distanza di sicurezza.

-Forse è meglio che tu vada- dico serio.
-Pensavo che ti avrebbe fatto piacere, di solito apprezzi le donne che fanno il primo passo- dice tentando i avvicinarsi a me e mordendosi il labbro con fare sexy.

Di solito mi sarebbe piaciuto, lo ammetto ma ora sto tentando di abbandonare quella strada e di sicuro farsi la costumista non è un buon modo di iniziare questo nuovo percorso.

Mi mette una mano sul petto e inizia a scendere pericolosamente.
Tolgo la mano dalla sua spalla e la blocco.
Dio ma perché tutte le ninfomani le devo incontrare io? O forse sono io che faccio questo effetto a tutte le donne?
Non lo so e sinceramente non è il momento per discuterne, devo divincolarmi il più velocemente possibile. L'assistente di Jon richiama tutti gli assistenti sul set.
Sia lodato quest'uomo che mi ha salvato da questa pazza.

-Non mi scappi Downey- mi dice mentre mi scocca una bacio sulla guancia che mi lascia un evidente segno con il suo rossetto.

Oh my god, rinchiudetela.

Mi assicuro di essere rimasto solo prima di iniziare a vestirmi in fretta, neanche fossi in ritardo al mio matrimonio.
In un attimo solo fuori dagli studi, mi dirigo verso la macchina mentre incrocio lo sguardo di Betty che sta fumando con altre ragazze e tutte mi rivolgono uno sguardo eloquente mentre ridono come, passatemi il termine, oche.
Poco male, ho cose più importanti da fare.

Neanche mezz'ora dopo sono nella hall dell'hotel di Hope.
-Mi scusi potrebbe dirmi il numero della camera della signorina Hope D'angelo-
-Mi spiace signor Downey ma ha detto che non vuole essere disturbata e non posso fornirle altre informazioni- mi risponde cortese la receptionist.
Ci penso un attimo
-Allora vorrei pernottare qui da voi, è possibile?-
-Certo signore, ha qualche preferenza?-
-Solo una: vorrei la camera adiacente a quella della signorina D'angelo. Mi ha parlato bene della vista che si ha sulla città da quel piano- mento.
-Come desidera-

Lascio la mia carta di credito e i miei dati e mi precipito sull'ascensore. Arrivato al quinto piano mi dirigo verso la mia camera ma c'è un problema: ci sono due camere adiacenti alla mia, una a destra ed una alla sinistra della mia e non ho la minima idea in quale alloggi lei.

-Z A C H- una voce mi fa sobbalzare.

E' la sua e quel Zach non può essere che Galifianakis, adesso so dove si trova, perfetto.

Non aspetto oltre e busso alla sua porta portando il mazzo di fiori all'altezza del mio volto così che veda prima quello che me.
-Chi è?-
-Servizio in camera- rispondo.
Ho sempre desiderato dirlo per fare una sorpresa. Sento i suoi passi avvicinarsi alla porta e con questi il cuore inizia a rimbalzarmi nel petto.
-Temo che lei abbia sbagliato camera-
-Non credo proprio sei tu la donna che stavo cercando- e questa come mi è venuta? Oggi sarà la giornata del “Parliamo con frasi fraintendibili”.

Abbasso il mazzo di fiori e la vedo
-Robert- dice con un filo di voce, non si aspettava che venissi qui e tanto meno me lo aspettavo io di fare un gesto del genere.
-Scusa-
Avevo immaginato di dirle molte più cose ma al momento l'unica sensata sembra essere questa.
Le porgo il mazzo di rose e mi chiedo se abbia capito perché ho scelto questi due colori.
-Grazie, scusami ma adesso preferisco rimanere un po' da sola- dice abbassando lo sguardo, è ancora arrabbiata.

Era ovvio che non mi sarebbero bastate delle scuse e un mazzo di fiori per farmi perdonare, non da una persona come lei, una a cui non importa molto di queste convenzioni sociali.
Inizia a chiudere la porta ed io ho la prontezza di riflessi di mettere una mano per bloccare il suo gesto.

-Lasciami spiegare- la imploro con gli occhi.
-Ne parliamo domani Robert-
-Io sono qui nella camera accanto alla tua, se vuoi parlare sai dove trovarmi ma prima guarda questo- gli porgo un dvd, so che è uno strappo alla regola ma Jon me l'ha consegnato prima che lasciassi il set.
-Cos'è?- mi chiede incuriosita.
-Io che mi preoccupo per te- che frase ad effetto, non posso che farmi i complimenti da solo.
Ok ma adesso meglio tornare seri -Manca una cosa poi prometto di lasciarti in pace- le dico.

Non le do il tempo di controbattere che sono già vicino a lei, prendo il suo viso tra le mani e mi avvicino. Sfioro le sue labbra per testare la sua complicità. Non si ritrae anzi è proprio lei che inizia a baciarmi, con dolcezza come per farmi capire a cosa sta pensando.
Siamo sulla porta forse è meglio che ci chiudiamo dentro o incendieremo tutto il piano.
Mentre la bacio cerco invano la porta con la mia mano fino a quando lei si blocca e mi spiazza
-Adesso è meglio che tu vada- sorride.

Cosa? Ma non stavamo per..? No eh mi sa proprio che sto perdendo i colpi e fraintendo troppo facilmente o forse è lei che sta giocando con me? Non lo so non la capisco davvero.

-Sai dove trovarmi- le dico sfiorandole le labbra come per ricordarle cosa si sta perdendo.
Mi sorride e adesso ho la conferma che mi sta provocando.


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Un momento, aspettate, ricapitoliamo.
Sento bussare alla mia porta ed è Robert con una grande mazzo di fiori ma questo lo sapete già.
Quello che non sapete è che mi ha appena dato un dvd dicendomi che mostra “lui che si preoccupa per me” ma che significa?
Non lo so ma state certi che lo scoprirò presto!
Sto chiudendo la porta quando lui mi blocca e mi sfiora le labbra ed io non capisco più nulla.
Dove sono finiti tutti i miei propositi?
Ditemelo per favore.
Mi servono.
Qui.
Adesso.

Inizio a baciarlo non capisco come ho fatto a pensare che avrei resistito stanto così vicina a lui.
Vedo che tenta di chiudere la porta mentre non riusciamo a staccarci l'uno dall'altra, se lo fa è davvero la fine non riuscirò a resistergli e a pormi altri buoni propositi per non cadere tra le sue braccia. 
Richiamo tutta la mia forza e mi stacco da lui
-Adesso è meglio che tu vada-
Incrocio il suo sguardo e mi sono già pentita di aver pronunciato questa frase.
-Sai dove trovarmi-

Devo mantenere la calma se cedo adesso ho paura di passare per una a cui basta regalare un mazzo di fiori per scusarsi di qualsiasi cosa e quel tipo di donna non sono decisamente io.
Chiudo la porta dietro di me e rimango in silenzio trattenendo il respiro, sento la porta accanto alla mia aprirsi e poi chiudersi, allora e' vero che ha preso una camera qui.

E' davvero un pazzo, e io adoro i pazzi, in fondo penso che avrei fatto la stessa cosa io se le parti fossero state invertite.
Metto il dvd nel lettore e mi lascio cadere sul letto, le immagini catturano immediatamente la mia attenzione e sono grata che non ci sia nessuno qui con me adesso, le mie guance si sono fatte calde e scommetto che il mio colorito in questo momento sia più simile a quello di un pomodoro che a quello di una persona normale.

Sono imbarazzata.

Guardo le immagini della scena che abbiamo girato stamattina e capisco solo ora il senso della frase di Robert 'Io che mi preoccupo per te' ed e' così.
La scena e' perfetta, non c'è imbarazzo tra di noi, sembra essere tutto reale, forse troppo. Mi chiedo se qualcuno vedendo queste immagini arriverà alle stesse mie conclusioni.
Per adesso non mi importa molto, penso solo di aver fatto la figura della stupida davanti a tutti, davanti a Robert soprattutto e per giunta gli ho anche chiuso la porta in faccia.

Ottimo mio paddre sarebbe fiero di vedere che ho messo in pratica tutti i suoi insegnamenti sull'educazione.
Sono sarcastica ovviamente.

I miei pensieri vengono interrotti quando sullo schermo del computer compare il nome "Zach" che mi sta chiamando su Skype, mi sono dimenticata di chiamarlo.
Accetto la chiamata e prima ancora che inizi il suo monologo dico

"Ho fatto un casino fratellone"

"Un altro?" ride.

"Eh già" sospiro prima di iniziare a raccontargli che quel qualcuno che ha bussato alla porta mi sta sconvolgendo la vita.

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Questa e' la prima volta dopo anni che qualcuno mi respinge, ma questa e' anche la prima volta che non demordo davanti ad una donna, la voglio, voglio lei, il suo sorrido e voglio soprattutto il suo perdono.

Cerco di riposare un po' ma non ci riesco.
L'insonnia e' tornata ma questa volta non è Susan la causa e questo mi fa davvero un effetto stranissimo.

Decido allora di tornare a casa per prendere alcune cose per la notte, e perché no, anche un costume per fare il bagno nella piscina dell'hotel.
Una volta rientrato a casa scopro che i genitori di Susan sono passati a prendere Exton.
Mi ero completamente dimenticato. Non e' da me, neanche questo, ma che mi sta succedendo?

Prendo in fretta tutto quello che avevo in mente e mi rimetto in macchina, destinazione: hotel.
Una volta arrivato in piscina noto che non c'è nessuno e ne sono compiaciuto, l'ultima cosa che vorrei in questo momento e' essere fotografato o dover elargire sorrisi, non sono proprio dell'umore adatto.

L'acqua ha una temperatura perfetta e i miei muscoli sembrano sciogliersi all'istante.
Continuo a nuotare con bracciate regolari e a basse frequenze per rilassarmi quando sbatto contro qualcosa e una voce ovattata arriva alle mie orecchie
-Ehy ma stai atten..-

Alzo lo sguardo e anche io mi blocco.
Scoppiamo entrambi in una risata fragorosa quando ci riconosciamo
-D'angelo mi stai seguendo?-
-Potrei dire la stessa cosa di te dato che hai addirittura preso una camera vicino alla mia che non ti serve visto che hai un casa qui in città-
Sorrido e lei si fa seria
-Robert scusami per prima, sei stato gentile sia a portarmi i fiori sia per la scena di stamattina-
-Scusami tu, avrei dovuto avvisarti- dico con altrettanta serietà.
Hope si avvicina a me e all'improvviso inizio a sentire caldo
-Che ci succede?- sussurro.
-Non lo so ma..-
-Mi piace- la interrompo completando la sua frase.
-Esatto- sorride.

Ed io non aspetto di sentire altro.

Avvolgo i suoi fianchi avvicinandola a me e non so come ma stasera mi sento molto più sicuro di quello che voglio. Insinuo la mia lingua tra le sue labbra mentre lei si scosta non rispondendo al mio gesto e indietreggiando sorridendo. Gioca e ci sa fare, ma non sa che così accende ancora di più la mia voglia di stare con lei.
Esce dalla piscina ondeggiando con i fianchi e mi fa letteralmente morire, non può provocarmi così, non può.

La seguo e la abbraccio sussurrandole
-Non mi scapperai ancora-
-Non sto scappando e solo che..- mi dice mentre indica dei camerieri intendi a preparare i tavoli vicini alla piscina per la cena.

Mi stavo lasciando andare e non mi ero accorto che potevamo dare spettacolo davanti a tutti.
Mi sento come un adolescente alla sua prima cotta.
Un momento, ho detto davvero questa frase? Ditemi che non mi sono davvero preso una cotta per lei, l'unica donna su questa terra che mi ha respinge in continuazione.

Le prendo la mano mentre lei appoggia la sua testa sulla mia spalla come se fossimo davvero una coppia e io non mi sono mai sentito così strano ma felice allo stesso momento.

Arriviamo in ascensore e sembra che anche lei abbia la mia stessa voglia non riuscendo a trattenersi.
Con un gesto inaspettato mi spinge contro la parete dell'ascensore ed inizia a baciarmi stuzzicandomi con la lingua  mentre iniziamo a scendere verso il quinto piano.
Procediamo a passi lenti verso le nostre camere e le nostre labbra non riesco proprio a staccarsi.

So cosa starete pensando, siamo in luogo pubblico chiunque potrebbe vederci in questo momento ma sapete una cosa? Non mi interessa l'unica cosa che voglio e' arrivare alla mia camera senza staccarmi da lei.

Finalmente apro la porta e la prendo in braccio mentre con il piede chiudo sonoramente la porta. Continuo a baciarla e non riesco davvero ad aspettare oltre. La faccio sdraiare sul letto ed io faccio lo stesso sopra di lei, inizio a baciare ogni centimetro della sua pelle mentre lei indugia sull'elastico del mio costume e mi bacia il collo, in un modo che mi fa impazzire. Slaccio la parte superiore del suo costume mentre lei inizia a far scendere il mio costume lasciandomi libero da quella dolorosa costrizione. Arrivo con le mie labbra vicino al suo ombelico e i miei baci si fanno più delicati fino a che i nostri sguardi si incrociano e vedo che comunicano lo stesso desiderio, la stessa passione.
Così decido di togliere anche il suo ultimo, superfluo, indumento. Indugio ancora un po' guardandola negli occhi, come se il tempo si fosse fermato tra di noi, sento la sua mano scendere verso la mia eccitazione ed iniziare a massaggiarla stuzzicandomi come per provocarmi, ancora, sta giocando anche adesso. La vedo sorridere mentre chiude gli occhi quando anche io inizio a stuzzicare i suoi seni, bacio la sua pelle fino alla loro parte più sensibile, mordo e la sento sussultare.
Bingo so qual'è il suo punto debole.
Mi compiaccio ed entrambi sappiamo che siamo al limite. Mi unisco a lei con forza, come se stessi ancora lottando e lei arpiona la mie spalle affondando le unghie nella mia pelle, domani avrò i segni ma nessun dolore e' mai stato così piacevole. Inizio a muovermi ritmicamente dentro di lei fin quando lei mi avvolge con le sue gambe rafforzando la stretta accompagnando i miei movimenti.

Siamo una cosa sola adesso.

I nostri respiri sono sincronizzati, i nostri cuori battono all'unisono. Non provavo queste cose da molti, troppi anni, forse la verità è che non le avevo mai provate.
Mentre un brivido scuote i nostri corpi arriviamo insieme al piacere, stremati ma felici e sapete come lo so che è felice quanto me? Perché la sento sorridere nonostante abbia gli occhi chiusi e non appena li apro ho la conferma di quello che sto sentendo.

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Avete presente quella sensazione quando sentite di essere al posto giusto al momento giusto?
Ecco è quello che sento ora, questa sensazione mi sconvolge, non ho mai provato nulla di simile o semplicemente dopo Sam mi ero imposta che non avrei più sofferto tanto per nessuno.

Questa situazione mi è decisamente sfuggita di mano, prima da fan lo adoravo poi quando ho avuto l'occasione che tutte le donne vorrebbero, di conoscerlo e lavorare a stretto contatto con lui lo odiavo per vari motivi e adesso?

Abbiamo fatto l'amore ed è stata la cosa più bella di tutta la mia vita.
Mi sono sentita come se ci fossimo fusi in una unica persona.

Hope da quando sei così romantica?
Da mai, sarebbe la risposta giusta, ho sempre amato l'amore o meglio amavo l'idea che l'amore rappresentava, una felicità assoluta al di là di dove ti trovassi, del tuo conto in banca e delle persone che ti circondavano.

Felicità punto e basta.

Mi giro su un fianco per guardarlo meglio, sento il suo respiro e con le dita mi ritrovo a tracciare ogni singola forma del suo corpo fino ad arrivare al suo naso per scendere alle sue labbra che mi hanno fatto andare in estasi qualche ora fa.

Ho paura, non sapete quanta.

Non riesco a godermi il momento, non riesco mai a godermelo, soprattutto perché non so cosa siamo adesso e cosa saremo quando usciremo da questa stanza.
Sento che non sono una delle tante ma la paura mi offusca la mente e non riesco ad uscirne.

Sento la sua mano insinuarsi tra i miei capelli mentre tiene ancora gli occhi chiusi, gli do un bacio a fior di labbra e poso la mia testa sul suo petto.
Mi stringe a sé e mi chiede
-Hai dormito?-
-Abbastanza, ero sfinita-
Hope non iniziare con le frasi ambigue.
Lo sento ridere.
-Colma mia scusa- dice colpevole.
-Non elogiarti troppo Downey-
-Allora dimmi che sei stata meglio di come sei stata con me-
Mi sta sfidando?
-Sono stata meglio lo ammetto- mento con finta aria colpevole trattenendo le risate.
-Allora la prossima volta mi impegnerò di più-
-Sei così sicuro che ci sarà una prossima volta?-
-A meno che tu sia una da una botta e via-
-Ma come ti permet..?-
Mi interrompe baciandomi mentre continua a ridere
-Per questo sono sicuro che ci sarà una prossima volta-
Lo ammetto si è salvato con questa frase.
-Downey 1 – D'Angelo 0 – sentenzio.
-Non poteva che essere altrimenti-
-Ma sentilo- lo indico e continuo -Vado a fare una doccia e poi vado a recuperare il computer-
-Andiamo a cena stasera?-
Gli do un bacio e penso che non ci potesse essere risposta migliore.

Inizio a baciarlo, sta diventando una vera dipendenza, il suo modo di baciare è..è..questo





Non ho parole per descriverlo.

Inutile dire che quella doccia l'abbiamo fatta insieme e ne abbiamo fatta anche una dopo la cena e.. va beh avete capito, non abbiamo fatto solo la doccia diciamo che era un po' una scusa per “stare insieme” diciamo così.

L'indomani mattina ci facciamo servire la colazione in camera ed è un piacere farla con qualcuno dopo settimane in cui sono stata costretta a farla da sola nella sala ristorante dell'hotel.

Non appena abbiamo finito mi avvicino a lui sedendomi a cavalcioni.
-Hai capito perchè le rose sono blu con al centro una bianca?- mi chiede.
Credo di avere la soluzione.
-Perchè il tuo coloro preferito è il blu, io sono la rosa bianca e tu quelle blu, quindi è come se rappresentasse tu che abbracci me-
-Bel significato, non ci avevo pensato, ma non è quello il significato-
-E qual'è?- adesso voglio proprio saperlo.
-Il blu rappresenta la freddezza, il bianco è la tua anima e il tuo cuore. Quel mazzo di rose per me rappresenta te, Hope D'Angelo, sei avvolta da un carattere forte talmente spesso che sembra quasi impenetrabile ma io ho visto cosa c'è dentro di te la..-
-La rosa bianca-
-La purezza, esatto-
Ho le lacrime agli occhi nessuno in vita mia aveva saputo descrivermi talmente bene, per me era impensabile che lui lo facesse, soprattutto dopo poco tempo che ci conoscevamo.
Mi aveva lasciata senza parole.



Inizio a baciarlo delicatamente, non ci sarebbero parole per descrivere cosa sto provando in questo momento, il bacio inizia a farsi più passionale, ogni volta scopro un lato nuovo di lui, ogni volta è sempre meglio, mi risponde, sta al gioco ed io adoro chi sa giocare anche in queste situazioni.

-Dovrò farne a meno per tutto il giorno- lo guardo colpevole mentre continuo a mordicchiargli le labbra.
-Perché? Esistono sempre i camerini- fa un sospiro e riprende -Oddio i camerini- dice quasi sovrappensiero.
-Ecco svelato il posto dove porti le conquiste che fai sul set-
-No veramente sono stato aggredito proprio ieri-
-Aggredito?- dico preoccupata.
-Si una truccatrice, Betty, mi voleva saltare addosso e..-
-Non ne hai approfittato?- mi metto a ridere.
-No c'era solo una persona che volevo che mi aggredisse in quel modo- ammicca.
-E lei dov'era?-
-E' scappata in Hotel infuriata così ho deciso di scusarmi-
-E lei ti ha perdonato?- dico quasi incuriosita dal racconto sapendo bene a chi si riferiva.
-Direi di si, mi ha perdonato- dice serio e poi inizia a sorridere riprendendo -Mi ha perdonato tante volte ieri pomeriggio, stanotte e stamatt..-
-Downey sei sempre il solito- gli tiro uno schiaffo sulla spalla come se me la fossi presa.

Forse è meglio iniziare a prepararci o non usciremo da questa stanza per molto altro tempo.
Ci vestiamo e anche stamattina decidiamo di andare agli studi con macchine separate, prima di uscire sull'ascensore mi bacia per poi dirmi
-Buon lavoro e non cedere ai colleghi che ci provano con te- ride.
Alzo gli occhi al cielo ridendo e mi dirigo verso l'uscita mentre lui continua la sua discesa verso il garage dell'hotel.


Non appena arrivata agli studi mi dirigo verso i camerini ma qualcosa attira la mia attenzione: Betty e le altre ragazze del set continuano a ridacchiare mentre mi osservano camminare così decido di prendere la parola
-Ehy che succede che vi fa tanto ridere?- dico con fare cordiale.
-Beh diccelo tu che cosa succede- mi dice Betty porgendomi una rivista di gossip.

In prima pagina campeggia un groppo titolo

“Downey è di nuovo sul mercato”

E come se ciò non fosse già abbastanza grave leggo un sottotitolo ancora più offensivo nei confronti di Robert.

“A meno di un mese dalla morte di sua moglie Susan, Robert Downey Jr si fa vedere in giro con un'altra donna, forse erano già amanti durante il matrimonio?”

C-cosa? I-io non posso credere a quello che ho appena letto, ci sono varie foto di me di spalle e di Robert, della sera che mi è venuto a prendere con l'Audi arancione, di quando mi ha riportato a casa la mattina seguente e persino di ieri pomeriggio quando entrava nella hall con il mazzo di rose.

Io non ho parole.

Corro verso il camerino di Robert, spalanco la porta e noto che è seduto sulla sedia davanti allo specchio con il capo chino con la testa tra le mani.
Un rapido sguardo nella stanza mi fa capire che cosa lo ha ridotto in quello stato: una copia della stessa rivista che sto stringendo tra le mani è posta sul tavolo davanti a lui.

Prendo il suo volto tra le mie mani e lo guardo negli occhi che sono liquidi.
-Sono degli avvoltoi, si inventano qualsiasi cosa pur di vendere- gli dico seria, non ce la faccio a vederlo così.
Ma perchè non lo lasciano in pace?
-Lo so- dice con un filo di voce.
-Tu non sei così Robert-
Lo vedo accennare un sorriso mentre si alza e mi abbraccia
-Si inventeranno cose su di te, non appena capiranno chi sei inizieranno a scavare nel tuo passato fino a trovare qualcosa che possa danneggiarti- sospira come se stesse indugiando su cosa dire -Se decidi di allontanarti da me per questo motivo lo capirò-
-Sarò pronta e voglio che tu combatta chi ti ha fatto questo, chi ti sta danneggiando così-
-Lo farò ma..-
-Allora mi troverai al tuo fianco-

Nonostante il nostro rapporto non sia stato dei più semplici fin dall'inizio, ammetto che avrei combattuto comunque al suo fianco, nessuno ha il diritto di inventarsi cose per rovinare la vita di qualcun altro, soprattutto uno come lui che ha lottato per riconquistare la fiducia di tutti dopo il suo passato.
Come gli sono stata a fianco il giorno del funerale gli starò a fianco, a maggior ragione, adesso.

Mi ha dimostrato in pochi giorni che persona sia davvero. Ha difetti e pregi come tutti, ha un passato doloroso, anche io ce l'ho ma questo non significa che non possa essere una persona da avere al proprio fianco perché continuo il mio pensiero ad alta voce
-Tu sei la persona migliore da avere al proprio fianco-




Note dell'autrice:
Vi avevo promesso un capitolo hot? Eccolo servito e temo che solo la foto di Robert potrebbe fare venire un infarto a qualsiasi persona ahah!
Finalmente questi due sono arrivati al sodo, il finale non è solo una mia invenzione narrativa ma l'ho inserito proprio come “atto di protesta” contro i paparazzi o più in generale le riviste di gossip che molto spesso pubblicano false notizie, ho sempre pensato che fossero come le vecchiette impiccione del paese.
Ok la smetto con questi atti di denuncia.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto:)!
Fatemi sapere e devo ammettere che siete fantastici come sempre:)!
Il capitolo è dedicato a PurpleStarDream:)!
Come sempre vi consiglio di leggere l'ultima storia di RoxyDowney “Robert Stories” e ringrazio chi ha già seguito il mio consiglio, mi scuso per il ritardo nelle risposte alle recensioni ma ho pochissimo tempo a causa degli esami, finita la sessione tornerò a rispondere subito alle vostre recensioni!
Ci leggiamo lunedì:)
A presto:)
   
 
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