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Autore: Eldur    07/07/2014    5 recensioni
«Dovrai, per tutta la settimana, fare qualunque cosa ti chieda il signor Malfoy, ad esclusione, naturalmente, dei compiti e di ciò che potrebbe essere compromettente alla tua e alla sua causa» dichiarò.
Ginny sorpresa, strabuzzò gli occhi. «Ma, professoressa…»
«Niente ma, signorina Weasley. La prossima volta che vorrà lanciare un incantesimo su qualcuno, per quanto fastidioso possa essere, ci penserà più di una volta» la interruppe la professoressa.

Ginny Weasley e Draco Malfoy si odiano. Allora perchè a Hogwarts non si sente parlare d'altro che di loro? Lavanda Brown e Calì Patil sono sicure che stiano insieme, e Ron non prende affatto bene la notizia. Anzi, costringe Ginny a raccontare la sua storia. Il problema però è più grosso del solito, perchè il ragazzo di Ginny non è un Grifondoro qualunque come i suoi ex. Il suo ragazzo non è altri che quel pallone gonfiato di Malfoy...
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'Il manuale del fidanzamento di Ginny Weasley'
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Prologo: Ciò che Ron non avrebbe mai dovuto sapere
 




 
Quella sera, la Sala Comune era silenziosa: tutti studiavano, leggevano o si scaldavano vicino al fuoco. Ma la pace, purtroppo, era destinata a non durare ancora molto. E Ginny Weasley lo sapeva.
Il ritratto, infatti, si aprì e rivelò niente di meno che un urlante e infuriato Ron Weasley, seguito da Hermione e Harry.
«Ron!» stava urlando Hermione. «Non puoi sempre protestare quando scopri queste cose! È normale che lei non ti dica niente, visto come reagisci!». Ma Ron non la ascoltava. Si diresse a passi pesanti verso la sorella dai capelli rossi, seduta su una poltrona accanto al fuoco e immersa nella lettura di un libro sul Quidditch.
Lei alzò lentamente gli occhi, come se non ci fosse niente di cui preoccuparsi. «Problemi, Ronnie?» chiese, schernendolo. Lui, se possibile, diventò ancora più rosso e furioso, eguagliando il colore dei suoi capelli.
«Chi è il tuo ragazzo, Ginny?» chiese isterico. «Devo saperlo!».
Ginny lo fissò divertita. «Perché ti interessa sempre così tanto?» disse. «Ho una vita privata anche io, sai. Cosa faresti se io ti chiedessi continuamente chi hai baciato negli ultimi tempi?». A quella domanda, lui prese un colorito verdognolo che non fece che aumentare il divertimento della ragazza.
Harry, intanto, cercò di mimetizzarsi contro la carta da parati: non gli erano mai piaciute le scenate del suo migliore amico. E, tra l’altro, tutta la Sala Comune ora li fissava con gli occhi sgranati, alla ricerca di nuovi pettegolezzi.
«E questo cosa c’entra? Non cambiare argomento!» la rimproverò Ron, continuando imperterrito. «Dimmi chi è il tuo ragazzo o…»
«O cosa? Chiami la mammina? Le dici di inviarmi una Strillettera?» lo canzonò Ginny con una vocetta stridula, chiudendo il suo libro con un tonfo e alzandosi dalla poltrona. Non lo sopportava proprio quando si comportava in quel modo. Chi si credeva di essere?
Ron fece per rispondere, ma Hermione lo zittì. «Pensi che se avessi potuto dirtelo non l’avrei già fatto? È meglio se continui a vivere nella tua ignoranza, perché sarà dura accettarlo.» Dopodichè fece una smorfia, a indicare il fatto che neanche lei aveva approvato di buon grado la relazione di Ginny.
Ron strabuzzò gli occhi, sempre più sorpreso e arrabbiato. «Cosa? Tu lo sai già?» gridò. «Tu lo sai, e io che sono suo fratello no?». Si girò con uno scatto repentino verso Harry e aggredì anche lui. «Non dirmi che anche tu ne eri a conoscenza e non mi hai detto niente!».
Ma Harry scosse la testa immediatamente, per evitare che Ron lo prendesse a pugni per una colpa che non aveva.
Guardando Harry, Ron si accorse finalmente dei Grifondoro nella stanza e cominciò a boccheggiare, non sapendo cosa dire. Era talmente preso dalla sua foga che non aveva pensato che loro - Hermione, Harry, Ginny e lui - non erano gli unici che facevano parte di quella Casa.
«Tornate alle vostre faccende, voi!» gridò Hermione all’improvviso, cogliendo tutti alla sprovvista. Gli studenti borbottarono infastiditi e si diressero tutti verso i loro dormitori, lasciando da solo il gruppo davanti al fuoco.
«Mi sorprendi sempre di più, Hermione» disse Harry, facendola arrossire dal piacere per il complimento.
Ron li fissò per qualche secondo stralunato, ma poi si riprese e continuò ad attaccare Ginny, in modo da farsi dire il nome del suo nuovo ragazzo. La sorella, però, non apriva bocca.
«Ginny, diamine! Ma a te non piaceva Harry?» chiese poi lui, brusco. Harry arrossì alla domanda e iniziò a tartagliare. «Non mettermi in mezzo, davvero…» borbottò, quando Ron lo interruppe con un gesto nervoso della mano.
Ginny sospirò. «Per tua informazione, sì. Ma la mia era solo una stupida cotta.»
«Una stupida cotta?» chiese il fratello, alzando un sopracciglio. «Durata quanto? Cinque anni? Per non parlare di quando avevi dieci anni e non avevi ancora iniziato Hogwarts.»
Harry, a disagio, cercò lentamente di scappare verso il suo dormitorio, ma purtroppo Ron lo vide e, fulminandolo con un’occhiata, lo richiamò ad assistere al suo litigio.
«Non deve interessarti quello che provo io! Se anche ero innamorata di Harry, come tu presupponi, ora non lo sono più» disse Ginny, che cominciava ad infuriarsi sul serio. Perché la sua vita privata non poteva rimanere tale?
Improvvisamente venne colpita da una sgradevole verità. «Chi ti ha detto, comunque, che ho un nuovo ragazzo?» chiese.
«Ne stavano parlando Lavanda Brown e Calì Patil a cena, prima» rispose Ron. Ginny gettò indietro la testa, disperata. Se sapevano che era fidanzata, avrebbero scoperto di sicuro e presto anche con chi. La sua relazione doveva essere segreta, per questo si incontrava nei posti e negli orari più improbabili con lui. Come avevano fatto a scoprirli?
«Allora è meglio che ti racconti io tutta la storia, prima che lo faccia qualcun altro» sospirò sconfitta.
Ron, in un primo momento, fece una faccia sorpresa, poi sorrise. «Ecco, questo è il giusto atteggiamento!» esclamò sollevato.
Ginny si risedette sulla sua poltrona e gli altri la imitarono. Harry e Hermione si sedettero sul divano, mentre Ron occupò la poltrona di fronte alla sorella, in modo che potesse controllarla.
Da cosa cominciare?, si chiedeva Ginny, sapendo benissimo che prima avrebbe iniziato e prima avrebbe finito.
«Allora…» disse «un mese fa…»
«Un mese fa?!» la interruppe Ron «Stai scherzando, vero?»
Ginny lo guardò stizzita. «No, non sto scherzando. La vuoi sentire questa storia, sì o no?» chiese.
Ron si accorse probabilmente che lei stava rivelando quello che voleva sapere solo per gentile concessione, e così si scusò, borbottando, con le orecchie rosse come i capelli.
«Posso andare avanti, adesso?» domandò la rossa, aspettandosi un’altra interruzione. E infatti, di tutta risposta, Ron si passò una mano tra i capelli e chiese: «Prima che lo scopra senza preavviso nella storia… Mi dici il suo nome?»
Ginny fece un verso irritato che ricordava molto la signora Weasley quando il marito parlava di “robaccia babbana”. «Te lo dirò solo se prometti che non ti lamenterai, non urlerai e non ti comporterai in qualsiasi modo che sia umiliante come al solito» proclamò lei, alzando un dito a ogni situazione da lei elencata e, neanche a dirlo, aspettandosi una brutta reazione. Ma Ron annuì sottomesso e sprofondò ancora di più nella poltrona, segno che non avrebbe più parlato e non si sarebbe più mosso da lì.
Ginny, sorpresa, rimase per un attimo in silenzio, poi guardò Harry e Hermione e vide che anche loro la stavano ascoltando. Così parlò.
«…il mio ragazzo è Draco Malfoy.»








Angolo dell'autrice:

Caspita quanto tempo che non pubblico una fanfiction. Mi sento veramente nostalgica in questo momento!
Innanzitutto ringrazio tutti quelli che hanno letto questo piccolo prologo, spero che vi piaccia. Non ho mai scritto di Ginny e Draco, ma ultimamente ci ho riflettuto e penso che possano stare veramente bene insieme. Hanno caratteri simili eppure così diversi. Spero di riuscire a renderli bene in questa fanfiction, senza farli uscire dai loro personaggi.
Penso che riuscirò a pubblicare una volta a settimana visto che ho già quattro capitoli pronti.
Grazie ancora a tutti, al prossimo capitolo :)


P.s. Sbaglio o il mondo delle fanfiction senza Harry Potter sta sparendo? Il sito non è più attivo come una volta, che tristezza...
   
 
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