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Autore: solonely182    07/07/2014    3 recensioni
La storia è ambientata a Poway, California, nel 1991. La sedicenne Josie, citata dai Blink in una loro canzone, è appena tornata in città pronta per un nuovo inizio e per il liceo, dove conoscerà successivamente Mark e Tom, amici da sempre.
Ho cercato di rendere la ff quanto più reale possibile (origini dei Blink, canzoni per data e altri avvenimenti). Tratta anche tematiche piuttosto delicate che fanno parte dell'adolescenza sia dei protagonisti che in generale.
Per il resto è la mia prima ff (siate davvero clementi) e spero vi piaccia!
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mark Hoppus, Nuovo personaggio, Tom DeLonge
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Sono su una collinetta di sabbia, distante dal lago e da qualsiasi essere vivente.
Osservo l’enorme specchio d'acqua e riesco a vedere tutti che si tuffano, nuotano o che si schizzano a vicenda.
Sento le loro risate e la cosa mi rattrista.
Allora penso a Van Gogh e alla sua vita di merda. Lui voleva solo essere amato.
Usava poco il giallo perché lo odiava, gli ricordava la felicità che non aveva mai avuto.
Oh Dio, mi deprimo a tal punto che per un momento mi manca il fiato.
Qualcuno impreca in lontananza.
-Oh fanculo… Porca merda, odio la natura. Odio il sole, odio quest’erba schifosa… fanculo, fanculo, fanculo!-
Mi volto, la voce è sempre più vicina.
-Non potevi trovare un posto un po’ meno insidioso?- domanda Mini in tono sarcastico.
Scoppio a ridere.
-Non sono in vena di avere rapporti sociali oggi- le spiego.
Poggia un telo da mare fucsia proprio accanto al mio e ci si siede sopra sbuffando.
Il tempo è parzialmente nuvoloso e Mini si sta cospargendo il corpo di crema solare.
La fisso leggermente accigliata.
-Odio il sole- annuncia palesemente scocciata.
-Sì, l’avrai urlato una cinquantina di volte. Come mai da queste parti?-
-Stefan-
Ridacchio.
-Che è successo?- le chiedo.
-Si è montato la testa, o meglio, i testicoli, da quando ho ballato con lui alla festa-
Esplodo in una rumorosa risata.
Mi squadra.
-Josie, non è divertente. Quel ragazzo mi istiga al suicidio. Dio, mi metto sempre in queste situazioni del cazzo-
Avrei voluto risponderle con un ’’non dirlo a me’’, ma preferisco rimanere zitta così continuo a ridere trascinando anche lei in una vorticosa risata.
-Almeno non è uno stronzo, vedila così- le suggerisco.
Mi tira uno spintone.
-Facile da dire da una che si scopa Mark Hoppus- commenta ironica.
-Vuoi sapere i dettagli, eh?- dico con aria maliziosa.
-No, ma grazie lo stesso, sai, i particolari non m’interessano- annuncia ridendo.
Improvvisamente qualcuno mi circonda le spalle.
Ho un brivido.
Mark è completamente fradicio.
-Lo sai che mi stai bagnando tutta la maglia?- gli domando.
-E non solo quella…- si affretta ad aggiungere Mini.
Scoppiamo a ridere.
Inizia a baciarmi sul collo.
-Ti cerca Stefan- dice Mark rivolgendosi a Mini.
Si è seduto al mio fianco.
Mini ha la faccia disgustata.
-E va bene, va bene! Me ne vado, vi lascio fare porcate-
Ridiamo.
Raccoglie le sue cose velocemente.
-E comunque, sei un maniaco sessuale-
-Mini, un giorno scriverò una canzone su di te- le urla lui mentre si allontana.
In tutta risposta lei solleva il dito medio e ricomincia a imprecare contro madre natura.
-Mark, mi stai congelando-
Si sposta di poco.
-Meglio?-
Mi mordo il labbro inferiore.
-No-
-Oh Cristo Josie, se vuoi mi trasferisco dall’altra parte del mondo-
Sorrido e poi gli butto le braccia al collo.
-Mark, stai zitto. Sei un idiota-
Anche lui sta sorridendo.
Poggia le sue labbra sulla mia fronte.
-Cosa stai facendo?- domando perplessa.
-Ti sto baciando?-
-Sulla fronte?-
-Perché?-
-Sai, la tua bocca sarebbe più utile se poggiata da qualche altra parte- commento acida.
Scoppia in una fragorosa risata.
-Oh Josie, sei una rompi cazzo-
-Sì, lo so- ammetto con aria abbattuta.
-Ho così tanta paura che qualcuno possa portarti via da me- aggiunge.
Non dico niente, un senso di colpa improvviso mi ha pervaso lo stomaco.
Mi affretto a rubargli un bacio e immediatamente si pone sopra di me.
 
Siamo in tenda, dormono tutti. O almeno credo.
Mark mi stringe in una presa mortale, sorrido, è così caldo.
Riesco a immaginare i suoi così azzurri anche quando è buio.
Lo bacio e sembra continuare a dormire.
Ma nella tenda sto morendo di caldo, m’infilo la sua maglia che profuma di lui ed esco fuori.
Aria. Faccio un respiro profondo.
Non si sente nessun rumore, è inquietante.
Mi muovo nel buio seguendo i contorni delineati dalla luna.
Riesco a intravedere Mini, Lux e anche Stefan e Rick.
Cammino lentamente, vado verso il lago.
Mi tolgo la maglia, il reggiseno e gli slip.
Penso al poema di Pablo Neruda, quello della Sirena, lo adoro.
Nuoto male, molto male, ma nuoto.
Arrivo a un punto in cui tocco il fondo solo con le punte.
Qualcosa mi sfiora il polpaccio.
Che cazzo è? Un’alga?
Inizio a interrogarmi sulla fauna marina del Lago di Poway e in una frazione di secondo sono sott’acqua.
Risalgo in superficie.
-Ma sei nuda!- urla Tom.
Sputò quello schifo di acqua che ho bevuto.
-Vaffanculo!- sbraito –Che cazzo hai in quella testa? Mi volevi uccidere?-
-Sei nuda- continua a ripetere come un coglione.
-Dio, Tom! Sì, sono nuda!-
Resta in silenzio.
-Perché stai facendo il bagno a quest’ora?-
-Potrei farti la stessa domanda-
Ride, ma io non ci trovo nulla di divertente.
Riprendo fiato e gli lancio un’occhiataccia.
-Beh, non sono io quello che si fa una nuotata, perlopiù nudo alle quattro di mattina. Scommetto che è sempre un consiglio di Pat, eh?-
Non riesco a trattenermi, rido e a momenti affogo.
Mi tiene per un braccio e una volta che riacquisto un po’ di serietà, si allontana imbarazzato
 -Che hai? Ti urta che non indosso niente?- faccio in tono di sfida.
Con difficoltà riesco a vedere che fa qualcosa di strano.
I suoi boxer mi arrivano in faccia.
-Cos’hai detto ragazzina?-
Sto nuovamente affogando dalle risate.                  
-Probabilmente domani mattina avremo l’HIV, non penso sia igienico nuotare nudi in un lago-
Si avvicina ed io mi faccio un po’ indietro.
-Hai paura?-
Sbuffo.
-Dipende dalle tue intenzioni-
-Voglio solo riprendere i boxer, cosa pensi?-
Divento tutta rossa, per fortuna è buio.
Nuoto verso di lui e glieli passo.
Sembra sorridere, ma non ne sono del tutto sicura.
-E’ meglio tornare- dice dopo qualche istante.
-Sì, hai ragione. Ma io sono…-
-Non ti preoccupare, esco prima io e giuro che guarderò-
Fa la solita faccia da cretino ed esce dall’acqua, si gira e non mi degna di uno sguardo.
Avrei gradito una sbirciatina, ma niente.
Mi rivesto, il sole sta sorgendo e mi affretto a tornare da Mark.
 
 
 
Saaaalve a tutti, non pensavo che sarei mai arrivata tanto in là con i capitoli ahah.
Ringrazio tutti i lettori, recensori e chi segue la storia!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Alla prossima c:
  
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